Il sogno di quel sogno

Scritto da , il 2015-03-21, genere feticismo

Il sogno di quel sogno

Jennifer, 26 enne ragazza dallo sguardo intenso, occhi nocciola, capelli biondi naturali, fisico tonico da ragazzina con gambe lunghe bellissime ed abbronzantissime, culetto sodo e armonico e due tette da urlo.
Alcuni ragazzi ci sono stati con lei, ma il responso è stata una batosta in sfavore della ragazza e sapete perché? Perché soffriva o meglio dire pativa di una strama forma di schizofrenia compulsiva nei confronti del sesso opposto ….Ecco in quei momenti li il suo corpo reagiva come una belva feroce.
I ragazzi che hanno cercato di farsi una bella e sana scopata si sono spaventati delle sue reazioni violente e sono scappati via, quindi la poveretta si è ritrovata ancora sola senza un pezzo di carne da ciucciare.
Carol classica bellezza americana di altri tempi capelli castani dai tanti riflessi dal nocciola scuro a chiaro quasi dorato, fisico mozzafiato e modellato dall’acqua, esperta nuotatrice, occhi marroni del colore dei capelli, culetto da urlo e un seno bello gonfio con dei capezzoli sempre pronti a ricevere un bel trattamento che la farebbe bagnare come una cagna.
Steve un bellissimo ragazzo muscoloso biondo californiano, occhi azzurri e cazzo sempre umido perché quando vede le belle tope il suo corpo reagisce sempre così ed è per questo e per altri motivi che Carol ha deciso di sposarsi con lui.
Carol e Steve stavano camminando nel centro di Manhattan mano nella mano, sembravano due modelli con un fisico prestante, quando un mostruoso incidente accompagnato da un botto che ha fatto tremare tutto, coinvolge parecchi autoveicoli, tra gli altri un autobus e la macchina della povera Jennifer che stava tornando a casa dopo aver scaricato l’ennesimo ragazzo sbeffeggiandolo e dicendogli che era un lurido frocetto e che se avesse potuto gli avrebbe spaccato le natiche in due con un grosso cazzone.
Carol e Steve sono due medici anche piuttosto di fama, lui un ginecologo e lei medico in anestesia e rianimazione, visto e sentito l’accaduto corrono velocemente verso il punto dell’incidente e la situazione e molto drammatica ad un certo punto Steve corre verso l’autobus per vedere se c’erano donne incinta da soccorrere, ma imbatte nell’auto di Jennifer, al cui interno la ragazza non riusciva a sbloccarsi la cintura di sicurezza, Steve la vede, corre, apre la portiera dell’auto e si ritrova la bellissima Jennifer in preda ad una violenta crisi di isteria dovuta alla situazione, ma incredibilmente, nel bel mezzo di questo trambusto, la sua nerchia si inturgidì alquanto e questa è la sua naturale reazione quando vede belle ragazze.
Steve, slega il più velocemente possibile la cintura della ragazza, ma inavvertitamente strusciò il suo cazzone turgido sulle gambe di lei facendoglielo bagnare ulteriormente e indovinate un pò? Jennifer diventa una belva feroce e stringe le palle del medico intimandogli >.
In quel momento la ragazza si stupì di se, per la prima volta non aveva usato la parola frocetto e ne era soddisfatta tanto da sentire un intenso calore invadere il suo ventre espandendosi in tutte le parti del corpo ancora più velocemente di quanto potesse interiorizzare con il cervello fino a non capire più nulla perse i sensi, rilasciando finalmente le palle del medico.
In quel momento, infoiato dalle sensazioni suscitate dalle mani di Jennfer sulle sue palle, alza la gonnellina della ragazza vede le mutandine sporche e totalmente impiastrate di umori, a quel punto ancora più voglioso di quelle carni da dilaniare gliela annusa e capì che era vergine solo sentendo l‘odore delle sue intimità, come solo un ginecologo esperto può intuire.
In un lampo la ragazza si riprende e spinge la testa del malcapitato fino a che sentì premerle il clitoride e l’esterno della vagina e visto che le sue labbra erano oramai ben divaricate sentì il viso di sto pezzo di figo spingere il suo fragile imene e questo la faceva arrapare da morire.
Il medico si ribellò da vero Master che era, si liberò dalla presa della ragazza, si rialzò e le mollò un ceffone ben centrato sulla faccia, facendola piangere all‘istante, mentre con l’altra mano la stava allargando delicatamente tutta la passerina penetrandola poi a secco con due dita usando tutta la forza che aveva, la piccola gridò il suo dolore per quelle carni dilaniate da quelle dita maschili piantate dentro fino alla cervice.
La ragazza si sentiva divaricare e spaccare tutta quanta, ma nello stesso momento comincio a trasudare sangue e umori sporcando tutto il sedile dell’auto, Steve nel vedere quanto stava godendo con le sue dita ben piantate dentro prese a succhiarle i capezzoli e con quella mossa la ragazza stava iniziando a godere del suo dolore fino a sentirsi sfinire di piacere.
Con lei c’era l’uomo dei suoi sogni, quelli che di notte la sconvolgevano e la turbavano da bambina, ma che poi da grande le fecero sognare di diventare la donna che ha sempre voluto essere.
Era paralizzata dalle contrazioni di quella violenza mischiata a piacere e voglia di sentirsi sempre più riempita, gli spasmi la stavano facendo godere come una vera e autentica troia, il tutto poi amplificato dalle immagini nitide del sogno che la terrorizzava da bambina e cioè quello che in fondo stava subendo in quel momento.
Jennifer poi con il passare del tempo ha interiorizzato molto bene questa sua angoscia d’infanzia, tanto che da grande riusciva a capire velocemente chi era degno di stapparla e chi no.
Appena vide Steve avvicinarsi per aiutarla, una parte del suo cervello aveva una gran paura, mentre l’altra pregava i santi di subire e incoronare il sogno di quel sogno.
In quel momento, in preda a spasmi che solo un orgasmo estremamente profondo le poteva procurare si sentì sfinita, mentre il suo amichetto che le stava stuzzicando con i denti i capezzoli, le stava stantuffando la passerina, con le due dita mai uscite dal suo corpo a ritmi frenetici e in profondità e questo le provocò l’inevitabile, si lascio andare a convulsioni, tremori orgasmici e svenne. In quel momento un lago di umori mischiato al rimanente sangue della deflorazione del suo imene uscirono dal corpo di lei e come all’unisono uscirono pure le dita di Steve aiutate anche dalle contrazioni provocate.
La porto fuori dall’auto il più velocemente possibile e in quel momento si udirono due esplosioni tremende provenire da sotto terra, la ragazza fece un sussulto e riaprendo gli occhi esclamò > in quel momento il sangue di Steve gli rabbrividì nelle vene, perchè aveva capito che c’era la possibilità che sua moglie fosse stata coinvolta nelle esplosioni appena udite che scossero ulteriormente tutto ciò che stava attorno.
Oh mio dio! oh mio dio! oh mio dio! Esclamò Steve! scappò via in cerca di sua moglie, intanto Jennifer per nulla dispiaciuta, si stava già toccando la passera facendo strani pensierini sul medico che le aveva appena salvato la vita.
Tutto questo si tradusse in un nuovo eccitamento, in un lampo la sua fichetta tornò a pulsarle e inumidirsi dolcemente, lei era felicissima di essere stata stappata propio come il suo sogno più proibito e ringraziò il signore per averglielo concesso.
Pensava al suo amore Steve e come lo avrebbe voluto vicino a lei per farsi sventrare ancora per bene fino a farla grondare di umori, per violenti orgasmi multipli, quanto gli piaceva Steve!!!
Attenzione! Attenzione! gridò un poliziotto, lei era sdraiata con le gambe aperte e il poliziotto si accorse della posizione in cui si trovava Jennifer, corse subito da lei, era bellissimo moro mani grandi e maschie come quelle del ginecologo, in un lampo era a destinazione da lei.
Signora che le è successo esclamò il poliziotto e lei gli rispose tutto bene grazie, sto aspettando mio marito grazie, non si preoccupi sicuramente ci saranno casi ben peggiori del mio, vada la ringrazio … il ragazzo in divisa per niente intimorito le disse ne è proprio sicura signora? No perché sa hanno appena arrestato un uomo moro di bellissima presenza con le mani sporche di sangue e vista la sua situazione e lo stato in cui si trova ora temo che dovrò controllarla un pochino.
Jennifer si accaldò tutta al pensiero di poter essere visitata da un gran bel pezzo di ragazzo come il poliziotto, per giunta in divisa … Il suo pensiero venne attratto ancor di più da quello che i suoi occhi stavano apprezzando, vedendolo li tutto intento ad infilare quelle mani da urlo nei guanti, mentre il pacco era già stragonfio.
Il giovane in divisa si avvicina e gli fa aprire la bocca per vedere in che stato era aiutandosi con una piccola torcia, poi si diresse davanti alle sue gambe aperte e gli dissse >, si inginocchiò davanti alla poveretta e rimase felicemente eccitato nel vedere che era senza mutandine ed era tutta sporca di umore.
A quel punto il ragazzo incominciò a divargli le labbra con i pollici grandi di cui erano dotate le sue mani e prese a slinguargliela, tutta bisognosa come era di essere ripulita da quella lingua calda e goduriosa che assieme alle labbra tenere, le stavano facendo provare un cannilingus da svenimento con succhio e risucchio di clitoride e labbra, in quel momento l’eccitazione e la voglia la invase con prepotenza sempre maggiore, perché si rese conto che il ragazzo che la stava facendo godere come una cagna le piaceva sul serio.
Indovinate un pò? Jennifer svenne dalla goduria in un lago di umori in faccia al poliziotto e fini all’ospedale, arrivata con l’ambulanza, i medici non riuscivano a calcolare i litri di umori che aveva espulso dalle sue parti intime e questa era la causa della sua perdita di coscienza.
La fecero accomodare su un lettino del pronto soccorso ginecologico e da un primo controllo, dopo essere stata dilatata tantissimo durante il giorno, la ginecologa decise di medicarla.
Con delle pinze molto lunghe arrivò sul fondo della sua patatina per pulire bene e questo gli fece molto male tanto che a tenerla buona c’erano l’infermiera l’infermiere e il poliziotto, la ginecologa le stava ripulendo tutta la patatina e nel frattempo la medicava e questo si che lo vedeva come un supplizio piuttosto avrebbe voluto ritornare a godere con il ginecologo, non gli importava del ricordino che le aveva lasciato marchiato dentro la sua fichetta che la ginecologa in questo momento le stava curando, ma le faceva un male cane e riprese a urlare tenuta dai tre malcapitati.
Poco dopo si sentì come se dovesse fare un fiume di piscio, mentre la dottoressa le stava ravanando la sua tazzina per ripulirgliela a fondo, a quel punto dapprima qualche goccia poi un fiume intenso di umori le uscirono a spruzzo dalla vagina aperta in maniera oscena che colpirono violentemente il volto e gli occhi della ginecologa … i due maschietti invece stavamo già per tirar fuori i loro piselloni, ma vennero trattenuti dal fatto che la ragazza gli svenne in braccio.
In quel momento entrò nella sala ginecologica Carol, la moglie di Steve, che soccorse la povera malcapitata e la ginecologa e per fortuna si ripresero tutti dalla paura poco dopo, compresa Jennifer che poté rimettersi in piedi .
I due giovani amanti a quel punto ringraziarono le due dottoresse per le loro cure uscirono e poterono tornare a casa insieme e nel tragitto i due si inondarono di baci e slinguate in bocca sul percorso che li avrebbe condotti sulla strada di una vita a due ma,grado non sapessero ancora i loro nomi.
Intanto Steve stava preparando la cena quando lo raggiunse Carol ormai visibilmente provata da quella lunga e interminabile giornata alquanto stressante.
Carol si concede in un lungo abbraccio e tenero scambio di effusioni d’amore con il marito che non si tira affatto indietro, anzi le alza la gamba destra su uno sgabellino sussurrandogli nell’orecchio che le avrebbe stantuffo la fica come piace a lei.
In un lampo gli stava facendo una ispezione vaginale profonda, prese a leccarla avidamente assaporandola in tutti i punti più sensibili ed eccitanti dell’interno ed esterno, facendola bagnare all’istante, poi le due dita che erano dentro di lei bagnate fradice se le passo sul suo pisello raccogliendo anche i suoi umori e poi li assaporò facendoglieli assaggiare anche alla moglie che amava i loro sapori mischiati e gli disse > … i due si amano da morire e godono al solo pensiero che uno sfiori il corpo dell’altro … a voi l’immaginazione del proseguo.
A presto.
Alessandro C.

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