Una storia vera

di
genere
dominazione

Questo è quello che mi è successo un paio di anni fa e che da allora ha cambiato la mia vita sessuale.Allora(come adesso)ero un 40enne in carriera,scapolone ed etero convinto,impiegato a livello dirigenziale in una multinazionale col compito di seguire le lavorazioni presso i clienti.Cultura universitaria,fisico longilineo e come il lavoro stesso richiedeva sempre ben vestito.Spesso mi recavo ad organizzare le fermate da un nostro cliente ed è nata una certa confidenza con lui ed anche con la moglie,una splendida donna sulla cinquantina,dal fisico scultoreo un lato b da possedere violentemente e un seno non enorme ma ben conformato.Inoltre capelli neri come i grandi occhi, e il viso dai tratti decisi contribuivano ad ammaliarmi.Erano una bella coppia,mi trovavo bene insieme a loro e approfondendo la conoscenza mi invitarono a cena a casa loro.Dopo Una prima e cordiale volta ne seguirono altre,in cui entravamo sempre più in confidenza fino a che arrivammo alla sera che stò per raccontare.Solita cena raffinata e poi ci spostammo in salotto a chiacchierare.Essendo il divano a forma di c,mi trovavo lei davanti ed avevo subito notato che quella sera era molto provocante,con una gonna cortissima che ad ogni movimento mi permetteva di vedere le sue magnifiche cosce.Ogni tanto scavallava le gambe tanto che vedevo la sua passerina depilata.Mi sono buttato con qualche doppio senso generico per vedere la reazione,ma al primo momento non ci furono risposte.Ormai ero rassegnato,pensando di aver equivocato,quando Carlo disse doveva telefonare e si allontanò.Giada,spalancò le gambe e mi disse che aveva capito le mie intenzioni e che era d'accordo,ogni tanto facevano giochetti a tre.Ma c'era una condizione;a lei piaceva comandare ed il marito ed io dovevamo essere i suoi schiavi.Sembrerà strano ma la cosa mi eccitava un sacco ed acconsentii subito,senza nemmeno immaginare cosa sarebbe successo.Tornò anche Carlo,che in verità si era solo assentato per favorire l'intimità tra me e la moglie ed aveva origliato tutto.Ci spostammo in camera da letto,piena di specchi e con al centro un enorme letto tondo.L'atteggiamento di Giada mutò, improvvisamente il suo tono divenne perentorio.Ordinò a me e Carlo di spogliarci e di attenderla nudi.Tornò dopo poco ed aveva indossato un bodi strettissimo e con i lacci che la faceva ancor più bella ed una maschera che le copriva la parte superiore della faccia.Ero impazzito per l'eccitazione quando notai dei lacci nella sua mano destra,ma non mi interessava.Si sdraiò e mi obbligava a baciarla ovunque,poi mentre comandò al marito di accarezzarla mi disse di sbatterla per bene.Non lo feci ripetere e per qualche minuto andai avanti ed indietro ed ebbi l'orgasmo.Convinto tutto fosse finito ero soddisfatto,ma Giada mi fece una richiesta che mi lasciò perplesso.Mettiti le mani incrociato sul collo,dietro la testa.Senza fare obiezioni eseguii l'ordine e Carlo mi legò.Vedi,disse Giada,fin'ora ti sei divertito tu ma ora tocca a me e ricordati che non puoi tornare più indietro.Iniziavo a spaventarmi,ma ormai ero impotente.Seduta davanti a me spalancò le gambe e mi spinse la testa in mezzo alla sua figa.Come da richiesta leccavo e la sua topina si bagnava,pensavo non è poi così male,mi sono spaventato per nulla.Io ero alla pecorina sul letto con la testa tra le sue cosce e vidi un cenno verso il consorte.Un attimo dopo egli mi sculaccio,all'inizio piano e poi con intensità sempre crescente,tanto che sussultavo con tutto il corpo ad ogni colpo.Capii che a Giada piaceva sentire la mia lingua che faceva movimenti improvvisi per il dolore,mi spingeva con forza la testa sul suo clitoride e gemeva.Ormai ero in suo potere e passò un frustino al marito,lo sentivo schioccare in aria e mi tirava delle bordate sulle chiappe.Mi ritraevo dal dolore e loro godevano.In verità mi piaceva tantissimo,pur avendo il culo dolorante.Pensai"cosa mi può capitare di peggio",infatti dopo un po lei lanciò un urletto lungo e profondo ed ebbe un copioso orgasmo sulla mia lingua.Ci riposammo un momento,Giada si alzò e diede un ordine al marito che mi lasciò di stucco:Carlo siediti al mio posto,lui obbedì e lei si spostò dietro di me.Avevo il grosso cazzo di Carlo davanti alla mia bocca,e mi ribellai.No,questo no,dissi.Si misero a ridere e per tutta risposta Giada mi gettò della cera bollente sulla schiena e sul buchetto del mio culo.Un dolore terribile, urlavo ma la loro casa è in campagna ed isolata,per cui nessuno poteva sentire.Lei era proprio una sadica,mi sfregava inoltre la cappella.Mi disse ,sapevi cosa dovevi fare,hai accettato ed adesso non ti puoi tirare più indietro.Legato e sopraffatto ho iniziato a succhiare le palle di Carlo,e poi seguendo obbligatoriamente le sue indicazioni salii fino ad avere in bocca la sua cappella.Succhiavo, gemeva ed a dire il vero non mi faceva così schifo come pensavo,mi piaceva.Con la scusa che lo dovevo per forza fare mi impegnai al massimo.Quando ha capito che Carlo stava per sborrare,la moglie prese il frustino e con tutta la forza me lo dava sulle chiappe,al che Carlo non si trattenne e mi venne in bocca.Mi obbligarono a ripulirgli con la lingua tutto il membro mentre lei continuava col frustino.Mi dissero che avrebbero avuto altri giochi da fare ma per un principiante sarebbe stato troppo duro.Tanto dissero,vedrai tornerai tu in ginocchio a chiederci di essere il nostro schiavo.Posso solo anticipare che avevano parzialmente ragione.Comunque mi lasciarono legato per un paio di ore sul letto in mezzo a loro mentre mi accarezzavano tutto il corpo ma sopratutto il culo e le palle.Dopo mi slegarono e me ne andai.
di
scritto il
2015-03-08
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