La mia amica particolare

Scritto da , il 2015-01-31, genere trio

Oggi vi voglio parlare della mia amica Claudia, una piccola donna semplicemente coinvolgente in tutto.

Claudia ha 31 anni vissuti in fasi, alcune buie altre molto più solari. Ha un corpo minuto ( 1.60 scarso di altezza per 46 kg, una seconda di seno). Quando la vedi ti colpisce per il suo incedere scanzonato e il passo tra il traballante e il danzerino. Porta capelli a caschetto lunghi fino alle spalle, due bellissime gambe e un corpo da favola. Il suo culo è da clonare per quanto è bello, le aureole dei sue seni quasi sproporzionate per quanto grandi e i capezzoli in trazione continua. Si innamora almeno tre volte alla settimana e sovente prende delle sonore cantonate perché si innamora da sola o non viene corrisposta.

Dimenticavo, Claudia è lesbica, adora la figa e tutto quello che la contorna.

Io l'ho conosciuta 13 o 14 anni fa, all'uscita da una discoteca. L'ho trovata seduta a terra con la schiena appoggiata alla mia macchina, ubriaca e bagnata della sua pipi che si era fatta addosso da quanto aveva bevuto. Ho cercato di farla ritornare in sé, ma non è stato possibile. Ho anche cerato all'interno della sua borsetta dei documenti, ma non ho trovato nulla che mi potesse far risalire a chi era e a dove abitasse. Quindi, da buona samaritano (!?) l'ho caricata in macchina mettendo un asciugamano sul sedile) e l'ho portata a casa mia. L'ho spogliata completamente, infilata sotto la doccia ma ancora aveva problemi di equilibrio (sia fisico, sia di cognizione dovuto all'alcool). Messole un accappatoio l'ho asciugata e le ho infilato una mia maglietta, stendendola sul letto della camera degli ospiti e lasciandola riprendersi. L'ho guardata con desiderio sia mentre la lavavo al meglio che mentre gli infilavo la maglietta. Si, l'avrei scopata li, seduta stante tanto era piccola ma bellissima. Una figa curata, con pochissimi peli, dei seni ho già detto e due labbra che chiamavano pompini. Ma non l'ho fatto, non so cosa me lo ha impedito ma non l'ho fatto.
La mattina successiva, tarda mattinata ero in cucina a farmi un caffè e la vedo arrivare. La mia maglietta non le copriva nulla ma sembra che questo non la imbarazzasse, nemmeno quando per stropicciarsi gli occhi siè sollevata e ha fatto vedere per bene la sua vagina.

- ..........Ciao (molto assonnata)
- Ciao, buongiorno.
- Tu chi sei?
- Sono marco, E tu?
- Sono Claudia, che ci faccio qui?..........Sei tu che mi hai......spogliato?
- Si, ti ho spogliata io e qui sei a casa mia. Ti ho raccolta ieri sera seduta addosso alla mia macchina e ti ho portata qui, visto che non sapevo che altro fare.
- E..........abbiamo.........scopato, visto che sono nuda?
- No, sei nuda perché ho provato a farti rinvenire con una doccia e non ti ho toccata
- ah!......... Me lo fai un caffè?
Mi guarda con un sorriso malizioso.
Prendiamo un caffè, ci mettiamo su uno dei divani. Lei si mette seduta con le gambe verso il suo seno e da sotto si intravvede lo secco della figa.
Chiacchieriamo. Scopro che ha quasi 18 anni e, amara sorpresa che è lesbica.

Da lì nasce una bellissima amicizia che in un paio di casi ( nell'arco 13/14 anni), complici vino o momenti strani, sfocia in due/tre pompini e in qualche leccata di figa e culo, ma senza mai arrivare alla penetrazione.
Ha dormito a casa mia mille volte e si è consolata sulla mia spalla altrettante. Abbiamo dormito assieme tante volte, nudi o meno, ma anche i quei casi, più di qualche toccata involontaria o qualche risata per le mie "condizioni" mattutine mai arrivati al fattaccio.
Sa tutto di me come io so tutto di lei.

Questa estate, una mattina sul presto, stavo caricando alcune cosette in macchina per partire e andare al mare un paio di giorni quando sento suonare il campanello.
E' Claudia, più bella che mai, ma con due occhi tristissimi.
Mi racconta di una ragazza che ha puntato ma che è irreversibilmente etero ( almeno in apparenza) e non sa più come fare per riuscire a sedurla.
Io intanto la guardo e mi esce proprio spontaneo:
- Ma lo sai che sei proprio figa?
- Cretino! Io sto soffrendo e tu mi prendi in giro?
- No, ci mancherebbe......ti ripeto parola per parola quello che mi hai detto, ma rimane che mi sono incantato: sei proprio figa!
Si avvicina, mi bacia lieve sulla bocca e mi tocca l'uccello, trovandolo sveglio:
- Bastardo ( una risatina). Dai, vieni con me
- Allora mi accompagni?
- ????????
- Vedi che non mi hai ascoltato? Mi accompagni da Manuela, a Riccione? Ti pregooooooo...........
Mi fa gli occhi dolci.
Veramente il mio programma era un'altra località, ma tutto sommato mare è mare, magari ci scappa qualcosa.
- Ok, ma sei in debito con me e decido io come e quando.
Stavolta sono io che mi abbasso e la bacio lieve, mettendo la mano sotto al suo vestitino entro nel suo perizoma e le tocco la figa, piacevolmente depilata.
- Sei un bastardo, ma quanto mi piaci cosi.

Viaggio piacevole, con qualche battutina e toccate reciproche da sopra e da sotto i vestiti. Prenoto l'albergo per strada, arriviamo. Abbiamo preso una sola camera, nessuno di noi due si è mai creato Sorride dolcissima, mentre inizia a masturbarmelo. Mi godo la sua piccola manina, ringrazio Dio che lo sta facendo e al salire dell'eccitazione mi metto a toccarle la figa. Andiamo avanti cosi, guardandoci negli occhi. Mi fa una sega da urlo e vengo copiosamente mentre lei inizia a inarcarsi e dopo poco viene a sua volta. Rimaniamo cosi, fermi per un pochino.

Si alza, chiama Manuela, la invita a cena e le dice di avere una sorpresa per lei. Capisco dallo sguardo di Claudia che dall'altra parte minimo freddezza l'ha trovata, ma forse stimolata dalla sorpresa ha accettato.

Sera, pronti, lucidissimi, eleganti, Claudia e io usciamo dall'albergo e ci avviamo a piedi verso un noto ristorante di Riccione dove avevo prenotato. Claudia è bellissima, più la guardo e più vorrei scoparla, ma non si può.
Ci accomodiamo, la sua amica è in ritardo. Claudia è impaziente e sinceramente inizio a esserlo anch'io. Con una ventina di minuti di ritardo ( e con due corposi aperitivi già bevuti da parte nostra) arriva Manuela.
Quasi mi mancano le gambe: cazzo, è una Claudia allo specchio solo con qualche cm in più. Per fetta, molto bella e abbronzata, incedere elegante.
Ci guardiamo, mi presento e mi saluta molto calorosamente, mentre riserva a Claudia un ciao con un bacino sulla guancia molto freddi (ci rimane male).
Ceniamo e iniziamo a scambiare parole su parole, aiutati dal vino che non manca. Cena molto buona, vino di più, Manuela inizia a sciogliersi. Facciamo due passi, Manuela ( che durante la cena mi ha fatto un po' piedino) rimane di sasso nel sapere che abbiamo la stessa camera in albergo. Entriamo, un bicchiere nella hall, la invito a salire da noi. Ci pensa, ma forse aiutata dall'alcool decide di accettare tra i gridolini di approvazione di Claudia. Arriviamo in camera, io mi siedo sul divano, tranquillo, Manuela al mio fianco, quasi a strusciarsi, Claudia chiede di mettersi in libertà.
- Ok, per me nessun problema ( Io subito)
- Beh, cosa ti dico.......sei nella tua camera, fai come vuoi (Manuela, più fredda)
Claudia si toglie il vestitino, lasciando scendere leggero sul suo corpo rimanendo solo con un minuscolo perizoma.
Mi si rizza il cazzo. Manuela lo nota, appoggia una mano sopra sotto gli occhi attenti di Claudia. Mi bacia una guancia e senza dire una parola si mette in ginocchio tra le mie gambe aprendomi la patta, mi tira fuori il cazzo e gli lascia andare una leccata dalla radice. Inizia a farmi un pompino, messa quasi a pecorina. Vedo Claudia tra il deluso e il voglioso. Si abbassa, bacia le natiche di Manuela da sopra il vestito. Nessuna reazione. Si fa coraggio mentre il mio cazzo viene sollazzato. Gli solleva il vestitino. Gli bacia le natiche, tra le natiche, abbassa il perizoma e vedo la testa di Claudia sparire tra le gambe di Manuela. Non fa una piega, si stacca per un attimo dal mio cazzo e si sfila il vestito da sopra, per poi ripiegarsi e inarcare la schiena allargando le gambe. Claudia ce l'ha fatta, sta leccando la figa della sua amica. Andiamo avanti per qualche minuto. Manuela si stacca e si siede sopra di me, lasciando che il mio cazzo scivoli diretto nella sua figa piena di umori e di saliva. Claudia si da da fare sul corpo di Manuela, non lasciando nessun angolo senza saliva mentre lei salta sul mio cazzo. Manuela ha un primo violento orgasmo mentre Claudia le lecca il culo. Non scende, continua a pompare. Claudia si mette al nostro fianco, girata verso di noi a gambe larghe. Capisco e spingo gentilmente la testa di Manuela su quella dolce figa. Fa un po' di resistenza ma alla fine cede e continuando a farsi scopare inizia a leccare Claudia. Mi levo io e posizionando Manuela a pecorina la scopo guardandola dedicarsi a quella figa. Ansimano, ma nemmeno io sono lontano dal venire. Provo la resistenza del culo di Manuela con un dito, stretto ma non trovo obiezioni. Passo al cazzo, lento, la sento muoversi per aggiustarlo dentro di lei mentre entra. Pochi minuti e un orgasmo simultaneo parte, riempio la schiena di Manuela di sperma mentre la sua bocca si riempie del nettare di claudia.
Esco da quel bellissimo culo, lascio loro a divertirsi e mi godo lo spettacolo. Manuela fa mettere Claudia a pecorina, le lecca figa e culo, gli strizza le tette. Claudia è in estasi e il mio cazzo riprende. Manuela mia guarda, mi tende la mano. Mi fa abbassare e passa la cappella sul culo di Claudia che lancia un urletto e fa per scansarsi.
- E no cara, io ho fatto il salto dalla tua parte, adesso tocca a te.
Mi afferra decisa il cazzo e lo spinge verso il culo di Claudia, le masturba la figa e tira. Lo sento entrare in quel culo che troppe volte ho voluto. Manuela quando lo vede completamente dentro accarezza Claudia e si mette sotto di lei a 69. Scopo quel culo prima timoroso, poi sempre più convinto. Sento claudia che inizia a contraccambiare i colpi. Sborro nuovamente, schiena e viso di Manuela.

Mi stendo sul divano, mentre Manuela coccola Claudia leccandole il culo e la figa e regalandole un altro orgasmo.


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