Io e la mia famiglia smeraldissima 2

di
genere
incesti

IO LUCREZIA E LA MIA FAMIGLIA SMERALDISSIMA 1 e 2

Scritto da Pinin, genere incesti


E' una mattinata caldissima, siamo ai primi di luglio, sta arrivando il traghetto, attracca al molo regolarmente, incominciano a svolgere le operazioni di sbarco, scendono le prime autovetture, i camion e qualche pullman pieni di turisti, ecco sbarcano i primi passeggeri, la cittadina pullula di gente, chi va a destra, chi a sinistra.
Sono scesi tutti, il traghetto fa di nuovo il pieno e riparte.
Sul molo una bellissima ragazza appena scesa con il suo zaino sulle spalle si guarda in giro spaesata, non sa dove andare, ha un foglietto in mano cerca qualcuno che gli dia un’informazione.
Vicino alla bitta d’attracco c’è un ragazzo che smanetta con il suo motorino, la ragazza si avvia verso di lui è un po’ titubante, gli si ferma davanti: ciao,…scusa se ti disturbo, vedo che sei impegnato ti dispiace indicarmi dove si trova questa località?
Il ragazzo ha le mani sporche, si asciuga alla meglio con della carta e prende in mano il foglietto e legge: questo posto lo conosco e proprio vicino dove abito io, però ad indicartelo e quasi un problema è un po’ all'interno.
Ma non c’è qualche mezzo pubblico che arriva nelle vicinanze?
Si, potresti prendere l’autobus quello che va a Caprera e poi scendere due fermate prima del ponte, poi te la farai a piedi……ma però se ti va, io tra una decina di minuti sistemo questa candela e ti posso accompagnare con la moto.
Sarebbe una cosa grandiosa tanto non ho premura, quando arrivo arrivo, perciò ti aspetto volentieri grazie.
Mi chiamo Lucrezia piacere, oh che bel nome sei molto bella, una turista graziosa come te non l’ho ancora vista, comunque il piacere e mio mi chiamo Tonino e ho 19 anni.
Lucrezia spiega a Tonino come è incominciata la sua vacanza.
Questo viaggio è un regalo dei miei genitori per il mio diciottesimo compleanno, sono di Milano mi accompagnarono all'imbarco a Genova ed è la prima volta che vado in ferie da sola, sono sempre andata con loro e scusa se ti tengo impegnato e non ti faccio lavorare ma mi devo ancora ambientare.
Ma non ci pensare nemmeno figurati.
Senti, facciamo così: “io ho quasi finito ti accompagno alla tua pensione a Moneta”.
Se vuoi ti posso aiutare a sistemarti tanto ho la giornata libera e poi, sempre se ti và, posso accompagnarti a conoscere qualche parte dell’isola vedrai che ti piacerà!
Ho e stupendo certo che mi va e dopo che ho sistemato le mie cose possiamo andare a mangiare una pizza e quindi sarò contenta di offrirtela io per disobbligarmi.
Guarda che non e il caso, io lo faccio perché mi va di farlo e allora tanto per incominciare, come prima tappa ti porto a vedere la casa di Garibaldi e il museo a Caprera.
Perfetto era già nel mio programma “io l’ho capito subito che di te mi posso fidare”.
OK monta su che io ho finito, da questo momento incomincia la tua vacanza andiamo.
Tonino accompagnò Lucrezia alla pensione, l’aiutò a sistemarsi e…….
Ti porto in una pizzeria sul lungo mare vedrai che pizza, grazie Tonino.

Lucrezia vestiva una camicetta bianca scollata che metteva in mostra il suo meraviglioso seno, un pantaloncino corto nero che risaltava le sue bellissime gambe.
Come da programma visitarono il museo e… senti Lucrezia, mentre siamo qui a Caprera, avrei intenzione di farti conoscere una bella spiaggia, vedrai che ti piacerà. Ok Tonino, io ho già indosso il costume, anche io rispose il ragazzo, bene allora che aspettiamo?

Lucrezia vedendo quel bellissimo arenile di sabbia bianca era raggiante di gioia e affascinata da quei colori del mare turchese e smeraldo, mancavano solo le palme per sembrare un isola tropicale.
Come primo giorno non poteva andare meglio.
Il tempo volò in un baleno e si fece tardi, ma lei era cosi contenta e felice che decisero di restare anche dopo il tramonto.
Mangiarono qualche panino acquistato al piccolo baretto che c’è in spiaggia e poi una piccola passeggiata tra le rocce in riva al mare.
Si fermarono in un piccolo spiazzo appartato sul mare in mezzo alla macchia mediterranea di mirto profumato a godersi la tintarella di luna.
Sarà stato quel profumo, quel mare calmo, quella situazione incantata.......
Ma che fai Tonino?
Sei troppo bella che vorrei darti un bacio.
Veramente te lo meriti sei stato un vero cavaliere..
Tonino si avvicinò lentamente a quella bocca profumata di Lucrezia e si diedero un bacio di quelli veri.
Quando staccarono le loro bocche,Tonino disse che era stato tutto così naturale, così voluto da entrambi che aveva del meraviglioso.
Si ma non allungare troppo le mani…no Tonino ci conosciamo appena, che fai fermati! Tonino no non farlo,
Lucrezia, mi sembra che ci conosciamo da una vita non ti ricordi come ci siamo incontrati? Non credi nel destino?
Mentre il ragazzo parlava la toccava e palpava da tutte le parti,
I baci appassionati che si davano, erano corrisposti da entrambi.
Per prima cosa, volo via il pezzo del costume di sopra, quei bellissimi seni turgidi Tonino non li aveva neanche sognati.
Di seguito gli abbassò l’altro pezzo di sotto lasciando la ragazza completamente nuda.
Lucrezia era nel pallone, non capiva più niente, non le era mai successo.

Quei compagni di liceo e gli amici, non avevano mai azzardato una situazione del genere.
Tonino no no,ti prego sono vergine.
Tranquilla non ti voglio fare del male e che tu non crederai mai ai miei sentimenti, mi sei arrivata improvvisamente davanti a me come una manna ed io mi sto innamorando di tè,….ma che dico, sono già innamorato, sono cotto a puntino.
Ma ci conosciamo appena.
Ho Tonino, sei anche tu un bel ragazzo,e…..che non lo fatto mai, anche io sento qualche cosa per te, mi piaci, sei buono forse e troppo presto.
Mentre il clitoride era diventato turgido sotto l’inesperto dito del ragazzo.
Come sei bella, hai un corpo stupendo e se vuoi che ti dico la verità e la priva volta in vita mia che vedo una donna nuda.
Scusami Lucrezia non ho resistito, posso dirti che ti amo?
Tonino prese la mano della giovane e l’avvicinò a quella verga, che subito lei s’impadronì e la strinse forte quasi da farle male ed incominciò a fare dei piccoli movimenti su e giù.
A questo punto Tonino la fermò perché stava arrivando il piacere, si mise sopra di lei e “Tonino fermati cosa stai facendo?” vuoi fare l'amore con me?
Non posso amore e il destino che comanda, io lo voglio dimmi solo una cosa, se anche tu mi ami allora continuo, se invece mi dici che non vuoi io mi tolgo immediatamente subito, No, no….si ti amo,....ti amo,...ti amo.
Non voglio sapere altro, guarda che bella luna, guarda che mare meraviglioso, senti questo profumo che c’è nell'aria?
Si sento e vedo tutto, haaa….hai! Fai piano non mi fare male. Tranquilla se senti male mi avvisi che mi tolgo subito, vado?
Si ma piano, ..Tonino! Sono vergine, mi stai facendo male!
Che cosa succederà dopo?
Ma tu credi al colpo di fulmine? Si si continua, vai, vai, ho amore mio ancora, se vuoi puoi accelerare ….si cosi -
E insieme arrivarono al piacere assoluto.

Lucrezia. Che c’è Tonino dimmi, oggi noleggiamo un gommone e ti faccio conoscere tutte le isole dell’arcipelago.
Ma e bellissimo, sono già pronta e possiamo andare.
Prendemmo un mezzo di cinque metri in modo da navigare senza sbattimenti dovute alle onde provocate dalle altre imbarcazioni, partimmo tranquilli.

Questo che vedi in mezzo alle tre isole di Spargi, Budelli e Santa Maria, si chiama, Porto Madonna detta anche le Piscine. Un immenso spazio di mare limpidissimo, che si intravede il fondale profondo dieci metri.
Ci fermiamo per fare il bagno, guarda Lucrezia quanti panfili che ci sono. Ma sono tantissimi, vedi cara, tutte queste imbarcazioni provengono dalla Costa Smeralda e vengono qua per godere delle nostre isole.
Dopo aver fatto un piccolo spuntino, il gommone ha fatto il giro completo della Maddalena fermandosi a fare di nuovo il bagno a Tahiti, località amena, piccole calette meravigliose e anche li piene di imbarcazioni di tutti i generi, e per concludere una piccola sosta in una caletta isolata, abbiamo fatto il bagno, mentre il sole tramontava abbiamo di nuovo fatto l’amore.
Lucrezia raggiante e felice non finiva più di baciarlo e abbracciarlo. Ora era lei che lo toccava da tutte le parti, e Tonino non era da meno finché non ci siamo messi a 69, mentre lui elogiava la sua intimità,… stupenda,
Guarda che si chiama bin bin! che cosa? Quello che tu stai assaporando ora.
Ma chi te l’ha detto? La mia mamma la chiama cosi. Boo... non l'ho mai sentita nominare questa parola
Quando ero piccola mi diceva, ecco è arrivata la mia gioia, il mio bin bin d’or.

I giorni passavano felici ma verso la fine della vacanza, Lucrezia non stava tanto bene,aveva sempre giramenti di testa, ma gli ultimi 3 giorni la ragazza era in perfetta forma, era felice di aver trascorso una vacanza da sogno e nello stesso tempo era malinconica perché doveva lasciare il suo grande amore.
Non preoccuparti amore mio, io verrò spesso a trovarti a Milano, staremo sempre in contatto telefonico e ci scriveremo lettere d’amore e poi l’anno prossimo, verrai ancora qui e se vorrai porterai i tuoi genitori perché io non ho nessuna intenzione di lasciarti mai più. Mi aspetterai vero?


20 ANNI DOPO
Ai giorni nostri


Sono Simone un ragazzo di 19 anni e ho terminato il terzo liceo, vivo con la mia famiglia, mia madre Lucrezia, 38 anni, un bel portamento e simpatica e bellissima, stupenda, molto austera, un corpo abbastanza normale per il suo peso 55 kg.
Non vedo in lei nessun difetto sono molto affezionato, le voglio un bene da morire, sono innamorato della mia mamma.
Mio padre Tonino 39 anni, portamento morigerato riservato, un po’ brizzolato, affabile e gentile con tutti, le voglio molto bene ma ho poca confidenza con lui, anche se vedo che quando parla con me e gentilissimo e affettuoso.
Letizia, mia sorella 18 anni e la beniamina di papà, veste alla moda e bella e molto corteggiata dai ragazzi, ma con me, era molto carina finché ero piccolo poi raggiunta l’adolescenza mi ha praticamente mollato, per dedicarsi al suo amato papà, ai suoi amici e compagni di scuola.
Io ero sempre appiccicato alle gonne di mia madre, quando avevo qualche problema era la mia confidente e le raccontavo le mie cose, che per me erano tante e importanti, ma lei diceva che tutto e risolvibile e mi rincuorava .

Ma veniamo alla storia: L’anno scorso frequentavo il liceo, sono un ragazzo piacente, con un bel fisico, capelli ondulati andavo spesso in palestra e le ragazze mi guardavano con occhi maliziosi, ma io non badavo a loro mi erano indifferenti. Invece con i miei amici le cose erano un pò diverse. Mi divertivo con loro si scherzava moltissimo quando eravamo tutti in compagnia. Cerano le ragazze che cercavano di fraternizzare con i ragazzi e specialmente con me, ma io ero sempre un po’ distaccato e non capivo il motivo.

Le scuole erano finite e prima che ognuno di noi andasse in vacanza, avevamo deciso di organizzare una gita al mare in gommone, noleggiandolo per un giorno. Avevamo raggruppato una compagnia di 6 ragazzi e ragazze, neanche farlo a posta, 3 maschi e 3 femmine, per me andava sempre bene basta che si stava in compagnia.
Ognuno di noi aveva portato tutto l’occorrente per fare il bagno e naturalmente per il pasto.
Appuntamento al porticciolo di Cala Gavetta alla Maddalena, partenza alle ore 8.00, a quell'ora il traffico marittimo era scarso e quindi la navigazione era perfetta, priva di onde anomale provocate dalle imbarcazioni e dai traghetti.
Destinazione? Girare in lungo e in largo per l’arcipelago alla ricerca di qualche spiaggetta tranquilla per fare il bagno e prendere il sole.
Tutti presenti. Partimmo come stabilito dopo aver contrattato con il noleggiatore del gommone per un prezzo abbastanza abbordabile, senza dilungarmi a spiegare la baldoria che c’era a bordo con canti giochi e barzellette piuttosto spinte.
A me, mi si era affiancata Valentina, una ragazza della mia età molto carina, si scherzava e mi piaceva, ma la vedevo come una sorella anche quando mi ha baciato.
In spiaggia era sempre appiccicata a me, facemmo tutti insieme il bagno e lei non mi mollava un secondo. Ma tu Simone dove sei nato?, per la tua pronuncia mi sembri un po’ nordico ho mi sbaglio? No non ti sbagli, ma e una storia lunga ti posso solo dire, quello che mi hanno raccontato i miei genitori, che sono nato a Milano, ma sono stato concepito qui’ e precisamente alla cala del Relitto in una notte calda, con i profumi del mare, del mirto e tanto amore da parte dei miei. Dopo 9 mesi nacqui io, poi alla prossima ti racconto il seguito .
Mi parlavano di un amore a prima vista, diciamo, il classico colpo di fulmine. Erano molto innamorati.

Per farla breve ritornammo alla Maddalena, ci scambiammo i cellulari, baci e abbracci, con la promessa di rivederci al più presto.
I giorni passavano e io non pensavo più a Valentina, mentre la mia mamma continuava a chiedermi.
Come fosse andata la gita al mare, se avessi conosciuto qualche ragazza, e che cosa ho fatto con lei.
Insomma voleva sapere tutto di tutto, anche i particolari.
Mamma: le dissi, mi sono divertito moltissimo, ho conosciuto Valentina una bella ragazza, però mai bella come te. Ho tesoro grazie del bel complimento.
Mi ha fatto il filo per tutto il giorno. Tu come ti sei comportato? …Io cosa? Cosa hai fatto con lei? Ma niente solo un bacio e via andare.
Ma vi siete rivisti? Ho il suo telefono ma ancora non l’ho chiamata.
Per me dovresti telefonarle, anche per tenere viva la cosa.
Ma mamma non mi interessa. Ma cosa dici figliolo?
Ma allora non c’è nessuna che sia interessante?
No mamma te lo ripeto, non c’è nessuna al momento, ho altri pensieri. Dai amore mio non ti devi vergognare della tua mamma, con me ti puoi confidare.
Va bene mamma, dato che vuoi sapere e siamo sul discorso.
Ebbene si, ti dico che c’è una persona che mi piacerebbe frequentare e conoscerla a fondo.
Meno male lo sentivo, ma lo sai che mi fai stare in pensiero?
Si può sapere chi è questa ragazza?
Sempre che sei disposto a farmi partecipe.
E una donna, ha ero preoccupata, meno male che e una donna pensa se fosse un uomo?
Mamma non scherzare, vedi cosi mi fai passare la voglia di raccontarti le cose.
No, no amore mio, era solo una battuta, continua pure ti prego sono tutta orecchio.
E una donna questo l’ho capito e poi?...
Sposata ! ….
Che cosa??? ..Hai capito bene. Hai detto sposata? O tesoro della mamma, e chi è, la conosco?

In quel momento volevo dirle tante cose, solo adesso ho capito tutto, ecco perché quando ero in compagnia non mi rendevo conto il perché le ragazze non mi interessavano.
Ho capito che non ho tendenze gay, ma sono solo innamorato di lei, della mia mamma.
Si sono innamorato della mia mamma e non so come dirlo. Ne avevo accennato anche a mia sorella Letizia, la quale mi disse: l'ho capito da tanto tempo questa tua infatuazione per la mamma, per me e normale, tutti i figli hanno una certa attrazione per la propria madre e io allora che amo il babbo. Certo quella confessione di mia sorella non mi aveva meravigliato affatto.
Quindi, questa e l’occasione giusta, dato che siamo nel giusto argomento, ma come la prenderà se glielo dico ora?...
Be,, al massimo può darmi qualche sberla, ma ne dubito non ha mai alzato le mani, ne a me e neanche a mia sorella.
Ma allora lo dice a papà, se fa questo io scappo di casa, ma dove vado?
Dovrei dirlo a Letizia, magari lei ha una mezza idea di andar fuori di casa, io andrei a vivere con lei, no non regge lei e troppo attaccata al papà non accetterà mai.
Mamma t’amo troppo e se non glielo dico adesso non lo dirò mai più.

Ha pensare, da quando lo vista in mini bikini tanto tempo fa’, io avevo 15 anni, lei era la prima volta che indossava un costume del genere dopo sposata in due pezzi, da togliere il fiato.
Di solito portava dei completi interi e poco sgambati e io non ci facevo mai caso .
Ma quella volta è stato la fine del mondo, la fissavo incantato, guardavo le sue bellissime gambe affusolate, il suo seno abbondante che dentro quei minuscoli pezzi di stoffa, sembravano volessero sgusciare fuori, non parliamo poi di quel piccolissimo perizoma che a volte, secondo certi movimenti, era cosi stretto che entrava dentro nel solco delle natiche della mamma.
E li che mi sono accorto che il suo intimo era depilato, il suo bin bin d’or, cosi chiamava spesso Letizia, mia sorella. Chissà come sarebbe stato bello vederla senza nulla addosso.

Da allora ho incominciato ad apprezzarla e cercando di spiarla sempre, in bagno, quando si cambiava, quando si inchinava per raccogliere qualcosa, oppure quando si saliva le scale insieme, io ero sempre dietro di lei e guardavo sempre in alto.
Ma purtroppo non sono mai riuscito a vedere niente di interessante, solo una volta, fu quel giorno che puliva i vetri in cima alla scala, io la tenevo per evitare falsi movimenti e ho intravisto in mezzo alle mutandine dei piccoli pelucchi biondi che esordivano dai lati ed era veramente un bel vedere e allora correre sempre in bagno o nella mia cameretta, giù a far lavorare la mano destra all'impazzata.

Si mamma la conosci. … Ho tesoro mio dimmelo non mi fare stare sulle spine, ti prometto che non ti rimprovererò non ti tradirò ti capirò e sarà un segreto per noi due.
Mamma non lo dirai neanche a papà?
Promesso. Be va be anche se mi picchierai te lo dico lo stesso.
Perché dovrei picchiarti? Mica hai rubato? E neanche ammazzato nessuno?
Mamma……..mamma …..si amore? Mamma quella donna, si quella donna? Quella donna sei tu!

Ho sentito un tonfo, la mia mamma praticamente e caduta sulla sedia che stava dietro di lei, si è sbiancata di colpo sembrava morta, la testa rivolta all'indietro, anche io vedendola in quello stato mi sono spaventato è mi è venuto un giramento di testa, ho Dio che cosa ho fatto, mamma, mamma ti prego mamma, svegliati.
Sollevandogli la testa, i suoi occhi erano sbarrati e mi fissavano, io cercavo di darle dei piccoli schiaffetti sulle guance, quando il suo braccio destro cadde penzoloni alla sedia, mi sembrava che le fosse venuto un infarto.

In quel momento la serratura della porta d’ingresso si sentii girare ed entrare mia sorella Letizia. Che alla vista della scena si è messa le mani alla testa e gridando: Che cazzo sta succedendo, Simone cosa e successo alla mamma? Letizia e colpa mia! Ha voluto sapere. Sapere che cosa? In poche parole gli ho raccontato tutto quello che era successo. Incolpandomi la responsabilità.
Il suo viso si è sbiancato come quello della mamma. Ma tu sei impazzito, come puoi aver detto questo? Anche Letizia si è messa a dare schiaffetti sul viso della mamma, poi gridando e rivolgendomi a me, mi comandò di andare a prendere del ghiaccio in frigorifero.
Ritornai di corsa con il ghiaccio. La mamma non dava nessun segno di vita.
Presi in mano il telefono perché volevo chiamare un’ambulanza. Ma sei matto non vedi che la mamma e sotto choc e poi peggioreresti le cose, se poi lo venisse a sapere papà ti troveresti in un mare di guai.
Ma non vedi che la mamma sembra morta, bisogna fare qualcosa noi.
Senti Simone gli hai fatto venire uno choc e secondo me per farla rinvenire bisogna procurarle un contro choc. Un contro choc e come?
Ho in mente una cosa, intanto portiamola in camera nel suo letto, dai aiutami.
La prendemmo tutti e due quasi di peso, con un braccio al collo di mia sorella e l’altro braccio alla mia spalla, l’abbiamo trascinata in camera dei miei genitori e adagiata sul letto.
Senti Simone aiutami a spogliarla come per la notte.
Intanto la mamma era sempre inanimata, non dava nessun segno di vita, io ero molto spaventato e insistevo per chiamare soccorso.
Lascia fare a me, vedrai che andrà tutto bene.
Senti Simone incomincia a tirar fuori il tuo coso. Che cosa? Dai che hai capito bene e glielo fai sentire in mano! Io intanto le do qualche bacetto. Cosa? Ma sei impazzita? Non ti preoccupare, dai fidati e già successo ad altri, te l’ho detto, dobbiamo procurarle un contro choc. Ma io mi vergogno, poi davanti a te! Ma che cazzo ti stai a formalizzare ti ho visto il tuo pisello un sacco di volte, anche quando ti spiavo e te lo menavi, oppure preferisci che la mamma non si svegli più?

Ok mi hai convinto e cosi ho fatto, mi sono sbottonato la patta e tutto vergognoso tirai fuori una cosina ammosciata che si vedeva appena, era tutta rattrappita mentre Letizia teneva il viso della mamma con le mani e cercava di baciarla in bocca. Vedendo il mio arnese in quelle condizioni si staccò dalla faccia della mamma e prendendo in mano quella cosa che sembrava di tutto che meno un pene e disse: Ma possibile che non sai fare di meglio, ma cos’è sta roba? Quasi con rabbia prese in mano la situazione e con sapienti lavori di bocca lo portò ad una erezione degna di una pornostar.

Ecco sembra pronto dai Simone datti da fare!
Ma cavolo, io ancora non ho capito che cazzo debbo fare?
Ecco appunto, “dai aprile le mani e farglielo sentire caspiterina mi sembri un imbranato”
Ma come faccio se le sue mani sono inermi?
Possibile che debbo fare tutto io?
Dai vieni qua altrimenti si ammoscia ancora.
Letizia prese in mano il suo cazzo e incominciò a mungerlo, poi lo prese di nuovo in bocca e lo lavorò come fosse una bocchinara professionista.
Dai Simone, cerca di impegnarti anche tu non posso fare tutto io.
Lo avvicinò tirandolo vicino alle mani della mamma e aiutandola a stringere con le sue due mani.
Ma purtroppo neanche un muscolo del suo corpo si mosse. Allora visto il primo fallimento, lo prese con forza e lo trascino vicino alla bocca della mamma e stringendo il viso facendo in modo che la bocca si aprisse cercando di introdurlo.
Ma che cazzo stai facendo, non vedi che non capisce niente, metti che la mamma serri la bocca e me lo sgagna tutto, me lo divide in due.
Dai piantiamola li e chiamiamo un’ambulanza!
A questo punto un piccolo lamento usci dalla bocca piena di mamma.
Letizia mi diede una pacca sulla spalla.
Dai Simone hai sentito? Dai che ce la facciamo.
Cerca di introdurlo un po’ più a fondo.
Ma dai e un rischio la mamma può soffocare,
Vai tranquillo Simone fai quello che ti dico,
Un altro lamento e alcuni sibili uscirono dalla bocca della mamma.
Ha visto che si sta riprendendo?

42 anni portati bene, ma in quel momento mi sembrava invecchiata di dieci anni, i sui bellissimi capelli biondi tutti azzuffati, le lacrime che le scendevano dagli occhi lasciando una striscia scura sulle guance, per me era bellissima, volevo abbracciarla, baciarla, stringerla forte a me, quel viso così pallido mi bloccava.
Pensavo che fino a ieri era così dolce, anche se ero cresciuto le sue coccole non mi mancavano mai, quando la vedevo in bagno spiandola con quel corpo snello e arrapante mi faceva esasperare, mi piaceva stare con lei e parlare, parlare sempre di ogni cosa, chiedevo consigli e lei gentilmente con voce serena mi spiegava e mi abbracciava sempre, chiedendogli delle cose che tante volte mi imbarazzavano, ma alla fine risolveva tutti i miei problemi. Come sei gentile mamma mia.

A questo punto vedevo Letizia che con disinvoltura e naturalezza stava sfilando le mutandine alla mamma.
No tu non sei giusta, perché la stai spogliando?….
Vedi Simone e tutto sotto controllo se tu mi lasci fare vedrai che fra poco la mamma ti farà un bellissimo regalo. Non dire stronzate, ma non vedi che la mamma e più di là che di quà .
Tranquillo fratellino adesso farai tutto quello che io ti dirò, vedrai che andrà tutto a buon fine.
No tu sei un’incosciente, vuoi fare, vuoi fare, ma tu non sai un cazzo di queste cose.
La vuoi piantare, so quello che faccio e poi mi ringrazierai, intanto togliti i pantaloni e mutande. No! Tu sei tutta scema. Ti ripeto che so quello faccio.
Ma dove si e visto mai una cosa del genere? Dai adesso renditi utile. Ma che cosa?
Prima mi devi dire dove hai visto queste cose che mi stai facendo fare.
Se ti fidi e bene altrimenti pianto li tutto e me ne vado.
Te ne vai? E mi lasci nella cacca?
Appena la mamma prenderà coscienza, io ti dirò per filo e per segno tutto quello che vorrai sapere, adesso fidati di tua sorella. Vedrai che mi ringrazierai, dobbiamo creare in lei un contro choc ancora più potente.
Ok va bene, dimmi cosa debbo fare.
Niente di particolare, devi solo rendere abile il tuo pistacchio e se vuoi io sono pronta ad aiutarti. Va bene ti do carta bianca, allora? Avvicinati, Letizia prese in mano il mio arnese che ormai era diventato un pistolino di un ragazzino, se lo avvicinò alle sue labbra e incominciò a scappellarlo e leccarlo, poi, se lo introdusse tutto in bocca e iniziando un bel pompino superlativo.
Immediatamente si inalberò diventando un bastone di basebool.
Certo che ci sai fare, ma dove cazzo ai imparato? Calma tutto a suo tempo. OK e pronto dai adesso e il tuo momento, infilalo! Infilalo?.....Ma infilalo dove?.
Ma sei un po’ suonato, dai qui, nel bin bin di mamma. Ho santo cielo e se si sveglia? Ma certo che si sveglia, non è quello che vogliamo? Si deve svegliare!.
Simone a questo punto, come si fosse accesa una lampadina nel cervello, si posizionò sopra il corpo della mamma, mentre la sorella l’aiutò ad allargare la gambe e lubrificando con la saliva quella magnificenza, Simone introdusse lentamente il suo strumento, mentre Letizia si dava da fare con il clitoride.
Ed ecco che la mamma cominciò a dare qualche segnale di godimento e nello stesso momento apri lentamente gli occhi. Hummm chi è? Che cosa state facendo?
Mamma cara finalmente ti stai riprendendo. Hooo siii ancora , Tonino mio continua, si si ancora,…. ma dove siamo? Mamma tranquilla va tutto, bene le rispose Letizia non è papà, c’e mio fratello che ti sta aiutando.
Ho Dio mio, Simone che cosa mi stai facendo?
Nulla mamma cerca di riprenderti, che fra poco starai ancora bene,
Ho santo cielo e tu Letizia cosa mi stai combinando? Mi state violentando?
No mamma ti stiamo aiutando a riprenderti.
Mentre Simone preso dalla libido stantuffava a più non posso quella bellissima donna, che era sua madre.
Si ancora, Tonino dove sei? Mamma calmati papà e qui con noi.
Si dai più forte, ancora, ancora, che bello, Hummm.
Un brivido violento scombussolò la donna, che arrivò al suo culmine sopraffatta da un forte orgasmo facendola tremare tutta.
Basta Tonino manda via tutti, ma che cosa mi avete fatto? Ho santo cielo Simone stai guardando la tua mamma?
Ho Dio Santo sono nuda, Letizia manda via tutti! Lasciatemi sola via via chiudete la porta ,…… fuoriii !.
Letizia prese suo fratello per mano e lo accompagnò fuori dalla stanza, con i pantaloni e mutande in mano uscirono e chiusero la porta.

Hai visto che c’è l’abbiamo fatta, la mamma e tornata quella di prima.
Ma ti rendi conto che la mamma mi ha scambiato per il papà, quello che la stava montando?
Si ma con che coraggio, per me era incazzatissima, non l’ho mai vista così e come urlava sembrava che la stessero strozzando.
Dai che gli abbiamo salvato la vita, tu dici?
Vedrai che nel giro di qualche ora tutto tornerà nella normalità.
Adesso me lo puoi dire chi ti ha istruito a fare quello che abbiamo fatto?
Nessuno! Come nessuno? Ho inventato tutto io. Quando l’ho vista, mi sono subito resa conto che la mamma era solo semi svenuta e allora?
Allora da quello che tu mi hai raccontato ho inscenato tutta quella manfrina che hai visto, dopo tutto mi devi ringraziare non era quello che hai sempre desiderato di possedere la mamma? Mi devi un favore.
Si e vero e ti ringrazio per questo, certo che sei stata forte, ma adesso che cosa succederà? Fra poco arriverà il papà, ed io dovrò scappare, andarmene via di casa per sempre e non rivedrò più i miei cari.
Ma che cazzo dici? Sentiamo, dove vorresti andare? Andrò in cima alla roccia del Polipo e mi butterò di sotto. Non fare il cretino con me, questa sceneggiata la farai al papà, se lo verrà a sapere! No niente affatto, vedrai che le cose si aggiusteranno e poi non ci sono io? La tua cara sorellina, abbi fede lascia passare un po’ di tempo, vedrai che il papà non ne saprà mai niente.
Vorrei tanto crederti. Tranquillo, santo cielo come sei pessimista.
Rientrò papà a casa e mamma si fece trovare a letto accusando un forte mal di testa. Allora papà si precipito in camera per sentire come stava, dopo circa 15 minuti usci dalla stanza e venne a sedersi in tavola con noi senza dire niente e ci accingemmo a cenare, come al solito.

La mamma, dopo quanto è successo non mi guardava più in faccia, all'indomani non mi venne neanche a svegliare, mi fece trovare una sveglietta sul comodino, che consolazione.
La colazione ho dovuto prepararla da me, perché quando sono entrato in cucina lei se ne andata ha riordinare camera sua.
Sono stato più di un’ora in cucina ad aspettarla, ma quando sono ritornato in camera mia. ho sentito che lei si spostava per ritornare in cucina, il mio letto ho dovuto rifarmelo da me, mia sorella non cera, era al lavoro, io ero più amareggiato della mamma, stavo molto male volevo affrontarla, volevo parlarle anche per dimostrarle la mia gratitudine per non averne parlato con papà. Non sapevo come fare, ho incominciato a venirmi il magone e poi a piangere a dirotto come un bambino, singhiozzavo anche per la rabbia che non potevo esprimermi e spiegarmi per quanto era successo, non era mai capitato con mia mamma una condizione del genere, anche quando le combinavo grosse, ma questa e stata proprio il massimo.

La porta della cameretta era aperta, non ho l’abitudine di chiuderla solo quando mi vedo qualche porno o chiatto con gli amici, oppure faccio qualche porcheria.
La mamma deve avermi sentito che me la trovo appoggiata all'uscio con le braccia conserte, in silenzio mi guardava, io con la coda dell’occhio l’ho intravista e ho gridato mamma! Correndogli incontro e abbracciarla.
Era molto seria, io continuavo a stringerla forte al mio petto.
Mi sono fatto coraggio e cercavo di darle qualche bacetto sulle guance, lo facevo spesso. Finalmente il suo braccio destro si e alzato e mi ha dato dei piccoli colpetti sulla schiena come per rinfrancarmi.
Mi sono fatto forza e i miei baci si avvicinavo alla sua bocca, a questo punto mi prese per mano e mi portò nella sponda del mio letto, mi fece sedere e lei si sedette al mio fianco fissandomi con un aria bonaria.
Fu la mamma a rompere il ghiaccio: adesso smettila di frignare e mi devi dire tutto per filo e per segno, che cosa e successo esattamente ieri pomeriggio senza omettere niente, perche la mia mente è un po’ confusa.
Mamma! Prima di tutto sono felice e rincuorato che noi due ci stiamo parlando, pero mi prometti che non ti arrabbi più se ti dico tutto?
Va bene prometto, ma voglio sapere tutto tutto, perché ho la testa ingarbugliata.
E incominciato quando tu ti sei tramortita cadendo sulla sedia, sembravi morta, dopo che io ti ho confessato che tu eri la donna che amavo e che non c’era nessun’altra all'infuori di te. Continua, mamma mi sono cosi tanto spaventato, credevo che ti fosse venuto un infarto o un ictus e volevo scappare, avevo anche pensato di buttarmi giù dal dirupo per averti rovinato la vita.
Mamma, credimi se ti fosse successo qualcosa l’avrei fatto sul serio per il rimorso.
Poi e rientrata Letizia e mi ha rincuorato un po’, dicendo che ci pensava lei ad aiutarti a farti riprendere.
Perché era convinta che si trattava di uno choc, mentre io volevo che chiamasse un’ambulanza, mi ha anche detto che per farti rinvenire bisognava procuranti un contro choc.
Ti abbiamo trascinato a letto e spogliata come per la notte. Ed era necessario togliermi le mutandine? Mamma davvero vuoi sapere tutto?
Se non parli sarò io a buttarti di sotto al dirupo,hai capitoooo!
Mamma già si stava arrabbiando. dai forza continua. Mamma non ho il coraggio.
Ti ho ordinato di dirmi tutto! Non trascurare niente.
Continua che già incomincio a ricordare.
Avevamo deciso di …… Su gioia vai avanti. Mamma so che non e bello quello che ho fatto, ma e stato per salvarti la vita, tu per me eri già morta. Esagerato, e poi?
Letizia mi ha consigliato di togliermi i pantaloni e i box e di darti in mano il mio pene, per vedere se reagivi, era come ti dicevo, sempre per creare un contro choc , infatti ha incominciato ha funzionare perché avevi fatto dei piccoli versi e me lo hai stretto in mano quasi a farmi male.
Allora e li’ che abbiamo deciso di toglierti le mutandine per farti qualcosa di più impegnativo, di forte per smuoverti.
Certo cosi hai deciso di ciurlarmi? Vero? Vero? Porco violentatore, Mamma era solo per il tuo bene, figurati che avevo perfino perso l’erezione è stata mia sorella ad aiutarmi a metterlo in tiro. E come? Oralmente.
Cose dell'altro mondo, che cosa mi tocca sentire, ma non avete capito che quello che avete fatto è incesto?
Bei porci che siete stati tutti e due, a tuo padre lo avete messo al corrente?
Se lo avessi fatto, avrebbe chiamato la polizia. Avrebbe fatto bene e adesso non pensi alle conseguenze?
Mamma io mi sono innamorato di te e avrei accettato qualsiasi conseguenza.
Innamorato che parolona grossa, lo sai bene che non puoi perché sono la tua mamma e adesso che cosa vuoi da me???
Niente mamma, solo un pò di affetto e di comprensione e se ti va anche un po’ di amore.
Figuriamoci, ormai dopo quello che mi hai fatto che cosa ti posso dare di più?
Mamma dimmi la verità, sei arrabbiata con me? Lo solo fatto per salvarti la vita.
Capisco la tua buona fede, ma dai anche tua sorella ha contribuito alla violenza.
No mamma, eravamo felici che tu avevi incominciato a parlare e mi hai anche incitato di continuare, non è stata violenza te lo giuro.
Che cavolo dici? Incitato? Si mamma mi hai scambiato per papà. Sto sentendo delle cose fuori dal mondo, ma da dove venite, da Marte? Ho da un’altra galassia?
Va bene non sono più arrabbiata, magari vuoi anche qualche premio?
Magari! - Va bene, dato che mi hai salvato la vita, ti do come premio le mie mutandine che mi hai tolto! Le terrai custodite come un trofeo, ti va?
Se lo consideri un acconto mi vanno bene anche quelle. Che sfacciato che sei, però mi voglio rovinare, ti do un bel bacio vero perché mi hai salvato la vita. Ad ogni buon conto attenzione, acqua in bocca naturalmente poi si vedrà, vieni qui.
La mamma mi si avvicina, mi mette le braccia al collo e mi da un bacio sulla bocca con tanto di lingua che io quasi svenivo. A questo punto ho approfittano ed ho allungato la mia lingua, cosi si sono intrecciate come se ballavano il tango. E’ stato veramente un lungo bacio appassionato che mi ha lasciato inebetito, vedendo che non si staccava ho abusato, allungando una mano al suo seno, senza che lei reagisse.
Adesso e tardi, debbo ancora finire i miei lavori e poi fare la spesa, che fai mi accompagni?
Certo che ti accompagno, anche al polo Nord, se è necessario.

Ci preparammo e uscimmo quasi abbracciati.
Per fare un percorso di 400 metri ci impiegammo circa un’ora, perché tutte le persone che incontravamo, la mamma come fa di solito si fermava a parlare è sempre stata cosi con tutte e quanti complimenti sia a me che a lei.
Ma che bel ragazzo che si è fatto Simone, ma anche tu Lucrezia ti trovo sempre più bella.
Tutte le persone dicevano quasi la stessa cosa, la mamma si pavoneggiava, specialmente quando si accorgeva che i maschietti si giravano a guardarla.

Passavano i giorni ed io ero sempre presente a suo fianco, la volevo aiutare a fare le faccende domestiche. Ma lei mi diceva che non era il caso che ci pensava tutto lei.
Dopo il pranzo un po’ di relax davanti alla TV sul divano e io sempre vicino, la abbracciavo la baciavo come facevo sempre, ma dopo il fattaccio si comportava più affettuosamente.
Qualche bacino in bocca a stampo e io la solita palpatina ai seni, la mamma non reagiva e mi lasciava fare, gli mettevo le mani sotto la camicetta per sentirli meglio, poi gli consigliavo di non mettere il reggiseno.
Si Simone ai ragione con questo caldo danno troppo fastidio, anzi se non ti dispiace me lo togli tu? Caspiterina che onore, io stavo andando in Paradiso e già un passo avanti, Io stando dietro di lei, mi era facile con tutte due le mani pastrugnarle i capezzoli, per poi scendere fino all’ombelico e magari ancora più giù.
Senti amore di mamma non credi che sia giunta l’ora di dare una ripassatina ai tuoi libri di scuola? E magari dopo uscire con i tuoi amici a fare quattro passi?
Non credi? Si mamma adesso mi metto a studiare, ma poi ci guardiamo ancora un po’ di TV insieme?
Si tesoro va bene visto che non andate neanche a fare qualche bagno.
Fu cosi che mi avvicinai di più alla mia mamma dandole un bacio come la prima volta, dopo il fatto e che bacio, certo che la mamma bacia bene.
Poi prendemmo fiato e ancora baci e baci e…
Adesso vai altrimenti non concludi più niente.

Oggi sembra la giornata buona, la mamma e allegra, io più di lei
Mamma! Si dimmi, Me lo faresti un favore? Oggi sono più coraggioso del solito e se non parlo adesso allora quando lo faccio? Mamma cara, oggi vorrei un grande favore da te. E cioè? Non voglio metterti in imbarazzo dato che tu mi avevi detto che poi si vedrà?….. Lo faresti uno spogliarello per me?
Ma perché? L’ultima volta non ti e bastato?
Mamma mi devi credere quella volta non sono riuscito a vedere niente, ero troppo preso e molto imbranato, se mi daresti un’altra possibilità?
Ma allora sei fissato?
Si mamma l’ai detto, sono proprio fissato e come avere un chiodo conficcato nel cervello! Non so che cacchio fare.
Mi sembra che adesso stai esagerando! …..10 secondi di silenzio assoluto.
OK va bene, ma però facciamo un patto, prima di tutto questo deve rimanere un segreto tra me e te e poi quando mi spoglio,...... tu devi rimanere fermo con le mani e rimanere almeno a 50 centimetri dal mio corpo! Capito?
Si certo ti ringrazio dell’offerta, ma cosi siamo al punto di partenza, se sei già nuda, che cosa ti costa se ti do qualche bacino ai tuoi magnifici seni?
Dai mamma un piccolo sforzo, anche perché vorrei dare qualche bacino al tuo bin bin d’or.
So come vanno a finire certe cose, si comincia col bacetto, poi arriva la lingua, la manina e poi chissà quale diavoleria ancora.
Mamma ti prego, che cosa ci rimetti? Ormai quello che e fatto è fatto…….
Va bene, non so che cosa ho fatto di male, ma intendiamoci due minuti, solo due minuti, intesi?
OK Mamma. Incominciò a togliersi la camicetta che già l’aveva sbottonata.
Sganciò il gancetto della gonna e giù la zip, che lasciò scivolare ai suoi piedi con un calcio la mandò lontano ed ecco apparve il primo miracolo, era nuda con uno slippino trasparente striminzito che si notava l’ombra bionda del suo pube e poi un colpo secco strappò le mutandine che erano tenute insieme con del peltro e le lanciò lontano. Stupendo, non avevo mai visto niente del genere, cose da far resuscitare i morti, la Venere del Botticelli niente era al suo confronto, a questo punto volle strafare, adagiandosi alla sponda del letto e divaricando la gambe che erano penzolanti, rimase immobile ad aspettare. Io ero imbambolato, bloccato nei movimenti fino a quando: “Allora che fai? Ti decidi, guarda che il tempo passa e io non lo rifaccio più stai certo”.
Mi ha scosso come se mi avesse dato una frustata, mi avvicinai timoroso, mi inginocchiai, mi feci sotto con la bocca e il naso a quella magnifica figa.
Sentii un profumo inebriante di selvaggio e nello stesso tempo gradevole, aveva un clitoride che sembrava una falange del dito mignolo che subito imboccai, con la lingua scesi in mezzo alle grandi labbra ed ecco il secondo miracolo, la mamma con le sue mani prese le piccole labbra che sembravano delle ali di farfalla e le allargò, invitandomi a leccarle, io le avrei divorate essendo inesperto non sapevo esattamente da dove incominciare, mi buttai con il naso e la bocca sopra quella meraviglia, che la natura non avrebbe inventato di meglio.
Quando la mamma incominciò ad emettere gridolini di piacere.
Si cosi, vai più a fondo, ecco non ti fermare, dai gioia di mamma gira la lingua intorno, hummm ancora, ancora dai. A questo punto la mia mamma inarco la schiena e gridando all'impazzata si lasciò cadere sul letto esausta.
Stette quasi due minuti immobile senza dire niente, io approfittando della situazione, mi avvicinai alla sua bocca e le diedi un bacio profondo , che subito corrisposto, quella lingua me la ricorderò per tutta la vita, prendemmo fiato e poi ancora a baciarci ininterrottamente per circa cinque minuti, mentre la mia mano armeggiava nel suo grillo.

Per quel giorno non si fece più niente, però vedevo che la mamma era diventata un’altra persona. Gentilissima, giocherellona, mi dava tanti bacini sulla guancia, sul collo, be cosi non l’avevo mai vista e anche quando rientrò Letizia, le si avvicinò abbracciandola. Il bacio che le diede fu diverso, molto intimo.
Mia sorella fu meravigliata e con lo sguardo rivolgendomi a me come interrogarmi.
Ma che cosa gli hai fatto? Poi Letizia scherzando mi disse: allora sei pronto ?
pronto a cosa?
Se vuoi ti posso accompagnare in cima alla rupe del Polipo,
Non è che l’hai sedotta?Ma ti sembro il tipo?Va bè, guarda che voglio sapere tutto ok.

Altri giorni passarono, io intanto a Letizia le avevo raccontato tutto, lei mi disse: “Certo, tanto per incominciare va bene cosi, e vai.” Dandomi una pacca sul sedere.
Un giorno rimanemmo soli io e la mamma, di pomeriggio, seduti sul divano ormai i baci non si contavano più, guardavamo un film alla TV e ogni tanto ci baciavamo. La mamma sembrava coinvolta, era un telefilm strappa lacrime, io dovevo fare qualcosa ma non sapevo cosa.
Mi cominciai piano piano senza fare rumore a slacciare lo zip dei miei pantaloni e far prendere aria all'uccellino in gabbia.
Avevo un erezione pazzesca, lei non se ne accorse di nulla talmente che era presa con quelle scene appassionate, lentamente presi la sua mano, me la portai sulle mie labbra e la baciai, poi piano piano la feci scendere fino a toccare il caldo membro, la mamma al contatto fece solo un piccolo sussulto e nell'indifferenza più assoluta lo prese in mano e cominciò a manipolarlo, a stringerlo senza mai distogliere lo sguardo dal teleschermo, poi lentamente lo impugnò bene e incomincio a farlo scendere e salire sempre lentamente.
Mi stava masturbando, si fermava per poi riprendere sempre lentamente, io guadavo lo schermo ma non vedevo niente, per me era come spento.
Andò avanti quasi fino alla fine del film.
Quando incominciarono ad apparire i titoli di coda indicando il termine del programma, ed ecco che incominciò ad accelerare velocemente l’andatura, portando il mio piacimento alla conclusione, imbrattando la sua mano e i miei pantaloni.
Mi pulii alla buona con il mio fazzoletto e poi con una naturalezza quasi infantile.
Ti è piaciuto amore mio? Mamma sei stata fantastica, non credevo neanche che l’avresti fatto
Grazie mamma, ma che hai capito? Io intendevo se ti fosse piaciuto il film.

All'indomani la situazione era quasi uguale.
Mamma … Si dimmi? …..Vorrei chiederti una cosa. Si dimmi tutto amore di mamma. Senti mammina, non voglio essere noioso e irriverente, ti prego ti andrebbe di ricambiare il favore e insegnarmi come si fa un sessantanove?
Ma che ti sei impazzito?
Mamma ti ho solo chiesto di insegnarmi!
Se si tratta di insegnarti teoricamente, lo faro volentieri, per prima cosa lo sai che per fare queste cose bisogna denudarsi entrambi? Si Mamma, ho visto qualcosa in Internet, scusa un attimo, non è che ti viene d’impaccio, perché vorrei capire bene, se tu ti metteresti nella posa giusta? Magari possiamo anche spogliarci, tanto per rendere la cosa più assomigliante? Ormai i nostri corpi li conosciamo entrambi,così viene meglio, non ti pare? Tu sei un bel furbacchione, va bene ma solo per farti vedere OK? Bene allora andiamo di la nel lettone e iniziamo subito.
Mamma non mi devi giudicare male.
Ma che dici, figurati, però, per caso non è che ti sei confidato con qualche tuo amico intimo?
Ma ci mancherebbe altro.
Ok ricordati che niente deve trapelare al di fuori da questa casa intesi?
Tranquilla mamma nessuno saprà mai niente .
In un attimo eravamo tutti due nudi e abbracciati, distesi nel letto incominciammo a sbaciucchiarci all'impazzata.
Dopo di che la mamma mi disse che mi dovevo capovolgere e prosegui, io per adesso non dico niente, vediamo il tuo istinto che cosa ti suggerisce di fare.
E stata una cosa fantastica, vedermi davanti quel ben di Dio, indescrivibile la realtà e tutta un’altra cosa in confronto ai porno che vedevo sul web. Allora la vedi bene? Certo mamma e stupenda.
Adesso che cosa dovresti fare?
Io incomincerei come ho fatto l’altro giorno a lavorarmi il clitoride, poi con la lingua la introdurrei in mezzo al bin bin, cercando di allargare le crestine.
Si chiamano piccole labbra e non crestine, ma scusa le hai scambiate per un gallo? Bene la strada e quella giusta, adesso togliamoci che per ora la lezione e terminata. Ma mamma, con che coraggio mi lasci con quel pirla che sta per entrare in orbita?
Ti prego mammina, una piccola prova di tre minuti, tanto per capire esattamente come stanno esattamente le cose non chiedo altro.
Una pausa interminabile e un silenzio di tomba, poi la mamma finalmente borbotto qualcosa di incomprensibile e subito dopo.
Va bene, ma solo tre minuti.
Senza aspettare risposta sentii un calore sublime, la mamma aveva imboccato il mio canarino e mi sono accorto che le era arrivato in gola, io ero in estasi, fermo, immobile, fu lei a scuotermi, Simone che aspetti? Ti sei incantato?
A quelle parole, mi sono buttato a capofitto in mezzo a quel parco naturale del gran Paradiso. La sentivo miagolare, poi ancora, allarga bene e spingi, dai amore vai più a fondo! Muovila veloce quella lingua, si si, più veloce.
Quelle parole d’incitamento, mi hanno provocato un piacere meraviglioso.
Mamma, sto arrivando, che faccio?
Vieni amore,non preoccuparti, vai tranquillo si così veloce si bello mio.
Insieme abbiamo fatto un urlo e siamo arrivati al traguardo.
Certo la mamma è stata bravissima ad insegnarmi certi trucchi e poi come me lo imboccava bene, sono proprio soddisfatto di come sono andate le cose e sopra tutto ho avuto il piacere di averle dato godimento, non so quanti orgasmi ha raggiunto, forse più di uno.
Ma mamma, al papà gli hai insegnato tu a praticare questa posizione?
Neanche per sogno, con papà non lo facciamo mai, anche se lui me lo chiede spesso io le dico che non sono portata.
Ma poi figurati, eravamo dei pantaluga tutti e due, non sapevamo niente di niente dell’amore, pensa che al nostro primo incontro io sono rimasta subito incinta.
Poi che cosa e successo? …
Niente, io ero ripartita per Milano perché le mie vacanze erano terminate, fu la nonna ad accorgersene per prima che c'era qualcosa che non andava, cosi mi porto subito dal ginecologo e venni a conoscenza della lieta novella.
Telefonai subito a papà, lui era raggiante quando lo ha saputo partii immediatamente, l’ho presentato ai nonni che lo hanno ricevuto bene, e per farla breve dopo 5 mesi eravamo sposati, è stata una bellissima cerimonia, nella bella chiesa del Carmine nel quartiere di Brera.
Abbiamo fatto il viaggio di nozze proprio qui dove ci siamo conosciuti e amati,
E qui siamo rimasti, poi sei nato tu, frutto del nostro primo amore e volli partorire a Milano, l’anno dopo Letizia ed eccoci qua a fare un rapporto incestuoso proprio con il mio primo figlio.
Mamma mi hai raccontato una storia bellissima, ma adesso non c’è pericolo che rimani in gravidanza ancora?
Penso proprio di no dato che adesso porto la spirale.
Che cosa è la spirale? Be la spirale è una protezione, guarda, e meglio che te la racconto un’altra volta.
Senti mamma, dato che sei protetta e siamo in ballo per caso non ti andrebbe di insegnarmi come hai fatto l’amore la prima volta?....
Ma non so, fra poco dovrebbe arrivare la Letizia.
Be che ci vuole, tanto lei si ferma sempre a parlare con gli amici .
Vedi caro, per fare l’amore bisogna creare l’atmosfera giusta, fare le cose in fretta non va bene,
Facciamo una cosa cosi per prova, dammi una prima infarinatura.
Ma vediamo, adesso tu come sei messo? In che senso? Io sono messo bene.
No intendevo come va l’erezione.
Mamma guarda, puoi costatare anche tu .
Cazzolina, vedo che è ancora in tensione, allora forza, non perdiamo altro tempo. Tanto per incominciare bisogna fare dei preliminari.
Che cosa significa?
Bisogna mettere in condizione la donna di avere una buona lubrificazione, in modo che entrando scivoli dentro senza intoppi e per fare questo bisogna per prima cosa darci tanti bacini, proviamo? Vieni qua girati , baciami.
Mi sono attaccato alla bocca della mia mamma come un bambino si è attaccato al seno, non la finivo più di baciarla, era bellissimo tutte due nudi.
Adesso mi devi palpare i seni e toccarmi da tutte le parti sopra ogni cosa il clitoride.
Mamma e meraviglioso, tu che cosa provi?
Esattamente quello che provi tu figliolo, ecco a questo punto devi venirmi sopra.
Ci diamo ancora qualche bacio.
Adesso, dato che è la prima volta, ti aiuto io a introdurlo nel mio bin bin, Invece la prossima devi fare tutto da solo.
Ma allora mamma, vuoi dire che lo facciamo ancora?
Comincia a fare questo e poi vedremo. Ecco sei in posizione, adesso spingi piano, va bene continua cosi, affonda ancora un po’ basta!
Dove vorresti andare non te ne sei accorto che sei arrivato all’utero e non va oltre, vuol dire che sei arrivato in fondo, adesso comincia ad andare avanti e indietro lentamente.
Mamma e una cosa sublime.
Ok continua, accelera un pochino.
Io non gli ho ricordato che questa cosa l'avevo già fatta quando la mamma era svenuta.
Ad un tratto sentiamo la voce di papà.
Ma bravi! Alzo la testa e vedo papà con la maniglia della porta in mano e dall'altra mano un bellissimo mazzo di rose rosse, saranno state una ventina.
La mamma alla vista del papà divenne un cencio lavato, sbiancò all'istante e con un filo di voce.
Tonino, cosa ci fai a casa a quest'ora?
Brutta troia e puttana, hai dimenticato perfino che oggi e il nostro diciannovesimo anniversario di matrimonio.!!!
Non avevo mai sentito papà gridare in quel modo, perfino le vicine si sono affacciate.
Ma come hai potuto farmi questo, a tradirmi e per giunta con nostro figlio? Tutti due nudi in camera mia, che vergogna.
Guarda Tonino che non e come tu pensi.
In quel mentre rientra Letizia dal lavoro e fatalità quel giorno non si e fermata a parlare con le amiche.
Ma che cazzo succede, si sente gridare fino in fondo alla strada.
Guarda bambina mia, quella puttana di tua madre l'ho trovata a letto nuda che scopava con tuo fratello, troia di una troia, non avrei mai creduto che una santarellina come te si facesse scopare alla grande con altri.
Chissà allora quante volte mi hai già tradito?
Tonino ti prego fammi spiegare, non è come tu pensi.
Io ti giuro sulla testa dei miei figli che non ti ho mai tradito.
Stai zitta almeno, grande zoccola e troia, vuoi negare di fronte all'evidenza?
Letizia li ho beccati adesso nudi come vermi che scopavano, vuoi ancora negare?
Tonino guarda che quello che hai visto, l’ho fatto a fin di bene, io non avevo nessuna intenzione di tradirti.
A fin di bene? Scopi con quell'impotente e mi dici a fin di bene, stronza!! Guarda ti do due ore di tempo per preparare la tua roba e poi fuori dai coglioni non ti voglio più vedere.
Interviene Letizia.
Papà ragiona un momentino, se la cacci la mamma non sa dove andare, e poi ti devi calmare e parlare.
Letizia cara tu non ti devi intromettere, mettiti da parte e stai buona.
Papà stai buono tu invece e ascolta le sue ragioni.
Cosa? Adesso ha anche ragione?
Se ha fatto quello che ha fatto ci sarà senz'altro un motivo.
Non dire stronzate, io domani senz'altro vado dall'avvocato, e tu puttana ti consiglio di fare altrettanto, hai capito?
A sentire queste cose dette da mio padre, mi sono sprofondato, e raccogliendo tutte le mie forze ho parlato.
Senti papà, la mamma non centra niente, la colpa e tutta mia se qualcuno deve andarsene quello sono io.
Che cosa? Hai il coraggio di parlare? Certo che te ne vai anche tu insieme a quella zoccola di tua madre e se non ha soldi e non sa dove andare, abbiamo tanti marciapiedi che potrà passeggiare aiosa, e tu? E tu sarai il suo pappone. Fuori tutti e due!! Via filate!
Ascolta papà, adesso sei arrabbiato ma quando sarai più calmo ascolterai quello che hanno da dire Simone e la mamma.
No! Debbono andarsene adesso, immediatamente.
E allora papà, mi dispiace, se la prendi in questo tono, allora vado via anch'io con loro e cosi rimarrai solo come un cane..
Ma tu c’è l’hai con me? Dovresti essere dalla mia parte! Sono io la vittima.
Senti papà, andiamo di la in cucina che ti faccio una bella camomilla, che ti debbo parlare.
Meno male che ci sei tu figliola, tu sei la mia pupilla, adesso che fai, mi vai contro? Tranquillo papà, io sono sicura che tutto si aggiusterà.
Prima di tutto ti debbo ricordare che quello che facciamo io e te, non è la stessa cosa che a fatto la mamma con Simone?
Secondo, Intanto siediti, vedi, Simone ha dei problemi.
Che problemi?
Bevi la camomilla te lo fatta tripla, non riesce a legare con le ragazze è un mammone.
No quello è un frocio.
No papà non è gay è solo un imbranato e solo la mamma riesce a capirlo, perché lui è disperato e a minacciato di farla finita. Che cosa?
Voleva gettarsi di sotto alla rupe e la mamma senz'altro cercava di dissuaderlo, cercando di fare…….quello che ha fatto, papà credimi la mamma non ti ha mai tradito, questo lo so per certo.
Ma se gli ho beccati in flagrante.
E solo per amore di una mamma verso suo figlio,stai certo.
Ma tu papà come mai sei già qui a quest’ora?
Oggi e il nostro anniversario di matrimonio e il mio capo mi ha lasciato libero, mi disse. vai a casa a festeggiare, farai una sorpresa a tua moglie.
Cazzo la sorpresa me la fatta lei a me, a pensare che sono passato prima dal fiorista, 24 rose scarlatte gli ho comprato e ho ordinato anche una torta.
In quel momento arriviamo noi in cucina, io e la mamma.
Tonino, ti prego mi devi ascoltare.
Mamma, gli ho spiegato tutto io, penso che abbia capito.
No! non ho capito un accidenti, tu mi devi spiegare, Lucrezia perché l’hai fatto?
Lo sai almeno che quello che hai fatto si chiama incesto? E che sei diventata fuori legge? Si lo so, ma non avevo altra scelta, se tu fossi stato al mio posto avresti fatto altrettanto!
Ammettiamo che viene da te nostra figlia Letizia, ti dice che è innamorata alla follia di te, e ti dichiara che vorrebbe fare l'amore con te,” Anche se so per certo che l’avete gia fatto e io non ho mai detto niente “ Costi quello che costi e se tu la rifiuti,(io non credo affatto) lei si ucciderà.
Allora che cosa faresti??? La lascerai al suo destino?
Lo so che adesso non vedi l’ora che me ne vado, ma ci ho pensato tanto e vorrei farti alcune proposte, sempre che tu ritorni su i tuoi passi..... Sentiamo!
Ti ricordi il primo giorno che ci siamo incontrati? Mi avevi parlato di destino, si continua.
E allora e questo il nostro destino?... Allora? Tu mi hai chiesto tante cose, che io ti ho sempre negato, adesso ti congedo tutto quello che vuoi, d’ora in poi sarò sempre disponibile e ti dirò sempre di si, accetterò tutte le tue proposte.
E sarebbero?
Vuoi che te le elenco anche davanti ai ragazzi?
Non c’è problema...... OK
Ti ricordi l'ultima volta che andammo a pranzo dal tuo capo? Mi dicesti che lui mi vedeva burbera e poco affabile nei suoi confronti?.... E allora?
Allora, la prossima volta saranno da noi, giusto? Se tu lo vorrai, sarò la donna più gentile di questo mondo, mi presenterò con una minigonna, senza intimo addosso e mi piazzerò in salotto davanti a lui, mostrando quello che c'è da mostrare, sempre se ti va.
Volevi che quando uscissimo insieme, non fossi tanto morigerata nel vestire. Guarda che non ci sono problemi, uscirò con te, sia di sera che di giorno con una mini da urlo, 25 centimetri, con autoreggenti e senza mutandine, se questo ti fa eccitare anche in strada, e sia cosi.
E va bene, tu mi hai sempre chiesto il lato B ed io te l’ho sempre negato, adesso e tuo.
Volevi che ti facessi i giochini orali e che ingoiassi il tutto, ok.
Volevi che quando tu eri in casa, io dovevo stare senza intimo, ok.
Volevi portarmi al cinema a luci rosse, va bene anche questo.
Non volevi che mi depilassi, accettato
Mi volevi vedere legata al letto perché ti eccitava, ok
Volevi portarmi nei sexy shop perché volevi fare qualcosa di bizzarro, va bene ok.
Volevi noleggiare i film erotici da vedere quando non ci fossero i ragazzi, ..mi sta bene.
Quel numero che volevi fare, io te l'ho sempre negato, il 69,..... quando vuoi.
C’è ancora la ciliegina sulla torta,... E cioè?
Ti ricordi che mi nominavi sempre Letizia, ed eri geloso perché non sapevi dove andava?
E mi dicevi sempre che bella ragazza che si è fatta, e mi parlavi spesso di lei?
Pensi che non me ne sono mai accorta che ci sbavavi addosso, sin da quando ha incominciato ad avere il suo primo ciclo?
Bene ti permetto di portartela a letto, “ tanto so che l’hai già fatto” perché e questo che tu l'hai sempre voluto, vuoi vero? Sempre che lei sia d’accordo,
Certo mamma che sono d’accordo, ho papi che bello, adesso dovresti darle un bel bacio alla mamma non credi?
E tante altre cose che non sto ad elencare, sei soddisfatto? Ti va bene cosi?
Davvero accetti tutte queste cose?
Certo quello che ho detto e sia
Papà che fai?...… Non mi dire che ci stai ancora pensando?
Certo Letizia che sono proposte allettanti.
Lucrezia non ti tiri dopo indietro? No Tonino i tuoi figli sono testimoni
Va bene allora, d’accordo e…. come la mettiamo con Simone?
Bene Lucrezia, mi scuso con te di tutte le parolacce che ti ho detto, ero arrabbiatissimo. Adesso ho capito, ma chiunque avrebbe fatto lo stesso.
Papà si avvicina a mamma, vedeva che stava piangendo, e le da un bellissimo bacio in bocca da urlo, … e mamma: Tanto incesto per incesto cosa ne dici Tonino?
Anzi sai che cosa ho pensato? Che dovresti prenderti 15 giorni di ferie e fare una bella crociera con la tua Letizia, non credi che sia una buona idea? Sempre che lei sia favorevole!
Ho mamma come sei cara, ti meriti un bacio anche da me. Certo che sono d’accordo. Ci penso io per prenotare il viaggio.
Letizia baciò sua madre in bocca alla francese, e poi baciò Tonino e gli disse, papà dovrò abituarmi a chiamarti per nome, altrimenti sulla nave la gente potrebbe sparlare.
Lucrezia ti ringrazio del bel regalo che mi fai, ma ancora non hai risposto alla mia domanda, con Simone come la mettiamo?
Simone ha bisogno ancora di molte lezioni, per diventare uomo , ed io cercherò di svezzarlo al più presto.
Intanto, io e Simone ci prenderemo anche noi una vacanza,
andando a Milano a fare visita ai miei genitori! E gli farò conoscere i nostri laghi, che in questa stagione sono bellissimi.

Paparino mio, Ricordi che dobbiamo festeggiare il vostro anniversario? Quando arriva la torta?


IO LUCREZIA E LA MIA FAMIGLIA SMERALDISSIMA 2

Tre mesi dopo.

Mamma ciao. Ancora stai stirando?
Ciao amore, sei rientrata presto oggi, come mai?
Niente:…… Adesso succede spesso, arrivati a Porto Madonna è entrato il Maestrale.
Il mare ha incominciato a muoversi, i passeggeri davano i sintomi di voltastomaco, alcuni cominciarono a sentirsi male, così papà ha deciso di anticipare il rientro.
Ma papà dov’è adesso ? E rimasto con i suoi per fare certi conti, mi ha detto che rientrerà tardi. Ma tu piuttosto, come mai questa mattina ti ho lasciata che stiravi, adesso sono le
16.30 e sei ancora li, con il ferro da stiro in mano ?
No niente ho quasi finito, ho preparato tutta la mia biancheria e la sto mettendo in valigia.
Perché in valigia ? ……..perché domani parto.
Come sarebbe a dire domani parto ? Siete appena rientrati da una settimana e già dovete ripartire, ma dove andate? …No tesoro mio, sono io che parto, papà rimane qua ad accudire a te e a Simone.
Ma dove vai e quando torni ?....... Vado a Roma bambina mia e non torno più.
Cosa, cosa, cosa? Ma stai scherzando ? Ma che accidenti stai dicendo ? Hai litigato con papà ? Mamma ti prego non scherzare, dimmi che non e vero.
No tesoro mio, non sto scherzando, parto per Roma domani con l’aereo da Olbia alle 15.00 e…..non ho litigato con tuo padre-
Ma allora perché questa improvvisa partenza ? senza nessun preavviso ? Mamma stai per abbandonare la tua famiglia ? Dimmi la verità ti prego, che cosa e successo? Tu stai
fuggendo. E forse per colpa mia ? Per i rapporti che ho con papà ?.........se e per questo dimmelo che io mollo tutto, non me ne frega un bel niente, io voglio stare con te, stavamo
bene insieme, tutti noi ti vogliamo bene, Mamma ripensaci vedrai che tutto si aggiusterà
No Letizia mia adorata, tu non centri niente, nemmeno tuo fratello Simone, ormai lui e
Svezzato, tutto quello che sapevo glielo insegnato, adesso, con la sua ragazza e sistemato, dato che hanno deciso di convivere insieme, tu con papà siete a posto e ancora
non mi hai raccontato come è andata la crociera nel mediterraneo.
Mamma adesso non cambiare discorso, voglio sapere tutto, non pensi che ne ho il diritto?
MAMMA Perché VUOI LASCIARCI ?
Nella stanza piombò un silenzio tombale, Lucrezia ha posato le ultime cose che aveva
stirato in un borsone con tanti scomparti, lo ha chiuso zippandolo e posato a terra.
Letizia la guardava terrorizzata, non sapendo ancora quale era la sua risposta.
Lucrezia slacciandosi il grembiule che aveva davanti con molta lentezza, lo posò sul
tavolo da lavoro e avvicinandosi verso la ragazza le sussurro quasi vergognandosi
Sono innamorata !!!
Che cosa hai detto mamma ?
HO DETTO CHE MI SONO INNAMORATA !!!!
Ho santo Dio mamma ma sei impazzita? Ma di chi? E quando e successo, no non è
possibile che una mamma così morigerata e virtuosa come te, stimata da tutta la città
Si sia innamorata di un altro uomo, se è di un uomo che stiamo parlando e poi papà lo sa
e al corrente di quello che stai facendo ?Non mi ha mai fatto capire nulla..
A questo punto mi devi raccontare tutto, voglio sapere tutto anche i particolari. Per favore
mamma dimmi come stanno le cose?
Hai ragione Letizia, non ti ho mai detto nulla per non rattizzarti, papà sa tutto e ha
ammesso i suoi torti e poi e successo così in fretta che sembra una favola.
Mamma dimmi chi è, e più bello di papa? E un uomo ? perché tutta questa fretta ? E poi di
Quali torti parli ‘ Che cosa ha fatto papà di così tanto grave ?
Figliola in questi 15 giorni che siamo stati a Roma in vacanza, sono successe delle
cose che e troppo lungo a spiegartele, ti accennerò un riassunto perché sono tanta le
cose di cui parlare che non ci bastano 2 ore.
In quel mentre squilla il cellulare di Letizia, la ragazza si affretta a guardare sul display
prima di rispondere. E papà ci vuoi rispondere tu? No ! Io non ho più niente da dire,
rispondi pure tu.
Si pronto papà dimmi, Vedi Letizia che questa sera non ceno a casa, mi trovo a Porto
Massimo, nel panfilo del dottor Truman per un affare di lavoro e rientrerò molto tardi,
avverti tu la mamma ? Si certo e quando rientri? Adesso chiedo . Si sentono un
vociferare e confusione poi silenzio, dopo due minuti Tonino riprende la conversazione.
Guarda Letizia che la cosa sta andando per le lunghe, mi hanno detto che potrei usufruire
di una cuccetta per ospitarmi per la notte e noi ci vediamo domani mattina sul battello
come al solito. Va bene papà, riferisco alla mamma, a domani allora ciao.
Letizia chiude la comunicazione e spiega alla mamma ciò che ha detto il papà.
Allora se le cose stanno così guarda che cosa facciamo, adesso tu Letizia vai in cucina,
cerca di preparare qualcosa per cena, mangeremo presto, mentre io finisco le mie cose
di qua, che dopo mangiato con calma ti racconto tutto per filo e per segno quello che
vuoi sapere senza pudore e l’argomento sarà solo il sesso, ci saranno parole forti e
volgari . tutte cose che tra voi ragazze parlate spesso , quindi sono sicura che non ti
scandalizzi più di tanto.
Va bene mamma non preoccuparti che so affrontare bene certi argomenti.
Stranamente mamma e figlia hanno mangiato senza guardarsi neanche in faccia e
scambiando solo qualche parola inerente alla cena


Mentre finivano di mangiare la frutta Lucrezia ruppe il silenzio.
Circa tre mesi fa, tuo padre arrivò in casa in anticipo con un mazzo di rose rosse,
Dovevamo festeggiare il nostro anniversario di nozze e mi sorprese a letto, a cavalcioni di
Simone entrambi nudi che giocavamo a marito e moglie. Non ti dico il diavolo a quattro
che ha combinato, mi diceva che lo avevo fatto cornuto con mio figlio, un sacco di parole
volgari tipo troia puttana, mi ha spiattellato di essere una infedele, immorale, che meritavo
la galera per aver praticato l’incesto.
Nulla valsero le mie difese, che lo imploravo che tutto questo era a fin di bene e che lui
non era affatto un cornuto. Poi sei intervenuta tu Letizia in mia difesa,e a questo punto ha
cominciato a dirmi che dovevo andarmene di casa, che non ero degna di questa famiglia e
tante altre brutte cose, ti ricordi tutto quello che mi ha detto?
Si mamma mi ricordo tutto, ma poi e finita bene perché ha capito e ti ha perdonato.
Si e vero, ma ci sono state delle condizioni, ti ricordi quali?
Vagamente, anche perché mi interessava la vostra rappacificazione.
E qui che ti sbagli,questa mia fuga come la chiami tu e partita tutta da quelle condizioni.
Vuoi che te le elenchi? Mamma ma non capisco!
Adesso te lo faccio capire io. Ho fatto diverse promesse a tuo padre affinché non mi
cacciasse di casa, e tu lo sai che le promesse le mantengo sempre, cosa faccio continuo ?
Non capisco, allora mamma ci sono coinvolta anche io?
No, ma figurati, tu non centri niente, fammi continuare
Allora lui mi diceva sempre,specialmente quando facevamo sesso che le sarebbe piaciuto
che io in casa e fuori andassi in giro senza mutandine.
Se ti ricordi le dissi, e questo che vuoi ? bene d’ora in poi nei miei cassetti
non ci saranno più mutandine. E ti piacerebbe che andassi in giro con una minigonna da
20 centimetri, me l’hai chiesto tante volte, OK, consideralo già fatto. E il mio culetto ti
interessa ancora?, Ok, sempre a tua disposizione. Anche la scopata in bocca con l’ingoio,
e la tua passione, e vero? Dicevi che tutte le mogli lo fanno, va bene lo farò anch'io. E
che ne dici se ci prendiamo una bella vacanza, andremo in una grande città,
frequenteremo i cinema a luci rosse, i club prive e dicevi in’oltre,….la ciliegina sulla torta
che ti piacerebbe vedermi che un altro uomo che mi corteggiasse e magari le facessi un
giochino particolare con la bocca e tante altre cose, tanto per stuzzicarlo e vedere fin dove
riuscirei ad arrivare. Tonino mio, amore mio io arrivo fino dove vuoi tu e d’ora in poi io
sarò sempre disponibile ad accontentarti e a sottomettermi, ecc. ecc.
Letizia, allora ti ricordi ? Si mamma adesso mi ricordo, ma poi ho visto papà che aveva
capito il problema e sorridendo ti ha sussurrato qualche cosa e…..poi arrivò la torta e tutto
rientrò nella normalità , ci siamo anche divertiti perché avevamo un po’ alzato il gomito,
papà con le sue battute a doppio senso e barzellette cretine abbiamo tirato tardi.
Bambina mia, tu non l’avevi presa sul serio, ma io mi rodevo dentro, mi sentivo umiliata e
Cercavo di non darla a vedere, e da quel giorno tutto era cambiato, non era più come
Prima. Ho cercato di darmi da fare organizzando la vostra crociera perché sapevo del
debole che aveva Tonino per te, che se, ci sarà occasione in avvenire mi racconterai
come vi siete divertiti, in oltre speravo tanto che si distraesse un po’, così mi avrebbe
lasciato campo libero con Simone, in modo da terminare la sua educazione sessuale.
Già mamma a proposito, Simone non mi ha più detto niente, come è andata poi ?
Come tu sai , siamo partiti per Milano a trovare i nonni, gli ho fatto conoscere tutti i nostri
Laghi, bellissimi e tanto per farla breve,……. “non e questo il tema di questa sera”, gli ho
insegnato tutto quello che sapevo, con la speranza che ne tragga profitto.


Quando siamo rientrati tutti, io ho incominciato a mettere in pratica quello che avevo
promesso. Ho subito organizzato una vacanza a Roma per 15 giorni, sempre d’accordo
con lui, e nell'attesa della partenza, non so se tu te ne sei accorta, il mio look era
cambiato, tanto per incominciare guarda: Lucrezia si alza dalla sedia, prende i lembi della
mini gonna, li solleva fino alla vita, mostrando alla figlia una vagina completamente
depilata plumbea, con calze autoreggenti nere con il pizzo merlettato e nient’altra
biancheria intima addosso.
Vedi figliola con questo abbigliamento io esco, vado in giro, se mi debbo abbassare per
prendere qualcosa lo faccio e…… come puoi costatare rientro a casa senza cambiarmi
fino a quando vado a letto.
Ma mamma e pazzesco non porti mutandine ne reggiseno, poi la minigonna che indossi e
la metà della mia, che cosa ai intenzione di fare ?
Niente , sto alle regole che piacciono a tuo padre, nello stesso tempo mi piaccio quando
gli uomini e donne si girano e stanno bene attenti a mandarmi parolacce o insulti,
perché li conosco tutti.
Ritorniamo ai fatti, ho cercato di accelerare la partenza il più presto possibile anche perché
le mie promesse le volevo iniziarle lontano da qui. Infatti nel giro di quattro giorni siamo
partiti, scavalcando le sue reticenze per via del lavoro.

Arrivati a Roma, la prima cosa che abbiamo fatto e prendere un taxi e farci condurre all'hotel, che io avevo prenotato anzitempo.
Non abbiamo neanche sistemati i bagagli che subito tuo padre mi ordinò con un tono di padrone, di spogliarmi, figurati Letizia che cosa dovevo spogliarmi, e stato sufficiente spostare i due fili di spalline che il vestitino che indossavo, “se così vogliamo chiamarlo” cadde a terra, che mi ritrovai già nuda, erano rimaste solo le calze autoreggenti e i sandaletti a laccetti con un tacco da 12 centimetri. Certo che non ha perso tempo, in un lampo si è spogliato anche lui e senza neanche un preliminare, mi è venuto addosso, mettendosi capovolto nella posizione del 69. In meno di tre minuti mi ha riempito la bocca del suo seme, che io ho diligentemente ingoiato senza perderne una goccia. “Cosa si credeva che mi sarei tirata indietro ? Mai sia.
Vedi Letizia, per arrivare al dunque ti debbo raccontare tutto quello che successe prima, ma cercherò di essere il più breve possibile. Terminato quella specie di contatto, lui si è subito assopito, veramente eravamo un po’ stanchi del viaggio, ed ero tentata anche io di sdraiarmi un po’, ma ho preferito rimettermi il vestitino e andare a fare un giretto per Roma sola soletta in attesa che venisse l’ora di cena.
Alle 20,30 eravamo già seduti ad un tavolo del ristorante che il cameriere ci aveva assegnato, io avrei preferito un tavolo un pò appartato, ma probabilmente tuo padre con una mancia al cameriere, ci sistemo al centro del locale. L’hotel in quel periodo era al completo, tutti gli ospiti dell’albergo erano presenti quella sera nella sala ristorante e gli occhi dei presenti sia uomini che donne, erano tutti su di me. Indossavo un vestitino di seta nero con un decolté a V molto pronunciato che bastava un piccolo movimento che subito spuntava fuori un capezzolo. La lunghezza del vestito era come questa minigonna che ti ho appena fatto vedere, in più c’èra uno spacco laterale di 12 centimetri, praticamente senza mutandine era come fossi nuda, mentre tuo padre se la godeva e si stimava tutto per avere a suo fianco una bella donna ammirata da tutti. Quindi praticamente la mia serata l’ho passata non a mangiare, ma a sistemarmi i capezzoli di continuo e il vestitino sotto, che mostrava ben visibile la mia intimità. Ma ad un certo punto me ne sono fregata e ho lasciato che tutti vedessero il mio corpo nudo. Ma quando e stato il momento di andare in bagno ho chiesto a papà :… senti Tonino debbo andare in bagno, cosa faccio mi accompagni o mi arrangio da sola,…hai visto che tutta quella gente continua a guardarmi non vorrei che……Ma va, cosa ti viene in mente, mi ha subito risposto tuo padre, se tutti i mariti accompagnassero le mogli alla toilette, ci sarebbe un bel affollamento, Va bene ho capito, me la sbrigo da sola.
Mi sono alzata, ho appoggiato il tovagliolo sul tavolo che avevo sulle gambe, e mi sono diretta verso i servizi, ho voluto girarmi un attimo e ho visto almeno tre persone che si dirigevano nella mia direzione, come se mi seguissero, mentre vedevo tuo padre che seduto al tavolo leggeva tranquillamente il foglio dei menù. Subito mi sono infilata nei bagni delle donne e davanti allo specchio mi sistemavo un pò il trucco,quando vedo aprirsi la porta ed entrare questi baldi giovani, potevano avere dai 25 ai 35 anni. Senza dire una parola mi hanno presa sotto le ascelle e di peso mi hanno fatto entrare nella cabina WC che era abbastanza grande per contenere quattro persone. Resosi conto che io non reagivo e neanche chiedevo aiuto, mi hanno tolto il vestito e subito come lupi famelici incominciavano a divorarmi, a baciarmi e leccarmi in tutte le parti del corpo, ero completamente nuda che gioivo ad essere malmenata. Quando mi son resa conto che il papà non si e fatto vivo, ho parlato ai ragazzi; guardate che c’è di la mio marito che mi sta aspettando, se volete vi faccio un piccolo lavoretto orale ma senza penetrazione perché non sono protetta, se vi va facciamo una cosa veloce
All'unanimità tutti accettarono. Dopo circa mezzora mi presento al nostro tavolo con un rivolo di sperma che mi colava dall'angolo della bocca, “fatto di proposito” Come mai così tanto tempo disse tuo padre.. – Ti sei perso un bel spettacolo a non accompagnarmi, perché che cosa e successo ? Niente di trascendentale, ma era uno spettacolino che senz’altro tu ci avresti tettato dentro. Va bene poi mi racconterai, hai fatto raffreddare il pesce. Ma ne valsa la pena, ma non è che tu hai mosso il culo a venire di la a vedere che cosa mi stava succedendo ? E se mi avessero violentata ? Perché e successo? Ma va a fan culo. Finimmo di mangiare, dato che si era fatto tardi decidemmo di salire in camera, Tonino era così eccitato, sia per il vino bevuto, sia per la situazione che si era creata, che quasi mi strappò il vestito che avevo indosso. Anche io ero un pò eccitata pensando a quei ragazzi, ma non lo davo a vedere anche perché non ne abbiamo più parlato a riguardo. Papà a voluto strafare, io lo assecondavo in tutto quello che voleva fare, La serata fini abbastanza bene per tutti noi,…..alle due eravamo entrambi nelle braccia di Morfeo. Abbiamo passato alcuni giorni a visitare Roma e tuo padre, ringalluzzito si beava quando la gente si girava al nostro passaggio, mentre lui si pavoneggiava, io sorridevo a tutta quelle persone che s’ incrociava, quando ad un certo punto passammo davanti ad un cinema, stavamo proseguendo, quando io guardando dentro mi accorsi che quello non era un cinema tradizionale, ma bensì era a “luci rosse”. Fui io che presi l’iniziativa, “tanto prima o poi ci saremmo andati”. Guarda Tonino qui c’è un cinema che piace a te, che ne dici se entriamo per darci un’occhiata ? Ma tu Lucrezia non ti da fastidio? Ma figurati Tonino, alla fine non siamo qui per questo? Si hai ragione, allora entriamo, Al botteghino: platea o galleria? Ma faccia lei, per una coppietta come voi io consiglierei la galleria e più intima , Vada per la galleria. C’erano una decina di persone,due accoppiati e gli altri tutti uomini sparsi un pò dovunque. Scegliemmo l’ultima fila, non facemmo in tempo a sistemarci, che subito vedemmo un certo movimento di uomini che si alzarono dal loro posto per spostarsi verso di noi, due si sedettero al mio fianco e un altro proprio davanti a me. Nello schermo si vedeva una coppia che stavano facendo un comunissimo 69. Quando il signore seduto a mio fianco mi mise la sua mano sul mio ginocchio. Io, mi premurai ad avvertire papà e sottovoce mi avvicinai ad un orecchio: Tonino c’è il tizio affianco a me che mi sta palpando le cosce! Non ti preoccupare sono persone innocue e poi ci sono io che ti protegge, vediamo dove vuole arrivare. Nel mentre tuo padre si toglie la sua giacca e me la poggia sulle mie gambe, e ancora Tonino non vedi che mi sta baciando? Tranquilla c’è un proverbio che dice che un bacio non fa il buco, si ma il tizio mi ha infilato due dita in vagina. Ma Quello vuole solo giocare, così dicendo papà si sposta di due posti, immediatamente quella persona seduta davanti a me, scavalca come un acrobata e si posiziona al mio fianco dove prima era seduto tuo padre e comincia a spogliarmi togliendomi il vestito, che io gli ho favorito la svestizione e non potendo più comunicare con mio marito mi sono lasciata andare, e mi sono detta, lui vuole così ?…E cosi. sia Il tizio appena arrivato si sposta di una poltrona più in là,facendomi sdraiare supina e inserendo il suo arnese nella mia bocca facilitando a me di sdraiarmi e permettendo al compare che aveva ravanato la mia intimità di penetrarmi. Mentre il terzo uomo che fino allora era stato buono, a cominciato ad allungare le mani trovando un pò di spazio sotto, cercando di bagnarsi le dita dei miei umori che fuoriuscivano a fontana, per poi facendosi largo nel mio buchino posteriore ed inserirle dentro, non so esattamente quante dita fossero. Terminato il primo di cavalcarmi, si scambiarono i ruoli, tocco al secondo e poi il terzo e alla via cosi, finché non si accesero le luci in sala per la fine del film. Un fuggi fuggi generale dei miei tre amanti, io completamente nuda che cercavo di sistemarmi alla meglio, mentre quel cornuto mi aiuto a vestirmi, ma siccome a me è piaciuto molto direi moltissimo, non ho potuto fare a meno di abbracciarlo, baciarlo e ringraziarlo della bella giornata trascorsa. Rientrati in albergo ero così eccitata che ho proposto a tuo padre come avevo promesso se,…… se la fosse sentita di sodomizzarmi in modo che potevo avere libero accesso ad altre sodomizzazioni da parte di eventuali avventori che si fossero presentate le occasioni. Non ci fu bisogno di ripetere la proposta che già ero sul letto col culetto a ponte e un cuscino sotto la pancia, e senza preliminari. Vedevo tuo padre che si era già preparato con il tubetto di vasellina in mano, cercando con le dita di imitare i miei tre amici cinematografici a fare poi quello che non son riusciti loro a terminare. Finalmente con il mio aiuto che le aprivo le natiche……. piano Tonino, lo sai che sei un po’ materiale usa ancora della crema che mi fai male. Tonino tutto sommato per lui era la prima volta e quindi non aveva esperienza. Perché io l’avevo ? Dai amore che c’è la fai, non avere fretta cornutone mio.

Tre giorni dopo, io presi di nuovo l’iniziativa , Tonino che ne dici se ti vai ad infornarti dove possiamo trovare un Club Prive, così ci possiamo togliere questo tuo peccaminoso desiderio? Già fatto, e sorridendo, mi sono informato. il club non e molto lontano dall'hotel, ci possiamo andare anche a piedi. Mi hanno anche detto fra l’altro, che ci vuole, specie per le donne un abbigliamento un po’ frivolo. Cosa s’intende un po’ frivolo? Un look sexy, possibilmente senza pantaloni e una gonna sbarazzina, tu Lucrezia che cosa ai da metterti? Be potrei mettermi quella gonna a bandiera bianca cortissima d’avanti e lunga dietro, con il pizzo azzurro e il fiocco di bolsen sul di dietro, però e un pò trasparente. E allora? Allora…. dovrei indossare le mutandine che io non ho portato con me. Non se ne parla nemmeno !! Ma mi si vede tutto ! Meglio così sarà una serata bellissima indimenticabile ! Infatti fu proprio una serata bellissima e indimenticabile, travolgente ! Forse mamma in seguito a quella serata indimenticabile , che ti è rimasta nella memoria? E ci stai lasciando per colpa di quella serata travolgente? Direi per merito di quella serata. Ho indossato quella gonna, mi guardo allo specchio e sono nuda. Tu non mi crederai ma era così trasparente che dovevo vergognarmi ad andare in giro vestita in quel modo, invece no! Non mi vergognavo affatto, ero tutta vestita di bianco, anche la camicetta era bianca trasparente di Sangallo in organza, non aveva nessun bottone per allacciarla, solo uno striminzito sormonto, che bastava un piccolo movimento per balzare fuori i seni, calze autoreggenti a rete bianche, dei sandali argentei con tacco vertiginoso e un minuscolo bolero di ermellino bianco tutto aperto. Figurati Letizia, le cose adesso erano invertite, ci eravamo incamminati verso il club e tutta le persone che incontravamo si voltavano e tuo padre si vergognava per gli apprezzamenti che mi facevano, si sono sentite perfino delle parole come: cornuto, puttana, bellissima troia e cuckold, io….. neanche una piega, anzi gli sorridevo e facevo l’occhiolino. Arrivati in questa spece di discoteca un pò strana, alla reception ci presentammo,eravamo mandati dal nostro hotel, la signorina che ci ha ricevuti molto gentile, ci diede un tesserino, chiamò una inserviente, che prese il bolerino per portarlo nel guardaroba e ci accompagnò al nostro tavolo. Era di sabato e il salone molto grande, c’erano delle coppie che ballavano con una musica in sottofondo lenta e molto languida. Nel nostro tavolo una piccola abat-jour rossa con un numero molto in vista il 9 e vicino una spece di pulsante forse un campanello. Noi continuavamo a guardarci attorno, vedemmo qualche coppia che limonava abbastanza vistosamente e un tizio che era occupato a togliere le mutandine alla sua dama. Io mi chiedevo dove eravamo finiti , nel mentre si sente squillare un suono e nella lampada lampeggiava a fianco al numero 9, appariva il numero il 6, io tra me dicevo “” totale 69” nello stesso tempo si avvicina una bella ragazza in abiti succinti, un vassoio in mano con una bottiglietta di spumante e due calici. Questa e offerta da quella coppia del tavolo 6 e facendo segno nella direzione dove c’èra un uomo che salutava con il braccio alzato. Noi abbiano salutato contraccambiando. La ragazza si è premurata di riempirci i calici e nell’atto di bere abbiamo alzato i bicchieri in segno di cin - cin alla salute, anche loro fecero la stessa cosa. Ai visto Tonino che accoglienza, alla fine siamo degli estranei, pero guarda ci fanno cenno di invitarci da loro, che facciamo Tonino andiamo? Noi non conosciamo le usanze del luogo rispose Tonino, in tutti i modi possiamo accettare l’invito, OK andiamo. Io feci un segno di assenso con il capo , finimmo di bere e ci avviammo verso il loro tavolo. Salutammo stringendoci la mano, si presentarono, io sono Giorgio e questa e mia moglie Veronica, piacere io sono Tonino e questa e la mia consorte Lucrezia, accomodatevi, ho notato che siete nuovi del posto, abbiamo anche visto che vi guardavate intorno come spaesati. Infatti disse Tonino siamo a Roma di passaggio e prima di rientrare, volevamo renderci conto come fossero i locali notturni non tradizionali. Rispose ancora Giorgio, un bel uomo sui 45 anni di bell'aspetto molto interessante, che mentre parlava il suo sguardo era fisso in mezzo alle mie gambe, che si notava tutta la mia nudità. Se vi fa piacere possiamo noi mostrarvi le caratteristiche del locale e farvi da cicerone, Veronica: “anche lei una bellissima donna molto sensuale bionda intorno ai 40 anni gentilissima” potrebbe mostrare a Lucrezia come si svolgono le serate in questo luogo, perché quello che state vedendo e solo una parte della struttura reale di questo locale, qui non solo si balla e si gioca, ma ci sono tanti altri giochi per adulti che divertono, e per darvi il benvenuto,…. devo fare i miei personali complimenti a Tonino per aver scelto una bellissima donna come Lucrezia e le chiedo la cortesia di permettermi di essere io il Cavalier Servente a mostrare tutti i luoghi nascosti che si celano al piano di sopra, mentre Veronica può mostrare a Tonino tutto il piano terra e la sala proiezioni e se permettete possiamo anche darci del tu perché qui è di prammatica, che ne dici Tonino? Grazie dei complimenti, per noi il tu va bene, in quanto il permesso per portartela via, più che altro lo devi chiedere a Lucrezia, dato che è lei la diretta interessata. Grazie Tonino della fiducia, tanto tu rimarrai con Veronica che senz'altro ti farà compagnia Bene ragazzi, ci siamo chiariti e conosciuti, penso che ci rivedremo diciamo, fra un paio di ore qui in questo tavolo, A questo punto Letizia…. io mi sono un pò emozionata, al pensiero di stare vicino ad una persona estranea, anche se era una bella persona, mi sono avvicinato a papà e in un orecchio gli ho sussurrato, “grazie Tonino ti amo”. Veronica prese sotto braccio papà e si sono incamminati dietro una grande tenda di velluto rosso come quelle che ci sono nei cinema, Mentre io stavo per darle il braccio a Giorgio, lui mi prende di spalle facendomi fare un mezzo giro, mi bacia sul collo e con la mano destra molto esperta, me la infila sotto la gonna davanti a tutti e mi ritrovo con due dita dentro al mio bin bin, e senza togliere la mano da sotto mi gira la testa e mi bacia lingua in bocca, dicendo: - questo e solo per rompere il ghiaccio, poi toglie la mano e me la mette nel seno destro braccandola a mano piena e così come eravamo avvinghiati ci siamo avviati su per una scala. Io Letizia sono rimasta basita, non ho mosso un muscolo, non ho reagito, ero come ipnotizzata, mi sono lasciata portare dove voleva lui.

Mentre salivamo quella scala semibuia, si percepiva un dolce profumo di lavanda e Giorgio lentamente mi stava sfilando la camicetta continuando a baciarmi. Alla fine della scala un lungo corridoio scarsamente illuminato da una luce soffusa blu. Ai lati una fila di porte sia a destra che a sinistra. Entrammo nell'ultima porta a destra, anch'essa semibuia con luce diffusa verde e le pareti e il soffitto neri, un ambiente un pò macabro, al centro un grande letto circolare con baldacchino, ai lati della stanza piccoli divanetti semi occupati da altre persone che amoreggiavano tranquillamente. Nel letto una coppia completamente nuda che cavalcavano senza nessun ritegno indifferentemente, se ci fosse qualcuno ad osservarli, ho meno. Giorgio diede un piccolo schiaffetto sulle natiche all'uomo che limonava nel lettone, questi intuendo il motivo, si spostò diligentemente, lasciando posto a noi, mentre loro continuarono indisturbati il loro menage . Giorgio mi prese in braccio sempre baciandomi e mi tolse quella specie di velo che non mi copriva niente, mi si mise a cavalcioni e sussurrandomi all'orecchio, “Mi vuoi ? io è da quando sei arrivata che ti desidero” si Giorgio prendimi, con Tonino me la vedo io. In un attimo fu nudo, mi fece allargare la gambe e si buttò a capofitto in mezzo alla mia pussy, incominciò a leccare divinamente in un modo spettacolare. Non avrei mai creduto di essere una multi orgasmica, i piaceri si susseguivano uno dietro l’altro in maniera folle. Giorgio ti prego fermati perché non c’è la faccio più, adesso lo voglio dentro. Giorgio ubbidiente, senza farselo ripetere mi penetrò molto lentamente, dolcemente. Il suo membro non era eccezionale, anzi direi che papà c’è l’aveva più consistente, ma era il suo modo di ciulare che mi faceva impazzire. Erano già passati tre quarti d’ora che mi montava e non dava segni di venire, Io non contavo più i piaceri che mi arrivavano, sotto ero un lago, stavo quasi svenendo. Giorgio non c’è la faccio più, quanto ti manca ? Devi dirmelo tu quando vuoi che vengo, dipende solo da te. Va bene Giorgio ORA , Anche perché si sta facendo tardi e mio marito ci aspetta. Dimentichi che Tonino e impegnato con mia moglie e non credo proprio che in questo momento pensi a te. Letizia credimi, quelle due ore passate con Giorgio son state sublime, figurati, in un secondo tempo mi confessò, che lui riesce a resistere anche tre ore senza eiaculare,e la donna può svenire anche due volte come ha già costatato con sua moglie. Mamma scusa se ti interrompo, forse ho capito….. e di Giorgio che ti sei innamorata? Se è lui posso anche capirti. Si….. Letizia, è lui il mio amore. Ma quella volta non c’èra ancora niente, solo un attrazione fisica.
Quando ritornammo al tavolo, non vedemmo nessuno , Dove pensi che siano andati qui due? Che cosa avrà fatto Tonino?. Ai visto ? che cosa ti dicevo? Mi disse Giorgio con un bel sorriso, loro hanno fatto esattamente quello che abbiamo fatto noi. Ma parli sul serio? Ci puoi scommettere. Poco dopo,Tonino arrivò tutto sorridente insieme a Veronica scusandosi del ritardo e guardandomi in faccia, il mio viso era un pò diverso da come era due ore prima, anche lui era tutto raggiante e allegro, Giorgio aveva ragione, io e tuo padre avevamo capito tutto e facemmo buon viso al bellissimo gioco. Giorgio con un tatto da gentleman e per levarci tutti dall'imbarazzo disse: Ragazzi, si sono fatte le quattro, mi e venuto un’idea, mia moglie e d’accordo, perché non finiamo la serata e andiamo tutti in villa, a casa mia, tanto domani e domenica e io vi posso ospitare fino al giorno della vostra partenza. Veronica saltò in piedi per la gioia. Si amici miei accettate, vedrete che non vi pentirete. Tonino mi guardò negli occhi, io per non fare l’accondiscendente subito abbassai la testa come per dire, decidi tu. Giorgio afferrò le due mani di papà, come un vero amico e per incitarlo. Ma….. non saprei, abbiamo diverse cose in programma prima di partire. Non preoccupatevi, farete tutto quello che avete in programma di fare e noi saremo a vostra disposizione . Io stavo sempre zitta aspettando gli eventi, in cuor mio mi dicevo, speriamo che Tonino accetti l’invito, io sono d’accordo in tutto, anche perché era tutta una scusa, non avevamo fatta nessun programma. Letizia decidi tu, quello che tu dici per me va bene. No! No! Tonino aspetta a te la decisione, ma glielo dissi con un sorriso complice, che non poteva dire di no. Va bene allora disse Tonino, accettiamo con tutte la conseguenze.
Mezzora dopo varcavamo la soglia di una lussuosa villa al centro di Roma, era situata su due piani circondata da un lussureggiante parco. Entrammo e ci fecero scendere nella mansarda, ma che non era una mansarda, era un grande salone in palke, con uno stile moderno, tappeti pregiati in terra, arazzi bellissimi alle pareti, quattro divani disposti in due file, uno di fronte all'altro e diverse poltrone contornavano il tutto. Nella confusione mi sono accorta, senza che gli altri se ne avvedessero, che Giorgio fece un segno d’intesa convenzionale a sua moglie. Subito vidi Veronica venire verso di me e con un sorriso invitante mi disse: Vieni Lucrezia che ti mostro il resto della villa, vedrai ti piacerà. Non capivo bene questa manovra, ma le ipotesi erano due: o Giorgio voleva stare a parlare solo con tuo padre, oppure era Veronica che voleva fare delle confidenze con me. Infatti, prendemmo l’ascensore che ci portò nell'ultimo piano e da li comincio a farmi vedere tutte le stanze, di quel piano, bellissime……. mentre incominciò a parlare: - Vedi Lucrezia noi viviamo felici, la nostra vita sessuale e perfetta perché ogni tanto ci concediamo delle trasgressioni, come ad esempio, con voi due, ma le cose…. sono un pò diverse, Tonino mi ha confidato, che lui ha un segreto nel cassetto, ed e quello di vedere te, Lucrezia. fare sesso con un altro uomo in sua presenza e quindi siete un po’ in crisi. Si e vero siamo venuti a Roma proprio per questo, perché alla Maddalena dove la mia famiglia risiede e una piccola città e ci si conosce tutti, anche nelle zone limitrofe siamo un po’ conosciuti. Ma pensa, che noi alla Maddalena ci siamo stati pochi anni fa, Giorgio noleggiò un motoscafo e facemmo in giro di tutte le isole dell’arcipelago, fu una gita stupenda, non potremmo mai dimenticare la bellezza di quel paradiso.
Quindi, per questo motivo abbiamo scelto una grande città ed e stato optato per Roma. Senti Lucrezia, noi se….. A voi sta bene possiamo togliervi questi sfizio che ha Tonino nel cassetto! Se non lo si fa tra amici? Ci considerate amici vero? Certo che si! Quindi se ho ben capito, io dovrei fare sesso con Giorgio? In presenza di Tonino ? Si esattamente . Lucrezia siamo si amici, ma d’ora in poi non dobbiamo nasconderci niente, so benissimo che nel locale tu e Giorgio ci avete dato dentro, e quindi non penso che ci sia qualche problema ? No ! penso proprio di no !. Guarda che Tonino sospetta già qualcosa fra te e Giorgio, e ti dirò che è stato bravo con me, certo non è all'altezza di mio marito, ma se la cavata egregiamente- Perché Veronica, che cosa avete fatto ? Esattamente quello che avete fatto voi, anche se Tonino non ha la stessa resistenza di Giorgio, ma imparerà. Allora ci possiamo contare ? Direi proprio di si ! Dimmi un’altra cosa – Tu, hai mai avuto esperienze sessuali con donne o con compagne di scuola, o con l’amica del cuore ? No ! solo qualche bacetto solo veloce. Anche con la lingua ? Si solo una volta, era una passeggera che ho conosciuta sul traghetto. E ti è piaciuto ? Si è stata una cosa diversa e trasgressiva. Ascolta Lucrezia, io avrei un’idea, perché non proviamo a fare qualche cosa tra noi due, tanto per eccitarci un pò. Esercitare cosa? Ma non so se sarei all'altezza. Guarda che non ci vuole un grande insegnamento, nessuno nasce istruito, dobbiamo solo provare e se non ti va, smettiamo subito. Va bene se lo dici tu, non so se poi Tonino approva. Approva ! Approva ! fidati, allora andiamo giù nella camera azzurra al primo piano che è quella più calda, dato che ci dobbiamo spogliare ! Non credo che ti vergogni di me ? Una volta si , adesso non mi vergogno più di nessuno, potrei andare in giro anche nuda. Mentre entravamo nella camera azzurra, Uno spettacolo….. Perderei troppo tempo a descriverti quella stanza. Intanto lei cominciò a spogliarsi, non ti dico Letizia, un corpo fantastico, da modella…. Lo sai che c’è stato un momento che invidiavo Giorgio per avere una bellissima moglie e gelosa di Tonino per aver fatto l’amore con lei, Be non si può avere tutto nella vita. Stavo incominciavo a spogliarmi anch’io, ma lei mi fermò dicendo: Permetti se lo faccio io ? Mi piaci così tanto che voglio gustarti lentamente le tue grazie amore. Non fece in tempo a togliermi la gonna che già avevo la sua lingua attorcigliata alla mia, Ma che bacio! ! ! Nessuno mi aveva baciato cosi, neanche Giorgio che lo credevo insuperabile. A questo punto mi sono lasciata cadere sul letto. Quel sapore di vaniglia, una dentatura perfetta, io respiravo dalla sua bocca perché non riuscivo a prendere aria altrove. Trattava i miei seni come le mammelle delle mucche quando mungono il latte . E le leccate ? Mi ha lavato tutto il corpo con la sua morbida lingua, fino a che è arrivata al mio bin bin dor, Mi leccava, mi ciucciava , mi mordeva il clitoride come una vampira, mi voleva succhiare come se dentro contenesse un rosolio, e le parole dolci che mi diceva: Tesoro, non lo mai detto a Giorgio, ma amo due persone contemporaneamente, ti pare strano? Come e stato possibile nel giro di 12 ore, ad innamorarmi di te.? Anche io lo sono di te Veronica, vorrei che questo nuovo giorno non finisse mai. Mentre mi rovesciavo per mettermi nella posizione del 69 e darci dentro pure io, mi abbracciò intorno alla natiche e mi disse: dai Lucrezia, abbandona tutti e rimani qui con me io ti amerò per tutta la vita.

Bene,bene, ecco che le nostre ragazze sono arrivate, Lucrezia l’hai vista bene la villa ? Avete fatto un bel giro? Guarda Tonino come sono belle, Veronica si è preparata per te, che ne dici ? - Adesso dobbiamo brindare alla nuova amicizia, all'amicizia duratura. Inutile che lo ripeto qui vi potete fermare tutto il tempo che volete, siete nostri ospiti. Alzammo i calici e Veronica si avvicinò a tuo padre abbracciandolo , hanno bevuto insieme e si sono baciati, io per non essere da meno ho fatto la stessa cosa con Giorgio, ma lui subito mi ha sganciato la gonna facendola scivolare a terra che io subito mi sono premurata di calciarla lontano, mentre ho guardato papà in faccia per intravedere un segnale da lui, che non ha tardato ad arrivare sorridendomi e abbassando gli occhi come un segnale che ho interpretato di assenso. Veronica se ne accorta e a spinto papà sul divano, io invece mi sono tolta la camicetta, in un attimo ero nuda, ho slacciato i pantaloni a Giorgio. Lui subito…… come fece la prima volta, mi prese in braccio e mi adagiò sull'altro divano che si trovava di fronte a quello di Veronica e Tonino. I nostri sguardi si sono ancora incrociati e ho notato nel volto di papà una smorfia di rammarico, forse era gelosia, ma d'altronde il suo sogno si stava avverando, ma anche io ho provato un qualcosa di rivalità ma non per papà, ma per Veronica, il mio sentimento per lei si stava amplificando.
Li vedevo tutti due nudi, avvinghiati stretti che si stavano amando, - continuavo a guardarli, poi lei, dopo mezzora con delle grida un pò strane da gabbiano, ha avuto il suo orgasmo, anche Tonino insieme a lei ha terminato la sua corsa, mentre io e il mio amante…..- non eravamo che all'inizio, perché ci siamo dati tanti preliminari e senza mai staccare la bocca dalla sua io continuavo a godere con orgasmi uno dietro l’altro a ripetizione, fino a quando ho perduto i sensi, Giorgio, credo che non se ne sia neanche accorto. Penso che sia passata più di un’ora, io ero distrutta, mi sono ripresa subito e girata verso quei due, staccando le labbra da Giorgio, ho visto papà immobile, che teneva le mani sulla sua faccia come fosse turbato. A questo punto mi sono rivolto a Giorgio e sussurrandogli all'orecchio le dissi . “Concludi” dopo 10 secondi con un gemito naturale mi venne dentro. Subito Veronica si mise a battere le mani in segno di gioia, seguito anche da Tonino, ma si notava bene , (io che lo conosco bene), che non aveva bene apprezzato questo slancio giocoso.
Stemmo da loro ancora qualche giorno, i nostri giochi si ripeterono quotidianamente e il mio amore per Giorgio si rafforzava giorno per giorno. Quando il giovedì successivo , eravamo a tavola per il pranzo, Giorgio si rivolse a papà dicendogli: allora Tonino ti stai divertendo? Immaginavi un’avventura di questo genere? Ma dimmi la verità, noi ti siamo ancora amici ? Certo ! rispose Tonino, siete i migliori amici che abbiamo e mi sto abbastanza divertendo, credo che questo vale anche per Lucrezia, “ Ma nel modo che lo diceva, mi sembrava che non era del tutto convinto”
Bene Tonino questo ci fa tanto piacere, senti….. a questo proposito vorrei parlarti di una cosa che mi stà tanto a cuore, gia ne ho accennato 5 minuti fa a Lucrezia, che sembra che sia favorevole. Te lo chiedo come un grande favore personale. Dimmi di che si tratta, se posso aiutarti più che volentieri. Ecco vedi, ho anche timore a parlartene, di un tuo eventuale diniego. Senti Giorgio parla apertamente, vedrai che risolviamo. Dunque Tonino ti piacerebbe rimanere in villa da solo tu e Veronica senza neanche la servitù,, così potete fare tutto quello che volete? Qualsiasi cosa? E Lucrezia? Ecco questo e il punto….. Siccome io mi debbo recare a Parigi per un affaruccio, avevo pensato, sempre che tu mi consideri un amico e che non ci sia nulla in contrario, di portare con me Lucrezia per farle conoscere la città e farle vedere i più bei posti di Parigi, tu non lo sai ma io ci ho abitato per 4 anni e la conosco molto bene. Ti garantisco che te la riporto indietro sana e salva, così poi potete ritornare tranquilli alla Maddalena con un bel ricordo. Tonino perché non mi rispondi? Guarda che sono solo 3 giorni e nel frattempo Veronica ti farà una bella compagnia, anzi ti lascio la macchina piccola, così la potrai portare in gita ai castelli, o a Firenze oppure dove vuoi, scegli tu, potrai anche rimanere a casa a trastullarvi quanto volete ! Perché voi a Parigi non vi trastullerete ? Si ma sempre quei giochini che tu conosci bene che abbiamo sempre fatto insieme. Solo che questa volta sia io che te, saremo soli, guarda che, se tu decidi per il no, noi saremo sempre amici e non cambia niente, questo lo sai, vorrà dire che qualche volta saremo noi a venire da voi alla Maddalena a farvi visita. Letizia cara , amore di mamma, debbo dire la verità, ero in trepidazione e in ansia, il cuore mi batteva a mille. Se papà avesse detto di no, comunque, sarei partita lo stesso per Parigi con Giorgio anche contro la sua volontà.
Va bene OK, solo 3 giorni come d’accordo, mi raccomando non me la sciupare troppo. Tranquillo, pensa piuttosto a fare divertire Veronica e..Non essere geloso come lo sono io.
Partimmo all'indomani che era venerdì alle 9,30 e a mezzogiorno eravamo ai Campi Elisi seduti a magiare al migliore ristorante di Paris - le Boeuf sur le Toit. Invece di tre giorni, abbiamo fatto una settimana, telefonando tre volte al giorno e trovando mille scuse per impegni di lavoro, tornammo il venerdì dopo. Papà lo trovammo di cattivo umore, non aveva digerito questa storiella , litigammo, ma poi con le mie moine riuscimmo a rappacificarci, anche perché dovevo prepararlo, alla grande tegola che le sarebbe caduta in testa. Di quale tegola parli mamma?.
Letizia , è stata la più bella settimana della mia vita. Una luna di miele in piena regola. Giorgio era felice, ci siamo dichiarati il nostro amore e poi l’ultima sera Mi disse una cosa straordinaria. Eravamo a cena, mano nella mano come due freschi sposini innamorati. Mi prende una mano e ….mi da una scatolina da orefice, io pensai come e gentile il mio Giorgio, sarà qualche braccialettino, e invece guada Letizia, c’è lo ancora al dito, un anello di platino con un diamante da 9 carati che costa 400.000 euro. Io te lo visto al dito, ma mi sembrava un ricordino di Roma, che ti aveva fatto papà tipo bigiotteria. Si ma non ho finito, sai che cosa mi disse? Una cosa strabiliante: Questo anello e per sancire il nostro amore e ti chiedo ufficialmente se vuoi essere mia moglie , dopo che divorzierai da Tonino. Sentendo queste parole io stavo svenendo, mi ha preso un tuffo al cuore e gli dissi subito si, si, si, poi pensai a Veronica, ma intendi anche tu divorziare? Be adesso ti dico tutta la verità, io sono uno scapolone incallito che ha deciso di mettere la testa a posto, e Veronica non è mia moglie ma bensì mia sorella, quindi se mi sposi avrai me e mia sorella , tutti per te . Sai, io e Veronica ci raccontiamo tutto e mi ha detto che è pazzamente innamorata di te, hai anche tu questo sentimento per lei? Certo che c’è lo, anzi in questi giorni ho pensato spesso a lei. Dato che siamo sul discorso, e questa e l’ultima notte che passiamo insieme in questa meravigliosa città, e possibile avere in prestito il tuo meraviglioso, illibato, Lato B ??? Tutto quello che e mio adesso ti appartiene,però purtroppo lo promesso anche a Tonino,le mie promesse le mantengo sempre, è successo un giorno prima che ci conoscessimo.. Allora, però adesso, quello e mio e lo sarà per sempre, riguardo a Tonino da oggi in poi, non farai più sesso con lui per nessun motivo, perché tu adesso mi appartieni. Ma io sono ancora sua moglie! Va bene, vorrà dire che lo dirotteremo verso Veronica, tanto per dagli un contentino sei d’accordo con me? Si sono d’accordo, ma sarà molto faticoso.
All'indomani mattina eravamo in macchina diretti a Fiumicino. Veronica e Giorgio vollero accompagnarci, Tonino era dietro, mentre Veronica lo abbracciava e baciava tentando di consolarlo, io con la coda dell’occhio vedeva lacrime scendere nel viso di tuo padre, ma non capivo se era perché si allontanava dalla donna, o per la paura di perdere me. Giorgio mentre guidava ruppe il silenzio, Tonino, io e Lucrezia ci siamo spiegati, però e successo l’imprevedibile, quello di innamorarsi reciprocamente, è stato un colpo di fulmine a ciel sereno, tu sei molto intelligente e l’avevi subito capito. Ciò non toglie che non dobbiamo essere più amici, al contrario, io ti sarò più amico di prima e mia sorella se vuoi potrai averla quando ti pare. Pertanto ti chiedo scusa e perdono anche da parte di Lucrezia.
Ma di quale sorella parli? Io non so niente, non sto capendo una parola di quello che hai detto, se per piacere ti vuoi spiegare? Adesso siamo arrivati e siamo pure in ritardo, in aereo sarai messo al corrente da Lucrezia, che ti dirà tutto quello che vuoi sapere. Noi ci lasciamo qui, fate buon viaggio e ci salutiamo da fratelli.
Mentre Tonino abbracciava l’amico e poi baciava Veronica, io mi sono stretta a Giorgio e ci siamo abbracciati e baciati con tanto amore, fino a che scoppiai a piangere con grossi lacrimoni, e fu li che papà a capito tutto, dato che si commosse anche lui,ha capito che mi aveva perduto per sempre..
.Quando fummo sull'aereo, ho preso una mano a papà e ancora piangendo, gli ho spiegato tutto, matrimonio compreso, Atterrammo a Olbia senza più dirci niente, prendemmo il taxi e poi il traghetto sempre in silenzio. Arrivati a casa e scaricati i bagagli papà usci di casa, lo rivisto poi all'indomani. Io intanto come d’accordo con Giorgio mi recai dall'avvocato per iniziare le pratiche di separazione, e quando fu il giorno che avevo tutto pronto, gli dissi che dovevo parlagli.
Tonino, questo e un brutto giorno per entrambi, ma la frittata e fatta e non possiamo più tornare indietro, qui ci sono le carte da firmare per la nostra separazione, più presto le firmi e più presto mi tolgo di torno, perché io sono in partenza per Roma Perché mi fai Questo?. Non sono stato un buon marito per te ? Fin troppo Tonino, ma quando si tira troppo la corda, si spezza. La nostra corda si è spezzata quella notte al Club Privè. Ricordati che sei stato tu a buttarmi tra le braccia di Giorgio, con quella tua mania del terzo uomo, prima o poi sarebbe successo con chiunque. Chi sbaglia paga. Però, io sono in debito con te, lo sai che io le promesse che faccio le mantengo sempre.. Ebbene ho promesso a Giorgio che io e te non avremmo più fatto sesso . per la prima volta voglio annullare quella promessa e ti dico, se vuoi approfittare, il mio corpo e tuo poi chiudiamo per sempre. Be se le cose stanno cosi, adesso il padrone e lui, io ormai non centro più niente !
Quando mi ha detto queste parole, figliola mi sono commossa, e sono stata tentata di abbraccialo e baciarlo, ma sono riuscita a trattenermi. Dopo di che ha firmato, augurarmi buona fortuna e informandosi della mia partenza, mi diede un bacio sulla guancia.
Mamma ma tu stai piangendo? Si tesoro, so che sto sbagliando, ma non posso più tornare indietro, per questo motivo voglio partire al più presto possibile. Mamma, sei sicura che io non posso fare qualcosa per te?. No tesoro mio, io penserò sempre a voi e a Simone, che non so se lo rivedrò ancora, ma so che ci penserai tu a portarmelo a Roma, comunque ci terremo sempre in contatto.
Senti Letizia, ho notato che durante il mio racconto ti sei un pò eccitata. Un pò? mamma Sono tutta bagnata da spremere. Allora tesoro guarda cosa facciamo, voglio lasciarti un ricordo di me, un bellissimo ricordo che non potrai mai dimenticare. Dato che si è fatto tardi, vorrei rivedere per l’ultima volta la mia Maddalena, faremo una passeggiata sul lungo mare, poi rientreremo a casa, dato che papà non c’è, tu questa notte dormirai nel mio letto con me, perché ti debbo insegnare alcune cose. Forse ti riferisci al sesso? Perché no?sei abbastanza matura, hai anche la patente, che domani telefonerai a tuo padre dicendogli che mi accompagnerai all'aeroporto a Olbia.
Mamma mia, lo sai che è la prima volta che ti vedo nuda , da sveglia s’intende , ho mammina come sei bella, penso che Veronica non sia alla tua altezza. Guarda che anche tu non scherzi, ancora un paio di anni e mi batterai. Magari ! Vediamo come sai baciare? Guarda che non lo fatto mai con una donna, tranne quella volta che ti ho praticato la respirazione bocca a bocca. E ti è piaciuto ? Non importa c’è sempre una prima volta. Mamma come sei dolce e che bel profumo che hai, continua così che e molto bello,i miei seni, sono un pò piccoli vero? Te lo detto, fra due anni faremo un confronto io e te e poi vedremo che c’è li ha più grossi. Ma cosa fai adesso ? me la stai laccando ? E fantastico mammina mia, perché te ne vai? Come faccio senza di te? Adesso proviamo insieme, dai girati, Fai le stesse cose che faccio io, molto lentamente figliola, agguanta quel bottoncino, puoi darci anche dei piccoli morsi. Quando verrai a Roma ti farò conoscere il mio Giorgio, anche intimamente, vedrai che dopo mi darai ragione per aver lasciato tuo padre, ma mi raccomando acqua in bocca! Allora e solo una questione di sesso. C’è speranza mamma, ritorna presto< !!!
Mammina cara, se ti posso dare un consiglio? Certo amore mio. Adesso, che hai lasciato papà perché aveva il pallino del terzo uomo. Ti vai a ficcare dalla padella, nella brace, questo nuovo amante, ha il pallino non solo del terzo uomo,ma c’è la della quarta donna e chissà che non fate anche le orge, mamma rifletti, quello ha il pallino dei Club Privè. Chissà quante corna che ti metterà ? Cerca di non farti sottomettere, comanda te in tutte la cose che si decidono in casa, soprattutto, la cassa, la cassa dei soldi la devi tenere tu, non fare come quelle che per comperare un paio di calze chiedono il permesso al marito.
Una cosa importante, quando hai ottenuto il divorzio, cerca di non sposarti subito, guadagna tempo per conoscerlo meglio e bene a fondo, perché una volta sposati,può cambiare, lui sarà il padrone e tu la schiva.
Ma come sei diventata pessimista! Perché non ti lauri in psicologia? Comunque ascolterò i tuoi consigli e starò molto attenta, buona notte tesoro mio. Dormi bene mammina mia, comunque è stato bello anzi bellissimo.



Pinin


di
scritto il
2015-01-27
5 2 . 5 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.