Una guduria immensa-I mille modi di prenderlo nel culo

Scritto da , il 2013-10-01, genere bisex

Avevo da molto tempo superato i venti anni.

Ero un maschio aitante,in carriera nel mio lavoro e con un certo successo con le donne.

Mai sino ad allora un segnale diverso dalla mia indole di maschio.

Mai una pulsione,un pensiero che non fossero rivolti esclusivamente all'altro sesso.

Poi un bel giorno,senza avvertimenti o sentori di alcun genere,mentre guardavo la sedia della mia camera da letto,una voglia,una curiosità improvvisa e non dominabile.

La sedia aveva una spalliera i cui montanti di legno tornito terminavano con due torrette semi coniche.

Naturalmente non è il caso di esplorare le motivazioni psicologiche più profonde che mi hanno spinto a desiderare che quelle sporgenze vagamente falliche entrassero nel mio corpo.

Detto fatto!

Avevo appena espletato le mie funzioni organiche ed ero fresco di doccia quando,dopo essermi umettato il buchetto vergine con la saliva,ho inclinato la sedia e mi sono lasciato penetrare senza alcuno sforzo.

Non ho provato dolore e devo dire,neanche piacere se non quello di aver capito di avere compiuto un gesto altamente trasgressivo per la mia cultura e per la mia educazione clerical-maschilista.

Benché non avessi provato una particolare sensazione,ho ripetuto quel gioco per diversi giorni a seguire.

Sino a che,ispirato dalla forma di certi ortaggi che bazzicavano la mia cucina,non ho cominciato ad infilarmi piccole carote ed altre verdure lunghe ed affusolate.

Quelle profanazioni avevano cominciato a procurami un certo dolore ma anche sensazioni nuove che giustificavano penetrazioni sempre più corpose ed ardite.

Un giorno mi ero infilato una banana che,grazie alla sua misura ed alla sua morbida cedevolezza,mi aveva per le prima volta dato un vero piacere procurandomi anche una potente erezione che mi ha costretto a masturbarmi e sborrare sul pavimento mentre l'avevo ancora dentro di me.

Per dimostrare gratitudine a quel virile frutto esotico,alla fine del gioco,l'ho sbucciata e con perverso godimento l'ho mangiata.

Quel giorno sentivo di aver compiuto la mia prima vera trasgressione,avevomangiato l'oggeto che aveva profanato il mio culo!

Chissà cosa ne avrebbe pensato uno psicologo?

Sono trascorsi alcuni anni nei quali,contemporaneamente ad una vita erotica "normale" vivevo in assoluta segretezza e soddisfazione i miei trasgressivi piaceri anali.

Ero maschio,davvero maschio ed il mio vizietto non intaccava minimamente il mio orgoglio virile!

Un bel giorno ho deciso di andare oltre e provare qualcosa di più concreto dei soliti ortaggi che a turno oramai quasi tutti avevano varcato il mio ancora vergine pertugio.

In un porno shop ho comperato un vibratore in plastica di quelli rigidi e dalla semplice forma cilindrica(niente a che fare coi dildi realistici in silicone che tanto di moda vanno adesso)che la sera stessa ho voluto provare.

Era un venerdì sera e fortunatamente non avevo preso impegni per il week end.

Per l'occasione avevo comprato della vasellina e da inesperto qual'ero,ne avevo spalmata un po' intorno al mio buchetto e sul vibratore il tutto senza massaggiarmi e introdurre il lubrificante dentro lo sfintere anale.

Ho appoggiato una gamba sul bordo della vasca da bagno e dopo averlo puntato,con un colpo deciso come facevo con gli ortaggi,l'ho spinto dentro.

Mentre entrava,ho sentito i muscoli anali contrarsi ed opporsi all'inaspettata intrusione.

Avevo l'impressione di essermi lacerato o di essere impalato come certe stampe medioevali.

Un dolore lancinante ha avvolto tutto il mio basso ventre e la zona anale ed a malapena sono riuscito a trattere un grido che mi si è spezzato in gola altrimenti avrei di certo allarmato tutti i vicini di casa.

Così infilzato dalla trave che avevo nel culo,non riuscivo più a muovermi e non so neanch'io quanto tempo sono rimasto bloccato in quella posizione.

Infine,stremato dal dolore e da quella scomoda postura,mi sono fatto coraggio e con un colpo secco me lo sono sfilato.

Uscendo ha emesso uno schiocco simile allo stappare di una bottiglia ma molto più forte ed inquietante!

La sensazione che ho avuto in quel momento è stata che una parte dell'intestino e tutto il foro anale venissero espulsi e strappati insieme all'insopportabile,invadente tappo.

Quella operazione mi ha procurato lo stesso lancinante dolore di quando me lo ero schiaffato dentro,forse di più!

A malapena sono riuscito ad appoggiare il piede a terra e dolente e claudicante,sono andato a letto senza neanche pulirmi.

Mentre ero disteso in preda a violenti fitte di dolore,mi sono reso conto che anni di allenamenti con la sedia,gli ortaggi e le banane,non mi avevano affato preparato a ricevere calibri di diversa nature e consistanza.

Di fatto mi ero sverginato allora e mi rendevo conto di non avere ancora alcuna esperienza in quel genere di cose.

Come potevo io aver subito quel devastante risultato con un oggetto che rispetto a quelli che vedevo sulle riviste porno era ridicolmente piccolo?

Lì vi erano persone maschi o femmine che nel culo prendevano veri cazzi enormi o dildo dalle dimensioni asinine provandone visibilmente gran piacere mentre io mi ero martoriato il culo con un cilindretto di plastica!

Al mattino quando mi sono svegliato il dolore non era affatto passato e per di più mi ero trovato immerso nelle lenzuola completamente lordate da residui organici e tracce di vasellina.

Una sorpresa davvero disgustosa.

Quando ho tentato di alzarmi mi sono anche reso conto che la stanza era avvolta da un odore nauseabondo ed io ero pressoché impossibilitato a muovermi.

Ometto di descrivere quello che è avvenuto in casa in quei due giorni fatto sta che per tutta la settimana successiva sono andato al lavoro zoppicando vistosamente.

Naturalmente per i miei amici,amiche e colleghi di lavoro,ho dovuto inventare una brutta caduta che mi impediva di camminare in posizione eretta.

Mi ero davvero rotto il culo!

segue



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