Usato da surrogato, dai suoi amici

Scritto da , il 2013-09-06, genere gay

Era una sera di luglio del 2006 dove un gruppetto di ragazzi di 18 anni andavano a festeggiare in birreria il diploma, otto boys promossi, meno quattro rimandati, senza contare le femmine, in quando era una serata solo per maschi. La birreria non era molta lontana dalle loro case tanto da andarci a piedi e darsi l'appuntamento sulle 20,30 fuori dal locale. Luigi, Fabrizio e Gianni, erano i primi dopo anche Andrea e Bruno, e non passa cinque minuti che appaiano Giorgio, Franco e Renato, neanche il tempo di entrare e appollaiare le chiappe sulle sedie che già alle 21 facevano baldoria nella birreria, che volete erano un po' esagerati, il padrone non gli fregava, importante che consumavano, ma dentro la gente è veramente tanta. La birra è veramente ok, il locale era sul lungomare e non dava fastidio a nessuno, in quanto era isolato dalle abitazioni.

Alla fine della colossale bevuta si rendevano conto di essere tutti ubriachi, hanno bevuto più di sei boccali a testa di birra. Ovviamente i loro discorsi erano tutti legati dal passato scolastico e sesso tra le compagne di scuola; iniziavano con sfottersi tutti insieme: Luigi che si divertiva a palpare le tettone di Rita la racchietta della classe, a Gianni farsi fare pompini da Marilena la troietta della classe, Franco invece alzava le gonne di tutte le ragazze, eccetto le Professoresse, Andrea scopava nei cessi con Franca una delle tante troiette del Liceo, Bruno non smentisce mai di essere un guardone, e guardava sempre le ragazze spogliarsi nei giorni di ginnastica, oppure nei bagni femminili, Giorgio da vero porco puntava sempre il suo fagotto duro sul culo delle bidelle, e se qualcuna ci stava se le scopava nel ripostiglio delle scope, Fabrizio il più intraprendente e sotto il banco ha messo in mano il suo cazzo a Giulia, la ficona della classe che glielo smanetta a suon di musica. Tutti in qualche modo si vantavano di quelle goliardate meno lui, Renato, ma nessuno ci fece caso da tutto quel casino. Passata oltre la mezzanotte uscirono dalla birreria ubriachi e continuando a parlare di sesso in modo piuttosto volgare e ad alta voce, facendo commenti su altre ragazze pivelle di primo pelo che ci stavano pur di scopare e fare pompini. Il tempo volava via mentre camminavano e chiacchieravano sulla sabbia del mare spensierati. All'improvviso non si aspettavano un urlo di Franco: "Ragazzi chi non piscia in compagnia, e un ladro o una spia!!" Non finisce che già gli altri corrono sulla spiaggia e ridendo vanno verso di lui che stava dritto sulla riva con la nerchia in mano a pisciare. In un secondo tutti con le nerchie fuori che pisciavano o quasi tutti meno Renato che arriva per ultimo e cerca di pisciare senza farsi notare. Otto getti di orina che si mischia alle onde del mare che infrangeva sulla riva. "Cazzo, il mio piscio e più lungo del tuo André!!" "Ma cazzo! State zitto che Giorgio di passa a una spanna!!" "Ma vaffanculo, Non vedi che batto tutti i schizzi!!", disse Fabrizio. "Sarà, ma Gianni ti batte di sicuro!!" "E grazie al cazzo, ha il cazzo più grosso e lungo di tutti messi insieme!!!", finisce ridendo Franco. "Beh.. almeno mi consolo, che non sono l'ultimo!!", disse Andrea guardando verso Renato.

Tutti scoppiarono a ridere a vedere Renato imbarazzato dai loro sguardi, mentre cercava di nascondere. "Ehi ragazzi, perché non ci misuriamo chissà.. forse qualcuno batte Gianni!!", dice ridendo Franco e facendo l'occhiolino di complicità verso gli altri a discapito di Renato. Tutti d'accordo si calano i calzoni e facendo circo-letto si mostrano le nerchie, semi_molle. "Cazzo che volete misurare, siamo tutti mosci!!" "Beh, pensate a qualche fichetta e masturbatevi!!", dice Gianni. "E grazie al cazzo il tuo già basta come e...!!!", chiude Andrea. "Non demordete ragazzi, segate e statevi zitti!!", replica Luigi. La masturbazione era una competizione folle, ma dava dei risultati: primo Gianni, Fabrizio, Luigi, Bruno, Franco, Giorgio, Andrea, Renato. "Bho, sarà che il mio cazzo da 16 e piccolo ha confronto dei vostri. Però mi consolo, quello di Renato non si vede neanche!!" Quella battuta infausta non risero, anzi fecero circolo su Renato guardando meglio il suo cazzo. Renato lestamente nascose il cazzetto, e subito levate da Andrea che mostra ai suoi amici incuriositi. "Cazzo... hai ragione, un pisellino da neonato!!" "Minchia, chiamalo neonato, e uno spillo da balia!!" "Rena... non sapevo, che ha cazzo non vali niente!!" "Già, a scuola facevi il bullo, il prepotente, con le donne ce l'ho sempre grosso e duro!!" "Cazzo ragazzi, in cinque anni ha nascosto così bene da farci credere quello che volevi!!" "Già, di sicuro nel liceo non scopavi nessuna ragazza, sennò quelle troiette chiacchieravano e si veniva a sapere. Eeeeh... stronzo!!" "Ma vi rendete conto, sto stronzo per cinque anni ci ha preso per il culo!!!" "E... grazie al cazzo, ha le mutande imbottite di fagotto per nascondere sta specie di pisellino!!" urla Luigi mostrando la prova del misfatto. "Cazzo, fammi vedere bene sta minchietta!!", dice sbuffando Franco e mentre afferra il pisellino viene stoppato da Renato. "Ah... Gian... tienilo fermo, sennò mi incazzo!!" Due mani afferrano le sue spalle e tenendolo ben bloccato, mentre Franco ispeziona il cazzetto. "Minchia!, questo e ancora vergine. Il filetto non e... per niente rotto, che figlio di puttana?, ci ha preso per culo tutto sto tempo!!", sbuffa mentre molla quel cazzetto. "Beh!, che fai ti fermi... intanto che ci sei controlla pure il buco del culo, chissà se lo usa, forse e anche frocio!!" Nessuno di quei ragazzi ridevano, mentre Renato si ritrova in un sol colpo pantaloni e mutande abbassate, e tenuto fermo da quattro mani a pecorina sulla riva del mare che veniva ispezionato accuratamente le crespe dell'ano con il dito indagatore di Franco, che era ben lubrificato di saliva.

Renato caccia un forte urlo di dolore, mentre quel dito gli sondava il retto, e senza muoversi aspetta un paio di minuti di martirio. "No, raga... scordatevelo, il culo di sto figlio di puttana sta molto bene, e tutto intatto, non ce passato uno spillo, anzi nessun cazzo!?" A quella battuta tutti ridono a crepapelle, mentre Franco deluso di trovarlo ancora vergine, e senza accorgersi teneva ancora il dito in quello spacco ben piantato nel buco. "Hai visto Rena... che non è difficile?, basta che non ti muovi sennò ci prendi gusto?", finisce Franco. "Hei, dico non starai mica diventando recchione a tenere ancora il dito in quel culo?", disse Gianni a Franco. "Veramente essere preso per culo da questo stronzo, non mi cala giù, però ho pensato ad un’altra cosa, siccome e tardi per trovare le gnocche, già che ci sono ne approfitto con sto gnocco bello e pronto da infornarlo!!" "Ma non vorrai mica fott...!?" Non fece finire la frase che Franco sputa sul suo cazzo arrapato e passa anche la saliva sul quel buchetto. "Oddio, Franco non te lo vorrai mica fotterlo!!" Si agita Gianni. "Bhe ci ha preso per culo in tutti questi anni, io gli restituisco il favore!!!!, rispose seriamente, mentre appoggiava il suo cazzo contro il buco del culo che lentamente cercava di profanare. "Ahi, ahi Franco mi fai male! Non voglio noo!!" "Cazzo non vuole proprio entrare, in questo maledetto buco!!", disse Franco che insisteva nella penetrazione. "Porca puttana ragazzi, finché si tratta di scherzare non mi tiro mai indietro, ma in queste menate non ci voglio proprio entrare, io non sono mica frocio!!" Sbraita Andrea e anche Giorgio e sostenuti di pari tono dagli altri, e lasciano la presa per allontanarsi dal misfatto. "Allora andate affarinculo tutti quanti, io... sto bel culetto vergine non lo lascio mica senza cazzo, e poi restituisco la presa di Porta Pia... sii, se lo volete sapere brutti stronzi non sono neanche frocio, e per chiudere la serata in bellezza me lo fotto con gusto!!", finisce Franco che lo posiziona a pecora sulla sabbia, mentre Renato si lascia fare senza ribellarsi sta fermo immobile che aspetta di essere fottuto, e poi il maschione arrapato lo imbraca bene tenendolo fermo per le spalle. "EHi Rena..., dillo a sti burini che ti piace molto prenderlo nel culo, sennò andresti via… eeh troietta!!", disse all'orecchio e poi continua: "Rena... su lasciati fare che ti piace e stai tranquillo, allarga le chiappe con le mani, che dopo sfondato ti faccio godere come una cagna in calore!!" "No.. no.. Franco, mi fai male!!", grida con piccoli singhiozzi, mentre allarga le sue chiappe. "Stai buono Renatino, allarga ancora bene le chiappe e rilassati sennò de sbrago el buco e ti faccio male. Su non fare la ritrosa e accetta il mio cazzo nel tuo bel culetto da frocio!!" Renato non risponde: accetta ben volentieri quel bel cazzo che gli stava profanando il suo buchetto vergine tanto da collaborare, e allargare a dismisura le chiappe. Non appena il cazzo stava entrando e quasi tutti ragazzi stavano per allontanarsi, mentre in quell'istante Gianni si volta verso di loro dando l'ultima occhiata e sbalordito scoppia a dire: "Oh?... porca troia, e venitevi a vedere un po' questa checca?" "Guardate il suo cazzo, questa specie di frocio si è eccitato come un maiale ad essere inculato!!!" Renato sempre in spiaggia e con la faccia pressata sulla sabbia e con le mani ben tenute su quelle chiappe da spalancare al massimo e aspettare trepidamente di essere inculato, mentre si avvicinano sbalorditi gli altri ragazzi che assistevano a bocca pendula il cazzo di Franco che avanzava centimetro su centimetro, e poi sparire completamente in quel lurido buco profondo. "Cazzo Rena... non sapevamo che ti piace tanto il cazzo nel culo. Allora a ragione Franco! Eh, raga... che dite: approfittiamo anche noi... di questo bel buco di culo da frocio!!", disse Gianni, mentre gli altri ridevano e approvavano tastandosi le loro pacche dure.

Franco invece continuava a sbatterglielo nel culo a fatica e senza parlare, invece Renato sbuffava dal godimento e senza urlare di dolore, si lasciva fottersi da porco-zio. Era un inizio di orgia collettiva. Andrea si avvicina tirando di nuovo fuori il suo cazzo e disse: "Troia ti piacerebbe assaggiarlo in bocca? Vero pezzo di merda?" A dire il vero aveva un bel cazzo, abbastanza grosso di circonferenza, ma non osava fiatare. Gli prese la testa tra le sue mani e glielo porta dritto al suo cazzo da sbatterglielo contro le labbra chiuse, Renato non voleva ciucciarglielo, non sapeva se sarebbe stato meglio o avrebbe peggiorato la situazione, ma ricevette una sberla: "Apri sta bocca da troia, sennò te sganasso!!" Non fece il tempo di aprire che già subito lui glielo sbatte dentro tutto fino in gola e comincia a scopargli la bocca con violenza, mentre urlava: ai suoi amici che era una grandissima ciucciacazzi. Oramai erano tutti in tiro, e cacciano di nuovo fuori le loro minchie durissime ed iniziarono a fare delle seghe. La cappella di Franco del tutto assorbita da quel buco del culo che poi ci diede dentro con un sol colpo. Il dolore fu terribile, ma non poteva gridare, aveva la bocca piena di cazzo del suo amico. La fottuta e il bocchino vorace fece arrapare di brutto Giorgio che si affianca ad Andrea e costrinse Renato ad allargare la bocca per farsi ciucciare contemporaneamente tutte e due le minchie dure, mentre ingoia con forza e viene ripetutamente scosso la testa per dare il ritmo giusto a Franco che lo stava inculando brutalmente, e dalla foga prese i suoi capezzoli tra le sue mani e le stringeva mentre lo scopava, gemendo: "Che brutta troia che sei, ti sto infarcendo il buco di culo di ciccia dura e godi mentre te lo rompo!!" Nonostante la situazione che si stava degenerando Renato si era eccitato. Andarono avanti un po' alternandosi cosi da ritrovarsi sempre due cazzi in bocca ed uno in culo, mentre gli altri si segavano aspettando il loro turno per fotterlo. Appena il culo e la bocca vengono riempiti di sborra e senza dare tempo di riprendersi, Renato viene sollevato da Giorgio e Franco, e poi allargato di nuovo le chiappe e fu deposto sul cazzo duro di Gianni che si era sdraiato sulla riva, altre mani lo pigiano giù con forza, mentre viene incitato da loro a cavalcare su quel pistone di carne dura e far vedere quanto fosse troia. Renato non si aspettava ancora che ricominciava il carosello dei cazzi che gli passa ancora in bocca una o due alla volta.

La serata stava prendendo una brutta piega, non per quei cazzi duri, ma per quel culo sfondato di Renato, in quando Franco che e stato il primo a fotterlo gli venne un'idea balorda. Con violenza scansa i cazzi che svettavano sulla sua bocca e poi si mise a terra sopra a Renato, non capirono cosa voleva fare, ma presto se ne accorsero: mentre Renato continuava ad avere il cazzo del suo amico in culo, lui lo fece piegare in avanti e cerca in tutti modi di infilare pure il suo cazzo contemporaneamente, ma inizialmente non entrava. Franco non molla e ci sputa dentro a quel buco per lubrificarlo ancora di più, Renato sente una forte fitta lancinante all'ano e capii che aveva dentro tutte e due i cazzi, mentre entrambi stettero fermi per qualche istante e far abituare all'ano quella nuova dilatazione, e poi ricominciano a muoversi e a scoparlo sempre con il cazzo dell'altro dentro in quel lurido buco di culo che si ritrova con due bei cazzi duri, e a seguire anche due in bocca, e altri due che erano in disparte si facevano segare dalle sue mani libere, mentre l'ultimo si spara un bel raspone da solo, e aspetta che si libera un posto. Dopo una decina di minuti di questa nuova e massacrante posizione, il culo fu riempito di sborra calda: Gianni sborrò completamente dentro a quel budello sfondato, mentre Franco ancora non appagato continua a scopare, anche se ormai scivolava dentro e fuori con molta facilità aiutato dalla sborra. Anche lui poco dopo venne dentro tanto che Renato sentiva il suo buco bruciare, anche se i due hanno fatto il pieno di sborra continuano a tenere dentro ancora i loro cazzi ormai quasi mosci.

Senza nessun preavviso, anche gli altri due lo inondano la bocca, anzi gli tennero la testa stretta e dovette bere quasi tutto, anche se non riusciva a ingoiarla tutta da fuoriuscire dalle labbra e colare sul mento. Ormai in contemporanea, anche quelli che si erano dovuto accontentare delle sue mani a seguire lo riempiono di nuovo con altri schizzi di sborra. Ormai avevano goduto tutti da svuotare quei sacchi pieni di sborra, mentre il culo di Renato era completamente distrutto e bruciante, compreso la mandibola slogata e soprattutto piena di sborra. "Adesso troia, che hai avuti abbastanza di cazzi? Ora puoi anche sparire e non farti più vedere da noi brutto frocio di merda!... Anzi ti diamo pure una mano culorotto!!!" Non finisce neanche a parlare che già viene preso da più mani e completamente nudo e come un sacco di patate lo buttarono al mare, mentre in quell'attimo lui riemerge dall'acqua fredda e li vede andarsene tutti i suoi ex amici verso le loro case. Mezzo stordito e dolorante esce e riprende i suoi abiti, si era fatto tardi, ormai il cielo si stava schiarendo completamente e pensava che comunque quell'avventura disumana era finita. Cerca di asciugarmi alla meno-peggio, per poi rivestirsi e andare via da quel luogo di perdizione.




By Mimi

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