Sfacciate aperture

Scritto da , il 2013-08-07, genere gay

Nella calca della piazza mi sentivo tastare, ma ci misi un po' ad accorgermene , finchè la continuità e la zona della palpazione mi fecero capire che era intenzionale.
Una mano esperta e molto insinuante si stava appropriando del mio fondoschiena, come provando ad indurmi in tentazione. Feci una rapida ricognizione alle mie spalle, senza girarmi completamente, e individuai il soggetto: era, o almeno sembrava, un vecchio porco, grasso, calvo e di pelo brizzolato. Doveva stare sui sessanta. L'atto in se mi gratificava e la sua pinguedine me lo rese stranamente e improvvisamente attrattivo. Cominciai a fantasticare sui suoi desideri e sulla sua libidine, immaginai che volesse vedermi nudo o magari denudarmi lui e approfittare della mia nudità per soddisfare su di me pulsioni vergognose... innominabili, ma...
Immaginai il suo sesso sotto il ventre prominente e lo sforzo che avrebbe dovuto fare per soddisfare su di me le sue voglie, sentii le sue dita lubriche insinuarsi nelle mie zone intime... avrebbe voluto sicuramente possedermi in bocca, succhiarmi i capezzoli, slinguarmi l'ombelico. Tutte queste fantasie cominciarono a possedermi, a strisciarmi dentro, ad avvolgermi in una sorta di strana seduzione, una specie di proibita libidine, cui non potevo più sottrarmi e, così, all'improvviso, decisi di fare la puttana fino in fondo, per una oscura quanto improvvisa curiosità o una incontenibile voglia di novità.
Ho passato i trenta e non avevo mai avuto curiosità estranee alla fica.
Allora il tipo si fece audace e, a fronte della mia mancanza di reazioni esterne, mi mise una mano davanti, verificando il mio stato di consenso e di...erezione.
Ti voglio scopare tutto! - Mi sussurrò in un orecchio.
Si...si... ma ti costerà un centone! - Inventai e...mi scappò detto .
Va bene, non c'è problema, dove andiamo?
E che ne so, sei tu che mi vuoi fare!
Va bene, andiamo in un posticino all'aperto, ho la macchina!
Lo seguii senza fiatare e pensando a tutte le “oscenità in luogo pubblico” che mi stava proponendo, per di più in macchina. Mi eccitavo sfacciatamente sempre di più. Salii in macchina cercando quasi di non dargli troppa confidenza. Lui cercò di toccarmi il cazzo, gli allomtanai la mano, ma avevo i brividi.
Almemo tiratelo fuori e fammelo vedere!
Ma manco per niente, se hai così voglia di sbavarmi addosso sbrigati a trovare un posto dove farlo in santa pace.
Ti comincia a piacere eh! Ti voglio vedere nudo, completamente nudo e leccarti il buco prima di scoparti tutto!
Ti faccio fare tutto, ma non voglio che mi sborri dentro!
Ah brutta troietta già cominci a entrare in sintonia, mi pare, e ti permetti anche di suggerire quello che in effetti vuoi!
Non risposi e lui cercò di tirarselo fuori dai pantaloni e alla fine ci riuscì:
Almeno potresti cominciare a segarmi... farci amicizia!
Guardavo la sua salsiccia ormai allo scoperto e ne provavo una voglia ormai sfacciata.
Ma tu sei scemo, così non arriviamo mai
Alla fine non riuscii più a trattenermi e cominciai a toccarglielo. mi piaceva sopra tutto la mia sfacciataggine e sentii di voler farmelo venire in mano. Lo segai piano , ma scappellendolo completamente. Avevo quasi voglia di prenderglielo in bocca, tuttavia non lo feci. Però a farlo sbrodare ci riuscii subito e debbo dire che quando mi chiese di leccarmi la mano, lo feci. Aveva un odore e un sapore terribilmente buono. Poi cominciai a toccarmi con la mano ancora zuppa di quella sborra e ad immergerci la punta del mio pene...che con quel pò pò di lubrificante...fu subito sega
Mi lasciai tocare nella maniera più vergognosa e accettai che si fermasse e mi passasse la lingua sulla faccia e mi baciasse in bocca, senza sottrarmi: la sua lingua r le mie mani erano sporche di sperma e io stavo ormai per godere.
Aspetta, comincia spogliarti e fatti fare il culo subito. Voglio quello per primo e che tu venga come una vacca.
Mi tolsi maglietta pantaloni e mutande con irrefrenabile fretta, mentre lui mi sdraiava sui sedili e si impadroniva del mio ano con la lingua.
No...no... questo nooo...
Siii, si! Lamentati e godi!
Godetti subito come una vacca... a culo spalancato.
Mettilo dentro...mettilo dentro tutto...
Si grandissima troia vengo a spadellarti dentro...ecco!
Odddio...odddio...si cosiii...tutttooooo!
Divenne per me un'orgia di sensazioni...ero a gambe all'aria, con il suo palo nel culo, immerso fino alle palle. Le sue palle sbattevano sui miei testicoli e io lo fissavo estasiato, con l'intensità di un godimento che continuava a dilagarmi dentro e fuori. Ad ogni nuova spinta dicevo siiiiii! E quando scivolava fuori per qualche istante continuavo a dire siiiii!
Quando cominciò a venire, i primi schizzi li sentii nelle budella e poi li vidi... continuare a sporcarmi tutto. Ero fradicio del mio sperma e del suo e le sue mani me lo spalmavano sul ventre, sui capezzoli e fino in faccia e in bocca.
Ero come reso idiota, idiotizzato, da flussi di godimento sincopati, a vortice, che dai testicoli e dalla prostata mi invadevano tutto il corpo e mi guidavano le mani a fremere sul suo ventre e petto pelosi, villosi, a strizzargli i capezzoli rosei che spiccavano fra quella peluria e infine a leccarli e ciucciarli mentre gli miagolavo fra i peli e invocavo il suo cazzo in bocca e le sue dita in culo.
Eravamo in mezzo a campi verdi, dietro una barriera di granoturco già alto e sotto una quercia, ma un po' esposti su due lati.
Ti piacerebbe se qualcuno ci stesse ammirando?
Si, certo, ma non vedo nessuno!
E non c'è nessuno! Ma è interessante che abbia già sviluppato questo tipo di esibizionismo!
L'idea che qualcuno voglia impossessarsi della mia nudità è ancora più di stimolo, sai, e mi piacerebbe che fossero tutti eccitati e vogliosi della mia nudità e del mio culo.
E saresti disponibile anche ad essere scopato in batteria?
Perchè no, una volta saltato il fosso!
Allora guarda bene li a destra oltre il sentiero, proprio ai bordi del fosso!
In effetti li c'era un canneto e guardando meglio, senza neanche tirarmi su dai sedili. Notai che le canne oscillavano irregolarmente. Il mio amico fece un fischio alla pecorara con dita ancora grondanti di sperma e agitò una mano.
Due uomini ancora vestiti, ma con un grosso pene in mano, ciascuno, si fecero avanti ancora incerti. Allora il mio sodomizzatore si alzò in piedi, aprendo lo sportello dal suo lato, e offrendo ai due una vista completa della sua e della mia nudità ancora distesa.
Questi avanzarono senza più esitazioni e li vidi che si affrettavano a spogliarsi anche loro, incespicando nei propri pantaloni e braghe, anche loro di pelo brizzolato e due belle salsicce in piena erezione.
Forza ragazzi, scaricate il vostro fucile da caccia su questo bel giovanotto. Oggi è in offerta speciale e non potrebbe essere più disponibile!
I due non si fecero ripetere l'invito e mentre si segavano attivamente cominciarono a palparmi cosce e culo.
Dai scendi e fai a questi due cacciatori l'offerta completa!
Non ce n'era bisogno, perchè i due, allupatissimi, mi aiutarono a scendere e a soddisfarli entrambi in contemporaneamente con la bocca ed il culo.
Questa volta fu il mio amico a segarsi di gusto sulla mia prestazione d'opera.
Le mani ed i cazzi dei due trovarono piena soddisfazione nella mia “carne fresca” ed ebbi addosso un saldo di sperma assolutamente generoso, finendo per rimanere solo, a menarmelo freneticamente per venire e finire di godere completamente, mentre continuavo ad essere smanazzato, con piacevolissima violenza.
Quando cominciai a schizzare a brevi e frenetici spasmi, ritrovai il mio primo amico, in ginocchio davanti a me, per riceverli tutti in faccia e poi leccare e succhiare la mia cappella e l'intero corpo del mio pene, lasciandoselo affondare in gola fino in fondo.

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