Andiamo al cinema

Scritto da , il 2010-03-25, genere tradimenti

Cari amici vorrei raccontare una (per noi) incredibile storia: Amiamo il cinema! ed è per questo che approfittiamo dei nostri venerdì per vedere un buon film. E' stato proprio uno di questi ultimi venerdì che siamo venuti a Roma dai castelli, e siamo andati in una sala del centro, per vedere l'ultimo di Carlo Verdone (lo so, non è il massimo, ma per svagarti va bene) ed è così che siamo entrati in sala che era già buia, il film stava iniziando. Nell'oscurità non abbiamo cercato tanto per un posto libero, a malapena vedevamo ad un palmo dal naso, ed è così che ci siamo seduti ai primi due posti liberi in cui siamo incappati. Non appena fatta l'abitudine allo scuro, è naturale guardarsi intorno, per vedere dove siamo capitati. Forse incuriosito dal profumo intenso (sai quei profumi agri) e vedo che mia moglie è capitata vicino ad un ragazzo o uomo di colore (è difficile dare un età al buio) ma non ne dimostrava più di trenta. Premesso ciò, ci siamo visti un filmino discreto, dire ci siamo visti forse è esagerato perchè sentivo Lei, che mi era sottobraccio e con il capo chino sulla mia spalla che ogni tanto dava segni di insofferenza (o almeno, questo ho pensato) allo stare ferma. Dopo vari sguardi verso di lei, ho notato un pò della sua gamba scoperta, incuriosito ho smesso di guardare il film e davo continue occhiate alla sua gamba facendo finta di nulla per vedere cosa stesse combinando. Premetto che non sono uno sprovveduto, sò di questi giochi al buio del cinema, in un altro momento mi avrebbero dato fastidio, ma quella sera ero quasi contento se succedesse qualcosa di " trasgressivo " ed è così che mi accorsi che vedevo solo il bianco della sua gamba e null'altro perchè il ragazzo la sua mano l'aveva sotto la sua gonna larga, e quindi già ad altezza di inguine, e nell'accarezzare la coscia per tutta la sua lunghezza è spiccato il nero delle sue dita sulle cosce bianche e tornite di Marcella, che forse presa dalla vergogna non ha detto nulla, ne tantomeno io. Ho continuato a sbirciare per tutto il primo tempo, fino a che non si sono accese le luci e Marcella era di un rosso spaventoso. Per non metterla in imbarazzo non ho detto niente e sono andato a fumare una sigaretta al bagno, cercando se pur da lontano, di vedere se tra di loro ci fosse conversazione. All'inizio del secondo tempo, il ragazzo si alza e se ne và. Non sò se dispiacermene o meno, ma avevo il cazzo che mi scoppiava, che avrei voluto restasse ancora a giocare con Marcella. Ricomincio a guardare il film, tanto non era difficile riprendere il filo, pensando a quella mano nera che ha frugato tra le mutandine di Marcella, avevo voglia di andare al bagno a farmi da solo ma Marcella mi precede dicendomi che andava al bagno, che il film non le piaceva, e che quindi anche se perdeva qualcosa pazienza. Mi chiese da che parte fosse, ed io ricordandomi che sulla destra c'erano solo il bagno dei maschi, le indico quello di sinistra, anche se avevo visto andarci anche il "bibitaro" credo avesse li il deposito. Si alza e và, io ho continuato a vedere il film senza rendermi conto che oramai erano passati ben dieci minuti o forse piu' e che Marcella avesse preso sonno al bagno. Mi alzo e vado a cercarla con una certa eccitazione, aspettandomi di trovarla mentre si fa fare dal negro, ma era un mio sogno, l'avevo visto uscire e non doveva esserci nessuno. Entro e trovo le due porte del bagno chiuse, cerco di non far rumore e cerco di captare rumori per capire dove fosse, sentivo dei rantolii tipici di chi gode o stesse male? la chiamo una due volte, all'improvviso si apre la porta ed esce quel ragazzo di colore, che come se niente fosse và al lavabo a farsi il bidè lasciandomi intravedere una "bestia" di almeno 25 cm e lasciando la porta semi aperta vedo Marcella appoggiata al muro con le braccia, le cosce denudate dalle vesti alzate e collant abbassati con un preservativo in terra e lei che era immobile e tremolante sulle gambe. L'ho aiutata a rimettersi a posto e siamo usciti, non abbiamo detto una parola per tutto il tragitto fino a che non siamo arrivati in uno spazio buio dalle parti dell'Appia e lei mi ha detto che non avrei dovuto cercarla, timida impacciata e timorosa di cosa poteva succedere tra noi, io le sorrido e la bacio dicendogli che mi ha regalato un'eccitazione spaventosa e che mai glielo avrei ricordato. Abbiamo fatto l'amore lì, .....ho capito......quando sono entrato nel suo culetto che non lo trovavo piu della mia misura. Cosa aveva fatto Marcella???????

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