Vita con mia moglie

Scritto da , il 2013-05-21, genere dominazione

Mia moglie Franca ha 37 anni è bionda e molto bella ; è alta un metro e sessantacinque-la statura di Marilyn Monroe- e pesa cinquantotto chili; con il suo magnifico ed esuberante seno, la vita stretta ed i fianchi snelli, le gambe sottilissime alla caviglia e poi affusolate alla perfezione, attira l'attenzione di ogni uomo che passa per la strada. Dimostra molto meno della sua età; ha gli occhi grandi e profondi neri come il carbone. Fa l'architetto di interni; e questo impegno le dà grosse soddisfazioni anche se il reddito è modesto ( ma questo non ha importanza perché il mio è molto elevato).
Io ho quarantadue anni, sono alto un metro e novantatré ed ho una corporatura imponente ; peso centocinque chili In gioventù ho praticato molti sport con un buon successo; fino a non molto tempo fa due volte la settimana giocavo a calcetto con gli amici. Sono ingegnere e di mestiere faccio il direttore generale di una grande azienda di elettrodomestici; i miei collaboratori mi stimano per l’ autorevolezza e professionalità e mi temono per la severità; fra il personale sono proverbiali le “ girate” che do anche ai dirigenti più autorevoli quando qualcosa mi contraria; loro le subiscono in silenzio con la testa bassa e poi mi chiedono scusa per averle provocate con i loro errori.
Mia moglie ed io abbiamo molti interessi comuni. Entrambi amiamo l'opera lirica e la musica classica; ci appassiona anche la moda femminile ed insieme passiamo spesso molte ore negli atelier; i giornali specializzati sono la mia lettura preferita (per questo mia moglie ama scherzare e, mentre le illustro gli ultimi modelli, tamburellandomi con le dita sotto il mento e dandomi un buffettino sulle guance, dice che sono una ragazza perfetta, la sua preferita).
Mia moglie ha modi decisi e, dolcemente , severi che mi affascinano e mi è molto difficile, direi impossibile, discutere con lei.
Poco dopo il nostro matrimonio, Franca ha suddiviso le faccende domestiche. Lei ha assunto la direzione con l’integrale ed esclusiva gestione finanziaria della famiglia. Ho girato totalmente le mie entrate a lei. Lei paga le bollette, gestisce tutta l’amministrazione e cura tutti i nostri investimenti; e sempre senza mai consultarmi o darmene rendiconto. Né io mi permetto di chiederle alcunché.
Però mia moglie con me è molto generosa: ogni venerdì mattina mi dà la paghetta settimanale: cinquanta euro. “ Mi raccomando …, è tutto tuo…. – mi dice- ….spendere saggiamente, saggiamente risparmiando qualcosa…" aggiunge con un sorriso e tirandomi un’orecchia – saggiamente…”. Io, il venerdì successivo le devo presentare la nota con l’elenco preciso ed analitico delle mie spese; lei controlla meticolosamente e se ritiene che abbia speso qualche euro avventatamente...
… Qui!” ordina; ed io , tremando, mi avvicino
”Mani!…”
Ed io devo allungare le mani che lei mi colpisce a lungo.prima sul palmo e poi sul dorso, con un righello.
“Sprecone…questa settimana niente paghetta…e niente libera uscita…”.
Dopo di che mi prende per un orecchio e mi trascina nell’angolo della stanza.
“Mano incrociate sul capo!- ordina- faccia contro il muro…Hai niente da dire?!?...”
“Grazie Franca – balbetto emozionato- per l’attenzione che mi presti…Grazie mio amore….”.
Prima di andarsene mi tira sempre con forza le orecchie mormorando a labbra schiuse: “disciplina, disciplina, disciplina…!” A volte, quando è particolarmente contrariata , mi fa inginocchiare vicinissimo ai suoi piedi. Io devo stare a busto eretto;lei mi regge, con una mano sotto il mento, il viso e con l’altra mi schiaffeggia; io non posso assolutamente muovere il capo per evitare il rischio che mi manchi; poi mi porge la mano che mi ha colpito che io bacio avidamente ringraziandola , mentre vibro di gioia, per l’attenzione che mi ha prestato al fine di migliorarmi sempre di più.
Franca ha avuto molta fiducia in me e mi ha assegnato l’esecuzione (l’organizzazione, ovviamente, è sua) di tutte le faccende domestiche. Faccio tutto quello che concerne la pulizia: dalla cucina alla pulizia delle stanze , dei bagni e dei terrazzi( “si deve poter mangiare in terra” dice); da qualche tempo svolgo anche il servizio lavanderia che prima era affidato ad una donna di servizio . Io invidiavo questa donna perché lei maneggiava gli indumenti di mia moglie; e di questo ero gelosissimo. Una sera in salotto Franca mi ha fatto sedere vicino a lei sul sofà.
“Caro – mi ha detto passandomi la mano fra i capelli- caro- ho visto l’impegno con cui ti applichi nelle mansioni che ti ho affidato…; ho deciso perciò di premiarti affidandoti anche il servizio di lavanderia; così ho licenziato la donna che fino ad ora vi provvedeva…; se sarai diligente valuterò in seguito se affidarti anche l'incarico di cucinare; così potremo fare a meno della cuoca...Per ora comincerai con lo sparecchiare il tavolo e lavare piatti e posate...poi vedremo come ti comporti...spero proprio che tu possa diventarmi il buon e ottimo servo che io mi aspetto da te: puntuale , premuroso senza alcuna necessità che la sua padrona, la sua mogliettina, gli dia ordini perché lui ne indovinerà i desideri..." "E contenta la mia mammoletta?... ”aggiunse strattonandomi dolcemente un orecchia.
Mentre parlava , tremavo dall’emozione dalla gioia. Mi misi a piangere, la felicità ha sempre lacrime…
“Grazie padro... grazie Franca per la fiducia che mi accordi- singhiozzavo prostrato a terra e baciandole i piedi- grazie….”.
“Piange per la gioia che gli dà la sua padrona, …il mio maritino…, la mia mammoletta…”
Con le lacrime le avevo inumidito le scarpe.
“Asciugare…!” ordinò mia moglie.
Sfilai il fazzoletto dal taschino.
“... Con la lingua…!”
Passai avidamente la lingua sulla sua scarpa.
Poi mia moglie puntò il tallone mettendo in evidenza la suola; ed io capii che mi consentiva, prima una e poi l’altra, di leccarle; cosa che io feci a lungo con grande emozione e gioia . Fin quando:
“Vedere!...”ordinò Franca.
Le tolsi lentamente le scarpe che controllò con cura; parve soddisfatta e prima di rimettersele me le accarezzò sul viso, mi fece succhiare il tacco, e quindi mi permise di annusare a lungo l’interno da cui emanava l’inebriante e dolce profumo dei suoi piedini mischiato a quello aspro del cuoio. Io ero completamente in trance e in quel momento mia moglie avrebbe potuto farmi fare qualunque cosa.
L'impegno della lavanderia lo svolgo con molta cura; ho imparato a dividere quello che va in lavatrice dai capi che vanno lavati a mano. Prima di immergere le mutandine nell'acqua le annuso a lungo e le bacio, e spesso le indosso; così pure con le calze che sempre prima infilo ma con molta cautela perché non vorrei smagliarle; ed allora sarebbero guai seri…
A Franca piace molto questo aspetto del nostro matrimonio. Ama regalarmi grembiuli frilly ed esige che li indossi quando sto eseguendo i lavori di casa. Ogni volta che le sue amiche vengono a casa nostra me li fa indossare rivolgendosi a me come se fossi io sua moglie, e le amiche ridono di gusto.
Il mese scorso per il mio compleanno, Franca mi ha regalato una serie di mutandine di raso gialle pallido orlate di pizzo e con minuscoli gancini nei bordi. All'interno della scatola c'era un biglietto : “Tanti, tanti auguri…questo è il regalo perfetto per una moglie meravigliosa. Mi aspetto che tu butti via tutti i tuoi orrendi boxer e cominci ad indossare queste graziose mutandine …Tanti auguri, amore… amore…la tua Franca”
Il giorno dopo Franca entrò nella mia camera da letto mentre stavo buttando fuori la mia biancheria vecchia.
Mi baciò e disse: " Francesco , sono molto felice di vedere che mi stai obbedendo".
“Sono io felice di obbedirti…”
“Certo…però apprezzo la tua sollecitudine…” sussurrò- “….ed ora qui, caro, davanti a me…” aggiunse guardandomi con dolce severità negli occhi e dilatando le narici “ qui, da bravo…”.
Mi slacciò la cintura ed abbassò i pantaloni. Quando vide le mutandine di raso giallo pallido con orlatura in pizzo che avevo già indossato sorrise, e , accarezzandomi dolcemente fra le gambe, mormorò : " Baby!… Mia baby... ti sta così bene il raso... .i gancini- mi spiegò mentre continuava ad coccolarmi con la sua mano frale gambe- sono per quando ti farò indossare, eh? ti piace tanto.?!.., le calze... sai che non tollero le autoreggenti...Piccola mia… sei proprio una brava moglie , una brava mogliettina…'Mia piccola baby…. Ed ora su i pantaloni...e le mani a posto..a posto... mia piccola baby..."..

RIBES (1 -continua)


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