Orgia anale 10

Scritto da , il 2013-05-08, genere bisex

Vedi racconto precedente.
La mattina dopo ci alzammo e senza commentare quanto accaduto la sera prima, ci recammo in spiaggia per un bagno di sole totale.
Le nostre giornate scorrevano piacevolmente in quel modo; tornavamo a casa e non si faceva sesso.
Dopo ancora qualche giorno a mia moglie tornò la voglia e tornammo sulla spiaghia dove avevamo conosciuto il nero che ci aveva trombato.
In effetti era ancora lì a vendere costumi e cappelli e ci riconobbe immediatamente.
Mia moglie lo raggiunse, parlottò con lui per qualche minuto e poi vidi il nero andare a parlare con dei suoiamici, anche loro vu cumprà.
Mia moglie venne da me e mi chiese se ero pronto per una nuova sfida.
Si trattava di far venire a casa un certo numero di amici del nero e lì io e lei ci saremmo sfidati a chi ne prendeva di più; io obiettai subito che lei aveva un indubbio vantaggio, avendo la fica e lei così accettò che la sfida tra me e lei sarebbe avvenuta solo con bocca e culo.
Accettai.
Nel poemriggio a casa ci preparammo per l'evento; mia moglie fece qualche macchinetta di caffè, aprì qualche succo di frutta e cambiò le lenzuola del letto.
Suonarono alla porta e andai ad aprire; con mia grande sorpresa mi ritovai difronte una folla di almento 12 persone, tutte color ebano, tutti alti e grossi come armadi, tutti vogliosi di iniziare.
Mia moglie li guidò tutti nel bagno a lavarsi e poi spiegò loro cosa dovevano fare; praticamente io e lei ci dovevamo sfidare a che riusciva ad avere più rapporti anali.
Quindi ci preparammo sul letto in posizione a pecora, con in mezzo a noi un barattolone di vasellina da cui entrambi attingemmo per lubrificarci bene il forellino.
Tutti glialtri si misero intorno e demmo inizio alle danze.
In due ci vennero a mettere i loro cazzi in bocca e cercavamo di eccitarli al meglio.
Induriti i primi, si posizionarono dietro i nostri culi oscenamente esposti e iniziarono a posizionare le loro cappelle rosee, sui nostri sfinteri.
Ma già altri due si erano posizionati nelle nostre bocche.
I due dietro spingevano e i nostri culi presto si allargarono per accoglierli.
Si muovevano all'unisono; erano entrati con le cappelle e inizarono a spingere dentro tutta l'asta.
Scivolavano velocemente, grazie alla abbondante lubrificazione e iniziarono a muoversi ritmicamente insieme, interpretando veramente questa cosa come una sfida tra noi due.
Ad ogni spinta dell'uno, corrispondeva una spinta dell'altro; eravamo in loro balia e ci riempivano i culi dei loro membri bollenti.
Mezzo chilo di carne o forse più nel culo, scopati a ripetizione, trapanati senza ritegno, sotto la loro furia.
Succhiavo e leccavo il membro che avevo in bocca ma mi staccai per guardare mia moglie; era in preda ad un godimento infinito, quasi svenuta o comunque abbandonata a quel trapano umano che le dilaniava l'intestino.
Si girò verso di me e ci baciammo. Evidentemente era al settimo celo per l'idea dell'orgia ma eravamo solo agli inizi a non sapevo come sarebbe andata a finire.
I due dietro oramai erano in competizione e stantuffavano velocemente per cercare di venire insieme e così fù; dopo ancora qualche colpo sempre più a fondo, ci scarcicarono nelle viscere il loro seme incandescente.
Uscirono dai nostri culi, non senza qualche osceno rumore di risucchio.
Quindi i due che evevamo già leccato ed eccitato, si posizionarono dietro di noi e altri due invece ci vennero difronte ai nostri visi per ricominciare.
Io e mia moglie ogni tanto ci guardavamo; l'espressione dei nostri volti non tradiva certo l'emozione che stavamo provando e al tempo stesso furbescamente ci guardavamo con aria di sfida.
I due dietro intanto si erano spalmati di vasellina e iniziarono ad affondare; il mio entrò liscio in un solo affondo. Io ero certamente più aperto di mia mogli, mentre il nero di lei, ci mise qualche minuto di più.
Ma scoprii il perchè; girandomi vidi che il cazzo del nero era veramente di dimensioni inaudite; saraà stato almento di un trentacinque centimetri e sopratutto era grosso e massiccio.
Mia moglie emetteva gridolini di goduria ed ad ogni affondo dimenava il culo come ad egevolare la penetrazione.
Anche io me lo godevo e lo sentivo nitidamente entrare ed uscire ritmicamente; poi giratomi verso mia moglie le chiesi se li potevamo scambiare.
Lei con un filo di voce mi disse di si in quanto era veramente esausta e così facemmo.
Quando si avvicinò dietro di me il nero che aveva inculato mia moglie, provai un brivido.
Forse l'inculata lo aveva eccitato ulteriormente ma veramente il tizio era dotato di una mazza mai vista.
Nera, gonfia di sangue, venosa e nervosa, svettava fiera difronte ai nostri occhi.
Poggiò la bollente cappella sul mio forellino ed iniziò una lenta e insesorabile continua spinta, squarciandomi le carni e affondando nel culo fin qundo non sentii pungermi dai peli dei coglioni.
Era tutto dentro di me e mi sentivo come ripieno.
Dopo qualche colpo, il nero di mia moglie venne nel suo culo e mia moglie si abbandonò esausta sul letto.
Il mio invece continuò a squarciarmi; mi tremavano le gambe e sentivo dei dolori lancinanti all'interno del culo. Mai avevo provato una sensazione del genere; forse si era ulteriormente ingrossato all'interno e mi sembrava che non potesse neanche più uscire.
Ma di colpo mi inodndò il culo di sperma e iniziò lentamente a farlo escire.
La mia sensazione era che non si fosse minimamente smosciato e mi sentivo uscire una trave dal culo.
Poi uno schiocco; era uscito ed io rimasi lì dolorante con un inizio di prolasso.
Mi ci volle un p'ò per riprendermi.
Mia moglie mi portò un bicchiere d'acqua e anche tutti gli altri che erano venuti si andarono a rifocillare.
Quelli che invece avevamo sbocchinato, erano pronti per una nuova cavalcata.
Questa volta sia io che mia moglie ci girammo mettendoci sulla schiena e tenendoci le gambe alzate.
Questa è sempre stata la mia posizione preferita in quanto ho il modo di vedere l'espressione di chi mi sta inculando.
Si avvinarono altri due; dopo una abbondante lubrificazione, eravamo pronti.
Altra infornata ma questa volta il mio scivolò dentro a causa della dilatazione massima a cui ero stato sottoposto mentre quello di mia moglie aveva delle difficoltà.
Usò una tecnica di piccoli colpetti a ripetizione come un martello peneumatico.
Mia mogli si godette molto questi colpi di mazza ed era lì oscenamente svaccata a farsi inculare difronte a me.
Le vedevo gli occhi girati, si vedeva che se la godeva alla grande; si tratteneva ma aveva voglia di urlare a tutti la sua goduria.
Qualche minuto di passione e vidi il viso del mio che si contorceva dalla goduria; venne e venne a ripetizione nel culo.
Mia moglie era come svenuta ed anche il suo si accassciò su ci lei riversandole nelle viscere una abbondate schizzo caldo.
Le inculate si susseguirono ancora e noi eravamo veramente senza forze e senza alcuna volontà ma nessuno dei due aveva voglia di abbandonare la sfida.
Andammo avanti ancora per qualche ora e devo dire che per qunto cazzo avevo ricevuto e per la sborra che oramai mi foriusciva dal culo, ero quasi schifato.
Così fui io a dire basta, a perdere la sfida.
Mia moglie, appena dissi basta, sembrò rinata e orgogliosa di quanto aveva fatto, chiese a chi se la sentiva, di scoparla in fica.
Indovinate chi si avvicinò ?
Quello dal cazzo enorme.
Mia moglie gli sorrise e sfregandosi la fica con la mano.
Qunto la invidiavo !!!!.
Aveva delle labbra così gonfie da scoppiare; era eccitata da morire, come se le deiverse inculate ricevute fino a quel momento, non le avessero neanche scalfito la voglia di cazzo.
Il nero con la mazza in mano si avvicinò alla fica e dette qualche colpetto di mazza sul clitoride.
Lei urlò come indemoniata.
Poi posizionò la cappella ell'esterno tra le labbra ed iniziò a roteare il bacino inmaniera da entrare come un mantice.
Sembrava un trapano a percussione e roteando il bacino, scivolò dentro.
Senbrava voler farsi sentire in tutti gli angoli dell'utero oramai squassato da quella enorme mazza.
Mia moglie era in preda ad un orgasmo dietro l'altro; non si reggeva più e dalla sua fica fuoriuscivano abbondanti umori che bagnavano tutto il letto.
Ma più si bagnava e più quell'enorme rendello di carne scivolava selvaggiamente e i suoi seni facevano dei sobbalzi di trenta centimetri, andandole a sbattere in faccia.
Non so qunto durò la scopata, so solo che il nero ad un certo punto venne anche lui gridando e una volta uscitole dalla fica, mia moglie rimase qualche minuto come in trans, con le gambe aperte, le labbra della fica divaricate e in mezzo c'era un buco largo almeno come il palmo di una mano.
Rimanemmo tutti a gurdare quella scena diabolica, fino a quando uno dei negretti si inginocchiò e si mise a leccare tutto.
Sono sicuro che mia moglie neanche lo sentiva, ma questo servì a farle richiudere la fica.
Salutammo i nostri amici e ci abbandonammo sfiniti sul letto.
Avevo perso la sfida a ero contento che mia moglie se la fosse goduta all'infinito.
Al tempo stesso come dicevo prima, la invidiavo, come invidio tutte le donne, dotate di due buchetti da riempire.

ciao

Storia veramente accaduta !





















































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