La signora Luisa (prima parte)

Scritto da , il 2013-02-19, genere etero

Questa esperienza è accaduta proprio qualche giorno fa, ed è la storia di un sogno che si è finalmente avverato.

Ho sempre avuto un occhio di riguardo per le donne mature... le mie professoresse di inglese, matematica e di ginnastica, la mamma di una mia amica ecc... fra queste c'era pure la vicina di casa di mia zia, una donna di circa 40 anni di nome Luisa. La splendida vicina di mia nonna viene dal meridione, non è molto alta e non è neanche magra, ma quel paio di chili in più che ha non intaccano minimamente un culo che, anche se non perfetto, dà comunque l'idea di mantenersi più che bene nonostante l'età, senza contare che il tutto le dona una corporatura comunque molto apprezzabile ed un paio di tette invidiabili, sia come dimensione che come sodezza. Per non parlare del viso, valorizzato da un sorriso splendido ed una bocca non troppo carnosa ma molto morbida nei lineamenti... il tutto, compresi i modi di fare, di camminare ecc. le rendono una sensualità incredibile, tanto che dalla prima volta che la conobbi, quando si trasferì nel condominio di mia zia, ne rimasi subito folgorato, ed ovviamente non si fecero attendere innumerevoli seghe in suo onore.

Il nostro rapporto, nel corso degli anni, è rimasto purtroppo limitato ad un sorriso e ad un saluto quando ci si incontrava per caso, in strada o nel condominio di mia zia, cosa fortunatamente non improbabile visto che le due donne abitano a due isolati da casa mia.. ma qualche giorno fa, fortunatamente, le cose presero una piega diversa.

Un giorno mia zia mi chiamò, dicendomi che a Luisa serviva un aiuto in casa per spostare qualche mobile, e mia zia aveva proposto a lei che venissi io, visto che il marito è a lavoro e che entrambi i figli sono a scuola. Accettai di buon grado, anche perchè poteva essere l'occasione di fare due chiacchiere e magari di sondare il terreno, chissà..
Dopo due giorni mi presento da Luisa, che mi apre la porta e si presenta a me con una canotta nera stretta, dei pantaloni di tuta lunghi abbastanza attillati e delle infradito che mettono in mostra dei piedi niente male. Il viso non era molto curato quel giorno, ma visto che era mattina era comprensibile e mi fece un buon effetto comunque, complici i capelli raccolti dietro che le incorniciavano splendidamente il viso.. insomma, solo a vederla quasi mi girò la testa, e quello spettacolo era tutto per me.
Ci salutammo, mi invitò ad entrare facendomi strada verso la cucina e lì non potei fare a meno di notare da vicino il suo fondoschiena, e lì confermai tutto ciò che fino ad allora ho pensato su di lei... il suo sedere non era certo piccolo e minuto, ma era comunque ben proporzionato al suo fisico, senza contare che quella sodezza percettibile solo alla vista le donava quindi un fondoschiena che a stento riuscivo a trattenermi dal palparlo.

Ad ogni modo, nel protarmi in cucina mi offrì subito un succo di frutta, accettai di buon grado e mi misi al lavoro. Purtroppo quel giorno riuscii solamente a fare il lavoro che mi venne chiesto e dovetti limitarmi a spiarla di tanto in tanto, ma ad un certo punto lei capì che io ogni tanto la osservavo, e di tanto in tanto, quando la cosa si dimostrava evidente, mi ricambiò con un sorriso sincero. Avrei voluto approfittarne ma il tempo era tiranno ed eravamo entrambi indaffarati, quindi dopo un'ora circa dovemmo lasciarci e me ne andai con le pive nel sacco e congedato solamente con un "grazie mille", anche se molto sentito.

La cosa mi scocciò un pò, ma dopo due giorni mia zia mi telefonò per dirmi che Luisa aveva nuovamente bisogno di me, stavolta per portare un pò di cianfrusaglie in cantina. La situazione era la stessa di qualche giorno prima ed ovviamente accettai...

Presentandomi a casa sua ci fu il flashback di un paio di giorni prima: stesso abbigliamento e stessa presentazione, ma stavolta mi salutò coi due classici baci sulle guance, che ovviamente ricambiai approfittandone per instaurare un pò di contatto fisico allungando la mano sul fianco.. devo ammettere che questo semplice gesto me lo fece venir duro quasi al'istante.
Notai che questa volta Luisa ne approfittò per fare un pò di conoscenza.. cominciò a chiedermi come va, cosa stessi facendo in quel momento ecc, e dal nulla cominciammo a fare conversazione. Così venne fuori che avevo finito scuola ormai da un pezzo, che avevo trovato lavoro ecc, e da lì iniziò il dialogo che cambiò tutto..
"Caspita come passa in fretta il tempo, mi ricordo quando venivi a mangiare da tua zia dopo la scuola e ti presentavi ancora con lo zaino! Mamma mia anche se erano solo tre anni fa mi sembra ieri, il tempo corre davvero velocemente.."
Colsi la palla al balzo.
"Beh Luisa, diciamo che il tempo passa ma per te non sembrerebbe... pensa te, ci conosciamo da più tempo e non sei cambiata di una virgola, sei uguale alla donna che ho conosciuto anni ed anni fa"
Sorpresa, lei ribattè:
"hahaha ma va là, lo dici solo per adularmi"
Insistetti e mi lanciai di brutto:
"Ma no giuro! Non sei cambiata per niente, sei ancora una bellissima donna, davvero!"
"Oh cielo, adesso divento rossa! Ti ringrazio, ma secondo me esageri!"
E lì sganciai la bomba:
"Macchè esagero Luisa... giuro, se non fossi sposata ti avrei fatto la corte da un pezzo!"
Il suo viso mostrava sempre più stupore, e ad un occhio attento e malizioso non avrebbe potuto sfuggire forse un pizzico di malizia e sensualità. Lei stette quasi zitta come a ribadire la sua quasi incredulità di fronte ad una situazione del genere, limitandosi a sorridere.. per evitare di rendere imbarazzante il momento, mi misi a ridere e dissi "Va bene dai, al lavoro!", e cominciai. Spostare quelle cianfrusaglie si rivelò un lavoro ben più breve dell'ultima volta, e in mezz'ora finii senza problemi.
Tornai in cucina, dove mi aspettava preparandomi un altro bicchiere di succo.. mi sedetti, e lei andò a prendere lo zucchero che stava nella mensola proprio sopra a dove stavo seduto. Così, col suo fondoschiena a pochi centimetri dalla mia testa e girata di spalle, potei rimirare il suo culo teso verso l'alto e l'arcata della schiena splendidamente incorniciata dalla canotta che si ritirava verso l'alto. Mi disse "ti prendo lo zucchero e poi torno alle mie cose... non vorrei che qualcuno pensasse che ci provi davvero con me!", ed esplose a ridere. Notai che nello stare così tergiversava un pò, se avesse voluto prendere lo zucchero credo l'avrebbe già fatto. Mi alzai, andai dietro di lei e, ridendo, risposi "Beh che ci sarebbe di male? Finchè ci provo e basta...", e lei, di rimando "Beh sai, quando è un giovane a farti delle avances ci vuole poco a pensare male, sai com'è... e poi fa un certo effetto, devo ammetterlo..."... e dicendo così notai che il suo fondoschiena cominciò a sporgersi verso di me... stavo impazzendo, ne approfittai per avvicinarmi e sentirlo strusciare contro il mio pacco già durissimo, mentre con le mani la presi dolcemente per i fianchi... un momento interminabile, mi sentivo morire, tutte le mie fantasie stavano per diventare realtà e non potevo crederci...

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