Master a settant'anni Cap.1

Scritto da , il 2013-02-03, genere dominazione

UN UOMO A SETTANTA ANNI RIPERCORRE ALCUNI FATTI SALIENTI DELLA SUA VITA.

CAP.-1- DI Chiodino

INTRODUZIONE

Non ho mai avuto una schiava. Questo avevo almeno sostenuto per anni in chat, con le mie interlocutrici. Una chat che avevo cominciato a frequentare di tanto in tanto, nonostante fossero perlopiù donne. Mi interessavano alcune ricette di cucina, ricette di qualche secolo fa, e in quella chat si incontravano appunto delle signore con i miei stessi interessi. Parlavano però essenzialmente di problemi femminili, mariti, fidanzati,compagni incostanti, figli da strangolare ed altre cose di cui parlano spesso le nostre dolci compagne. Entravo, salutavo poi se c'erano le due o tre persone che frequentavo stavo a sentire le loro novità oppure raccontavo le mie. I maschietti erano per regolamento ammessi ma snobbati e spesso educatamente mandati a farsi benedire quando ed accadeva quasi sempre, mostravano troppo platealmente di essere a caccia. Per questo restai meravigliato per l'invito che ebbi a partecipare ad una sessione chiusa. In pratica una discussione a tema su invito. Mi dissero che per la discrezione e la correttezza dimostrata in quegli anni...
Quella stanza divenne sempre più affollata settimana dopo settimana, ed io la frequentavo spesso. Avevo un invito permanente. Si trattavano argomenti scabrosi, ma con serietà. C'erano donne della mia età o quasi, qualche ragazza persino di vent'anni, la maggior parte di loro erano tra i trenta ed i cinquant'anni. Quando introdussero l'argomento schiave ed il contorno di manette, fruste e quant'altro si legge su internet e ne fui interpellato, espressi la mia convinzione: ci sono sadici e masochisti, è vero, ma, non scherziamo... inoltre frustate a dozzine, gatti a nove code, fruste da cavallo, distruggono una persona la uccidono, almeno la deturpano per tutta la vita. Tutte sciocchezze, o quasi tutte. Col tempo l'argomento stufò. Quella stanza privata vedeva ora al massimo una mezza dozzina di presenze ogni sabato, ormai sempre le stesse. Le conversazioni in compenso divennero sempre più disinibite e mi chiesero di nuovo se avessi mai avuto una schiava. Risposi di si, Inventando, perchè se pur avevo chiamato schiavetta qualche donna, se pure avevo legato qualcuna di queste, se avevo fatto qualcosa d'altro con un paio di loro, neppure in sogno mi ero avvicinato alle follie dei racconti on line. Poco dopo, dovemmo traslocare e col mio gruppetto di folli ci trasferimmo dove potevamo discutere in pace, dove cioè nessun webmaster potesse spiarci. Glicine la giovinetta del gruppo con i suoi vent'anni o poco più, le quattro altre sui quaranta ed io ormai prossimo ai settanta.

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