Cuckold Sissy per amore di mia Moglie (by Sweetsissysophie) Parte seconda

Scritto da , il 2012-12-31, genere trans

Cuckold Sissy per amore di mia Moglie (by Sweetsissysophie) Parte seconda
Storia di un matrimonio a rischio salvato dalla abnegazione e dedizione di un maritino effeminato. L'avventura continua tra copulazioni, salone di bellezza e chastity device.

Il giorno dopo sono la prima a svegliarmi e ad alzarmi. Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Sono bruttissima anche se ho l’aria soddisfatta! Sembro sbattuta e lo sono stata in effetti. Faccio i miei piccoli bisogni. Il culetto è umido e la popò esce libera, senza ostacoli. Ho notato che quando faccio sesso passivo sono quasi incontinente dal buchetto.
Decido di fare una doccia. Bella calda e rigeneratrice. Mi asciugo. Vado nella mia cameretta e mi vesto. Reggicalze, calze, mutandine, reggiseno con i miei palloncini. Mi torna in mente la voglia di Massimo di vedermi con delle vere mammelle. Chissà se stava scherzando? Intanto mi scelgo un abitino da cameriera che per oggi sarà rosa. Scarpini beige ancora. Mi acconcio i capelli con una passata. Un tocco di spazzola qua e là. Mi trucco. Un velo leggero. Per la mattina è sufficiente. Abbondo soltanto con il rossetto rosa sgargiante. Una spruzzata di profumo dietro le orecchie. Mhm… non male! Mancano dei gioielli. Decido di indossare delle vecchie clip di mia moglie a forma di cuoricini. Niente di troppo vistoso anche se mi danno vagamente uno stile da ragazzina.
Vado in cucina a preparare la colazione. Sono lì da venti minuti quando sento dei passi dietro di me. Le mani possenti di Massimo mi cingono i fianchi e giocano con la mia vita. Mi giro sorridente e lui felice mi bacia sulla bocca. Un bacio intenso, sensuale, sconvolgente di prima mattina. Sono già in subbuglio.
Lui indossa i pantaloni soltanto e avrei tanta voglia di prenderlo in bocca. Ma avverto i passi di mia moglie nel corridoio e ci sganciamo. Bongiorno carissima Sandra, mi dice lui.
Buongiorno signore, rispondo io con un inchino da cameriera professionista. Siamo in questa posizione quando mia moglie entra in cucina.
Buongiorno Sandra, maritino mio! Mi dice lei. Che bella nottata. E leggo la felicità come non mai dipinta sul suo bel viso di donna innamorata.
Ho preparato la colazione, annuncio ai nuovi amanti. Volete farla qui o in salotto?
Beh, cara.. direi in salotto. È più elegante e adatto al tuo ruolo, non ti pare? Risponde mia moglie.
Certo signora. Mi sembra più conveniente. Accomodatevi, arrivo subito con il carrello.
Li vedo baciarsi e uscire dalla cucina. Sono proprio una bella coppia. Massimo è veramente l’uomo giusto per mia moglie. Mi sento fremere di felicità.
Entro in salotto sculettando e spingendo il carrello della colazione. Servo in tavola e li lascio mangiare in pace. Vado a fare colazione in cucina e mangio pochissimo. Penso che dovrò mettermi un poco a dieta. La mia pancetta non va d’accordo con la mia lingerie!
Dopo mezza ora sento mia moglie che mi chiama. Mi affretto per servirli.
Siediti Sandra, mi dice lei.
Eseguo.
Massimo ha avuto una grande idea, sai. Conosce un salone di bellezza dove potremmo andare per darti una aria più femminile. Dice che le proprietarie sono fantastiche e molto disponibili nei confronti dei femminielli come te.
Ah, si? Chiedo io incredula. Ma cosa mi potrebbero fare?
Beh, dice lui, meglio chiederlo a loro direttamente. Le chiamo subito.
Non ho il tempo di dire la mia che Massimo sta già iniziando la conversazione con una certa Gisèle.
Si, pronto Gisèle, ciao, sono Massimo. Già, quanto tempo. Sì, tutto bene e tu? Senti, ti chiamo perché vorrei portarti una mia amichetta particolare. Sì, vorrei che tu la vedessi e l’aiutassi un poco. Sì, vorrebbe essere più carina, sai di cosa parlo! Potresti? Anche la settimana prossima, con calma. Hai un buco stamani alle undici? Ma che ore sono? Quindi tra due ore! Mah, direi che meglio di così non poteva andare. Sì, veniamo a quell’ora. Sì, io, lei e sua moglie. Va bene? Bravissima Gisèle. Ti ringrazio. Ti voglio bene cara.
L’ho ascoltato come fossi in trance. Ma che sta facendo? Sono già un cuckold vestito da donna, anzi da cameriera. Le cose stanno precipitando oltremodo. Vorrei esprimere i miei dubbi e le mie reticenze ma davanti alla sua determinazione e allo stato di trepidazione allegra della mia sposa non oso replicare.
Adele viene a baciarmi sulle guance. Che bello! Dice, magari ci facciamo fare le unghie assieme!
La guardo sbigottita. Le unghie?
Ma non ho il tempo di dire nulla. Massimo mi chiede di aiutarli a vestirsi. Io potrò andare in negozio così come sono.
Ma scusa Massimo, vuoi che esca vestito da cameriera? Non ti sembra di esagerare?
Sì, in effetti è forse un poco vistoso. Scusa Adele vogliamo trovare un vestitino adatto a Sandra. Qualcosa di carino ma di non troppo sgargiante.
Adele sorride. Vieni cara, mi dice e mi prende per mano, andiamo a vedere se in armadio troviamo qualcosa di più convenzionale.
Passo più di mezza ora con mia moglie che si mette a cercare un vestito adeguato. Provo questo, provo quello. Troppo lungo, troppo corto, ti fa i fianchi troppo stretti. No, proviamo questo altro. In capo ad una decina di vestiti abbiamo trovato un pantalone nero da donna che le avevo regalato qualche anno fa. Non le sta più perché ha preso un paio di chili di troppo. Mi sta a pennello. Poi sceglie una camicetta bianca e un blazer nero elegante e sexy. Scarpini a tacco basso. Adele batte le mani dalla gioia. Oh, cara, adoro questa cosa! Scegliere i vestiti insieme e curiosare come due amiche! Oh, mi manca tanto avere una vera amica confidente. Vuoi essere la mia amica?
Mhm.. esito io, ma capisco che dire di no sarebbe assurdo a questo punto. Certo, cara, se lo vuoi….
E mi bacia sulle guance di nuovo. Poi mi sistema meglio i vestiti. Mi trucca e mi presta due suoi anelli ed un vecchio suo orologio da polso. Molto eleganti.
Scusate, donne… sarebbe però ora di andare. È Massimo che ci richiama alla puntualità. Adele finisce di pettinarsi e accentua il rosso delle sue labbra con lo stesso rossetto che ha usato su di me.
Tieni cara. Ho già preparato questa borsetta per te. Poche cose dentro. Rossetto, pettine, fazzoletti, il tuo documento di identità e la tua carta di credito.
La guardo. È bellissima, raggiante e eccessivamente entusiasta di vedere il suo maritino cuckold uscire con lei vestito da donna e pronto a farsi accompagnare dal bull Massimo nel salone di bellezza dove verrà emascolato ulteriormente.
Devo ammettere che la situazione è rocambolesca ed eccitante allo stesso tempo. Quando usciamo arrossisco dalla vergogna di essere vista da qualcuno del vicinato. Ed accade immancabilmente. Due pensionati del palazzo e la portinaia ci vedono passare. Salutiamo gentilmente e loro ricambiano con aria sbalordita. Quando proseguiamo verso l’auto li sento commentare il nostro piccolo trio. Mia moglie a braccetto di Massimo sorride sorniona ed io sculetto vistosamente per ripicca.
Il salone di Gisèle è in un quartiere elegante della città. Ci accoglie lei di persona. Una cinquantina d’anni portati egregiamente. Bel viso, occhi verdi e penetranti, un seno prosperoso, fianchi un poco larghi ma seducenti, due gambe da trentenne. È ancora una bellissima donna per la sua età e sono sicura che è molto corteggiata.
Saluta Massimo baciandolo sulle guance con un appetito sensuale che fa ingelosire mia moglie.
Poi saluta mia moglie facendole grandi complimenti per la sua scelta. Mia moglie si rasserena soltanto quando vede arrivare la socia di Gisèle, Anna, una bella donna bionda, polposa, occhi blu, tipo nordico, poco più che trentenne.
Nel momento in cui capisce che Gisèle ed Anna sono amanti comprende anche che la sua gelosia non ha ragione di essere. Fa allora un bel sorriso e le bacia entrambe soddisfatta e rasserenata.
Il trio di donne rivolge poi la sua attenzione alla mia persona. Gisèle e Anna sono semplicemente sorprese ed entusiaste.
Oh, cara Adele, ma Sandra è bellissima! Fatti vedere amore, mi dice. E mi fa girare su me stessa. Oh, ma… che bel bocconcino!
Come ti chiami tesoro? Mi chiede Anna su un tono eccessivamente confidenziale.
Mhm… Sandra, rispondo io con una vocina da donnicciola e aria remissiva.
Ma che carina! Esclama Gisèle attirando così l’attenzione di due sue clienti intente a pagare alla cassa. Le due signore di mezza età mi guardano sospettose, sorridono, vistosamente divertite dalla scenetta.
Ho l’impressione che con il loro acume femminile hanno già intuito quale è la situazione ed arrossisco vistosamente.
Meno male che salutano Gisèle ed Anna come si fa tra amiche e se ne vanno.
Gisèle mi prende sotto braccio e mi guida all’interno del negozio verso una stanzetta dove mi fa spogliare e sdraiare.
Massimo e Adele fanno capolino all’entrata. Gisèle dice loro di fare ritorno tra un paio di ore.
Adele mi manda un bacio con la mano e mi annuncia che vanno a fare la spesa e magari un poco di shopping.
Li saluto amichevolmente e mi lascio fare da Gisèle che mi coccola tutta.
La prima cosa che fa è quella di farmi i complimenti.
Cara Sandra, ho raramente visto un bel corpo effeminato come il tuo. Sei già bellissima al naturale!
Grazie! Rispondo io un poco imbarazzata.
Bene, iniziamo con il togliere i piccoli peli indesiderati. Anna, la mia assistente si occuperà dell’elettrolisi. È un procedimento praticamente indolore ma un poco lungo. Serviranno diverse sedute ma sei fortunata. Hai pochi peli solo sul viso e un poco sulle gambe ma non dovrebbero essere molto resistenti.
Arriva Anna con sorriso un poco divertito ma amichevole ed inizia la seduta. Anna è una professionista compiuta nonostante la giovane età. Procede come fosse un medico, meticolosa e paziente. Attacca ogni millimetro della mia pelle a cominciare dal viso. Resto con gli occhi chiusi e avverto poco e niente.
Mi chiedo se sto facendo un errore. La mia vita coniugale e sentimentale sta prendendo una piega che mi piace molto, che ho anche voluto in parte ma sta cambiando velocemente. Cosa dirò in ufficio? Ma soprattutto come spiegherò la cosa ai miei genitori, ai miei parenti ed amici?
Passa il tempo tra mille pensieri. Anna ha finito la sua prima seduta con me.
Sei stata bravissima, Sandra, mi dice. Molto ferma. Ho lavorato bene ed in profondità. Per essere la prima volta siamo già a buon punto. Qualche seduta ancora e non avrai più fastidi. Dobbiamo però sapere se mantenere tutta la peluria intorno al tuo piccolo pene oppure se dobbiamo intervenire anche lì.
Non so cosa rispondere, dico io. Forse sarebbe meglio chiederlo a mia moglie quando tornerà a prendermi.
Va bene, dice lei sorridendo. È una bella donna e molto forte, non è vero?
Beh, sì e l’amo tanto!
Si vede. Sei veramente un bocconcino prelibato, cara Sandra. Potessi fare lo stesso con un mio amichetto!
Anche lui è?…
No, non ne vuole sapere. Eppure avrebbe il fisico adatto. Ma si ostina ad atteggiarsi da maschiaccio quando è un piccolo femminiello dentro. Peccato perché con il tempo sarebbe una grande fichetta! E parte con una risata sonora.
Gisèle arriva. Ispeziona il lavoro di Anna. Le fa i complimenti. Brava Sandra, mi dice. Sei stata paziente e Anna ha fatto un ottimo lavoro. Ti basteranno un numero limitato di sedute per ovviare alla poca peluria. Vieni adesso, andiamo a farti una bella pulizia della parte alta del viso.
Ma sono nuda! Dico io vergognandomi.
Che carina, esclama lei. Ma no. Ecco una blouse per te.
Mi offre un capo di vestiario simile al loro, una blouse bianca che mi copre un poco ma non molto le gambe. Mi da anche delle ciabattine.
Vieni adesso. Marcia ti sta aspettando.
Mi ritrovo davanti una bionda dagli occhi blu, anche lei tipo nordico, con sguardo maligno ma sorriso ampio. Sembra che Gisèle abbia una predilezione per questo tipo di donna. E dal bacio che si scambiano sembra che si diverta anche molto con loro. Ci presentiamo. Lei è esperta nel trattamento del viso anche se poi si occuperà pure del mio corpo.
Inizia la seduta. Molto rilassante devo dire. Non so se tutte le donne provano le stesse sensazioni ed emozioni quando vanno in una salone di bellezza e benessere ma io mi trovo bene. È piacevole anche se Marcia mi spunta ogni tanto le sopraciglia e mi massaggia vigorosamente il collo.
In capo ad una mezza ora non mi riconosco o quasi. Il mio viso è meno stanco. E’ più luminoso. I tratti sono più sfumati. Le mie sopraciglia sono curate, arcuate e assottigliate. Sarà un problema sostenere il mio ruolo da uomo in società!
È Gisèle ad acconciarmi i capelli. Non sono molto lunghi e non posso permettermi altro che un taglio androgino. Lavora di pettine e forbici. È bravissima e velocissima. Mi controlla spesso. Rivede i dettagli, forza il suo tocco intorno al collo, lascia sfumare delle ciocche sui lati degli occhi. Il risultato è sorprendente. Certo non sono mai stato molto virile ma adesso chiunque capirà che sono del terzo sesso. Sono meravigliata ed impaurita allo stesso tempo. Chissà come farò ad andare al lavoro lunedi?
Marcia torna da me per occuparsi del mio corpo. Vengo massaggiata con prodotti che sembrano oleosi ma lasciano la pelle pulita, liscia, soffice.
Infine Gisèle si incarica di farmi un trucco leggero appena velato. Pochi tocchi e non mi riconosco più. Ho davanti a me l’immagine di una ragazzina. Una adolescente birichina!
Mi sto ancora ammirando nello specchio quando arrivano Adele e Massimo. Mia moglie si esalta nel vedermi.
Oh, mio… Oh, Sandra! Ma sei bellissima! Fatti ammirare. E mi lascio guardare e toccare sorridendo per la sorpresa dipinta sul volto della mia sposa.
Gisèle si diverte a prendermi un poco in giro amichevolmente poi mi dice che abbiamo alcune altre cosucce da fare. Le unghie per esempio.
Le unghie? Chiedo io. Ma come faccio con il lavoro?
Niente paura. Intanto facciamo un pedicure e manicure poi useremo soltanto uno smalto protettivo rosa appena visibile.
Adele chiede a Gisèle se può anch’essa approfittare del servizio.
Ok, risponde Gisèle ma mi occuperò personalmente di Sandra allora. E così procediamo.
Massimo si diverte molto a seguire le nostre cure corporali. Sorride e chiacchiera con Gisèle ed Anna che, meticolose nel loro lavoro, ci fanno belle.
Ad un certo punto Massimo diventa un poco più serio e chiede. Senti Gisèle… ma hai ancora quegli oggettini che ti avevo lasciato un anno fa in custodia?
Ho il pacco nel retro del negozio così come me lo avevi lasciato, caro. Ti serve? Risponde lei.
Beh, sì. Adesso sì. Con la mia ex in casa non potevo certo tenerli a portata di mano né nasconderli. Li avrebbe scoperti in ogni caso. Posso andare a vedere?
Certo, amore. Vieni, ti do la chiave. Dovrebbe essere su uno scaffale in alto a destra subito dietro la porta.
Bene, esclama lui. E lo vedo partire con la chiave verso il retro. Resto con Adele pieno di domande a cui Gisèle risponde solo in parte.
Sono degli accessori sexy che mi ha chiesto di custodire per il tempo della sua relazione precedente. Adesso gli saranno utili immagino.
Adele ed io ci guardiamo dubbiose ed eccitate allo stesso tempo. Intanto le due estetiste stanno lavorando bene ma lo smalto “appena rosa” è alquanto vistoso!
Ma no, mi dice Gisèle. Vedrai che pochi lo noteranno. Pochi? Chiedo io. Speravo che nessuno potesse notare alcunché!
Ma cara… se ci facciamo belle sarà pure per essere notate, no? Ribatte mia moglie!
Stiamo ancora discutendo quando vedo arrivare Massimo con un pacco di media grandezza. Sorride malignamente e mi dice che abbiamo risolto il mio problemino di erezione.
Gisèle ed Anna sogghignano rumorosamente e mi sento umiliato in pubblico. Adele incuriosita chiede di che cosa si tratta.
Lui fruga nel pacco e ne tira fuori vari oggetti. Fa un elenco. Frustini, butt plug, vibratori e peni in lattice di varie dimensioni e forme, poi uno strano aggeggio con la forma del pene ricurvo all’ingiù.
Vedi Adele, questo è un chastity device. Una sorta di gabbietta per peni affinché la persona imprigionata non possa andare in erezione né avere eiaculazioni non controllate. È trasparente, ricurvo per tenere forzatamente il pene in posizione passiva. Lascia spazio per urinare come fa una donna. È regolabile e soprattutto si chiude con un piccolo lucchetto che da alla persona in possesso della chiave un potere assoluto sul prigioniero sessuale. Carino no?
La mia sposa va in estasi. Ulula la sua eccitazione alla sola idea di vedere il mio cazzetto in gabbia. Gisèle ed Anna ridono di gusto. Io cerco di sorridere ma la cosa non mi piace molto. Essere sissy e cuckold ok, ma privato di piacere non mi va. Solo che sono lì in quattro a caldeggiare la mia sottomissione e non riesco a rifiutare.
Gisèle mi tira via la blouse. Resto nudo sotto. Adele si incarica di prendere in mano il mio piccolo sesso che reagisce subito al suo tocco. Lei lo colpisce più volte e mi strizza i testicoli per mantenerlo flaccido. Dolore! Infine Massimo si incarica di sistemarlo all’interno della gabbietta.
Non so perché ma l’idea che mi faceva paura prima adesso mi eccita tantissimo. Ma che pervertita sono? Una volta ingabbiato, il mio piccolo sesso tenta di reagire ma ovviamente non riesco ad andare in erezione. Avverto un dolore all’inguine e quando Adele chiude il lucchetto capisco di essere ormai un giocatolo nelle loro mani. E la cosa mi rende stranamente felice!
Massimo inserisce la chiave del lucchetto nella collana che due anni fa regalai a Adele.
Adesso sei tu la sua custode e potrai decidere quando permettere a Sandra il suo piccolo piacere naturale. Ovviamente non troppo spesso!
Quanto spesso? Chiedo ingenuamente.
Beh, dalla mia esperienza direi una volta ogni due o tre settimane, se sei collaborativa come lo sei stata fino ad oggi.
Le signore ridacchiano di gusto ma mia moglie non affonda il dito nella piaga. Viene verso di me e mi bacia sulla fronte. Ti voglio bene, amore, mi dice. Sarò magnanime, vedrai. Ma l’idea di essere in situazione di controllo mi eccita un sacco sai!
Mi lascio baciare sulle labbra con sollievo. Quelle labbra che in un modo o in un altro fino al giorno prima erano solo per me e che condivido adesso con Massimo. Quelle labbra che si sono divertite anche a succhiare la sua belva di pene mi stanno facendo un bene dell’anima. Anche se mi sento sempre più umiliato ed accetto di essere lo zimbello della situazione.
Gisèle propone di concludere la mia metamorfosi con la perforazione dei lobi delle mie orecchie.
Ho degli orecchini del mio gioielliere di fiducia che andrebbero molto bene a Sandra, esclama entusiasta.
Ma? Non posso mica andare a lavorare con degli orecchini! Ribatto io impaurita.
Beh, dice lei, orecchini vistosamente femminili per l’intimità e orecchini androgini per tutti i giorni. Abbiamo tutto il necessario, cara.
Massimo si esalta all’idea e la mia sposa inizia a battere le mani dall’entusiasmo.
Detto e fatto. Dopo mezz’ora mi ritrovo con degli orecchini a forma di cuoricini rosa per tutti i giorni! Senza contare quelli vistosamente femminili che, quando li provo, pendono e mi danno un aria vagamente da star!
Come faccio con il sig. Pacini? Chiedo io. Se mi vede arrivare lunedi conciato così rischio di essere espulso dalla biblioteca!
E perché mai? Chiede Massimo. Non penso proprio. Non ti preoccupare. Lunedi prossimo ti accompagno io a lavoro. Vedrai che il tuo capo saprà rispettare le tue scelte.
Mi sento stranamente meglio. Sono umiliata ma sostenuta da Massimo, da mia moglie e anche dalle signore del negozio.
Anna solleva infine la questione dei peli del mio pube. Massimo mi vorrebbe spoglia del tutto ma mia moglie chiede che mi venga lasciato un piccolo mucchietto di pelo a forma di cuoricino. Mooolto sexy ulula Gisèle! E si mettono d’accordo per la forma in questione. Io resto remissiva davanti alle loro decisioni. Qui le donne comandano e lo fanno per il mio bene… così dicono!
A fine seduta pago per i servizi. Un prezzo di favore che mi costa diverse centinaia di euro!
Adesso è il momento di lasciare il negozio e di uscire. Intanto incontro tre signore clienti di Gisèle che mi guardano di traverso anche se una di loro mi sorride e mi fa i complimenti per il mio taglio di capelli e per gli orecchini. Le altre due ridacchiano ma la prima le riprende seccamente. Le sono riconoscente con lo sguardo e ringrazio per i suoi apprezzamenti.
Massimo è uscito a prendere l’auto. Ha trasportato il suo pacco di regalini segreti. Adele mi prende per mano come fossi una amica e usciamo dal negozio dopo avere baciato e ringraziato Gisèle e Anna che mi aspettano tra due settimane per la prossima seduta.
Esco dal negozio e mi sento tutti gli occhi dei passanti addosso. Sensazione devastante! Mi sento ridicola ma allo stesso tempo cerco di reagire e passo alla provocazione. Mentre mi incammino verso la macchina parcheggiata ad una ventina di metri inizio a sculettare!
Mia moglie sembra sorpresa e divertita. Una signora anziana parte con uno sguardo di sdegno e con una battuta ovvia – che tempi!
Accuso un poco ma non troppo. Sto per arrivare alla macchina quando noto un signore di mezza età che mi lancia uno sguardo interessato. È un bell’uomo e mi sorride.
Hai fatto colpo mia cara, scherza mia moglie. Se ti lasciassi qui in mezzo alla strada sono sicura che quel signore si offrirebbe di aiutarti in qualche modo e so che sarebbe molto galante con te! E ridacchia sorniona.
Io guardo ancora il signore che si è girato prima di voltare l’angolo. Mi rendo conto che riesco a provocare reazioni diverse negli altri e che non solo Massimo mi trova carina. È confortante.
Rientriamo a casa parlando del nostro programma per il fine settimana. Staremo a casa ad approfondire la nostra nuova relazione. Massimo mi dice che ha tanta voglia di fare l’amore con la mia sposa. Mi chiede se sono contenta.
Certo ribatto io, purché tu la renda felice. La amo tantissimo e vorrei che fosse ogni giorno raggiante come l’ho vista stanotte.
Adele si gira verso di me e mi ringrazia con un bacio affezionato. Sei così carina, Sandra. Spero che dopo avermi colmata di passione Massimo abbia ancora qualche energia per te. Te lo meriti davvero!
Sorrido colma di gioia. È una situazione che va oltre le mie più rosee speranze.
Una volta a casa sistemo il pacco dei regalini nella mia cameretta. Massimo mi chiede di cambiarmi in cameriera sexy mentre scende giù da Adele. Oggi è di buon umore e cucinerà lui per tutti. Ovviamente dovrò servire a tavola.
Lo bacio con passione. Gli accarezzo la patta enorme. Corpo possente, profumo di maschio. Ti desidero tanto, Massimo, gli dico!
Lui accetta ben volentieri ma dopo poco mi lascia per ricongiungersi alla mia sposa in cucina.
Nel frattempo mi preparo. Scelgo un reggicalze di pizzo nero con delle calze dello stesso colore. La mia gabbietta di castità mi impone di portare una mutandina comoda. Indosso un costumino da cameriera bianco e nero con cuffietta e tanta crinoline ovunque. Altro regalo di Massimo. Mi ritocco il trucco. I miei lobi pungono ancora un poco ma decido di indossare gli orecchini più femminili e vistosi. Una spruzzata di Lacôme e mi sento pronta. Un ultimo sguardo allo specchio, sistemo un poco i capelli sotto la cuffietta, un vezzo allo specchio e mi incammino verso la sala da pranzo per apparecchiare.
Lì, trovo Adele che ha già sistemato la tovaglia.
Lascia, cara, faccio io, le dico. Sono io la cameriera di casa! Le lancio ammiccando e facendole l’occhiolino.
Lei sorride. Come vuoi Sandra, mi risponde e va in cucina ad aiutare Massimo.
Sistemo le posate e tutto quanto il necessario. Mi diverte molto questo ruolo. Chissà se sarà sempre così piacevole?
Mezza ora dopo il pranzo è pronto. Abbiamo un menu di carne ma Massimo è un ottimo cuoco e la sua cucina è piuttosto leggera e sfiziosa.
I due amanti si siedono ed inizio a servire. Con il carrello faccio avanti e indietro tra la cucina e la sala da pranzo sculettando per il divertimento loro e mio. Quando servo li chiamo signore e signora. Parlano tra loro di cose che mi riguardano anche ma non riesco ovviamente a seguire la loro conversazione. Alla fine del pranzo mi danno libertà di andare in cucina a pranzare anche se con un menu leggero. Eseguo felice che si prendano cura di me. Avevo pensato già di stare un poco a dieta ma detto da loro la cosa diventa più intrigante ed umiliante e quindi mi eccita molto di più.
Si mettono sul divano e guardano la TV mentre mi incammino verso la cucina.
Salto il primo e mangio un poco di arrosto con della bella insalata e un frutto. Poi mi metto a lavare i piatti. Devo fare riparare la lavastoviglie non fosse altro per preservare le mie unghie ormai bellissime. Anche con i guanti rischio di sciuparle.
Una volta terminato di riassettare la cucina torno in salotto. Trovo Massimo impegnato in una copulazione lenta ma gustosa con mia moglie. La sta montando da dietro con calma. Lei mugola appena ma il suo sguardo è pieno di goduria estrema. Mi avvicino.
I signori hanno ancora bisogno di me? Chiedo io sommessamente.
Si cara, mi risponde Massimo, resta qui per favore. Siediti Sandra perché una volta finito qui vorrei che tu ci ripulissi come sai fare tu.
So già a cosa faccia allusione e mi siedo in poltrona di fronte a loro in dolce attesa.
Massimo inizia a pompare più forte. Adele si agita sotto di lui. I suoi seni traballano come impazziti sotto le sue spinte. Inizia ad ululare il suo piacere e lui comincia a scoparla come uno stallone.
Sento il mio cazzetto che tenta di reagire ma che non può. Erezione impedita erezione impazzita. La mia libido va in tilt. Farei qualunque cosa per un attimo di sollievo e sono passate solo tre ore da quando sto indossando la mia gabbietta!
La mia sposa ed il suo amante si stanno dimenando all’impazzata. Rantoli e spinte folli di lui. Mugolii e danza d’amore di lei che viene due volte rumorosamente. Infine, mentre sto colando fluidi dal mio piccolo pene martirizzato, Massimo esplode urlando il suo seme in lei, bagnando anche il divano di cuoio.
Aspetto che riprendano fiato e chiedo se posso farmi avanti.
Adele mi sorride e mi risponde di sì. Massimo esce lentamente dalla mia sposa e mi affretto a leccarle la passerina slabbrata. Profumo intenso di sesso, gusto meraviglioso dei loro fluidi mescolati. La crema di Massimo è come sempre abbondante, bianca, fragante e viscosa. Una pura delizia. Lecco tutto, succhio con gusto. Ripulisco Adele come si deve mordicchiando ogni tanto il suo clitoride e rischiando di farla venire di nuovo. Viene comunque mentre sono intento a ripulire il cosone di Massimo. Mi accarezza la gabbietta sotto la gonna mentre succhio con soddisfazione il grosso glande del vero maschio di casa. Non riesco ad andare in erezione ma stando in ginocchio soffro meno. Lei si eccita tanto che si fa un ditalino e viene con immenso mio piacere. Non lo aveva mai fatto da sola accanto a me ed è uno spettacolo. La ripulisco di nuovo poi Massimo mi invita a ripulire anche il divano. Lo guardo umiliata ma anche divertita poi eseguo e bevo ogni goccia del suo meraviglioso seme.
Una volta calmati Adele mi chiede di andare a rifarmi il trucco e loro se ne vanno in camera.
Vado nella mia cameretta dove mi rifaccio il contorno degli occhi e con matita e rossetto mi rifaccio le labbra rosa scuro. Quando esco vi è silenzio. Decido di scendere a guardare un poco di televisione. Magari una telenovela. Trovo un episodio ritrasmesso di Desperate Housewife.
Sto guardando la fine dell’episodio quando sento che i due amanti si danno di nuovo da fare. Chissà cosa penseranno i vicini? Le loro urla e quelli di mia moglie in particolare, sono inequivocabili ma soprattutto lei che chiama Massimo, Massimo, ancora ti prego ancora! Sono sicura che dovremo dare presto o poi delle spiegazioni.
La cosa che mi preoccupa è cosa succederà con le nostre famiglie rispettive. Quella di Adele è molto liberale ma la mia per niente. Mio padre è un tradizionalista inveterato in fatto di costumi. Solo mia madre forse accetterebbe un figlio effeminato. Ma come la prenderebbe di saperlo anche cornuto consenziente?
Non ci vediamo da alcune settimane e so che entro un mese dovremo comunque incontrarci per una riunione di famiglia causa una eredità nella nostra regione d’origine.
Non mi potrò certo fare vedere così conciato ma forse sarà l’occasione giusta per parlare con mia madre. Spero sia in grado di capire.
Intanto decido di riassettare la casa. Mi metto a pulire e a rimettere a posto alcuni sopramobili. Lo faccio provando un vero piacere a fare da cameriera. Mi piace molto più che non il mio triste lavoro in biblioteca. Già la biblioteca! Come potrò presentarmi lì lunedi agghindato da femminiello?
La calma del nostro appartamento non è durata molto. Di nuovo Massimo deve essersi messo a scopare la mia mogliettina che urla il suo piacere ai quattro venti. È veramente uno stallone! La scelta giusta che ho fatto mi rallegra. Mia moglie se lo merita. La adoro e voglio il suo bene a tutti i costi. Farei qualunque cosa e la sto facendo!
Così va avanti il pomeriggio. È tardi quando Adele si affaccia in cucina con una vestaglia trasparente e sexy. È nuda sotto, bellissima, un poco spossata ma raggiante di felicità.
Ciao Sandra, ho paura che ci siamo trattenuti più del dovuto. Massimo è sù che dorme povero caro. Sono stata insaziabile ma ho voluto approfittarne. Avverto che domani non sarà possibile. Sento infatti arrivare le mie mestruazioni e questo significa che per parecchi giorni dovrò fare a meno del mio stallone. E sorride facendomi l’occhiolino.
Capisco, dico io. Peccato, vero? Dico io. Appena due giorni di sesso intenso. Ma dopo il ciclo potrai di nuovo divertirti liberamente.
Già! Intanto sarebbe carino se potessi giocare un poco con lui, sai intendo intrattenerlo. E vorrei anche che tu ne approfittassi, amore. Ti ho vista ieri come eri in estasi quando Massimo ti scopava di santa ragione. Sarebbe meraviglioso se Massimo accettasse di essere carino con te.
Qualcuno mi ha nominato? Chiede Massimo un poco sonnambulo.
Lo guardo con meraviglia. È venuto in cucina con solo un paio di ciabattine mie che gli stanno strette. Il suo lungo pene penzola tra le gambe e mi chiede se ha qualcosa di adatto per lui.
È bellissimo! Possente, virile, un profumo di muschio e di maschio che fa da contraltare a quello di mia moglie.
Sai Massimo, dice mia moglie sorniona. Stavo dicendo a Sandra che sento arrivare il mio ciclo. Sarebbe carino se oltre a giocare con me altri giochini amorosi approfittassi della mia naturale defaillance per allietare la nostra volenterosa e sexy cameriera. Penso sia il minimo che possiamo fare per ringraziarla di quanto sta facendo per noi.
Massimo la guarda con meraviglia. Penso che la sua sorpresa sia vera e totale. Dubito gli sia mai capitato un caso del genere nella sua carriera di amatore. Sorride e la bacia passionalmente per poi baciarmi pure. Mi sento elettrizzata e spero che stanotte o domani al limite mi possa fare felice.
La notte è tutta per mia moglie. Assisto alla prima serata tra loro. Massimo continua ad essere un mandrillo. Adele si abbandona tra le sue braccia dopo due ore si sesso sfrenato e dopo che mi sono affrettata a fornire loro dei drink che accettano volentieri. Il mio buchino è tutto bagnato ed il mio piccolo pene ingabbiato cola fluidi preseminali abbondanti.
Si addormentano felici quando socchiudo la porta e mi incammino verso la mia cameretta. Penso che dovrò rivedere tutto l’arredamento. Un tocco più femminile si impone. Spero proprio che la mia dolce metà possa aiutarmi. Intanto mi preparo per la notte. Mi strucco, mi faccio una doccia calda. Poi indosso un pigiama rosa che mi ha prestato Adele. Devo anche pensare all’acquisto di vestiti e sottovesti normali per una donna. Sarebbe meravigliosamente eccitante entrare nella routine femminile. Non solo quindi lingerie e abitini sexy ma anche cose più normali per esaltare il mio lato femmineo.
Mi metto a leggere un poco una rivista di Vogue preso a mia moglie poi probabilmente mi addormento in fretta. Sono spossata dalla giornata.
Durante la notte mi sveglio per bere. Sono le tre passate. Avverto il gracchiare del letto che conosco bene ed il rantolo soffocato dei due amanti provenire dall’altra stanza. Instancabili e sfrenati!
Mi addormento felice per mia moglie e pieno di speranza per il l’indomani.
La mattina successiva mi sveglio rigenerata. Sono le otto di domenica mattina.
Il sole splende. Si annuncia una bella giornata. Mi alzo pigramente e vado alla finestra. Si sente il canto degli uccellini. Pochi passanti. Poche autovetture. Mi incammino verso il bagno. Per fare i miei bisognini sono costretta ormai a sedermi sul vaso. Fa molto femminile. Lo accetto anche se mi chiedo per quanto tempo dovrò indossare questa gabbietta.
Vado in camera. Mi trucco leggermente. Indosso la mia lingerie con cura e dedizione. Mi vesto con il mio vestitino da cameriera fucsia. I miei orecchini. Un tocco di profumo. Mi guardo allo specchio. Carina!
Vado in cucina e preparo la colazione. Apparecchio in sala da pranzo. Poi torno a mangiare qualcosa in cucina.
Sono quasi le nove e mezza quando vedo arrivare Massimo. Sto spolverando un poco. Mi si avvicina, mi stringe nelle sue braccia e mi bacia dolcemente.
Sei mattiniera, mi dice con un sorriso.
Beh, sono la cameriera di casa, no? Rispondo io, birichina.
Ti piace esserlo? Mi chiede.
Certo, fintanto che dai piacere a mia moglie e che mi offri qualcosa della tua virilità.
Penso che per qualche tempo sarai tu a darmi piacere. Tua moglie ha iniziato il suo ciclo proprio stamani come già se lo sentiva ieri. Ha un forte male di testa. Penso che resterà al letto stamani.
Con questo mi accarezza tutta, mi bacia, mi stringe a sé. Sono in subbuglio.
Vuoi fare colazione? Chiedo io timidamente.
Dopo! Mi dice lui. Vieni, amore, avrei bisogno che tu ti prendessi cura di me. Tua moglie è stata fantastica stanotte ma stamani ho ancora voglia e lei non può.
Sono sicura che il mio sguardo sia stato al culmine della brillantezza. Mi metto in ginocchio davanti a lui. Tiro giù i suoi pantaloni. I suoi boxer. Ed ecco il mio amico del cuore! Bello, semi eretto, lungo, profumato e nodoso.
Lo accarezzo con cura. Gioco con la pelle per scoprire il grosso glande. Lo bacio con amore e lo prendo in bocca. Avverto il sapore suo e di mia moglie. Delizioso! Lo succhio bene. Scendo con la lingua fino ai testicoli. Li lecco con passione e dedizione. Spero nella abbondanza del loro seme. Poi riprendo a succhiare il cazzone tutto.
Vado avanti per lunghi minuti. Poi Massimo mi chiede se ho voglia di farmi montare. Sono entusiasta!
Mi posiziono davanti a lui, culetto per aria e mani sul tavolo. Mi alza la gonna, mi tira giù le mutandine rigorosamente poste sopra il reggicalze per facilitare la copulazione.
Umetta ben bene il mio buchino. Lo vedo prendere un poco di burro da tavolo. So cosa vuole fare. Ingrassa il mio buchino ed il suo pene e infine mi entra dentro con forza e dolcezza. Penetra senza farmi male. Entra tutto ed è una goduria.
Rantolo di piacere per la dolce invasione. Lo sento scivolare in me. Mi apre tutta. Si insinua da padrone nella mia carne e mi fa vibrare di benessere. Completezza è la sensazione che avverto. Massimo mi sta completando. Io piccola ed effeminata completata da lui forte e sessualmente iperattivo. Inizia a spingere, a ritrarsi e spingere ancora. Presto stantuffa il mio culetto con forza facendomi ululare. Lo incito e mi viene a baciare dietro le orecchie. Mi tiene per i fianchi e finisce col sbattermi a dovere. Va avanti con gusto e lungamente come è il suo solito. Il tavolo sotto di me trema per le sue spinte possenti, arcuo bene la schiena per favorire la sua penetrazione ed il mio piacere. Il mio cazzetto ingabbiato tenta di reagire invano. È una mortificazione dolcissima sentirlo soffrire impotente e sottomesso, reso incapace mentre il cosone di Massimo imperante mi scopa con tutta la sua virilità. Poi avviene una cosa magica.
Non solo godo dal culetto. Non solo sento salire in me una onda di piacere intenso dalle mie viscere. Ma la mia prostata così sollecitata inizia a farmi vibrare tanto e poi tanto che il fregare del suo grosso pene mi fa venire involontariamente!
Una eiaculazione anale! Un milking come dicono gli anglosassoni. Non una vera e propria eiaculazione poiché il mio piccolo pene è assolutamente flaccido seppure eccitato. Ne avevo sentito parlare nei racconti letti ma non l’avevo mai provata. Urlo di felicità quando le mie goccioline di seme vengono spruzzate nonostante la gabbietta di contenimento. Massimo raddoppia i suoi sforzi, consapevole di quanto stia accadendo ed erutto ancora e ancora gocce preziose di amore che si spargono un poco dappertutto sulla tovaglia, sul pavimento e sulla sedia alla mia destra.
Sono felicissima e sorpresa. Chiamo Massimo con tutti i nomi d’amore che conosco e lui mi bacia a ripetizione mentre riprende a sfondarmi allegramente. Sono sua per sempre, lo so! Mi chiava ancora per un bel poco. Io sottomessa e completa. Poi, quando sta per raggiungere il culmine del suo piacere esce rapidamente da me e mi chiede di mettermi in ginocchio. Non vedo l’ora!
Aspetto con ansia mista a desiderio profondo il suo amore. Lo guardo intensamente, apro la bocca, lo prendo per quanto sia possibile tra le mie labbra e in meno di trenta secondi eiacula la sua sovrabbondante profusione di sperma in me. Gusto delizioso a cui mi sto abituando come ad un nettare. Cerco di bere tutto anche se qualche goccia scivola giù sul mio petto.
Con cura e dedizione lo ripulisco con la lingua. Mi attardo sulla verga, poi sui testicoli. Infine poso un bacio di riconoscenza sul glande. Il suo pene rimane semi eretto. Troppo bello ed invitante. Non sono sazia e vorrei subito rianimarlo ma la voce di mia moglie mi ferma.
Buongiorno sporcaccioni! Vi siete divertiti in mia assenza? E si mette a ridere di gusto.
Mi giro. E' in vestaglia. Bella come solo le donne innamorate sanno essere. Offre un bacio di passione a Massimo che ricambia prendendola tra le sua braccia e stringendola a se. Poi viene da me che mi sono rimessa in piedi e mi bacia sulla bocca in segno di profonda amicizia. Con l’occasione si gusta il sapore di lui sulle mie labbra.
Servo la colazione. So che mia moglie lascerà che Massimo si sfoghi con me per i giorni del suo ciclo. Così la colmo di attenzioni. Adele sembra felice.
Passo la mattinata a occuparmi della casa. La mia sposa che è tornata al letto mi da consigli sulla pulizia, la rimessa in ordine delle camere. Faccio una lavatrice e stendo i panni in una stanza apposita che abbiamo. Apro le finestre per fare entrare l’aria. Il signore Mario, nostro vicino è sul balcone. Mi guarda stupito. Penso che non mi riconosca, o forse sì. Non sa come reagire. Gli dico buongiorno come se niente fosse. Fa un cenno con la mano e rientra in fretta nel suo appartamento. Lo vedo parlare con sua moglie. Sì, penso che mi abbia riconosciuta. Chissà cosa si dicono?
Nel frattempo Massimo è andato a casa sua a prendere i suoi effetti per qualche giorno. Abbiamo deciso che rimarrà da noi per la settimana a venire. Se ci troviamo d’accordo nel nostro ménage a tre potremmo prendere in conto una possibile sua sistemazione definitiva qui da noi.
Siamo vicini all’ora di pranzo. Adele mi mostra alcune ricette, in particolare una torta di sua nonna da leccarsi i baffi. Cuciniamo insieme ridendo e scherzando. Lei mi prende in giro perché sono carina ma un poco impacciata ancora in cucina. Faccio del mio meglio però e piano piano le dimostro che ce la posso fare. Sembriamo due amiche del cuore e ci coccoliamo a vicenda tra un piatto e l’altro.
Massimo rientra in tempo. Ho apparecchiato per tre. È domenica quindi pranzerò con loro anche se il mio ruolo mi impone di servire in tavola. Sono felicissima ed eseguo il tutto per la loro e la mia soddisfazione. Pranziamo parlando di cose varie. Ci guardiamo il telegiornale a seguire. Soliti scandali in Italia e crisi internazionali, problemi economici legati alla globalizzazione. Discutiamo di possibili rimedi. Siamo abbastanza d’accordo. L’ultra liberismo non è un buon sistema per la maggior parte della popolazione mondiale. Andrebbe rivisto e corretto e via di questo passo.
Poi cambiamo argomento e mi chiedo come potrò fare per andare domani al lavoro con le mie nuove sembianze effeminate.
Perché ti crei così tanti problemi, cara? Mi chiede Adele. Un outing franco e diretto è sempre la cosa migliore. Comunque parlane con il tuo responsabile! Il sig. Pacini è un uomo severo ma anche equilibrato nei suoi giudizi. Non penso che creerà troppi problemi. Certo non potrai andare a lavoro vestito da donna. Sarebbe eccessivo. Ma con uno stile androgino penso che non potrà che essere accettato, specie se parli direttamente con lui.
Sì, ma cosa gli dico? Riprendo io. Che sono omosessuale?
Non ci sarebbe niente di male. Ribatte Massimo. Ma non è questo il punto. A termine saresti una bellissima donna. Ed è quello che spero tu diventerai entro un paio di anni. Quindi sarebbe opportuno che tu parlassi chiaramente della tua intenzione di intraprendere un processo di femminizzazione o meglio di transessualità perché ti senti donna.
Mi sento donna? Chiedo io scherzando con una vocina effeminata.
Beh, amore. Non mi sembri molto virile al momento e quando avrai superato i primi sei mesi della cura ormonale non sarà più possibile scambiarti con una uomo.
Cura ormonale? Chiedo io sorpresa ed incredula.
Ma certo, riprende lui. Conosco un medico molto fidato e bravissimo, specializzato che abita qui in città, il dott. Moroni. È un amico a cui ho già affidato alcune mie amiche speciali. Sono delle bellissime ragazze adesso. E lui stesso sta con una bellissima transessuale.
Ma non pensi che stiamo precorrendo i tempi? Io adoro il mio ruolo nel nostro trio ma non mi sento pronta per un passo del genere! Ribatto io.
Certo però che sarebbe una figata! Parte mia moglie con entusiasmo debordante. Mi accarezza le gote e mi tratta da ragazzina. Pensa a cosa potremmo fare se tu fossi veramente una bella donna con delle vere tette!
Ci penso ma trovo comunque che sia una pessima idea. Non voglio perdere il mio lavoro!
Ma chi parla di perderlo! Sono sicura che tutti in ufficio sapranno comprendere. E poi darebbe più credibilità alla tua storia di transizione.
Ma…
Ok, non insisto, dice Massimo, ma pensaci. Adesso ci rilassiamo un poco.
Accendo la TV e li lascio in salotto abbracciati e felici. Io sparecchio e vado a fare le faccende in cucina. Certo che mi piacerebbe avere un piccolo seno da accarezzare. E poi adoro portare il reggiseno. Con delle belle tettine sarebbe molto sexy. Ma come posso fare per conciliare vita sessuale e sentimentale con la mia vita professionale? E cosa direi ai miei genitori o ai miei suoceri?
Sono presa da una tormenta di pensieri mentre sto finendo i miei compiti in cucina. Una volta eseguiti, esco e vado in camera per un ritocco al mio trucco.
Mi guardo allo specchio e l’immagine da donna che mi arriva mi fa pensare ulteriormente alla proposta di Massimo. Certo che sarebbe veramente un peccato non essere una transessuale. Ne ho il fisico ed il fascino. Ci devo pensare sul serio. Ma non adesso.
Mi riposo un poco sul letto. Una mezza ora appena poi mi alzo e vado in salotto dove trovo mia moglie in ginocchio tra le cosce di Massimo intenta a succhiare con dedizione il suo meraviglioso membro. Sorrido. Adele sta facendo cose che solo due giorni fa non mi avrebbe confessato neanche sotto forma di fantasia e nemmeno durante le nostre particolari effusioni al letto.
Mi siedo silenziosamente di lato e la osservo. Lei si gira, mi fa l’occhiolino e riprende il suo servizio al nostro bull. Massimo è in trance, si lascia fare beato di felicità. La fellatio è lunga. Mia moglie si ferma un istante e mi chiede di aiutarla. Brivido di emozione! Mi affretto accanto a lei. Sorrido e condivido il suo piacere con gioia.
Massimo è il solito mandrillo. È forte e resistente come non sapevo un uomo potesse essere. La mia sposa ed io femminuccia in calore ci diamo da fare. Lecchiamo, succhiamo, ci baciamo di fronte a lui. Accarezziamo i suoi copiosi testicoli per poi riprendere a pompare.
Dopo circa mezza ora ci ricompensa entrambe con una eiaculazione sovrabbondante. Getti e getti di dolce sperma caldo, bianco e profumato che raccogliamo vogliose e ci rubiamo a vicenda ridendo di felicità.
Le mie bambine! Esclama Massimo tenendoci ambedue per la testa. Siete fantastiche! Vi amo entrambe.
E ti amiamo entrambe, risponde Adele! Annuisco mentre succhio il mio dito pieno del suo seme che ho raccolto sul seno di lei.
Passiamo il pomeriggio a guardare la televisione. Io accovacciata alla sinistra di Massimo, mia moglie sulla sua destra. È una visione idilliaca del nostro nuovo rapporto. Chissà se durerà? Intanto ne approfitto.
In serata mi metto a cucinare e mi occupo di tutto per preparare la cena. Adele mi raggiunge solo per darmi alcuni consigli. Da brava cameriera eseguo gli ordini della mia padrona di casa. Sto apprendendo molto e mi piace. Lei mi dice che sono molto portata e che un poco più di pratica farei felice un uomo anche come casalinga.
Ridiamo di gusto della sua battuta poi ci apprestiamo a cenare. Cena frugale anche se Massimo ha diritto ad un supplemento. Formaggi vari. Noi due invece stiamo leggere. Mi sto adeguando alla dieta di mia moglie e mi sembra di stare meglio.
Dopo cena, riposino per loro, faccende in cucina per me. Poi mia moglie con generosità ci lascia nell’intimità secondo i patti. Massimo mi prende da dietro e mi scopa a lungo. Poi salgo su di lui che sta seduto in poltrona e cavalco il suo cosone fino a farlo eiaculare gustosamente e rumorosamente. Sento il suo caldo sperma in me ed il mio cazzetto remissivo nella sua gabbietta non smette più di sfogarsi con liquido preseminale.
Parliamo un poco e gli chiedo dettagli sul dott. Moroni. Mi racconta che lo conosce da anni, che è un bell’uomo, molto affabile e specializzato in transessualismo. Molti uomini più o meno effeminati si rivolgono a lui ottenendo ottimi successi.
Ho pensato a quello che mi hai detto. Non sono ancora del tutto convinta ma l’idea mi attrae molto, gli confesso.
Bene! Riprende lui. Non voglio forzarti la mano Sandra. Ma ritengo che sarebbe meraviglioso. Tua moglie era entusiasta. Vederti meno uomo la rende più libera di stare con me. Per te sarebbe una occasione eccezionale. Gli ormoni hanno il doppio effetto di inibire la tua virilità e di sviluppare eccezionalmente i tuoi sensi femminili. Fare l’amore da donna sarebbe a quel punto meraviglioso, credimi. Ho già fatto l’esperienza con altre bellissime creature che mi hanno fatto racconti di delirio sessuale inebriante.
Ci penserò… sul serio. Intanto vediamo come va domani al lavoro. Rispondo io. Non so cosa succederà.
Non ti preoccupare, cara. Verrò con te. Ti accompagno in ufficio. Penso che nessuno potrà dire niente.
Lo faresti davvero?
Ma certo, te l'ho già detto! Questo ed altro per te e per tua moglie!
Lo bacio d’istinto e mi metto a coccolarlo tutto. Come è ovvio mi ritrovo tra le sue gambe dopo poco a succhiare il suo bellissimo membro. Ho tanta voglia di un milking anale!
Il gusto è inebriante. Mi intossica la mente. Mi soffermo a lungo sulla sua asta ma prediligo i testicoli ed il glande che mi offrono sensazioni ineffabili di femminilità. Mi meraviglia invece la sua estrema virilità. La sua possanza e la sua capienza di sperma sono incredibili. Eppure è lì tra le mie dita e le mie labbra. Tutto vero e tutto mio! Per qualche giorno ancora potrò gustarmelo appieno. Ed ho l’intenzione di approfittarne al massimo… e non è solo una boutade!
Dopo poco il nostro bull mi prende come fossi una donna vera. Sono sdraiata sotto di lui. Mi ha fatta spogliare. Sono rimasta in reggiseno, reggicalze, calze e scarpini. Ha sollevato le mie gambe e baciato i miei piedini. Ha leccato il mio buchino poi con calma ha infilato il suo cosone in me. La penetrazione è stata dolcissima. Adesso però ha preso il suo ritmo e mi sta sfondando a dovere.
Si accanisce sopra e dentro di me. Mi stantuffa ansimando ed io ululo di piacere intenso. Rallenta il passo per poi riprenderlo più forte ancora. Lo guardo e sono innamorata!
Lui sorride soddisfatto e riprende il suo ritmo da crociera. Lo stringo adesso con le gambe. Voglio sentirlo fino in fondo, farlo mio come lui fa con me. Siamo legati in un amplesso lungo e delizioso. Lui padrone, io femminella sottomessa e completa. Quando ritorna selvaggio a slabbrarmi il culetto con forza lo stringo più forte e mi avvinghio con le braccia e con le mani attorno al suo corpo possente in un delirio di sensazioni sporche e amorose.
Mi sfonda ancora per un poco quando lo sento irrigidirsi e ansimare più forte. È pronto. Lo chiamo amore e lo incito a farmi sua puttana. Mi chiama troia ma mi bacia con passione e finalmente erutta la sua passione. Mi versa in corpo fiotti e fiotti di caldo seme. Sento le mie viscere riempirsi di sperma e vengo analmente senza ritegno. Il mio cazzetto tenuto forzatamente moscio non si oppone alla fuoriuscita di liquido seminale. La forza di Massimo sulla mia prostata, la sensazione bellissima di essere ingravidata, la perversione e l’ardore passionale misti nella mia testa mi fanno eruttare ancora gocce preziose di rugiada d’amore.
Si accascia su di me. Lo stringo forte con le braccia e con le gambe. Rimaniamo così a lungo. Non voglio più separami da lui e se mi chiede di lasciarmi femminizzare oltremodo voglio farlo assolutamente per lui e per mia moglie.
Adele fa capolino per chiederci se abbiamo fatto. Alzo la testa e sorrido anche se avrei ancora voglia di fare sesso con Massimo fino ad arrivare ad un milking anale che mi manca tanto. Capisco però che la mia sposa sia un poco gelosa. Rispondo che per adesso io sono a posto e che spero Massimo si sia sfogato un poco. Massimo sorride ed annuisce poi si solleva, lascia il mio corpo ancora fremente. Esce da me. Un fiotto di sperma fuoriesce dal mio ano slabbrato. Lo sento colare abbondante. È profumato e denso. Mi affretto a raccoglierlo e a gustarlo.
Adele mi dice che sono proprio una troietta. È vero! Ma che bello!
Massimo va da mia moglie e la bacia intensamente.
Vieni amore. Ho bisogno di coccole, dice lei e se ne vanno in salotto, lui nudo e lei in vestaglia. Sono bellissimi.
Devo rimettermi in ordine. Mi pulisco il buchino. Mi alzo. Mi riassetto i capelli. Sistemo la gonna. Un vezzo allo specchio e riprendo il mio ruolo di cameriera di casa.
Quando mi affretto in salotto con i drink la coppia di amanti è abbracciata e silenziosa. Massimo e Adele hanno già quella intesa degli occhi che è tutto un programma. Servo da bere. Faccio un inchino. Mia moglie sorride e mi ringrazia. Non servo più al momento.
Allora vado in bagno. Sistemo la cuffietta a fiorellini di mia moglie per proteggere il mio taglio di capelli e faccio una doccia. È calda, rilassante, mi lascio scivolare via tutta la stanchezza. Sto lì venti minuti forse poi esco: Indosso l’accappatoio di Adele. Penso che mi servirà qualcosa di simile. Lo vorrei rosa con dei motivi floreali ma più sgargiante, più adatto ad una sissy. Mi preparo per la notte. Massaggio distensivo. Mi lavo i denti. Mi guardo allo specchio. Sono una altra persona. Questo fine settimana rappresenta sicuramente un tornante nella mia vita e in quella di Adele. Niente sarà più come prima. Nel bene o nel male. Ma in fondo è quello che ho voluto e mi piace molto. Sono depravata lo so. Ma mia moglie merita un uomo vero ed io merito di soddisfare quando possibile le pulsioni sessuali di Massimo. In fondo sono veramente femmina quando sto con lui. Mi addormento pensando sia a come sarebbe bello avere un corpo più femmineo sia intimorita dal domani. Chissà come andrà il mio outing in ufficio ed in particolare con il sig. Pacini?
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