Piccolo guardone

Scritto da , il 2012-11-27, genere voyeur

Sono un guardone. Ho iniziato per caso a undici anni, niente o poco sapevo di sesso, andavo nei campi a mangiare frutta direttamente sugli alberi insieme al mio amico Ruggero. Eravamo in un frutteto adiacente ad una strada non molto trafficata, su un grosso albero di ciliegio, quando arrivò una macchina, lasciando il manto asfaltato ed entrando dentro il frutteto, fermandosi proprio sotto l'albero di ciliegio. Io e Ruggero pensammo fossero i proprietari del frutteto e, impauriti restammo fermi ed immobili nascosti tra i rami carichi di foglie e di frutti, sperando di non essere scoperti e puniti per il nostro furto. La vettura era una spider e decapottata con a bordo un uomo ed una donna. Appena fermi scesero dall'auto come se avessero una gran fretta (pensammo di prendere noi due), invece corsero attorno alla macchina per incontrarsi davanti alla vettura, abbracciarsi e baciarsi con foga, Poi lui le mise le braccia sotto le gonne, la sollevò di peso sulle sue braccia e le tenne le gambe allargate avvinghiate al corpo di lui finché durò il bacio. Dopo lui la depose con la schiena sul cofano della macchina, l'afferrò per le caviglie per sollevarle le gambe, le sfilò le scarpe, poi le calze e le mutandine, buttando con poca delicatezza tutto a terra, anche i calzoni che si sfilò lui, invece tenne solo abbassate le mutande e...piombò sulla donna con il cazzo già in gran tiro che infilò in modo deciso, rapido, veloce dentro la donna e cominciò a sbatterla con una veemenza incredibile. Io, stupido pensavo stesse picchiando la donna, invece quel a rideva e gridava forte “oh si. Si, si, dai, tutto, tutto, più forte, bello, sfondami, ancora, di più, spaccami, riempimi, ohh, ohhh, dai, cazzo mi piace il cazzo, mettici pure le palle, fammi sentire troia..” e ancora, mentre lui la pompava e..Ruggero, sul ramo accanto al mio si era tirato fuori il pistolino e si menava pure lui. Io non sapevo un cazzo allora di scopate e di seghe, ma mi venne duro e, l'istinto mi portò ad imitare Ruggero, facendomi così la mia prima sega approssimativa.
Quando i due finirono...con lei che gridò come un lupo in una notte di plenilunio e, rivestitosi e baciatesi ancora, se ne andarono, scendemmo dall'albero .Io volevo scappare via. Ruggero che aveva quattro o cinque anni più di me mi afferrò per bloccarmi e disse: aspetta, facciamolo pure noi. Mi baciò... e io provai schifo appena mi mise la lingua in bocca, ma quando lo tolse gli dissi “Però..riprova, mi sa che mi piace”. Lui mi mise la lingua in bocca e il cazzo(lui lo aveva già grosso) tra le mie gambette nude e si mosse come aveva fatto l'uomo sulla donna dicendomi: se fossi femmina ti scoperei”. Non sapevo ancora che avrei potuto farmi scopare anche senza essere femmina. Questo l'ho imparato qualche tempo dopo.

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