Il sogno di una moglie

Scritto da , il 2012-08-16, genere tradimenti

Quel coglione di mio marito sta giocando con i suoi scacchi di merda.
Appena mi vede il suo volto si illumina, e dice:
"Ciao amore, che bello vederti".
Non fa caso al trucco pesante che nascondevo sotto gli occhiali neri. mi tolgo l'imperneabile e resto nel mio bikini
aperto sui capezzoli e sulla fica.
Mi avvicino. mi abbasso davanti a lui e, guardandolo dal basso, prendo a roteare la lingua come faccio per eccitare gli
uomini.
lui continua a sorridermi, gli dico:
"Sono arrapatissima, scopami".
Mi stendo sul divano e apro le gambe, e con le dita spalanco la fica più che posso.
Mario si alza in piedi in tutta la sua statura, e comincia a spogliarsi. E' bellissimo, il volto perfetto,
i capelli biondi, lo sguardo dolce, la muscolatura lunga da nuotatore e tra il suo corpo meraviglioso e le gambe snelle,
un pene fuori misura e due coglioni giganteschi.
Il cazzo è già duro, gli è bastato vedermi.
Mentre lui si avvicina, mi porto al naso la dita con cui mi massaggiavo la fica un momento fa. mi piace sentire il mio
odore.
Dopo l'ultimo cliente, non mi sono fatta il bidet, non mi sono rivestita. Mi somo infilata l'impermeabile e sono corsa a
casa.
Lui è sopra di me, io gli metto le dita sotto il naso, e dico:
"Ti piace".
Mario mi bacia sulla bocca e dice:
"Adoro tutto di te".
Mi bacia dapertutto, mi chiama amore, tesoro, adorata, dolcezza mia...
Poco fa gli uomini mi chiamavano troia, puttana, schifosa...
Mi accarezza la fica, il clitoride e quando, sono ben bagnata mi penetra delicatamente.
Io sono eccitatissima e grido:
"Scopami porco, fammi una fica così!
Lo sento muoversi dentro di me in modo lento e regolare.
Insiste, con l'asta, nei punti più sensibili: sulla parete anteriore della vagina in alto a sinistra, intorno all'uretra.
Potrebbe andare avanti così per degli anni, mi sembra.
Impazzisco, lo graffio, gli tiro i capelli e vengo. I movimenti sicori del suo cazzo dentro la mia fica in preda ad
agitazione convulsa estraggono da me fino all'ultima stilla di piacere.
Mario continua a muoversi nella mia fica scivolosa di umori, e mi trascina di nuovo nel gorgo del piacere.
Quando sa che sono arrivata al limite, si lascia andare e mi inonda il fondo della fica con getti possenti di sborra
cremosa.
Ci alterniamo in bagno, io vado per prima e lascio la porta aperta e gli dico di fare lo stesso.
Restiamo sul divano, l'ho scelto io vasto come un letto matrimoniale.
Mi lascio coccolare, il mio corpo è disteso e la mia mente è sgombra.
Lo accarezzo. Tra un po' ricomiceranno le mie assessioni, il groviglio dei miei desideri.
Avrò voglia di degradarmi in un bordello, puttanissima tra le puttane.
Sconosciuti si lasceranno andare, davanti a me ai loro desideri più segreti. Succhierò un cazzo dopo l'altro e mi farò
scopare. Qualcuno, dopo aver confabulato a lungo con madame, verrà da me per mettermelo in culo.
La mia vita si svolge tra due estremi: troia insoddisfata (quasi sempre) e moglie appagata (quando me lo permetto).
Un sogno: coinvolgere Mario nella mia depravazione!

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