Il gioco delle tre carte

Scritto da , il 2012-05-24, genere dominazione

Mi chiamo A. , sono una ragazza 29 anni , mora , alta circa 1.75 capelli mossi e occhi verdi. Magra al punto giusto, una terza di reggiseno e taglia 40. Fidanzata da anni con lo stesso fidanzato fino a pochi mesi fa. La stria che racconto e’ avvenuta 2 anni fa quando ero ancora con lui e la scrivo ora solo perche’ la storia e’ finita. La storia riguarda me e principalmente un uomo di 58 anni, indirettamente altri due uomini sempre all’incirca della stessa eta’ (presunti amici di mio padre e comunque conoscenti miei e del mio fidanzato).

Il tutto inizio’ perche’venni a scoprire che mio padre giocava piccole somme a una specia di gioco delle tre carte. Somme piccole ma abbastanza costanti e puntualmente direi perse. Io non riuscivo a capire come si poteva perderecon un gioco cosi stupido e allora un giorno mi presenta a casa della persona che giocava con lui , appunto un uomo di 58 anni, decisamente viscido nell’aspetto e anche nei modi che conoscevo fino a quel momento divista come suo amico. Puntualmente cercavo di evitarlo in quanto mi guardava in maniera ossessiva e invadente. Appena arrrivai apparve sorpreso ma dopo poco quello sguardo viscido gli apparve in volto e disse: “ecco A. La bella figliola di G. (mio padre), come mai qui” Vuoi perdere come tupo padre?”



Era in presenza di altri due uomini che sapevo essere conoscenti di mio padre ma non avevo mai effettivamete conosciuto. Riposi: “No, sono per riprendermi un po’ dei suoi soldi con questo gioco deficiente. Come e’ possibile non capire dove si trova la carta? Bisogna essere stupidi o forse vecchi”



Lui sorrise e con aria di sfida mi disse: “Allora , siediti e gioca. Ma prima stabiliamo le regole”.



Io risposi: “Ok, per ogni volta che indovino voglio 20 euro e potro’ continuare il gioco fino a quando non sbagliero almeno una volta, dunque teoricamente potrei spellarti”.



Lui sorridendo ci penso’ e poi disse: “Ok, ci sto. Allora per ogni volta che perderai dovrai toglierti un indumento e non potrai interrompere il gioco fino a quando non indovinerai almeno una volta; questo vuol dire che se non indovinerai mai arriverai a spogliarti completamente e se poi sbglierai ancora dovrai prendermelo in bocca, con ingoio e senza fiatare. Solo cosi arriverai alla fine del gioco”



Rimasi molto perplessa, non mi aspettavo una proposta del genere anche se forse avrei dovuto.



Ero appena tornata dal lavoro, indossavo una gonna nera non lunghissima e un po’ aderente, una camicetta celeste,giacca nera, scarpe con tacco e calze. Sotto solo reggiseno nero e un perizoma dello stesso colore.



Decisi comunque di iniziare il gioco. Pensai che comunque avre addirittura potuto perdere le prime volta calcolando di togliermi giacca, scarpe e poi calze. Di sicuro non volevo andare oltre..ma eprdendo tre volte probabilmente avrei gia’ vinto molte altre raggiungendo il mio intento di spellarlo e vendicarmi allo stesso tempo.



Dunque accettai ed iniziammo il gioco.



Subito rimasi sorpresa con la velocita’ con cui muoveva le carte e falli’ subito i primi due tentativi.



Iniziai dalle scarpe e poi la giacca. Subito lui commento’: “Ma che belle tettine che si intravedono dalla camicia, dai che tra un po’ vediamo il resto”. Anche i suoi due amici sembravano viscidi come lui e sembravano pregustarsi lo spettacolo certi delle capacita’ del porco.



Continuammo a giocare, persi ancora e via le calze. Adesso iniziavo a temere, il prossimo passo sarebbe stato la camicia, volevo evitargli di togliermi la gonna per mostrargli il sedere.



Ancora rapidissimo e ancora sconfitta rimasi calma mentre lui e suoi amici ridevano. Mi disse: "Dai sbottonati troietta, adesso te la do' la riincita"



Sentirmi chiamare troietta i fece irritare e gli dissi di non permettersi piu' e che comunque gliela vrei fatta pagare.



E lui mi rispose: "guarda che se ne perdessi una potrei darti 20 euro e stop, dato che ora sarei anche nelle condizioni di fermarmi, ma la verita' sara' che sei un ingenua e non indovinerai mai e quindi l'unica cosa che otterrai oggi sara' esserti spogliata e aver preso il mio cazzo in bocca!> E adesso via quella camicetta"



Mi sbottonai e tolsi la camicia , mi sentivo osservata.



Continuammo il gioco. ero certa questa volta di aver percepito la carta giusta, non stavo andando a caso ma con certezza di quello che avevo visto.



Scelsi dopo avergli detto che la pacchia era ormai finita.



Ma lui sogghignando volto' la carta. Avevo perso ancora.



"Adesso togliti la gonna e vediamo cosa c'e' li sotto"



le sue parole mi facevano tremare. In silenzio tolsi la gonna.



Ero solo in perizome e riggeseno. Tanti furono i commenti da quelli meno agressivi come "che bella la ragazza" a "ma che bel culetto tesoro" al porco ovviamente piu' viscido "guarda che bella zoccoletta, porta il perizoma, che bel culo troia"








In silenzo chiesi di proseguire in fretta ma l'esito mi fu ancora avverso . persi altre due volte e m ritrovai completamente nuda in balia di tre vecchi porci e cercavo inutilmente di coprirmi...sperando che l'ultimo tentativo sarebbe stato a me favorevole.



Il porco mi diceva " dai troia scegli, e' l'ora che ti chiuda quella bocca da pompinara"



Scelsi con freddezza ma ancora a caso purtroppo. E sbagliai ancora, mi sentivo oltre che stupida anche sofrtunata a non aver indovinato nemmeno una volta..pur avendo ogni volta un terzo delle possibilita'..








LUi rise e uno dei suoi amici disse: "che bastardo che sei sti per aver un bel pompino da questa bella fanciulla"..e il porco a me" questa bella fanciulla mi eccita da morire perche' e' venuta qui in cerca di vendetta di suo padre, e' una bella troia e adesso dopo aver spennato suo padre sai ch goduria nel tappare la bocca alla sua bella figlia col mio cazzo" epoi rivolto a me:



"A. dopo che farai lo dirai al tuo ragazzo? ahaha.dai che ti piacera' succhiarmelo"








Si sbottono', io restai in silenzio e poi lui: "In ginocchio troia"



MI inginocchiai e avvicinai le labbra..iniziai a succhiarlo lentamente . Mi facev schifo..



dopo un po' inizi a non pensarci , sentivo solo un cazzo di molto largo, piu' largo di quelo del mio ragazzo, decisamente duro nonostante la sua eta'..ero sorpresa ma cercai di non pensarci.



Continuai a succhiare e mi accorsi che mi stava davvero piacendo mentre lui diceva : "ragazzi avevo ragione, alla troia le piace"



Mi venne in bocca fino all'ultima goccia..








Il mio ragazzo e mio padre non hanno mai saputo nulla ma la storia con l'amico di mio padre e' continuata per due anni. Ci siamo rivisti e lo prendevo in bocca una volta a settimana, sempre di mercoledi.



In questi due anni mi sono lasciata anche scopare in figa e poche volte anche in culo che mi ha fatto molto male e non lo avevo mai fatto prima..sempre pensato non me lo sarei mai fatta fare

Questo racconto di è stato letto 1 0 4 7 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.