La signora Maria

Scritto da , il 2012-04-13, genere etero

Nel condominio dove vivo io, quarantenne di bella presenza, abita la signora Maria, vedova settantenne il cui unico figlio, Paolo, abita nel Nord Italia. Stamattina é venuta a casa mia dicendo che sta preparando per il figlio un pacco sorpresa, da spedire entro pochi giorni. Vuole spedire anche degli slip ma vuol essere sicura della taglia: avendo io una corporatura simile a quella di Paolo, dovró provare uno slip. Accetto con piacere e vado nella mia camera: provo lo slip e dico a voce alta che va bene. La signora mi chiede di vedermi con lo slip indosso e mi dice che potró tenerlo: un modo per dirmi grazie. Io esco dalla camera con T-shirt e slip: lei mi mangia con gli occhi e ad un certo punto mette le mani addosso: per tastare la morbidezza del cotone mi accarezza il culo, lo palpa e addirttura ad un certo punto ha infilato la mano nello slip palpandomi il culo con vigore per almeno venti secondi. Dopo, ha tirato fuori la mano ed ha notato, guardando la parte anteriore, che avevo una erezione: mi chiede se la cucitura anteriore dá fastidio al pisello. Io, imbarazzato, rispondo di no perché é piatta ma lei, con la bava alla bocca, infila la mano nello slip per essere sicura. Verificata la bontá della cucitura, abbassa lo slip e mi dice: signor Luigi, il suo pisello é piú corto di quello di Paolo, ma é piú grosso e quindi dá piú piacere alle donne. Io perdo ogni freno inibitore, non so piú cosa sia il pudore e le dico: "signora Maria, se vuole, le regalo un pó di piacere. Il piacere di un grosso pisello nel suo buchetto". La vecchia porca annuisce .La signora ed io entriamo nella mia camera: io tolgo la maglietta e mi corico con il cazzo dritto e la punta umida per la secrezione gelatinosa e trasparente, quella secrezione che precede la sborrata. Lei toglie la maglia ed il reggiseno, scoprendo le tette grosse, una quinta taglia. Dopo toglie la gonna: sotto indossa solo il collant, niente mutande. Quindi toglie anche il collant e le scarpe e sale sul letto. Dopo mezz'ora di abbracci, baci e leccate abbiamo fottuto a spegnicandela. Quasi dimenticavo: data l'etá della signora, non ho messo il preservativo e quindi ho goduto di piú. Sentivo bene il contatto tra la punta del cazzo e lo sticchio della signora che gemeva, gemeva assai. Dopo la mia sborrata, la signora si é coricata al mio fianco e con le lacrime agli occhi mi ha ringraziato: era tanto che non fotteva. Io le ho detto che quando vuole, il mio pene é a sua disposizione. La prossima volta, prima di fotterla, mi faró fare un bel pompino.

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