Ancora di piu'

Scritto da , il 2012-04-13, genere dominazione

Ho appena finito di inviare il mio ultimo racconto ieri notte che già sono pronta a scrivere quanto successo da pochissimo. Paolo,ormai, vive ispirato da un solo scopo: fare di me la sua creatura sessuale perfetta. Mi ha educata a non essere gelosa imponendomi di assistere in silenzio alle sue manovre sessuali su altre femmine mugolanti; mi ha voluto far possedere da altri maschi sotto i suoi occhi; mi impone di indossare mollette sui capezzoli mentre giro per casa e falli di silicone fissi in vagina anche se usciamo. Dice che devo apparire signora all'esterno,mentre so di essere eccitata e bagnata per gli stimoli ricevuti ad ogni piccolo movimento! stamani alle prime luci dell'alba, mi ha svegliato una strana sensazione di calore sui seni e, aperti gli occhi, ho visto lui che, in piedi, accanto al mio letto, mi lasciava colare gocce di cera calda sul corpo, reggendo una candela accesa; nel realizzare quanto accadeva, mossami bruscamente, sono stata centrata sulla punta di un capezzolo da una quantità copiosa di cera bollente. Mi sono difesa coprendo il seno con le mani ma lui, gelido, mi ha ordinato di togliere le mani. Al mio diniego mi ha sibilato che sarebbe stato peggio. Infatti, mi ha legato le braccia all'ottone del letto e le cosce spalancate alle reti del letto. Ha preso un asciugamani di tela, lo ha inzuppato di acqua e, dopo averlo strizzato, ha cominciato a frustarmi sui seni, tra le cosce, sul busto assestando colpi precisi e ben mirati per farmi sentire il massimo del dolore. Ho urlato ad ogni colpo e lui, calmo e gelido mi ha comunicato che, per ogni urlo avrei ricevuto 5 frustate in piu'! I capezzoli, già arroventati dalla cera ricevuta, erano doloranti ancora di piu' per le botte... Ormai i colpi ricevuti erano tanti e, gradatamente, le forze per divincolarmi ed urlare scemavano. Lui, sadico, non contento, mi infilò in vagina la testa rotonda di un enorme bastone, corto ma nodoso, e mi applicò si capezzoli due strane clips dolorosissime anche se solo respiravo un pò piu' profondamente. Prese a ruotare il bastone dentro di me, mentre dava improvvisi colpetti alle clips che mi martoriavano dolorosamente. Credo di essere svenuta e mi sono ripresa tra le sue braccia mentre mi carezzava e mi diceva che tutto serviva a rendermi una perfetta macchina di sesso e piacere. Mi spiegava che il dolore tempra spirito e corpo, moltiplicando le percezioni sensoriali e che imparare a
governare le reazioni di dolore rende capaci di ricevere e dare piacere senza limiti, trasformando il dolore in massimo godimento. Del resto, già mi aveva insegnato a trasformare in piacere quel dolore insopportabile che provavo all'inizio, quando vedevo altre donne gemere e contorcersi sotto le sue sapienti labbra e le sue abili mani; ora quasi attendevo con ansia piacevole, il momento di vederlo all'opera con altre per sentire il sottile dolore di gelosia trasformarsi in un bagno di perverso piacere.

Questo racconto di è stato letto 6 0 8 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.