Dolce schiavo

Scritto da , il 2012-03-12, genere dominazione

La taverna era fredda, la stufa incominciava a emanare ventate calde nella stanza, ma il pavimento e le mura tutt’ora gelide. Il rumore del passo goffo e inconfondibile delle pantofole, lo sentivo che si avvicinava a me e una volta davanti si fermarono; sentivo il suo respiro sul collo, poi si attaccò a succhiare. Succhiava come una sanguisuga e durò un paio di minuti. Poi si allontanò di nuovo.

Ero in boxer, avevo i polsi legati a un’asta sul soffitto e le gambe divaricate, con le caviglie legate. Le piante dei piedi erano gelide, il mio pene floscio nelle mutande, aspettava lei...imbavagliato non potevo dire nulla e chiedere aiuto, bendato non potevo vedere la tortura che si realizzava su di me e dove mi trovassi anche se sapevo che era la mia cantina, potevo solo sentire l’odore di quell’aria profumata di bagnoschiuma, umida e sentire i suoi movimenti...

Prese in mano qualcosa di metallico, il tintinnio era inconfondibile, si trattava di una catenina. Si avvicinò, appoggiò la sua mano calda sul mio petto, poi la spostò sul capezzolo dove lo stuzzicò un po’ e una volta turgido, arrivò di colpo una sberla! Ansimai...attaccò al capezzolo ben indurito una pinza poi fece la stessa procedura erotica con l’altro. Ma questa seconda volta non ansimai. Le sue mani calde scorrevano il mio torace, passando così agl’addominali per concludere il giro turistico alle mutande. Qui infilò due dita e con delicatezza le abbassò. Il mio pene quindi, si ritrovò libero e sotto i suoi occhi dolci. Non lo toccò, lo guardava solo, ma la voglia di farglielo toccare era tanta!

Le sue mani adesso salivano fino al viso, lei mi baciò in bocca, anche se ero imbavagliato, poi prese il frustino e mi frustò il culo, gemevo dal dolore, mi frustò la pancia e il cazzo e gemetti ancora di più, lei si stava arrapando, le piaceva sentirmi sofferente e soprattutto ‘’SUO’’! Di colpo mi strizzò le palle, rimasi senza fiato, facevo fatica a ribellarmi! Lei vedendomi immobilizzato tirò la catenella dei capezzoli, subito mugolai! Il pene stava prendendo forma, lei vedendo che si stava pompando di volume incominciò a schiaffeggiarlo con foga! ‘’Mmhh...mmmhhh...mmhh’’ cercavo di ribellarmi e di farmi sentire ma più gemevo più si divertiva! Ormai in piena erezione e duro come il legno, le piaceva usarlo a modi ‘’catapulta’’ ma, lasciandolo scappellato; così non era il massimo del mio piacere! Poi ad un tratto si arrestò, il mio pene lo sentivo dolorante e caldo come la stanza composta però da un mix di freddo con le piastrelle.

Adesso mi stava slegando, mi mise a sedere su una sedia e mi legò i polsi dietro la schiena e le caviglie alle gambe della sedia. Ero il suo giocattolo preferito, come i bambini piccoli, anche lei ce ne aveva uno e guai a chi lo toccava! Gelosa, vendicativa, giocherellona e furba! TANTO furba! Sapeva tutto di me! O quasi...

Adesso ero più comodo seduto ma stavo aspettando con curiosità la prossima vendetta, sentì una scottatura sul petto! Mugolai forte, un'altra e un'altra ancora, cercavo di liberarmi ma invani i miei tentativi più disperati! Continuò finché non riempì il mio petto, poi prese il cazzo e lo infilò in un contenitore ghiacciato, mano a mano che passavano i minuti, il mio pene si congelava! La sedia sobbalzava, i gemiti aumentavano e ansimavo di dolore, lei non batté ciglio voleva vedermi soffrire! ‘’Soffri cagnolino mio! Non ti piace?? Che peccato tesoro mio!’’ mi sussurrava all’orecchio, intanto che cercavo di dimenarmi insofferentemente! Mi staccò quel liquido che mi aveva versato ustionante ormai solidificato, pensai subito alla cera. Infatti fu una ceretta! Strappava con forza la mia padrona! Che dolore! Il cazzo purtroppo non lo sentivo più, non era mio! E sinceramente non sentivo quello che potesse fare con questo!

Il dolore era passato ma era come se mi avesse fatto un’iniezione di anestesia al cazzo! Sicuramente ci stava giocando o addirittura lo stava segando senza che io possa accorgermene...prese qualcosa, poi sentivo le sue chiappe sulle mie gambe che a ritmo, le sentivo, non le sentivo! Mi stavo fottendo senza alcun godimento! Andò avanti per un po’ poi la sentì gemere, ansimare e il ritmo era più deciso! Finché un liquido caldo ricoprì le mie gambe e il mio apparato sessuale si stava riprendendo; a spettacolo concluso! Merda! Era venuta la troia, io invece non mi accorsi neanche di avere il pene nella sua morbida fighettina!

Sentivo le sue mani vellutate accarezzare il petto e gl’addominali, poi passò il dito sulla mia cappella, leggera come una piuma, subito quest’ultima ebbe una scossa d’eccitamento! Mi piaceva sentire i suoi ditini morbidi accarezzare il mio pene, era delicata e sensuale! Ormai il cazzo si era ripreso e furioso voleva venire! Non gli piaceva essere preso in giro, come il suo padrone! Con violenza incominciò a segarmelo, pompava come un motore da 16V! Una furia, ma soprattutto una goduria immensa! L’onda d’eccitazione investiva tutto il corpo, la mente veniva offuscata e si aspettava solo la luce del piacere, come il sole dopo la tempesta! Muggivo come un toro! Stava arrivando, a tutta velocità l’orgasmo, forse fin troppo; quando si arrestò di colpo! Come?? Cosa è successo?? Pensai! Mi agitai chiedendo spiegazione, arrivò una voce flebile all’orecchio: ‘’Tranquillo Tesoro! Puoi cercare di far qualsiasi cosa, ma mi dispiace oggi tu non verrai!’’ quelle parole mi demoralizzarono, lei si stava prendendo gioco di me! E non mi piaceva affatto...

Sentivo il suo dito accarezzare il mio cazzo che ondeggiava eccitato come se stesse cercando qualcuno o qualcosa, quel dito morbido mi provocava piacere, ma non bastava per il mio obbiettivo principale! Era davvero furba e si faceva rispettare! Come ho detto prima, si divertiva torturarmi!

Si fermò era davanti a me, poi all’improvviso mi arrivò in piena pancia un pugno, ansimai, mi mancò il respiro, non riuscivo ad accasciarmi per riprendere fiato, che subito mi tirò una sberla in faccia, mugolai! La puttanella aveva la meglio su di me! Ma mi sarei promesso che una volta slegato, la vendetta avrebbe avuto la meglio!

Ricominciò a segarmi, il dolore sfumava per far posto l’eccitazione, ma venne interrotta ancora sul più bello! Lasciò la stanza, io rimasi lì dolorante e con vari colpi in canna!

Ritornò mi tolse la benda e il bavaglio, mi guardai attorno, lei era davanti a me, stupenda, vestita. Il mio cazzo gonfio e rosso non ne poteva più poverino, e il mio corpo era bordò! La guardai negl’occhi, sorrise e mi disse: ‘’Per oggi basta, sei stato bravo e ti meriti un regalo ma non oggi, sinceramente non ho voglia!’’ mi rinchiuse il pene floscio nel solito pezzo di plastica, chiuse il lucchetto, mi slegò mi baciò in bocca e andai in bagno a farmi una doccia e a vestirmi. Insoddisfatto e affamato di vendetta!

Cenammo, poi dopo mangiato ci sdraiammo sul divano a guardare la tv. Appoggiò la testa sulla mia spalla, le accarezzai il viso e la baciai. Quelle sue labbra morbide, avvolgevano le mie e con delicatezza, cercai la sua lingua, eccola! Ce la strofinammo, attorcigliandola una con l’altra, preso dall’eccitazione, le appoggiai sulla pancina coperta dal plaid la mia mano, cercando di farmi strada, ovviamente in cerca della sua pelle vellutata! Più mi avvicinavo più era calda, eccola! Finalmente...caldissima e morbidissima, il suo ombelico andavo matto per i massaggini, le piaceva tanto essere coccolata, era la mia cuccioletta e io il suo leone. Si lasciava andare invasa da tutte quelle dolcezze, ora le mie labbra avvolgevano le sue, la mia lingua strusciava sulla sua come un gattino che fa le fusa... per lei le mie coccole erano il top di gamma che si poteva avere dal fidanzato! E ovviamente se le faceva fare MOLTO volentieri! Azzardai per vedere la sua reazione...

Tolsi la mano da quel tepore stupendo di caldo, l’avvolsi attorno alla vita come se l’abbracciai, mi avvicinai a lei, le avvolsi le gambe alle sue, accarezzandoci i piedi. La testa l’appoggiò alla mia spalla e io appoggiata alla sua, intanto con l’altra mano l’accarezzavo tutta...chiuse gl’occhi e si rilassò con le mie carezze, ero dolcissimo nei suoi confronti e forse lei ne approfittava... si addormentò tra le mie braccia, dopo qualche minuto, quando il sonno era più profondo, l’adagiai sul divano delicatamente, non fece una piega, dormiva come un bambino!

Ne approfittai della sua profonda stanchezza per divertirmi un po’... distesi le sue braccia sopra la testa, poi una volta a cavalcioni su di lei, le accarezzai il viso, la baciai in bocca e intanto le abbassai la cerniera della felpa, poi le alzai la magliettina e davanti a me si spalancò la sua pancina, ‘’da mangiare’’! Aveva freddo così la sua pancina la coprì con il plaid...le alzai la magliettina cercando di non farla svegliare, il suo reggiseno era pieno, una 3°, davanti a me mi provocò un’eccitazione bloccata da quell’affare di plastica! Insopportabile! Scostai il reggiseno, WOW! Pensai... CHE SPETTACOLO!! I suoi capezzoli sormontavano quelle colline di panna montata, come una ciliegina! Lo succhiai come un bimbo con la sua mamma e in quel momento si svegliò e vedendo la scena, io attaccato al suo seno come un neonato indifeso, le fece tenerezza! Mi accarezzò il viso e mi disse: ‘’6 meraviglioso! Non potevo scegliere meglio!’’ io continuai soddisfatto del suo complimento e lei mi osservò divertendosi! Un capezzolo veniva ciucciato da me, l’altro invece ci giocavo con le dita... le dissi: ‘’Aspettami qua, arrivo subito!’’ andai in cucina a prendere della marmellata e un coltello, lei era lì distesa che aspettava solo il dolce...

Mi guardò incuriosita, seguendomi con gl’occhi ovunque andassi! Ritornai a cavalcioni sopra di lei, la guardai negl’occhi e sorrise compiaciuta! Presi il barattolo ormai vuoto, e gliela spalmai sui capezzoli, poi incominciai a leccare e a succhiare! Mmh che goduria! Lei intanto mi accarezzava il viso, finalmente si era addolcita... ed ero contentissimo! Le tolsi il plaid e le spalmai un po’ di cioccolata nell’ombelico e leccai! Le piacevano le nuove coccole! Con le mani scesi su i pantaloni, la massaggiai laddove c’era la sua fighettina morbida! Chiuse gl’occhi, le slacciai i bottoni dei Jeans e lentamente li abbassai, togliendoli! Le sue culottes rosa mostravano una chiazza bagnata, si era sbrodolata a furia di succhiarle i capezzoli.

Si poteva scorgere finalmente quel solco emozionante! Inoltre voleva venire, lo capii subito quando provai ad accarezzarla lì, dove c’era quella macchia, infatti subito inarcò la testa all’indietro, lasciandosi alla sola eccitazione! Le abbassai le mutandine, lasciando quella fighettina depilata e umida alla luce dei miei occhi! Mamma mia!! Davvero eccitante!! Le passai il dito e subito ansimò, era estremamente eccitata! Le chiesi: ''Cucciola vuoi essere penetrata dalle mie dita o dal mio cazzo avvolto da un preservativo alla frutta??'' con la voce tremante: ''Per oggi dalle tue dita ma si veloce non ce la faccio più!'' subito, eseguii i suoi comandi, la penetrai con forza sfregando sul clitoride! La sua pancina si inarcava, lei ansimava e le sue mani erano salde sul divano! Gridava di piacere, subito le labbra della vagina si aprirono come delle ali di una farfalla, seguito da un getto forte di orgasmi!! Bagnò tutto il pavimento!

Poi colarono umori dalla sua vagina bollente. Lei tremava inarcando il bacino e le sue mani erano aggrappate al tessuto del divano. Gemeva in preda all'orgasmo! Come se lo stava godendo! Sicuramente avrebbe avuto molto piacere, il bis. Mi abbassai e incominciai a penetrarla con la lingua per poi muoverla al suo interno come un serpente! Le piaceva da matti, succhiavo, davo colpi con la lingua e dopo qualche minuto venne riempiendomi la bocca del suo succo! Una macchina di bibite!
Estremamente soddisfatta e rilassata, mi chiese grazie con una vocina leggera e stanca: ‘’Sei meraviglioso, grazie, grazie di cuore!’’ e cercò di riprendere fiato... la portai in braccio nella vasca, lei appoggiò la mano sul volto e mi accarezzò ormai stremata! La lavai con acqua calda come piaceva a lei! Chiuse gl’occhi sentendosi massaggiata, profumata e rilassata sentendo l’acqua scorrere leggera sul suo corpo... l’asciugai e sempre in braccio per non scomodarla, la distesi sul letto, me la baciai tutta affettuosamente e anche passionalmente. E prima di addormentarsi: ‘’Domani ti meriti più di un regalo, Tesoro Mio! Vedrai che ti piacerà!’’ la ringraziai e ci addormentammo abbracciati...

Continua...

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