La prima volta

Scritto da , il 2012-03-05, genere prime esperienze

Da Pivella il tempo che fù.
Sono nata in una cittadina della riviera ligure, dove ho vissuto sino a una certa età poi per una somma di fattori il matrimonio, i figli mi sono trasferita e da molti anni vivo in città, però ogni tanto colgo l’occasione di una gita e torno nella cittadina, dove sono nata, mi piace passeggiare sulla sabbia, specie in inverno quando la spiaggia è quasi deserta.
Ed è in occasione di una di queste gite in una giornata invernale piena di sole quelle che devi mettere il soprabito sulle spalle perché la temperatura e gradevole e fa pure caldo, giorni come si vedevano una volta, assenza totale di vento, il mare completamente calmo lambiva la battigia della spiaggia quasi deserta, solo un bambino correndo lanciava sassi per farli saltare sull’acqua, il sole rifletteva sul mare giochi di luce meravigliosi, io sola passeggiavo sulla sabbia guardando le case prospicienti, il mare, osservavo quei bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie una volta inesistenti, ricavati da antichi magazzeni, usati un tempo passato come depositi invernali e ora trasformati in attività commerciali.

Con lo sguardo e col pensiero cercavo di individuare quello che un tempo lontano aveva una porticina, già allora un po’ mal concia, usurata dal tempo e dalle intemperie, dove all’interno sono diventata donna e ho conosciuto il piacere del sesso, ora tornando indietro col pensiero rivivo come in un film la sequenza di quei giorni. Eravamo negli anni 50 non voglio ricordare.
Avevo diciassette anni da poco compiuti, ma il mio aspetto fisico non ne dimostrava più di quindici, in me non vi era nulla che potesse destare desiderio sessuale, ero proprio insignificante, molto stupida come tutte le ragazze della mia età in quel tempo. Avevo una cotta per un ragazzo più anziano di me, era la prima seria veramente.
Lui aveva dieci anni più di me, ancor oggi mi chiedo perché ha voluto che uscissi con lui? Probabilmente in quel periodo non aveva nessuna donna da scopare, le straniere non erano ancora arrivate, le uniche in quel periodo che scopavano, lui aveva una gran voglia di chiavare, allora ha pensato bene che io potevo soddisfare le sue necessità sessuali, in fin dei conti avevo anch’io una fica in mezzo alle cosce, forse non tanto grossa ma sempre fica era, in più, molto probabilmente ancora vergine, ha deciso di provare con questa diciassettenne, che forse si sarebbe fatta sverginare, da lui, essendone innamorata, sarebbe stato un successo per lui in quel tempo.
Possedere una ragazza giovane non era cosa facile, vergine era impensabile. Certamente pensava fossi una ragazza disponibile e facile come, in effetti, poi e stato, non ho voluto e non ho saputo resistere alla tentazione, anzi lo cercata.
Io aspettavo solo quello, volevo provare a tutti i costi, non sapevo, non m’interessava cosa sarebbe successo dopo, ma lo volevo. Negli anni 50 non era facile trovare ragazze di sedici, diciassette, diciotto,anni che la dessero via, per me era diverso, avevo avuto una cultura un po’ diversa dalle altre io lo volevo, avevo sentito dire che farsi chiavare e meraviglioso che si provano delle sensazioni indescrivibili ed ora volevo provare, anche se forse ero ancora troppo giovane, non sapevo che una volta cominciato non puoi tornare indietro e non puoi più farne a meno diventa come una droga, e sarei andata sempre alla ricerca di un maschio.
Lui conosceva la mia situazione, non le importava nulla del mio futuro voleva solo soddisfare la sua voglia di chiavare, sapeva di non correre rischi, voleva essere lui ha sverginarmi e a iniziarmi alle pratiche del sesso per poi mollarmi, certo che non avrebbe avuto nessun problema e non ci sarebbe stato nessun seguito, quando si fosse stufato di me, lui per la sua strada, io per la mia. Sapeva che ero innamorata persa di lui, ed ha approfittato della situazione.
Procediamo con ordine da principio.
Siamo al principio dell’estate durante le vacanze, sono presso lo studio tecnico con l’incarico di aiuto impiegato, i proprietari sono due soci, ed io sono innamorata persa di uno di loro sono felice di poter essere tutto il giorno a contatto con lui.
Il primo giorno di lavoro mi chiede se la sera esco con lui, sono lusingata non sono mai uscita con un ragazzo più anziano di me, e poi mi piace troppo, sono eccitata da quella proposta non vedo l’ora che sia sera.
Accadde tutto in quella sera, complice la calura estiva, tra le venti e le tre del mattino. Uscii di casa vergine per tornare a notte fonda quasi mattino con la fica rotta sverginata, però felice che fosse andata così, avevo provato il piacere del sesso, con il ragazzo che amavo follemente, allora nessun ripensamento.
Seguiamo l’evolversi del fatto.
Ci incontriamo per le venti, mi porta a cena in un bel ristorante, e la prima volta che vado a cena con un ragazzo, sono anche un po’ imbarazzata ma piena d’entusiasmo.
Al termine della cena m’invita a ballare, danzando mi stringe forte, sento premere il suo membro duro contro di me, questo mi piace, a onore del vero mi crea pure una certa eccitazione, senza sapere il perché, sento in me una strana sensazione.
Un desiderio mai avvertito prima. Rimaniamo sino a una certa ora poi, usciamo, passando per la spiaggia mi porta nel retrobottega dello studio, attraverso una porticina situata sulla passeggiata a mare, m’invita a entrare.
Varchiamo la soglia, lui chiude la porta e ora accade quello che io speravo, lui mi abbraccia e mi bacia mi riempie di coccole, io questo aspettavo! Contraccambio con entusiasmo.
Mentre mi stringe, sento il suo membro duro premere contro il mio pube lui ha una gran voglia di chiavare, ora io posso andare anche bene, ha voglia di penetrarmi, pensa sia ancora vergine, come, in effetti, e, non ho mai provato il sesso e ora lui vuole prendermi e insegnarmi tutto. A me e venuta una gran voglia di provare a fare all’amore, in mezzo alle cosce avverto una strana sensazione come un formicolio, non so come sarà, ma voglio provare.
Mentre mi bacia con passione, mi alza il vestito, la sua mano accarezza il mio ventre, attraverso l’elastico delle mutandine scende sino in mezzo alle cosce, entra nella mia fica, la accarezza, sfiora l’imene intatto, provo una sensazione stupenda mai provata prima, nessun ragazzo ha mai messo le mani in mezzo alle mie cosce, lui continua ad accarezzarla teneramente, col dito mi masturba sino a farmi venire, ora sono tutta bagnata.
Mentre bacia le mie tette, abbassa le mutandine toglie la mano e la sostituisce con il suo membro…. ho un momento di smarrimento, mi manca il fiato, mi sembra di impazzire dal piacere, non ho mai provato una sensazione così meravigliosa, sentire la cappella liscia e calda quasi bollente in mezzo alle grandi labbra mi fa venire i brividi in tutto il corpo, ora la mia fica sbroda e cola umori, questa sensazione fantastica così intensa purtroppo si vive solo la prima volta che la fica viene, ha contato col membro maschile, forse non la rivivrò mai più, e stata la prima volta che la mia fica ha conosciuto il piacere del membro col ragazzo che amo.
Lentamente sfila il vestito dalle spalline lo fa cadere a terra, non porto il reggiseno perché le mie tette sono piccole e sode, mi stappa letteralmente le mutandine già parzialmente abbassate, nuda così mi porta sul pagliericcio, uno di quelli antichi a strisce marron, scure e chiare che usavano una volta che la proprietaria del negozio l’a posato qua per toglierlo dalla casa, sembra messo lì per chiavare. Anche lui si spoglia, si sdraia accanto a me, accarezza la fica, il suo dito cerca di allargare il mio buchino, che pian piano si dilata. Ora mi allarga le gambe, si sdraia sopra di me, mentre continua a baciarmi, fa scorrere la cappella del suo membro dentro le grandi labbra della mia fica, diventata gonfia e bagnata, vogliosa di provare il sesso. La fa scorrere dal perineo al clitoride e viceversa, ripete quest’operazione un paio di volte, mi sembra di impazzire, ho il fuoco dentro, non ho mai sentito le grandi labbra diventare così gonfie, ora ho bisogno di sentire qualcosa che penetri la mia fica.
In quel momento lui mi piega le gambe alza le ginocchia, pone il suo membro contro il mio buchino e finalmente con una spinta decisa rompe l’imene ed e dentro di me, sento un leggero dolore, un piccolo fastidio, dovuto alla rottura dell’imene ma subito superato da un caldo intenso che avvolge tutto il mio corpo e vengo assalita da un piacere a me sconosciuto fantastico. Sangue misto a umori di fica scende sul pagliericcio attraverso le natiche creando un piccolo lago sotto il mio sedere. Per farmi provare meglio il piacere della penetrazione ora esce fuori dalla fica, accarezza ancora il clitoride con la cappella bagnata dai miei umori, per rientrare subito in mezzo al sangue che esce ancora dall’imene rotto e agli umori di fica creando una lubrificazione ideale per entrare e spingere sino in fondo il suo grosso membro che riempie tutta la mia piccola, piccolissima vagina dilatandone le pareti, quando è entrato tutto si ferma qualche secondo, sento il suo corpo immerso in mezzo alle mie cosce divaricate premere contro il pube, e le sue palle contro il perineo e una sensazione fantastica, il suo membro duro, tutto completamente dentro di me, il suo fiato ansimare sopra il mio collo, l’odore di sudore della sua pelle, provo una sensazione unica credo sarà irripetibile, credo succeda solo una volta nella vita, quando perdi la verginità.
Dopo essersi fermato qualche secondo comincia a pomparmi: è l’estasi: sentire il suo grosso membro andare avanti ed indietro tutto dentro di me, il piacere che provo in questo momento non e descrivibile, vorrei urlare, ma mi vergogno, sentirlo vibrare dentro la fica mi fa impazzire dal piacere, lui ora mi sbatte sempre più forte, aumenta il ritmo del pompare vorrei non smettesse mai, mi sbatte sino a farmi raggiungere l’orgasmo, ora sono in paradiso e lui continua a chiavare la mia fica, ed io continuo a venire fantastico, infine anche lui sta per venire esce dalla fica e un potente getto di sperma inonda il mio ventre sino all’ombelico, lui ora si abbandona sopra di me. Rimaniamo un po’ di tempo avvinghiati l’un l’altro il suo membro ormai svuotato e contro il mio ventre in mezzo al paciocco del suo sperma. Non avevo mai visto un cazzo godere e stato fantastico, finalmente la mia fica a fatto, godere un cazzo!Gli spruzzi di sperma non li avevo mai visti e stato un momento unico, per la prima volta un cazzo mi ha fatto raggiungere l’orgasmo, avrei voluto urlare il piacere che provavo mentre godevo, ma non ho avuto il coraggio. Lui ora e appagato si lascia cadere di fianco a me sul pagliericcio macchiato del mio sangue e del suo sperma mi abbraccia forte, mi bacia, soddisfatto e riuscito senza problemi a sverginare una diciassettenne.
Io sono felice, finalmente ho provato il piacere del sesso.
Mi riempie ancora di coccole di attenzioni, mi chiede se mi ho sentito male durante la penetrazione, rispondo no!Che e stato meraviglioso, non ho parole per descrivere il piacere che ho provato.
Data la mia minuscola costituzione, non pensavo che la mia piccola vagina potesse ospitare un membro di quelle dimensioni, probabilmente essendo così piccola l’ha fatto godere, e in modo eccezionale ancor di più.
Cerco di vedere la mia fica dopo la penetrazione se a subito un cambiamento, non vedo nulla.
Nel retrobottega fra le altre cose vi è anche un lavandino con rubinetto dell’acqua, lui ne approfitta lava con molta delicatezza il sangue che è colato con la rottura dell’imene lungo le mie cosce e le natiche, la fica,il suo sperma sul mio ventre. Anche lui si lava, mi spiega che il pericolo di gravidanze nasce sempre dalla seconda chiavata, perché piccole quantità di sperma rimangono nell’uretra, per poi essere veicolate all’interno della fica nell’utero, lui e molto attento, non vuole sorprese specialmente con una minorenne come me.
Ora torniamo sul pagliericcio e ricomincia a baciarmi, a me sta venendo questa volta una gran voglia dopo aver provato il piacere, lo voglio approfondire, non ho mai avuto l’occasione di vedere un uomo nudo, ora e davanti a me, lo gusto tutto, il suo membro e tornato duro e meraviglioso, vederlo eretto in tutta la sua potenza, lui mi chiede di accarezzarlo e baciarlo, questo proprio no! Però lo accarezzo dolcemente cerco con la mano di riprodurre quello che succede dentro la mia fica e fantastico, vedere quella cappella liscia e morbida coprirsi e scoprirsi mi fa impazzire.
Lui mi ferma in tempo perché sto per farlo venire, mi prende mi fa sedere sopra di lui allargando le mie cosce e le grandi labbra, fa penetrare il suo membro dentro di me dal basso verso l’alto, un brivido di piacere percorre tutto il mio corpo quando entra, m’insegna a pomparlo a spegni candela… meraviglioso, ora sono io che comando il gioco, lo cavalco per poco tempo, dopo mi ferma, sfila il suo membro e cambia posizione, mi fa mettere in ginocchio e dal dietro mi penetra alla pecorina definire questa posizione fantastica è riduttivo comincia a pompare dentro la mia fica col suo grosso membro, ormai il mio buchino e diventato una caverna, mi fa godere più volte, infine per non venire dentro di me esce e termina facendosi una sega, vedere ancora il suo cazzo godere mi eccita da morire.
Non sono ancora soddisfatta ho ancora tanta voglia, ora sono io che le chiedo di prendermi e lui mi accontenta ancora, mi sdraia sul pagliericcio allarga le mie cosce mette i miei piedi sulle sue spalle e mi penetra così facendomi godere ancora e ancora questa volta lui impiega un bel po’di tempo a venire continua a pomparmi, io continuo a venire sono sfinita, lui sta per raggiungere l’orgasmo esce dalla fica e ancora m’inonda di sperma. Non so quante volte e venuto e quante volte mi ha fatto venire, ancora una volta mi ha inondato di sperma anche questa volta, ora si sdraia sopra di me col suo membro svuotato, siamo entrambi bagnati di sperma, dei miei umori, di sudore il tutto crea un profumo molto piacevole ed eccitante. Questa volta lava minuziosamente, toglie le ultime tracce di sperma, baciandomi ancora. Mi chiede se ora sono soddisfatta se mie piaciuto, per questa sera credo possa bastare come prima volta e stato fantastico.
Ora sì e fatto molto tardi, sono le tre del mattino, mi rivesto, con uno straccio bagnato cerco di pulire il pagliericcio macchiato del mio sangue e del suo sperma con scarsi risultati,(questa mattina all’apertura del negozio l’altro socio vedendo le tracce del godere e le macchie di sangue sul pagliericcio penserà: la ragazzina ora non e più vergine )sa che sono innamorata del suo socio.
Attraverso la piazza e sono a casa, mi butto sotto le lenzuola, sono frastornata, sento in mezzo alle cosce la fica gonfia, bagnata e larga, il profumo della mia fica assieme all’odore del suo sperma rimasto su di me mi eccita ancora da morire, mi chiedo ma quante volte mi ha chiavato? E quante volte mi ha fatto venire? Non lo so e stato fantastico in particolare l’ultima continuava a pomparmi senza venire ed io continuavo a godere non so quanto a impiegato, so solo che io o goduto un sacco di volte e stata una sera indimenticabile ho provato il piacere di essere sverginata e quello di essere ripetutamente chiavata, non potrò mai dimenticare questa sera e stato troppo bello. Sono molto fortunata ho trovato un vero mandrillo.
Faccio fatica ad addormentarmi ripenso quando e entrato in me, il piacere che ho provato quando mi a fatto raggiungere il vero orgasmo, completamente diverso da quello che provo quando mi masturbo, non avevo mai provato un piacere così profondo, intenso e completo tanto da farmi urlare.
Ora non sono più vergine, mi sento poco seria per averla data via la prima sera, sono anche un po’ puttana per essermi fatta chiavare molte volte e avere goduto molto, di questi tempi sono poche le ragazze che si comportano come me questa sera, ma ormai e fatta ora e rotta per sempre non posso e non voglio porre rimedio.
L’idea di non essere più vergine mi eccita, mi eccita l’idea di avere la fica rotta in mezzo alle cosce, ora posso farmi chiavare quando e quanto voglio il prossimo, sarà sempre il secondo che diverrà il primo con quello successivo, mi sento importante, il pensiero che a diciassette anni ho già un amante mi rende donna vissuta.
Di quella sera porto con me un ricordo indelebile che non dividerò mai con nessuno.
Dopo aver conosciuto il piacere che si prova a essere chiavata non posso più farne a meno, ogni sera passando per la porticina sulla spiaggia torno sul pagliericcio per farmi chiavare.
Come entro lui mi aspetta mi strappa le mutandine esce il suo membro dalla patta dei pantaloni me lo sbatte dentro la fica e in piedi mi pompa fino a godere lui e far venire me, dopo aver scaricato con molto furore, la voglia della prima chiavata ci riposiamo sul pagliericcio, tranquilli parliamo del più e del meno, beviamo un po’ di VOV, ne porto sempre con me una bottiglia tutte le sere sperando le dia maggior forza per chiavarmi. Poi mi spoglia, si spoglia anche lui, mi adagia sul pavimento freddo, dice che fa provare più piacere e dura più a lungo, allarga le mie cosce entra in me col suo grosso membro e con spinte sempre più forti e più profonde quasi volesse sfondarmela mi pompa e mi fa venire un paio di volte mentre lui viene una sola volta, all’orgasmo salta fuori e mi inonda di sperma, dopo essere venuto lui bacia tutto il mio corpo in modo particolare la fica, sentire la sua lingua dentro di me mi fa impazzire vorrei non smettesse mai.
Ho ancora voglia mi sdraio sopra di lui e baciandolo le dico: ora che mi hai rotto la fica devi farmi godere e in tutti i modi. Lui stringe il mio sedere e dal dietro mi mette le dita dentro la fica: da morire, le chiedo di prendermi ancora e lui dopo essersi lavato mi accontenta, mi fa inginocchiare e dal dietro mi prende alla pecorina e un vero sogno sentire le sue palle battere contro il mio sedere, il suo membro entrare completamente tutto in me, comincia a pomparmi facendomi godere, e fantastico riesce sempre a farmi venire più volte.
Ora però sono sfinita ma lui continua a pomparmi come un forsennato per cercare di venire, infine anche lui riesce a godere, inondando di sperma la mia schiena.
Tutte le sere tiriamo le due, non so cosa trova in me, ma mi chiava tre quattro volte per sera facendomi godere un sacco di volte .
Ora sono appagata posso tornare a casa in attesa della prossima sera per ricominciare.
Ormai i baci appassionati, le coccole, le carezze dei primi giorni non ci sono più, anche la mia cotta per lui e sfumata, ora ci si trova solo per fare sesso, i baci alla mia fica sono solo voglia di sesso esasperato. Anch’io ho imparato dopo molte richieste da parte sua a baciarglielo devo dire che e anche piacevole e mi eccita molto il profumo e il suo sapore, non l’o mai fatto venire in questo modo, mi faceva troppo schifo. Ora mi chiedo se ero veramente innamorata cotta di lui o se volevo solo quello che e successo e che succedesse con lui. Mi ha preso in tutti i modi mi ha insegnato a godere e far godere, non contento di avermi rotto la fica ha cercato di rompermi anche il culetto e entrato solo con la cappella ma e venuto subito sborrandomi dentro, sentire quei flutti di sperma caldo entrare in me mi hanno pure eccitata, però abbiamo rinunciato perché faceva troppo male.
Poi e partito e andato per mare ed io sono rimasta sola con tanta voglia di essere chiavata
Il tempo e passato lui è tornato, ci incontriamo per strada ma lui non mi saluta nemmeno, sono tornata la ragazzina insignificante di prima, ora ha altra fica per il suo cazzo.


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