Il compagno di scuola

Scritto da , il 2009-11-29, genere gay

Sono passati già 3 anni da quando feci sesso per la prima volta con i miei compagni di scuola, ma me lo ricordo ancora molto bene...
Eravamo appena tornati da una corsetta al parco vicino alle scuole medie, che frequentavo in quel periodo. Avevo indosso una canotta gialla e verde, mi pare i colori del brasile, calzoncini (verdi, della zanetti, da calcio). Negli spogliatoi abbiamo cominciato a giocare mentre ci cambiavamo. Eravamo quasi tutti in mutandine e basta...  Abbiamo preso di mira un compagno particolarmente timido che non si spogliava mai per cambiarsi. Di solito si presentava in tuta da ginnastica quando c'era educazione fisica e al limite dopo andava a cambiarsi la maglietta in bagno. Tra l'altro era veramente un bel ragazzetto biondo. Decisamente io ed altri quattro miei compagni eravamo MOLTO interessati a lui... Uno sguardo d'intesa prima con i miei amici. Appena Fabio (si chiamava così) si avvia verso il bagno per cambiarsi la maglietta, lo seguiamo anche noi. Appena entrati (noi 4 tutti in mutandine bianche e basta) chiudiamo dietro di noi il portone del bagno, di fatto quasi insonorizzato, già ampiamente noto per essere un luogo ideale per compiere scherzi  più o meno pesanti senza essere disturbati e gli saltiamo addosso. Fabio si divincola disperatamente , ma un braccio storto dietro la schiena lo induce a lasciarsi immobilizzare. "Caro Fabio" gli dico, questa e' la volta che ci fai vedere se sai godere come noi... Lui e' terrorizzato. Lo spingiamo per terra… E’ fatta, In due lo prendiamo per i piedi, in due per le braccia e io inizio a spogliarlo…  Prima gli arrotolo la maglietta fin sotto le ascelle, gli accarezzo i capezzoli che in pochi secondi gli diventano duri. Gli tocco il cazzo attraverso i pantaloni della tuta, prima con la mano aperta appoggiata al suo attrezzo,  lui ci insulta dandoci dei finocchi, ma in realtà il cazzo già duro ben visibile tradisce la sua libidine. Allora glielo prendo in mano: veramente bello nodoso! Quindi gli abbassiamo i pantaloni della tuta... Ha una tanga bianco, un po' da finocchietto, per forza non si voleva mai far vedere.. Ha una discreta nerchia che gli prendo in mano e comincio a menare. Lui non si agita più e inizia a godere. Allora gli abbasso il tanga, si lascia spogliare nudo, finalmente tranquillo, lo tocchiamo tutti, ovunque, contemporaneamente, da tutte le parti e gli infiliamo un pennarello da disegno nel culo. Lui, come risposta ad un certo punto mi  sborra abbondantemente in mano. Allora ci abbassiamo tutti le mutandine e ci facciamo toccare  da lui. Già l’avevamo bello duro prima e  non ci sembra vero di poter realizzare il desiderio oggetto di numerose seghe comuni del passato.  Presogli entrambe le mani le appoggiamo sui nostri cazzi  svettanti e  legnosi. Io mi abbasso anch'io gli slip e me  lo meno mentre guardo la scena. Come adesso che ve lo sto raccontando... Ad un certo punto sborro e lo schizzo colpisce Fabio sul petto. Gli spalmo tutto sui capezzoli e il cazzo gli torna rapidamente duro...a quel punto ricominciamo ad accarezzarlo ovunque mentre gli facciamo un bel po’ di foto assai compromettenti con la digitale che costeranno all’amico Fabietto un certo numero di pompini e giochetti vari tutto il resto dell’anno.

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