Visita

Scritto da , il 2011-05-22, genere gay

Ieri mattina erano circa le sei e cominciava ad albeggiare quando qualcuno ha suonato il campanello. Sono andato ad aprire colle mani sporche di farina perche' stavo impastando il pane, ed ho aperto ad un giovanotto piu' alto di me una spanna vestito con giacca e pantaloni di jeans magro e dinoccolato che dondolandosi sulle lunghe gambe sorridendo mi ha chiesto di offrirgli un caffe' italiano. La richiesta mi e' parsa strana per l'ora e perche' io non gestisco un bar e oltretutto aveva uno sguardo strano, allucinato, che mi ha fatto credere che fosse ubriaco. Non e' raro incontrare gia' al mattino presto chi ha appena cominciato le libagioni o sta continuando quelle iniziate la sera prima. - Scusa, chi sei e come mai vieni a chiedermi un caffe' proprio a me? - Sono Antonio, il nipote di Patrizia la postina. Lo guardo bene ma proprio non l'ho mai visto, e ne son sicuro. - Sono un gay, tutti mi conoscono. Sara' anche gay ma io non lo conosco per niente, pero' si puo' sempre diventare amici. La chiave per entrare in casa e' la parola gay. Lo faccio entrare in casa e mentre siede accanto al tavolo imbrattato di farina che stavo lavorando gli ho preparato il caffe. - Antonio ti chiami? sei passivo o attivo. - Preferisco passivo ma se vale la pena posso essere anche attivo, pero' non con le donne. - E come mai sei venuto a trovarmi? - So che frequenti Bulgarusc e mi son detto perche' non vado a conoscere il nostro amico italiano?. Ed eccomi qua. Gia' il solo accennare al sesso mi fa ribolire il sangue ed il cazzo mi si indurisce. E' bello duro nei pantaloni del pigiama e lo metto sotto al muso del giovane amico mentre sorseggia il suo caffe'. - Mica avrai anche tu un tappo di damigiana al posto del cazzo. Con la mano libera slaccia la cintura abbassa i pantaloni e mostra un cazzo ancora moscio ma di una grossezza apprezzabile. Io tiro fuori il mio e gli presento un cazzo italiano gia' sull'attenti. Lui lo guarda ammirato, io lo spingo perche' lo succhi ma lui allontana la testa e continua a massaggiare il suo inutilmente. - Non ti piace succhiarlo? - E' che son venuto per parlare. Prima di accoppiarmi con qualcuno mi piace parlare. - Parla allora. Di cosa vuoi parlarmi? Parlami di tua zia. Fa le corna al marito? - Non credo. Se le fa non lo so. - Va bene, di cosa vuoi parlare? Hai problema di erezione? Infatti erano cinque minuti che smanettava ed il cazzo restava sempre moscio. - No, e' che non ho soldi, sai, non lavoro. - Quanti anni hai? - 22. - Perche' non vai all'estero, in Italia in Francia in Spagna e ti trovi un lavoro? Sei un ragazzo sano e di lavoro se vuoi ne trovi. Puoi trovare anche da fare il mantenuto. In Italia i ragazzi come te hanno successo cogli uomini anziani, con i vecchi come me. Pero' devi mostrare il cazzo duro non una lumaca come quella. - Mi viene duro. - Non mi pare. - E' che ho delle abitudini... Per un attimo mille pensieri si affollano alla mente: sara' coprofilo o coprofago sara' urinofilo sara' sadico avra' qualche perversione. - Abitudine, che abitudine? - Mah, niente di speciale. - Cioe'? - Fumo. - E mica e' qualcosa di strano. Io non fumo ma tollero chi fuma anche se ha i coglioni che puzzano di fumo. Basta tapparsi il naso e la puzza non si sente piu'. - Ma io fumo l'erba. Sono rimasto incantato non sapendo cosa dire. In fretta e furia ho esaminato i miei gesti da quando e' entrato in casa e mi son chiesro se l'ho toccato. Le parole si affollano alla gola e nessuna esce. Passa qualche minuto e finalmente riesco a gridare cogli occhi fuori dalle orbite: - Fuori dai coglioni, esci di qua e non passare piu' neanche davanti casa mia. Io gia' tollero a stento chi fuma le sigarette immagina uno che si droga. Riesce a balbettare che l'erba non e' una droga pesante ma io so quando ho lottato perche' i figli ne restassero lontano e so di amici che si sono appezzentiti per aiutare i figli drogati. Se c'e' una cosa che non tollero per nulla e' chi si droga e se fosse per me darei la droga gratis ai drogati perche' muoiano di overdose. So che mi attirero' l'ira dei benpensanti ma io sono per la pena di morte anche per i drogati e prima di loro per gli spacciatori. Cazzo, e' successo ieri mattina ed ancora non mi sono riavuto dalla rabbia. Il cazzo mi si e' ammosciato e prima che s'indurisca di nuovo temo che passera' qualche giorno.

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