Parte 3 - La nostra prima volta

Scritto da , il 2010-10-22, genere prime esperienze

Ciao a tutti, mi chiamo Marco (nome di fantasia) e ho 20 anni. Ci tengo a precisare che non tutte le storie che racconterò sono successe realmente, ma questa e quelle di cui dichiarerò l'autenticità sono vere, con al massimo piccole modifiche sui nomi e su particolari in modo che non mi rendano riconoscibile.



Vi consiglio di leggere il capitolo precedente in caso non l'abbiate ancora fatto, prima di leggere questo racconto.

Rimanemmo nudi a fare le coccole qualche minuto, il tempo sufficiente per riprendere le forze.

Poi lei riprese in mano il mio cazzo, che era rimasto duro dal primo orgasmo che avevo avuto, e si chinò di nuovo su di esso per prenderlo tra le labbra. Ma in quel momento sentimmo il cancello aprirsi e la macchina di sua mamma parcheggiare fuori sui sassi. In meno di un minuto ci rivestimmo e fummo in salotto sul divano, così non si accorse di nulla. Per quel giorno non facemmo più altro, purtoppo...
Passarono le settimane, e ogni volta che ci incontravamo facevamo qualcosa: un ditalino nel parcheggio del cinema, una sega nel bagno del bar del centro... Ci accorgemmo che il nostro rapporto stava diventando solo sesso, e giovani come eravamo non volevamo questo... Quindi decidemmo di smettere di pensare solo a quello, almeno per un pò. Passarono infine tre mesi, ed ero a casa sua. Il cazzo mi scoppiava, ma volevo rispettare la decisione presa assieme a lei, quindi stavamo stretti a coccolarci e a parlare, cosa che per un pò di tempo non mi dava molto fastidio, anzi. Nonostante questo, ogni tanto parlando tornavo su quell'argomento, dicendole che non ce la facevo più, ma tutto finiva sempre con una sega liberatoria quando tornavo a casa. Quella volta invece fu lei a sorprendermi.
-Amore...
-Dimmi.
-Mi manca il tuo cazzo...
-Ma avevamo deciso che era meglio smettere per un pò, no?
-Si, ma sono passati quasi due mesi... Io ne ho bisogno... Ti prego dammelo...
Non l'avevo mai sentita parlare così, e questo mi eccitò un casino. Mentre diceva questo, la sua mano andò a stringere il paletto in mezzo alle mie gambe da sopra ai jeans, che era già duro, e a quel tocco persi ogni forza per resistere. Mi girai e iniziammo a baciarci appassionatamente, mentre la mia mano andava sotto il suo reggiseno e poco dopo, dopo averle tolto la maglietta, lo slacciò. Iniziai a leccarle dolcemente ma in modo deciso i capezzoli, una terza abbondante, ben messa considerando che aveva 14 anni. Poi lei si tolse i pantaloni della tuta e rimase in mutandine, sulle quali si vedeva una macchietta, segno che era già un lago. Mentre lei era seduta sul divano mi misi in piedi davanti a lei e mi tolsi la t-shirt. Lei mi baciò il pancino mentre la sua mano sbottonava i miei jeans e li abbassava... Continuò baciando il mio pacco da sopra ai boxer, che era diventato durissimo. Infine mise le dita sotto l'elastico e piano piano abbassò i boxer, facendo comparire il mio cazzo, che nonostante l'età era già sviluppato del tutto. Mi guardò con uno sguardo innocente, poi avvicinò il volto al suo giocattolo, ma io lo presi in mano per farle salire il desiderio.
-Ti prego amore... Voglio il tuo cazzo...
Erano le parole giuste, lo indirizzai verso le sue labbra, e lei iniziò un magnifico pompino bagnato... Ogni tanto lo faceva entrare quasi fino in gola.
Poi la feci smettere e le tolsi le mutandine, così mi potei dedicare a leccare la sua patatina, che era veramente un lago. Sentii che venne quando mi strinse la testa tra le sue coscie e si mise a mugulare di piacere, accarezzandomi i capelli. Rimase esausta con gli occhi chiusi sul divano per un minuto o due, poi si alzò e mi disse di aspettare. Prima andò in camera sua e ci rimase qualche minuto, poi andò in camera dei suoi e tornò con un preservativo. Appena capii cosa voleva, il mio cazzo diventò ancora più duro di prima, se possibile, le andai incontro e la baciai. Lei mi prese per il cazzo come se fosse stato un guinzaglio e mi portò in camera sua, poi diede una mano a mettermi il preservativo. Aveva preparato tutto. Aveva abbassato le tapparelle, e nella stanza erano sparse una decina di candele, che illuminavano il letto di una luce soffusa. Si distese sul letto a gambe aperte. Io mi distesi sopra di lei e iniziai a baciarla dolcemente, scendendo sul suo collo, sul suo seno, sul suo pancino. Lei allungò la mano e prese il mio pisellone, e se lo puntò all'apertura tra le sue gambe. Piano piano lo feci scivolare dentro, mentre mi abbassavo su di lei e la baciavo sul collo. Lei sospirava e tremava, non so se per il piacere o anche per un pò di paura. Vedevo le sue labbra soffiare fuori delicatamente l'aria e i suoi occhi chiusi, illuminati dalla luce rossa delle candele.
Quando il mio pene fu tutto dentro, lei fece un gemito di dolore: non era più vergine. Iniziai a muovermi lentamente sopra di lei, mentre le sue manine erano scese sul mio culo, sodo perchè i miei mi avevano iscritto a palestra due anni prima. Man mano che passavano i minuti aumentavo il ritmo, ogni tanto mi fermavo per non venire subito e le sussurravo parole dolci in un orecchio. Dopo una decina di minuti ad un ritmo tutto sommato lento, lei faceva sospiri sempre più forti e profondi. Iniziò a tirarmi a se con le sue mani sul mio culo, sempre più velocemente. Ora i sospiri si erano trasformati in urletti, e la sua testa era buttata indietro, gli occhi spalancati per la grossezza non indifferente del mio cazzo. Sentivo che stavo per venire, ma avrei voluto durare almeno quanto lei... Proprio mentre pensavo a questo lei venne, con un urletto soffocato e le sue mani che si aggrappavano alla mia schiena. In quel preciso istante venni anche io, accasciandomi a peso morto su di lei, sentendo il suo seno e i suoi capezzoli turgidi sotto al petto...
-E' stato bellissimo, cucciola. Ti amo.
-Ti amo anche io... Ti amo!
Mentre eravamo ancora uniti, mi abbracciò e si mise a piangere di felicità. Poi finalmente si calmò mi strinse forte. Estrassi il mio pene da lei e andammo in bagno a lavarci a vicenda, poi tornammo sul letto e, una volta messa la sveglia per svegliarci prima dell'arrivo di sua mamma, ci addormentammo abbracciati.
Un giorno bellissimo. =)

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