Ocktoberfest

Scritto da , il 2014-12-17, genere etero

Ocktoberfest
Eravamo andati all’ocktoberfest da soli quell’anno, soli soletti io e mia moglie.
La festa ci piaceva e con amici o da soli ci si andava quasi ogni anno.
Per l’occasione lei si era comprata in un negozio di Monaco, uno di quei vestiti tipici che quasi tutte le ragazze tedesche vestono alla festa.
Sono tutti con la vita stretta e un pò scollati, ci sono con gonna lunga fino alla caviglie o più corta anche appena sopra il ginocchio.
Lei aveva preso uno corto, se lo poteva permettere aveva due belle gambe, aveva una vita stretta e due belle tettine nonostante i suoi quarant’anni.
Ci avviammo a piedi verso la zona della festa, lei si era messa il suo vestitino, due tacchi abbastanza alti ed approfittando della serata abbastanza mite aveva lasciato le gambe nude.
La sua perfetta linea risaltava sotto quel vestitino colorato, le sue gambe abbronzate attiravano l’attenzione di molti che in massa si riversavano verso la festa.
Mi aveva sempre eccitato vedere la mia donna desiderata da altri, quella passeggiata mi stava piacendo.
“Hai visto stai facendo colpo , mi sa che questa sera rimorchi” le dissi
“Ma smettila stupido” rispose
Giunti a destinazione puntammo subito su uno stand che ci piaceva più degli altri e riuscimmo subito a trovarci posto seduti con una tavolata di tedeschi che per una coppietta di solito liberano subito un pò di spazio.
Erano abbastanza giovani dai trenta ai quarant’anni, quasi tutti maschi.
Mia moglie a differenza di me parla discretamente tedesco e quindi aveva cominciato a parlare con i ragazzi vicini, io non capivo ma lei mi disse che erano dipendenti di una ditta tedesca e per questo avevano il tavolo prenotato.
Quello più vicino a lei era un bel ragazzo moro alto con due spalle larghe, aveva il vestito tipico con camicia bianca e pantaloni e bretelle in pelle.
Ci portarono da mangiare e soprattutto da bere, Giovanna il suo litrozzo se lo beveva e leggermente allegra diventava.
Continuava a parlare con quel ragazzo.
Non capivo cosa diceva ma cosa voleva era abbastanza evidente, gli parlava all’orecchio, molto vicino all’orecchio e lei sorrideva indicando con un dito alla tempia che era pazzo.
Mi disse “ gli ho già allontanato un paio di volte la mano dalle mie ginocchia”
Ero molto eccitato e gli dissi “perché lo allontani ? non ti piace?”
“Ma per favore”,disse sorpresa “non ti da fastidio?”
La situazione mi eccitava, il mio cazzo era diventato come un pezzo di legno, il mio respiro affannoso
E il cure mi batteva forte, ma dalla bocca mi usci un” scherzavo”
Forse avrei dovuto osare di più forse anche lei lo sperava nonostante facesse la santarellina.
La serata continuava …………
Ad un certo punto lei si giro verso di me e all’orecchio mi disse “sta ricominciando”, con una mano afferrai distinto le sue sopra il tavolo e gli dissi “lascialo”
Ci baciammo con fervore le nostre lingue avvolte appassionatamente.
Mentre mi baciava ogni tanto allontanava la lingua dalla mia e mi sussurrava …..
“è sulla coscia sta salendo” e poi “mi sta toccandole mutandine bagnate” , quando le dita del crucco spostando le mutandine entrarono dentro la sua fighetta bagnata lei chiuse gli occhi ed ansimo, qeull’attimo non ebbe bisogno di descrizioni.
Lei si giro verso di lui, la sua lingua incrocio la sua in modo bramoso .
Non credevo hai miei occhi la troietta stava uscendo dal guscio.
La mano di giovanna si mosse e scese sotto il tavolo.
Si giro verso di me avvicino la bocca al mio orecchio e disse ”e grosso e duro ”
Ci baciammo mentre lui ritratto la mano si succhiò le dita in modo erotico provocante
Ci alzammo in piedi, tutti ballavano mezzi ubriachi sulle panchine, le mie mani erano sul suo culo la ringraziai per quello che aveva fatto e gli dissi di andare avanti cosi a fare la troietta con chi voleva, quando non mi sarebbe più andato l’avrei fermata io.
Mi allontanai per andare in bagno e tornai non prima di cinque minuti
Lei ballava ancora lui era dietro di lei insistente completamente coinvolto, metteva le mani sui suoi fianchi e strusciava il suo cazzo sul suo culo muoveva i suoi fianchi alla ricerca di quel grosso arnese.
I pantaloni di pelle un pò stretti lo mettevano in evidenza ero grosso e lungo, la baciava sul collo e sulle orecchie .
Lei mi guardò io feci un sorrisino accondiscende ed anziche salire sulla panchina con lei andai su quella fronte
Le mani di lui erano sempre più invadenti entravano sotto la gonna.
La stringevano sempre di più.
La baciava sul collo e le loro lingue erano una cosa sola.
Era girata verso di me, mi guardava negli occhi con lui dietro che la spingeva …
La sua mano scese giu dietro al suo culo alla ricerca di quel grosso cazzo
Cosi avvinghiati, Giovanna con la mano sul cazzo del tedesco che da dietro spingeva il cazzo contro il suo culo e la sua mano sotto la gonna non più sui fianchi ma davanti sotto le mutandine dentro la figa di Giovanna, sempre vogliosa e bagnata, l’altra mano del tedesco su un seno e la sua lingua sul collo, sulle orecchie.
Si muovevano al ritmo di musica, coinvolti come se scopassero
Andarono avanti un po’, mi guardava con sguardo da porca, forse si aspettava che la fermassi, o forse non lo voleva ……
Lo stand era una bolgia di impazziti ubriachi
Io anziche fermarla mi allontanai di nuovo per andare in bagno.
Il fatto di lasciarla sola mi eccitava, pensare a dove poteva spingersi mi faceva diventare il cazzo come un palo.
Rimasi via un pò di tempo .
Mi avvicinavo ma non la vedevo e non vedevo neanche lui, sulle panchine non c’erano, non riuscivo a vederli.
Poi d’un tratto in mezzo al casino eccoli, lui era seduto sul bordo della panchina rivolto verso il passaggio che c’e tra i tavoli, lei era sopra di lui a cavalcioni, li guardavo da un pò distante lui la baciava sulla bocca, sul collo e sul seno, le sue mani erano sui fianchi di Giovanna che si muoveva sopra di lui come se cavalcasse uno stallone, in mezzo al frastuono e alla gente ubriaca lei stava godendo sopra quel grosso cazzo
La gonna copriva tutto, ma copriva una fighetta bagnata che dietro le mutandine strusciava contro un grosso cazzo duro confinato dentro i pantaloni di pelle?
Oppure copriva un cazzo duro che entrava ed usciva da un fighetta calda e bagnata liberata da un leggero spostamento dello slip?
Lei si si dimenava aiutata dalle mani di lui su e giu ………………… la conoscevo secondo me lo stava prendendo dentro stava scopando come una troia-
Non ero molto distante, lei si accorse che la guardavo, aumento il ritmo sempre più forte, un paio di colpi finali fece un grido orgasmico che sentii ad alcuni metri di distanza nonostante il rumore della musica e della gente.
Ogni tanto mi stuzzica, ma non sono sicuro ancora adesso se il tedesco la scopata oppure no.

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