Una pisciata in piscina

Scritto da , il 2010-07-20, genere gay

Io ho sempre preferito le piscine coperte anche d'estate almeno queste non sono popolate da quella fauna a cui piace mettersi in mostra, quella marea di ragazzi e ragazze che stanno al sole sugli sdraio come se fossero in riva al mare, la cosa mi infastidisce. Nella mia città ci sono due piscine, una scoperta e una coperta. L'estate scorsa io e Maurizio per un certo periodo cominciammo ad andare a fare delle belle nuotate quotidiane e chiaramente sceglievamo quella coperta. Maurizio, mio amico da anni, etero, nè bello nè brutto, ma non mi aveva mai stimolato la fantasia a livello sessuale. Io gay non dichiarato, un bel tipo dicono, e ho dovuto dire no a molte donne arrampicandomi su mille specchi dato che il genere non mi interessa. Tipo riservato anch'io come Maurizio,
sono uno che gli piace farsi i cazzi suoi, semmai mi piace farmi i cazzi degli altri perchè sono abbastanza curioso.
Morale: nessuno deve sapere di me ma io voglio sapere tutto sugli altri. Di Maurizio credevo di sapere tutto ma non era così. Sapevo che parlava poco di donne per fortuna visto che in quel campo non avevo molti argomenti da tirar fuori. Le ragazze per strada le guardava o forse faceva finta di guardarle, non so. Diceva di avere una donna, che tra l'altro non avevo mai visto, ma diceva di averla. Quel pomeriggio di luglio aveva un comportamento strano,lo notai da quando andai a casa sua a prenderlo in macchina. Mi sembrava piu' sparviero e ciarliero del solito.
Mi sa che avesse bevuto troppa birra, almeno l'alito era quello. Ma era piu' simpatico, diceva cazzate che in genere non diceva, era divertente. Quando arrivammo in piscina ci spogliammo e ci buttammo subito nella vasca per una bella nuotata e per avere refrigerio da quell'afa che da giorni imperversava. C'erano una decina di persone oltre a noi due, ognuno nuotava per i fatti suoi e il clima quindi era tranquillo. Dopo aver fatto 2 vasche Maurizio mi si avvicino' dicendomi "Mi scappa una pisciata di quelle...". "Hai bevuto troppa birra risposi" e lui annui' con un "Forse". "Non ti secca se la faccio qui, tanto c'è il cloro, disinfetta tutto, poi sai quanta gente piscia in piscina...". Fece una risata. Adesso l'idea che tutti pisciassero in piscina mi dava un po' fastidio, io speravo almeno non fosse così.
Comunque gli risposi "Se proprio ti scappa falla!". E la fece e mentre la faceva notavo l'espressione di liberazione sul suo viso. Finito l'atto di minzione sorridendomi disse "Va molto meglio adesso...anche se..." e io "Anche se??"
"No dai, non te la dico, poi mi dai del porco...". Ribattei: "Eh no, hai cominciato la frase e ora la finisci!"."Ok, ma non ti scandalizzare troppo, eh?". Risposi, "Non preoccuparti, non mi scandalizzo mai!" Mi si avvicino' e mi sussurro' all'orecchio "Ho un desiderio da anni mai appagato: pisciare in bocca a qualcuno...". Ahio, aveva toccato un mio punto nevralgico inerente la sessualità fetish. Quante volte mi ero segato pensando di farmi pisciare in bocca o di
pisciare in bocca a qualcuno, quante? Per mascherare l'espressione libidinosa a cui avrei potuto lasciarmi andare buttai tutto sul ridere esclamando "Sei proprio un bel maiale!!". "Vedi?!", ribatte', ho fatto male a dirtelo, mi hai dato del porco come immaginavo". E io "Ma no dai, hai fatto bene invece, almeno adesso so regolarmi di conseguenza".
E lui "Cioè?!". "E' un desiderio che ho sempre avuto anch'io, pisciare in bocca o farmi pisciare, alla fine l'emozione deve essere simile". Si lascio' andare a una risata stratosferica tantoche' tutti gli altri bagnanti si girarono verso di noi chiedendosi ma che si ride quello...Si ricompose e mi chiese "Hai voglia di bere qualcosa" e io "Certo".
Uscimmo dalla vasca, ci asciugammo, ci mettemmo una maglietta e ancora in costume andammo al bar. Mentre
camminava davanti a me vedevo il suo culetto che si muoveva in sintonia coi passi e cominciai a vedere Maurizio sotto un altro aspetto, non piu' il ragazzo ne' bello ne' brutto, ma qualcuno che poteva esaudire quel porco desiderio che da anni premeva nella mia parte animale. Ci bevemmo una grossa birra, seduti a un tavolino.
Incuriosito dalla mia risposta di prima ritorno' sull'argomento, a bassa voce, perchè tutti gli altri tavoli erano pieni di gente. "L'hai mai fatto" mi chiese. "Purtroppo no", risposi. "Ti andrebbe di farlo con me?", ribattee. Lo guardai fisso negli occhi e fui telegrafico: "Ovvio che si". "Dai, andiamo nelle docce, che dici?" e io "Andiamo". Finimmo entrambi con una lunga sorsata le nostre 0,4 e ci alzammo. Ci recammo negli spogliatoi per depositare le magliette
e ci incamminammo verso le docce. Lui ogni tanto mi sorrideva, io ero molto piu' serio, forse ero agitato, forse non vedevo l'ora che succedesse. Entrammo nella stessa doccia, era una cosa frequente tra amici. Fare la doccia insieme, confrontarsi le lunghezza, fare battutine, ecc. Prima facemmo una bella doccia lavandoci via tutta l'acqua della piscina. Fatto questo si tiro' fuori l'uccello dagli slip chiedndomi "Sei pronto?". Io senza rispondere mi chinai
verso il suo cazzo e lui a voce alta esclamo: "Evvai!". Comincio' a pisciarmi addosso, prima sul petto, sulle gambe, sulle spalle e poi passo' al viso. Ne senti' l'odore, non era sgradevole, apri' la bocca e comicio' a pisciarmi in bocca,
senza mai fermarsi, ogni tanto dovevo scostarmi se no rischiavo di soffocare. Non si fermava un attimo, era un getto continuo, era tutta birra, ne aveva bevuta un bel po' di quella. Pisciando gemeva sia per la liberazione della vescica sia per il suo gusto porco di pisciare addsso a qualcuno. Ero completamente fradicio del suo piscio e l'odore aveva invaso l'aria. Sentivo quel gusto leggermente salato ma gradevole. Si fermo'. Ne approfittai per prendere il suo cazzo in bocca e una volta dentro riprese. Lo stavo sbocchiando e nel frattempo mi pisciava in bocca. Che libidine, che maiale che ero ma che maiale anche lui...Ogni tanto aprivo per far uscire il piscio in eccesso, ando' avanti altri 20 secondi circa e il rubinetto si chiuse. Si scrollo' le ultime gocce nella mia bocca aperta. Notai che gli stava diventando duro e per questo motivo me lo sfilo' dalla bocca perchè il vero motivo per essere andati li' non era fare sesso ma solo
quella di pisciare. Quando disse "ora tocca a te" mi stupi', pensavo volesse solo pisciare addosso a me ma non era così. Voleva provare anche lui quello che avevo provato io. Mi alzai e si chino' lui. Mi tolsi il costume e un po' con difficolta', avendo ormai l'uccello in tiro, comiciai a pisciargli addosso. Prima qualche debole schizzo, poi cominciai a pisciare di brutto, a mo' di fontana, la birra, tutta l'acqua che avevo bevuto a casa per via del caldo. Si posiziono' subito per ricevere l'urina in bocca, se ne riempiva e poi la sputava, si riempiva di nuovo e poi la ributtava fuori.
Tutto duro' piu' di un minuto. Gemevo anch'io per il godimento di pisciare addosso a Maurizio, quello ne' bello ne' brutto, quello che non aveva mai stuzzicato le mie fantasie sessuali. Ma mai dire mai. Alla fine me lo scrollo' lui stesso dentro la bocca e bevve le ultime gocce superstiti. Ma non era finita. Comincio' a spompinarmi alla grande, alla faccia dell'etero,
sembrava fosse una cosa che aveva fatto da sempre. Dovevo trattenere i miei gemiti per non farmi sentire da chi poteva entrare nelle docce. Sbocchinava talmente bene che non ci volle molto a farmi sborrare. E quando lui capii che ero arrivato alla fine se lo tolse di bocca e continuando a masturbarmi con la mano mi fece fare una sborrata galattica sul suo petto e
un'altra ancora sulla parete della doccia. Continuo' finchè dal mio cazzo svuotato non usci' piu' neanche una goccia di sperma. Si alzo' col suo cazzo durissimo in mano chiedendomi "Ti va?". Non gli risposi. Cominciai a succhiarlo avidamente notando l'espressione di intensa goduria sul suo viso, forse era anche meglio che godesse in silenzio perchè era
stupendo vedere le espressioni che faceva. Lo sbocchinavo e nel frattempo gli muovevo il cazzo con la mano. Resistette pochissimo e con un urlo strozzato e sussurrato mi scarico' in bocca tutta la sborra che aveva a disposizione. Me lo sfilai, svuotai la bocca per terra e continuai a segarlo qualche altro secondo per vedere uscire le ultime stille di crema bianca.
Alla fine urlo' "Fantastico!!!", e io "Gia'!". Ormai nel box doccia un odore penetrante di piscio e sborra. "Dai, meglio che
puliamo un pò" e rimanemmo ancora qualche minuto a spargere il bagnoschiuma sulle pareti e per terra per lavare via le tracce di quello che avevamo fatto. Ci rimettemmo il costume e uscimmo. Mentre ci rivestivamo negli spogliatoi mi guardo'e mi fece l'occhiolino. "Mi raccomando", disse, "Che siamo froci è una cosa che deve rimanere tra me e te". Gli risposi con
un occhiolino pensando tra me e me, Maurizio non deve essere poi tanto etero...

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