Lei -1- futuro

Scritto da , il 2014-07-20, genere tradimenti

Lei è alta, dai capelli biondi e ondulati, e nonostante abbia superato i trenta sembra ancora la stessa giovane donna seducente che ci ha cambiato la vita in peggio.
Le sue curve sono evidenziate dai vestiti attillati: la maglietta bianca trasparente che lascia intravedere i capezzoli su quei bei seni e un paio di shorts tanto corti da far vedere il suo bel culo rotondo.
Non la vedo da un anno ormai, ma i suoi occhi azzurri e le sue labbra carnose sono identiche all'ultima volta che l'ho vista... Quella volta, in cui riuscii a trovare il coraggio di mandarla via non so come.
Ora sono sposato, e anche mio fratello si sta per risposare, stavolta con una donna normale e non con una come lei... Lei, Amanda, la donna che ci ha fatto rimpiangere cinque anni della nostra vita.

Suona il campanello con nonchalance, io apro senza sapere chi sia e mi si presenta di fronte bellissima e sorridente con il suo solito sguardo ammaliante.
-Ciao Giulio-
-Tu?-
Le chiedo incredulo stando sulla soglia e guardando il suo corpo mozzafiato. Sono incredibilmente incazzato, ma è più forte di me, devo guardarla
-Che diavolo ci fai qui Amanda? Non ti vogliamo vedere-
-Usi il plurale? C'è Ale in casa?-
-No non c'è, e nemmeno i bambini-
-Non sono qui ne per il mio ex marito ne per i bambini...-
Risponde sbuffandomi il fumo della sigaretta in faccia per poi riprendere
-Sono qui per te-
Resto in silenzio fulminandola con lo sguardo mentre spegne il mozzicone sotto la scarpa, poi dopo un respiro profondo distolgo gli occhi dai suoi per non cascarci di nuovo
-Ale è felice, i bambini si sono dimenticati di te! E io mi sono sposato, non avrai nulla qui-
-Ne sei sicuro?-
-Senti stronza, qualunque cosa tu voglia non resterò un minuto di più a parlare con te, vattene-
-Te l'ho detto, non mi importa ne del mio ex marito ne dei miei figli... o nostri, per meglio dire-
Appena finisce la frase mi volto per sbatterle la porta in faccia, ma poi mi poggia una mano sul petto.
-Mi sembra inutile rinnegare la realtà Giulio... La prima notte di nozze Ale non mi ha nemmeno toccata, tu mi hai messo incinta, e poi hai fottuto tuo fratello, mi è bastato chiedertelo, i figli sono i tuoi-
-Stà zitta-
-Ripetiamo questa cosa ogni anno, e ogni anno ci ricaschi... Tu non puoi fare a meno di me...-

Mi seduce. Io comincio a respirare pesantemente mentre mi passa un dito sulla barba e poi sulle labbra
-Non sono qui per te in senso stretto, sono qui per quello che puoi darmi...-
Non capisco cosa ci vedano le donne in me, sono alto si, ma sono un burbero villoso e irsuto e nonostante i grossi pettorali e le braccia enormi ho comunque un po' di pancia e i miei modi non sono esattamente i più galanti con le donne... Allora perché lei vuole me?
-Voglio che mi scopi! Che mi faccia tutte le porcate che a tua moglie non puoi fare... Voglio che mi monti come il toro che sei-
Mi sussurra avvicinandosi a me quasi fino a baciarmi
-Smettila...-
-Ti piace quando parlo così, perché dovrei smettere?-
-No...-
Mi stringe il pacco con una mano, passando le dita sotto le palle nei jeans e massaggiandomi per un po' di tempo prima di avvicinarsi e baciarmi.

Ci ricasco... Di nuovo... La sua lingua morbida mi entra in bocca e io come un animale la afferro per i fianchi portandola in braccio fino al letto.
Praticamente le strappo i vestiti di dosso e la butto sul letto mentre mi svesto velocemente ansimando come un animale. Lei mi guarda cominciando a toccarsi: infila le dita in quella bella fichetta depilata e bagnata, così morbida e invitante.
Io mi ci butto grugnendo come un animale e infilandoci la lingua facendola gemere. Mi tiene ferma la testa sulla sua morbida vagina mentre la sgrilletto con un pollice e poi mi alzo per baciarla di nuovo.
Mi infila un dito fra le chiappe per poi metterne un paio dentro, la cosa mi fa sussultare al punto che smetto di baciarla, poi lei inizia con l'altra mano a toccarmi il petto e allora la guardo negli occhi per un ultimo istante.

Rapidamente mi metto a cavalcioni sulla sua testa quasi schiacciandola. Senza un minimo di grazia o di freno mi metto in posizione come per fotterla e le ficco il mio grosso e largo uccello in bocca.
Sento la cappella che si muove sul palato mentre la sua lingua bagnata lo schiaccia fino alle palle. Spingo tanto forte che per un istante ho paura di soffocarla, ma appena sento la presa delle sue mani sulle mie grosse chiappe pelose capisco che le piace... Certo non più di me, che le fotto la bocca talmente inebriato dal piacere che scordo tutto per quei brevi istanti.
Vengo dopo poco, un abbondantissima sborrata le riempie la bocca fino a uscirle dalle labbra sul mento e sulle mie palle.
Ruggisco in preda al godimento mentre vengo, rallentando sempre più la velocità lasciandomi a peso morto su di lei per qualche secondo.

Mi scanso ansimando coperto di sudore, e lei si mette in ginocchio volta dall'altra parte a toccarsi. Appena si volta mi si avvicina ancora sporca e mi bacia. Sono ancora duro, così la afferro con le mie forti mani e la metto a pancia in su. Lei mi continua a guardare negli occhi, io le guardo i seni: perfetti seni rotondi con capezzoli grandi e turgidi, scuri, e invitanti; mi butto su di essi iniziando a leccarli e succhiarli, mentre con le mani stringo quelle morbide tette fra le mani sentendomi ammaliare
-Sei un toro Giulio... Montami-
Io chiudo gli occhi continuando a strofinare il cazzone sul suo fianco, e lei continua a sussurrare
-Montami-
Al che mi sposto verso sinistra e con un grugnito la penetro in un colpo.

Spingo tutto fino in fondo mentre alzo la bocca sbavandole tra le tette. La sua figa è come la ricordavo: umida, calda, morbida e che avvolge completamente il mio cazzo che sembra fatto apposta per starci dentro.
-Ti amo...-
Le ansimo mentre continuo a spingere verso il basso
-Ti amo!-
-Lo so...-
Mi sorride lei carezzandomi le guance, quel che è peggio è che la amo sul serio. Nonostante mi abbia usato come un oggetto, nonostante sia un egoista ninfomane e senza scrupoli, è la persona che amo di più! O forse è solo dipendenza? Non me lo chiesi quando me la montai la prima volta al mio dodicesimo compleanno mettendola incinta e non me lo chiederò ora. Non è bello, ne normale, ma non mi importa, non posso cambiare il passato quindi tanto vale godersi ciò che si ha quando si può, anche se so che poi me ne pentirò di sicuro!

Lei inizia a gemere mentre viene bagnandomi completamente le parti basse, continua a squirtare come fosse piscio bagnandomi le lenzuola e bagnandosi le cosce calde. Io la bacio per zittirla spalancando la bocca e leccandole la lingua. Sento il calore che dalla mia cappella bagna tutto fino alle grosse palle schiacciate su di lei dal mio peso e tanto doloranti per la pressione da scoppiare! Calco velocemente e con tanta forza che molte molle del materasso si sono rotte nell'arco di due minuti... Ne duro cinque! Me ne frego della performance, me ne frego della durata o di farla godere ( anche se so che mi adora quindi... ) sono solo guidato dai miei istinti animali, e rispondo ad essi.

Ruggisco col mio vocione sbavandole il collo mentre il mio uccello sborra di nuovo dopo cinque minuti. Le vengo dentro e rimango lì anche dopo mentre lei geme di dolore e di piacere reggendosi a me...

Continuo a fare quello che stavo facendo prima che arrivasse Amanda: poto la siepe. Sconnetto il cervello per non pensare a nulla, per non pensare a lei.
Qualche minuto dopo torna mia moglie, scende dall'auto, e dopo un respiro profondo mi volto per salutarla
-Hey-
-Hey! è arrivato il corriere con il pacco che aspettavi?-
-No, non è passato nessuno-
Le mento voltandomi e tornando al lavoro, e senza accorgermene, lei con sguardo sospettoso si china davanti alla porta prima di entrare per raccogliere il mozzicone di sigaretta che Amanda ha lasciato, ancora col suo rossetto sopra...



Continua...

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