Il giorno successivo

Scritto da , il 2010-06-26, genere gay

La Nonna ci accolse al tavolo della colazione con un largo sorriso, venne da me per un bacetto sulle labbra (come era solita fare), poi dispensò un bacetto sulle labbra anche a Francesco.
Francesco era come inebetito, tutto quello che lo circondava era per lui motivo di stupore, era talmente estasiato e innamorato che chiese alla Nonna il permesso di rimanere per tutte la vacanze in casa con noi, il permesso fu accordato a patto che sua madre acconsentisse. Finita la colazione la Nonna scrisse poche righe su una lettera e mandò Giovannino dalla madre di Francesco con la raccomandazione di una risposta scritta.
Dopo esserci sfamati con una abbondante colazione, la Nonna volle che facessimo il bagno, così ci infilammo nella grande vasca di marmo colma di calda e profumata (per via dei sali) acqua e rastammo in attesa che giungesse la Nonna per lavarci (amava farlo Lei), quando ci raggiunse era raggiante, bellissima e completamente nuda.
Durante le abluzioni, la Nonna ci accarezzò, ci masturbò, ci coccolò e volle assistere ad un rapporto sessuale con Francesco. Feci porre Francesco con le mani appoggiate al bordo della vasca, il suo sedere era pronto per essere penetrato, lo si vedeva pulsare, il sapone facilitò l' introduzione, la Nonna si pose a pochi centimetri dal mio pene e prese ad accarezzarmi i testicoli, così come prese a masturbare il piccolissimo cazzettino di Francesco.
Francesco godeva come non mai, la situazione era da cardiopalma, dalla sua bocca usciva una nenia frammista a gemiti, frasi sconnesse e oscenità, la penetrazione durò moltissimo tempo, alla fine eiaculai nelle sue viscere con somma soddisfazione per entrambi e mentre davo gli ultimi colpi nei gemiti di Francesco si udiva: fottimi, fottimi ancora, dammi un figlio...
Dopo qualche istante scoppiammo in una risata, io tirai fuori dal suo sfintere il mio pene ormai barzotto ed un rivolo di sperma colò nell' acqua con un ploff..., la Nonna disse a me di non rivestirmi, aveva troppa voglia, voleva essere posseduta.
Colei che io chiamo Nonna, in realtà è la seconda, giovanissima (oltre quaranta anni di differenza col Nonno) moglie di Nonno Aldo.
segue...

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