Il Playboy 5 “Sylvie”

Scritto da , il 2014-03-07, genere etero

La moglie di Franco era stata una modella, non una top model ma aveva comunque fatto parecchie sfilate e qualche servizio fotografico a 35 anni era ancora bellissima, anzi era migliorata perché senza l’assillo della passerella era ingrassata di qualche chilo sparatutto nei punti giusti.
Insomma Sylvie era davvero una bella donna, Francese, nata a Parigi, alta 1 e75 con la terza di reggiseno e una 44 di taglia, camminava con un leggero ancheggiare di gran classe,sempre vestita in modo provocante ma mai volgare, parlava un buonissimo Italiano con un forte accento Francese.
Franco in confidenza aveva raccontato a Lorenzo che era molto brava a letto, faceva di tutto ma non accettava assolutamente la sodomia.
-Tu che sei in grado di sedurre qualsiasi donna, perché non provi a convincerla. Le disse. Una sera durante un ricevimento.
Lorenzo rimase spiazzato, non sapeva cosa rispondere, Franco era sicuramente il suo più importante cliente, non poteva correre il rischio che si offendesse dal altro lato era molto attratto da sua moglie.
-Mi stai sopravvalutando, caro Franco. Rispose.
-In sei anni di matrimonio io non l’ho mai convinta e dice orgogliosamente di essere ancora vergine da quel lato, secondo me se tu ci riesci poi lo fa anche con me. Franco aveva assunto un aria seria.
-Caro Lorenzo hai capito che ti sto dando carta bianca con mia moglie e questo non pregiudicherà i nostri rapporti d’affari, anzi sto per aprire altri negozi in diversi centri commerciali, il che significa che venderò ancora più scarpe e le tue provvigioni aumenteranno.
-Be allora se è per una buona causa, sono pronto a mettermi d’impegno. Ribadì, col sorriso sulle labbra in tono scherzoso.
Che strana la vita e che strane le donne pensò Lorenzo tra sé, Jane la figlia di Mr Wright, al contrario le aveva concesso subito il suo lato B, ma non voleva saperne di fare l’amore nel modo più classico del termine perché voleva arrivare vergine al matrimonio, Sylvie invece si manteneva vergine dietro, Franco sperava che poi lo avrebbe fatto anche con lui, di certo Franco conosceva poco le donne.

“Lorenzo Monti è un inguaribile playboy , ha quaranta anni ed è un uomo affascinate, scapolo, un tipo virile, brillate, sa conquistare, e soprattutto sa godersi la vita, sa come scandire le sue giornate a ritmo del divertimento dello sport senza rendersi schiavo del lavoro e della rutine.
Vive a Milano in un elegante condominio di Corso Vercelli.
Fa il ripresentante di una prestigiosa azienda calzaturiera.
I suoi risparmi saggiamente investiti le garantiscono un buon reddito.
Possiede anche un bel appartamento a Londra che il suo orgoglio, situato a Pont Street nell’ elegante quartiere di Knightsbridge vicino ad Hyde Park e naturalmente nei pressi dalla London by night più esclusiva.”

Da qualche mese è tornato da New York dove ha avuto un importante incarico, lanciare sul mercato Americano la Marchi shose, prestigiosa azienda calzaturiera di Varese dove lavora come rappresentante di recente acquistata da John Wright, imprenditore Statunitense.

Sylvie con un abito blu di seta che le aderiva al corpo in modo perfetto, si muoveva tra gli ospiti facendo da perfetta padrona di casa come se stesse su di una passerella, camminava ancheggiando, con il busto eretto e la testa alta portava i capelli sciolti sulle spalle nude, gli uomini la mangiavano con lo sguardo.
Lorenzo si avvicinò, notò subito che attraverso il vestito trasparivano i capezzoli, si accorse che faceva fatica a distogliere gli occhi di dosso.
-Sylvie, come stai ti trovo in splendida forma. Le disse mentre si baciavano sulle guance due volte come si usa in Francia per un affettuoso saluto.
-Anche tu stai benissimo, ho saputo dei tuoi successi lavorativi in America. Rispose affabile come sempre.
-Ho visto che Franco ti aveva già monopolizzato, immagino a parlare di lavoro, non fa altro che parlare d’affari ultimamente.
-In un cero senso si, ma adesso basta lavoro e godiamoci la serata, anzi devo chiederti un consiglio, tra 15 giorno andrò a Parigi è troppo tempo che non la frequento, dammi qualche dritta sui posti da frequentare in questo periodo.
-Bien sùr, il sera un plaisir. Disse, sorridendo
-Très bien, merci, mon chèrì. Le rispose lui.
-Anzi perché non mi accompagni? il mio Francese è un po’ arrugginito.Disse
Sylvie, fece una faccia prima perplessa e poi pensierosa.
-Potrei approfittarne per fare una visita ai miei, ma non credo Franco sia d’accordo.
-Se lo convincessi io?
-Te ne sarei grata per sempre.
-Va bene ci proverò, vedrai che ti stupirò. Disse Lorenzo sfoderando il suo sorriso da canaglia che faceva impazzire tutte le donne.
Lorenzo, si rese conto che desiderava davvero quella donna anche dal fatto che le era bastato intravedere i sui capezzoli attraverso il vestito per provocarle un eiezione intensa.

Tornato dal' America con i soldi guadagnati per il buon lavoro fatto, Lorenzo si era comprato una Maserati Gran Turismo MC Stradale, un gioiello di gran stile Il motore 4.7 V8 aspirato erogava fino un totale di 460CV una velocità con punta massima di 303 km/h e 4,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
Un giocattolino costoso da 160.000 ero circa, con un consumo medio di 14,5 litri ogni 100 km, ma se l’ era guadagnato lavorando duramente.
Ne era giustamente fiero e in oltre giovava anche per le sue conquiste femminili, di certo Sylvie non era una donna che si faceva impressionare dal automobile ma gusto e stile quelli si è Lorenzo Monti ne aveva da vendere, non le era certo quindi indifferente ma era una donna che era sempre stata fedele al marito e persino prima di sposarsi quando faceva la modella aveva avuto un solo fidanzato per diversi anni e prima ancora solo un fidanzatino ai tempi del liceo.

Un paio di sere dopo Sylvie rimase sorpresa quando Franco le disse che poteva andare tranquillamente a Parigi con Lorenzo, la sua fama di playboy era nota in tutta la città, strano che un marito anche se non geloso come Franco acchetasse una cosa simile.
-Sai che sicuramente cercherà di sedurmi.
Disse Sylvie al marito.
-Si ma tu non cederai vero?
-E chi lo sa, con un uomo come Lorenzo, ma!
-Be se devo diventare cornuto meglio esserlo con uno come Lorenzo che almeno non si lega e non ti porterà mai via da me.
-Amore vieni qui. Le disse Sylvie avvicinandosi, poi i due si baciarono e si sdraiarono sul talamo nuziale, dove fecero l'amore lentamente in modo romantico e dolce

Lorenzo avvivo a prendere Sylvie sotto casa alle otto del mattino, lei indossava un tailleur con lo spacco, aveva le gambe inguainate nei collant neri, il playboy provò un brivido, fu un viaggio veloce e rilassante a bordo della Maserati Gran Turismo MC Stradale, con una colonna sonora favolosa, e una piacevole conversazione tra i due
Per un intera settimana si frequentarono e si godettero Parigi come due semplici amici, ridendo scherzando frequentando i migliori locali della città Lorenzo fece con eleganza da cavalier servente, passo anche parecchie ore con i genitori di Sylvie.

-Sono arrabbiata con te, una settimana a Parigi e non ci hai minimamente provato. Disse Sylvie in tono scherzoso ma con una certa malizia, l’ultima sera sul ascensore del hotel.
Lorenzo senza parlare le strinse i segni le diede bacio furioso, dopo una attimo senti la lingua di lei che iniziava a partecipare, Sylvie le strinse le braccia intorno al collo, mentre lui palpava con avidità il suo seno
Lei si abbandono con un sospiro che esprimeva soddisfazione, lui fece scivolare la mano sotto la gonna.
-In camera mia. Sussurro Sylvie mentre l'ascensore si apriva, un attimo dopo erano nella sua suite, fu lei a portare dietro il braccio e con una mano fece scivolare il vestito giù dalle spalle, lui le si appiccicò addosso spinse in avanti il ventre e la spinse sul letto, febbrilmente si spoglio, il suo pene era sul punto di esplodere con un colpo secco la penetrò cominciando a muoversi freneticamente dentro di lei con le mani le stringeva le natiche lei accelerò il ritmo della cavalcata finché i due persero ogni controllo e insieme ebbero un violento orgasmo.Si fecero portare dello champagne in camera, Lorenzo le racconto che era stato Franco a chiederle di sedurla, ma che lui era terribilmente attratto da lei e anche senza la strana richiesta di suo marito ci avrebbe provato ugualmente con lei.-Vorrei fare sul serio con te, nel senso che se tu vuoi potrei essere il tuo amate fisso. Le disse.–Si Franco se lo merita proprio. Vedrai che ti stupirò come amante. Rispose lei.

P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/

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