10 minuti per rivenire

Scritto da , il 2014-01-13, genere sadomaso

Antonella è una carissima amica di mia moglie e della cognata, il suo fisico paffuto, un seno particolarmente abbondante ne appesantiscono la linea, labbra grosse e carnose spesso truccate con colori vivaci danno adito a cattivi pensieri maschili, lei abita di fronte a noi col marito, Armando “il meccanico” il più grande puttaniere che ho mai conosciuto oltre che essere gran scopatore della moglie vantandosene e facendoci spesso sentire le sue performance nelle nottate estive in cui le finestre restano spalancate.
L’estate scorsa mi presi un influenza che mi tenne a letto per parecchi giorni con febbre alta, nausea e vomito, quando venne la nostra dottoressa a visitarmi era presente sia mia moglie che Antonella venuta per prendere il solito caffè tra vicine di casa, la visita si svolse ovviamente a porte chiuse poi venne invitata anche lei per il caffe e così mi fece la prescrizione in cucina sorseggiandosi l’espresso al tavolo in lieta compagnia; disse a mia moglie di somministrarmi tachipirina ogni 4/6 ore in supposte e iniezione di antibiotico ogni 24 ore, inoltre consigliava di farmi un clistere ogni 2 giorni per una settimana, con l’intestino vuoto sarei stato sicuramente meglio e avrei smaltito prima il virus.
Mia moglie non sa fare le iniezioni e così incaricò come al solito Antonella , lei ovviamente tutta baldanzosa rispose un “ci mancherebbe ! sai che ho la manina d’oro con l’ago” poi aggiunse che se voleva mi avrebbe fatto fatto anche il clistere visto che è infermiera e ben conosce l’argomento, soprattutto il primo adesso che ero costipato avevo bisogno di una purga bella forte; mia moglie accettò subito dicendole che prima di andare al lavoro sarebbe passata dalla farmacia a comprare le medicine.
Mentre pisolavo sul divano nell’afa sentii il campanello suonare, aprii gli occhi, erano le 16.30, andai alla porta e vidi la vicina con due buste della farmacia, entrò dicendomi “come va il malato ? “ le risposi ancora addormentato con un “insomma” lei appoggio i due sacchetti sul tavolo e tolse la scatola di antibiotici da iniettare, siringhe, una scatola con dentro una peretta in gomma e una con la sacca del clistere e guanti monouso, poi mi disse di sdraiarmi sul divano che lei avrebbe preparato; la osservai mentre trafficava, indossava una magliettina sottile con una bella scollatura e i due grossi seni sudati segnavano la forma sulla maglia, la osservai a lungo, il trucco pesante ma ben curato, le ascelle depilate alla perfezione, unghie alla moda me la facevano apparire più bella del solito, inoltre era una settimana che per via della malattia stavo in astinenza assoluta quindi, probabilmente i miei ormoni si stavano risvegliando.
Dopo parecchi minuti arrivò con siringa e alcool mi disse di mettermi sdraiato prono, mi abbassò completamente il pigiama e le mutande, prese il termometro sul tavolino e disse “tanto che ci sono proviamo la febbre” allungai la mano per prendere il termometro mi fermò subito “lascia ti prendo la temperatura rettale” e cosi mi ritrovai col termometro che spingeva sull’ano, feci resistenza e lei subito disse “ o ti rilassi o te lo devo allargare! perchè dovrò entrarti parecchie volte oggi ! quindi il buchetto deve essere ben morbido e aperto se non vuoi soffrire“ rimasi rigido e lei dopo avermi dato un sonoro schiaffone sulla chiappa disse “ho capito” lasciò il termometro sul tavolo e andò a prendere i guanti monouso e della crema in bagno; non so perché, ma la cosa stava incominciando a prendere una piega piacevole, qualche filmino porno del genere clinical lo avevo visto e l’idea di fare il paziente ha sempre stuzzicato le fantasie!
Messi i guanti monouso le sue dita mi massaggiarono un attimo il culo, poi crema e con decisione il primo dito violò il buco lentamente, entrò per metà sostando per descrivere un semicerchio prima di riprendere la lenta corsa e affondare completamente, dentro tutto, un’interminabile pausa lentamente stava generando l’erezione del mio pene, poi il lento piacere della sua fuoriuscita e l’ingresso di 2 dita, le sentii aprirmi il culo, due non mi erano mai entrate e nemmeno una per la verità, la cosa più grossa che vi era entrata sino a quel momento erano le supposte o il beccuccio di una peretta di gomma.
Antonella le due dita me le tenne dentro parecchio muovendole di tanto in tanto lentamente poi dopo avermi fatto eccitare le levò per infilarmi il termometro, non lo sentii quasi entrare, l’unica sensazione percepita era una cosa piccola e fredda, dopo pochi attimi l’iniezione, la sua famosa manina d’oro in effetti tanto d’oro non era, ma trovai la cosa comunque in parte eccitante l’entrata dell’ago e del liquido nonostante bruciasse parecchio mi aveva dato del piacere!
Dopo qualche minuto il suo arrivo con la peretta, la appoggiò sul tavolino, levò con delicatezza il termometro dal mio ano avvertendomi che avevo ancora 38 di febbre quindi terminati i due clisteri mi avrebbe messo anche la supposta per completare l’opera; in quell’attimo realizzai che sì ero sul divano prono col cazzo durissimo ma che dopo il clistere avrei dovuto alzarmi e quindi lei avrebbe di certo visto la cosa ! le cose andarono peggio mi disse subito di mettermi a quattro zampe per la peretta di acqua e sapone, presi fiato un attimo poi pensai che non avevo scampo quindi mi alzai a quattro zampe tenendo le gambe ben chiuse per nascondere l’uccello duro, lei me le fece aprire, capii che aveva notato la cosa! lei disse “un secondo in questo caso ci vuole l’altra cannula” sii alzo e andò in bagno tornando con la cannula vaginale da applicare sopra a quella anale, la inserì e con una mano mi prese il pene scappellandomelo molto lentamente fino a tendermi così tanto la pelle da sentir dolore, poi la lenta e piacevole penetrazione della cannula ed il getto caldo, un piacere sublime mai provato, mi porto in estasi, lentamente termino il clistere e mi disse di non muovermi che doveva farmene un’altra di peretta così !
Rimasi immobile col cazzo durissimo, ero bagnato di sudore ed eccitato come noi mai, il mio cazzo continuava a contrarsi spontaneamente, al suo ritorno lei rifece la stessa cosa, con due dita scappellò il più possibile il pene, poi lentamente spinse nel mio culo la grossa cannula e inietto l’acqua calda saponata, ero al culmine, quando termino il liquido mentre la cannula stava incominciando inesorabile la sua fuoriuscita dal pene incominciò a colare sborra, Antonella usò la cannula come un lento stantuffo pompandomi il culo per far continuare la fuoriuscita di sperma, ne uscì una quantità inaudita, ma lei non si fermò di pomparmi, gli chiesi io di fermarsi, ma mi rispose che non se ne parlava almeno per altri dieci minuti il massaggio sarebbe continuato e che era il tempo necessario per far lavorare bene il sapone nell’intestino! Il mio pene non si smollava più, ma in compenso la mia pancia incominciava a duolere sempre più sotto l’effetto del clistere, più volte le chiesi di fermarsi e di farmi andare al bagno ma lei disse che non era ancora tempo, poi in preda ai crampi con le braccia che mi cedevano lei aumento il ritmo della stantuffata con la peretta e finalmente venni, non riuscii a trattenere i gemiti e gridaii di soddisfazione.
Mi accasciai per qualche secondo sul divano poi tenendomi le chiappe dovetti correre al cesso! fu devastante un clistere dall’ effetto tremendo, l’acqua saponata emulsionata dalla cannula ebbe un effetto atomico! Finii col culo infiammato e al mio ritorno lei era li ad aspettarmi con la sacca pronta, la cannula per fortuna era normale ma una volta in posizione ed inserita nel mio culo lei incominciò a farmi una lenta e tradizionale sega, ovviamente la sacca si vuotò dopo qualche minuto ma la sega continuò per parecchio, onestamente non ero mai venuto 3 volte di fila ! quando venni ero nuovamente in preda ai crampi e cosi corsi a svotarmi per l’ennesima volta!
Distrutto e più vuoto che mai tornai sul divano, Lei sempre lì pronta mi disse che era ora della supposta, me la mise e controllò il pene, era molle, sorrise e disse bene domani solo iniezione e dopodomani…. Si interruppe poi dopo un attimo mi disse “ lo vuoi ancora il mio clistere ?” le sorrisi e le dissi si!
Finì la settimana e gli altri due clisteri, l’influenza passò, da quei giorni io sto ancora sperando in una altra influenza solo per regalare il mio culo ad Antonella !

Grazie ancora mia vicina !

Questo racconto di è stato letto 1 6 7 9 6 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.