Debito estinto

Scritto da , il 2010-05-27, genere tradimenti

Mi chiamo Fabrizio, ho 26 anni, e lo scorso anno ho lavorato per un piccola ditta che ora è fallita a causa delle difficoltà economiche. Proprio per questo motivo, i pagamenti degli stipendi avvenivano con il contagocce, creando non pochi malumori all'interno dell'ambiente lavorativo. Tuttavia, essendo al corrente dei problemi aziendali, non me la sentivo di fare pressioni e attendevo nella speranza (vana) che tutto si risolvesse in breve. Peccato che ciò non avvenne...
La ditta di cui parlavo poc'anzi era di proprietà di un ingegnere, ma era gestita interamente dalla figlia 30enne: Giulia, sposata e mamma di un bambino di 4 anni, alta 1.70, bionda, occhi azzurri, una seconda di seno e un culo davvero niente male. Fisicamente è un po' troppo magra per i miei gusti, io preferisco avere più carne da toccare, ma devo dire che aveva una carica sessuale così forte da attirare l'attenzione di chiunque.
Durante l'anno di permanenza nella ditta, più volte ho immaginato di scoparmela. Posso dire di essere un ragazzo carino, 1.75 moro e fisico atletico, ma mai ho pensato di provarci seriamente sia perchè conosco suo marito sia perchè preferisco evitare relazioni (anche fugaci) all'interno del lavoro...e poi era il mio capo, la sua reazione sarebbe stata un’incognita!
Al momento dell'annuncio dell'imminente fallimento, Giulia ha promesso a noi dipendenti che avrebbe pagato gli stipendi arretrati nel giro di pochi mesi, e non abbiamo potuto far altro che crederle ed attendere. Personalmente, dovevo ricevere oltre 2000 euro...
Dopo tre mesi non ricevetti alcuna chiamata, così decisi finalmente di farmi sentire per avere ciò che mi spettava. Non ottenendo risposte al cellulare, una mattina mi sono recato a casa di Giulia; quando ha aperto la porta, sono rimasto a bocca aperta: aveva un vestitino molto corto, non aveva il reggiseno, era a piedi scalzi e con i capelli legati! Cavolo, in quel momento avrei voluto saltarle di sopra...
- Ciao Fabri, entra pure. Perdonami l'abbigliamento e il disordine.
- Non fa nulla.
- So perchè sei venuto, e devo chiederti scusa, hai perfettamente ragione, ti prometto che in un modo o in un altro pagherò il mio debito a breve. Purtroppo non stiamo attraversando un bel periodo, lo stipendio di mio marito basta a malapena per la famiglia e non riusciamo a pagarvi con celerità. Ma ti assicuro che tu sarai il primo.
- Spero che ciò avvenga presto, mi sembra quasi di aver lavorato gli ultimi mesi gratis...
Mi resi conto che era sola, il bimbo era all'asilo e ovviamente il marito al lavoro.
Ci siamo seduti sul divano, e il suo vestitino è salito fino a scoprire del tutto le cosce, non riuscivo a togliere lo sguardo da quella visione e il mio basso ventre gonfio era la prova della mia eccitazione. La conversazione si era spostata su altri argomenti, ma lei accavallava spesso le gambe e il mio cervello aveva un solo pensiero fisso...
Al momento di salutarci, mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio a metà tra le labbra e la guancia, dicendomi che mi avrebbe chiamato nei prossimi giorni.
Due giorni dopo, squilla il mio cellulare:
- Pronto?
- Fabri? Ciao, sono Giulia, come stai?
- Bene, bene. Tu che mi racconti?
- Volevo solo dirti che domattina puoi passare da me.
- Perfetto, intorno alle 9 sarò da te. A domani!
- Ciao!
Il giorno dopo mi sono recato a casa di Giulia convinto che finalmente avrei avuto quei 2000 euro che mi spettavano...invece mi attendeva una sorpresa!
- Buongiorno, entra pure!
Era in accappatoio e i capelli bagnati...
- Scusami, stavo facendo la doccia. Tu accomodati, dammi 1 minuto e arrivo.
Si e no passarono 30 secondi.
- Eccomi!
Avevo gli occhi fuori dalle orbite: era con un vestito ancora più corto dell'altro giorno, molto più scollato e sempre senza reggiseno. Non sono riuscito a dire nulla.
- Ehm...allora...devi darmi qualcosa?
- Senti, Fabri! Devo dirti una cosa!
Il suo tono è diventato improvvisamente serio.
- Io non ce la faccio a darti tutti quei soldi!
- Scusa, allora perchè mi hai fatto venire qui?
Si avvicina verso di me, e mi sussurra in un orecchio:
- Ho visto come mi hai guardata quando sei venuto qualche giorno fa...ammettilo, volevi scoparmi!
Non sapevo cosa dire.
- Ma… io veramente…
- Facciamo un patto: se vuoi posso pagarti in natura! Fissiamo un prezzo che scaleremo dalla somma che ti devo, potrai farmi quello che vuoi e non ti negherò nulla...
- Stai scherzando o dici sul serio?
- Mio marito rimarrà al lavoro tutto il giorno, e mia madre andrà a prendere il bambino a scuola, lo riporterà a casa per cena.
Nel frattempo si sfila il vestito, rimanendo con il solo perizoma.
- Dimmi un prezzo! 500 euro va bene o è troppo?
- 500 euro e potrò chiederti quello che voglio?
- Potrai trattarmi da puttana per tutto il giorno, sono a tua disposizione...
Le nostre lingue si incontrano, si intrecciano, comincio a toccarla, la bacio sul collo e sul seno, lei comincia ad ansimare.
-Così, leccami tutta.
La faccio sdraiare sul divano, sfilo il perizoma e noto che la figa è depilata, trovo soltanto un ciuffetto sopra. Mi fiondo in mezzo alle sue gambe, comincio a leccare e succhiare le piccole labbra, poi passo al clitoride che stimolo velocemente con la lingua.
- Non ti fermare!
Mi spinge la testa verso la sua figa, sta impazzendo.
- Ancora! Ancora! Sto venendo!
Un liquido biancastro esce dalla sua figa, lo lecco e passo a baciarla.
- Sei stato grandioso, ora tocca a me!
Con uno scatto, si alza, mi fa sedere e mi toglie i pantaloni, liberando il mio cazzo pulsante che attendeva di essere liberato. Lo prende, lo maneggia. I suoi occhi brillano, evidentemente i miei 20 cm la soddisfano.
-Quante volte hai sognato questa scena negli ultimi giorni?
Aveva colto nel segno, per tre giorni ho immaginato proprio lei inginocchiata davanti a me pronta a succhiarmi l’uccello.
-Zitta e succhia!
Non se lo fa ripetere: comincia leccando dalla base, per poi risalire fino al glande, gioca un po’ con la lingua finchè ad un certo punto mi guarda, mi fa l’occhiolino e se lo infila in bocca. Che sensazione! Lo entrava e lo usciva a ripetizione, e ogni volta ne infilava sempre di più, fino ad accoglierlo tutto! E’ incredibile con quale foga lavorava quell’asta che aveva davanti, sembrava quasi che volesse staccarmelo…
- Dillo che ti piace succhiare…
- starei tutto il giorno con il tuo cazzo in bocca…
- C’è tempo per quello, ora vieni qui e cavalca.
- Vuoi farlo senza preservativo?
- Se vuoi lo metto…
- Forse non hai capito. La mia era solo una domanda, in questo momento sono tua, puoi farmi fare quello che vuoi come vuoi. L’importante è che non mi vieni dentro perché non prendo la pillola. Per il resto non hai limiti!
- Allora devi scoparmi senza!
- Agli ordini, padrone!
Si alza, si mette a cavalcioni e…
Vedo il mio cazzo sparire tra le sue cosce, comincia a cavalcare, dapprima lentamente, poi come una pazza. La mia mano destra la sculacciava, incitandola.
- Vai, puttanella, cavalca! Bravissima!
- Si, sono la tua puttanella, sculacciami così! oddio!
Un orgasmo la investe, il suo viso esprime tutta la sua eccitazione, la sua bocca aperta che geme lo farebbe rizzare anche ad uno impotente.
Metto le mani sui suoi glutei, mi alzo, la poggio sul muro: stavolta sono io a scoparla… Mi sussurra:
-Fammi vedere come tratti le puttane!
Queste frasi dette a bassa voce vicino l’orecchio mi fanno impazzire da sempre, così, sempre in piedi, le apro le gambe a V facendole aderire al muro, le infilo la lingua in bocca e comincio a dare colpi di bacino sempre più forti. Vorrebbe urlare, ma la mia lingua glielo impedisce, non può far altro che mugolare.
Le sue unghie affondano nella mia schiena, i graffi che troverò la sera saranno la prova di quanto stava godendo.
Improvvisamente mi fermo e la getto sul divano. Lei capisce al volo, si mette a 90 gradi. La sua figa è talmente bagnata che mi basta poggiare il cazzo perché scivoli da solo. Le metto le mani dietro la schiena, con una mano gliele stringo come se avesse le manette, con l’altra la afferro per i capelli. Una serie violenta di colpi la investirono, gemeva come una ossessa. Raggiunse presto un nuovo orgasmo, seguito immediatamente dopo dal mio: venni sulla sua schiena, entrambi spossati ci lasciammo andare per riprendere fiato. Il mio fu il primo commento:
- Se avessi saputo che avevi queste intenzioni avremmo saldato il debito molto prima.
- Se avessi saputo che eri così, ti avrei scopato gratis anche in ufficio.
- Ti ricordo che mi hai detto che non mi avresti negato nulla.
- Io mantengo sempre le mie promesse.
- Bene, perché questo è stato solo l’inizio.
Nell’arco di quella giornata scopammo altre 4 volte, in ogni angolo della casa. Fu di parola, fece tutto quello che le ordinavo senza fiatare. Ho scoperto che ha una predilezione particolare per il sesso anale, e che non disdegna neanche il pompino con ingoio. Si è persino fatta riprendere con la videocamera mentre si masturbava, voglio riguardarmi questo momento quando voglio. Ci lasciammo nel tardo pomeriggio:
- Se stasera mio marito vorrà scopare, dovrò fingere di avere mal di testa… ho la figa e il culo arrossati, non reggerei ancora.
- E invece io ti ordino di scopare anche con lui.
- Sei uno stronzo! Ma mi piace…
- Non hai idea di cosa ti farò fare nei prossimi giorni! Preparati ad essere usata e trattata come la più troia delle puttane.
- Non vedo l’ora!

Questo racconto di è stato letto 2 0 6 0 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.