Seduzione implacabile

Scritto da , il 2013-10-27, genere dominazione

In video chat la sua scollatura era irresistibile e quando le chiesi di togliersi maglietta e reggiseno non si fece pregare.
Aveva delle poppe veramente notevoli e... pendule in maniera terribilmente arrapante.
E tu fammi vedere come sei messo!
Non mi feci certo pregare neanch'io e mi toccai un po' per mandarlo al massimo, con l'occhietto della telecamera centrata sull'oggetto della richiesta.
Non male...non male, mi sta simpatico...gliela fai ad ejaculare rapido?
Beh...veramente sono un po' duretto a venire, ma su quella meraviglia di tette ci posso provare!
Dai, si, si, fammi vedere!
Misi il tappetino del mouse sulla tastiera e cominciai a segarmi piano, tirando indietro la pelle e mostrando in primo piano il glande pronto a darle quello che chiedeva.
Dai, si, così mi piace moltissimo, quando senti che stai per venire, mettiti di profilo e fammi vedere gli schizzi.
Lei accarezzava le poppe in maniera assolutamente conturbante e si titillava i capezzoli dalle areole grandi e scure. Lentamente sentivo lo sperma salire nel canale uretrale e quando la compulsione raggiunse l'apice mi misi di profilo e le detti quello che chiedeva.
Si, Si, così mi piace, vediamoci, vieni a casa mia...il tempo di arrivare spero che basti a ricaricarti... - E mi diede un indirizzo
Arrivo mia cara, resta carica...
Mi toccherò fino allo sfinimento... fa presto!
Ci impiegai una mezz'ora in macchina, con il cazzo così duro da far male. L'accoglienza fu caldissima ma anche tenera, era una donna parecchio più grande di me, ma questo lo sapevo e mi piaceva moltissimo, volevo essere suo schiavo e torturato secondo tutte le sue voglie.
Mi accolse con una vestaglia, che si aprì subito appena fu sicura della mia identità, e la sua bocca calda si stampò sulla mia.
Mentre mi baciava, vorticando con la sua lingua nella mia bocca, mi afferrò l'uccello e mi trascinò in camera da letto.
Vuoi scoparmi o essere scopato?
Che vuoi dire?
Allora sdraiati e aspetta!
Si voltò verso il retrostante comò e tirò fuori uno strap on, si allacciò le cinghie alla vita e si voltò di nuovo con un notevole coso davanti.
Alza le gambe e lasciati fare femmina.
Era così tremendo? Lasciarla fare e...lasciarmi fare? Non lo so, non me lo chiesi nemmeno, lei era la padrona e non desideravo altro che essere schiavo delle sue tette e che me le strusciasse e premesse sul petto e sul ventre o me le sventolasse e mi schiaffeggiasse con quelle.
Ma quando sentii il cazzo cominciare ad entrare, avevo lo sfintere completamente spalancato e fremente. Mi fece esplodere con poche pompate e mentre continuava a penetrarmi ferocemente sguazzava con le mani fra i miei schizzi e se ne spalmava il frutto sulle tette iplacabilmente protese sulla mia bocca.
Bevi il tuo latte bambino...
Adesso si era tolta l'apparato e calava con la fica grondante sul mio cazzo ancora turgido e sbavante.
Contnuavo a venire e lei a succhiare il seme del mio godimento. Ora erano le sue dita a tormentare il mio sfintere e penetrarmi in maniera ancor più libidinosa per me e possessiva per lei.
Con piccoli muggiti e sordi brontolii si stringeva al mio inguine e cominciava a venire. Di colpo fece una specie di salto in avanti e venne a soffocarmi con la sua fica su bocca e naso.
Fammi con la lingua, fammi con la lingua...bevimi...non ti fermare...non ti fermare...
Era soffocante e bellissimo, io ero sfinito ma non stanco, volevo berla ed essere bevuto.
Credo che trasferirci in bagno e continuare con uno spasmodico pissing fu la cosa che per prima ci venne in mente, ma non fu l'ultima.
Mentre ricordo e scrivo mi viene duro e debbo smettere per farmi una sega di corsa.

Questo racconto di è stato letto 5 9 6 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.