Riconquista del territorio

Scritto da , il 2013-10-01, genere tradimenti

Avevo conosciuto in chat da qualche giorno un bel ragazzo 30 enne della prov di Venezia. Lui dopo aver visto la mia foto, per quanto avessi dieci anni in più  di lui, mi aveva chiesto un incontro proponendomi un giochino molto semplice: avrei dovuto presentarmi al ristorante con un vestitino attillato nero e senza le mutandine, che poi avrei dovuto consegnargli come "gesto di sottomissione" nel caso in cui avessi deciso di proseguire in altro modo l'incontro. Lui, mi aveva detto, avrebbe ovviamente fatto di tutto per corteggiarmi e conquistare questo trofeo. 
Per quanto intrigata dall'idea di conoscerlo, decido comunque di parlarne prima  con te, il mio complice speciale da un anno. D'altronde tu mi hai  sempre fatto capire di voler sempre sapere cosa mi succede in questa vita parallela che in buona parte ti appartiene. Ti propongo di accompagnarmi all'incontro, osservandomi da lontano e facendo così in modo che il trentenne  non si accorga di chi tu sia per me. Ti faccio capire che sono stuzzicata da questa idea,  che voglio solo  mettermi alla prova, che sono certa che è solo curiosità e che tra me e quel ragazzo non accadrà nulla, perché solo di te mi importa. Tu all'inizio rimani  un po' sconcertato dalla proposta , ma poi siccome la tua natura ti porta a non tirarti indietro di fronte a  nuove esperienze ed esperimenti,  accetti .
L'incontro è previsto in un bel  ristorante fuori città, tu mi accompagni in macchina, appari tranquillo: credi evidentemente a tutto quello che ti ho detto e sei sicuro che mi tirerò indietro subito, appena la situazione diventa reale, e non permetterò  certo ad uno sconosciuto di toccarmi.
Arriviamo, mi fai scendere dalla macchina e mentre prendi tempo, io mi avvio. 
Lui mi aspetta al  tavolo, lo riconosco, è veramente un bel ragazzo, ci guardiamo negli occhi, e .....mi piace!.
Sono senza intimo come da accordi, un po' imbarazzata lo raggiungo. Lui mi percorre con gli occhi tutto il corpo, si vuole accertare che abbia eseguito il suo desiderio...io gli faccio un sorrisetto di assenso.
Ci sediamo al tavolo e iniziamo a parlare, ordiniamo qualcosa, mentre tu entri e ti fai dare un tavolo in posizione tattica per tenerci d'occhio.
Il tempo passa piacevolmente, lui cerca il contatto...prima della mia mano e non mi tiro indietro....poi della mia bocca e ricambio....sento che tu mi stai osservando, ti guardo, vedi smarrimento nei miei occhi, capisci che mi piace e che andrò avanti nel gioco, realizzi che mi farò toccare e penetrare con il dito da un momento all'altro da questo sconosciuto.
E infatti poco dopo lo percepisci dai miei movimenti, ho deciso di concederglielo, sento i tuoi occhi fissi su di me, mi bagno sempre di più, le sue dita dapprima mi sfiorano e poi si fanno strada dentro di me. Dalla mia espressione tu riconosci e sai che mi piace come mi sta toccando, e capisci anche che io sto toccando lui.
Puoi solo immaginare perchè c'è una tovaglia molto lunga che copre quello che sta accadendo sotto il tavolo, solo chi è al corrente della cosa si può accorgere nessun altro.
Io cerco il suo sguardo, poi il tuo, che spero complice, invece è severo.  Sei deluso da me e dalle mie voglie fuori controllo, percepisco che inizi ad arrabbiarti sul serio, mentre io comincio ad abbandonarmi sempre di più al piacere.
Ti alzi dal tavolo, hai già visto abbastanza... allora io fermo il gioco...mi tiro indietro, saluto precipitosamente il mio giovane corteggiatore e ti seguo.
Tu sei fuori davanti alla macchina con uno sguardo duro, impenetrabile, io invece ti raggiungo con lo sguardo basso colpevole, mi apri la portiera e mi fai salire senza dire una parola.
Accendi la macchina e parti, non so dove stiamo andando, non mi dici niente, concentrato sulla guida non ti giri mai verso di me.
Penso che tu mi stia portando alla stazione di Mestre, e che non ci si rivedrà mai più perché ti ho troppo deluso,, invece inaspettatamente segui una direzione opposta, e arriviamo davanti ad un Hotel. Mi accompagni dentro verso la reception  tenendomi per la vita quasi spingendomi e guidandomi brutalmente, chiedi una matrimoniale con tono secco  e consegnamo i documenti.
Arrivando in camera mi butti sul letto e mi dici di stare lì buona e ferma, ti spogli lentamente e poi spogli me, tutto questo in silenzio.
Poi mi dici che ho fatto una cosa riprovevole, che non sono in grado di controllarmi, sei arrabbiatissimo. Mi alzi il vestito e mi sculacci il sedere senza pietà,  poi mi rigiri e vedo sfilarti la cinghia dei pantaloni con un movimento lento, non staccando gli occhi dai miei, mi metti a 4 zampe, e prima sento il cuoio  che mi accarezza la schiena , ma poi con un movimento ampio sento arrivare una frustata sulla schiena che mi lascia senza fiato e poi un'altra e un'altra, mi pulsa tutto nei punti dove è arrivata la cinghia, sono sicura di avere dei segni li sento....mentre ti guardo in segno di pietà, mi rigiri sei sopra di me e mi  vuoi penetrare senza preservativo, io mi ribello, non voglio, ma non mi dai alternative, lo inserisci con forza, allora io ti dico di venire fuori,  e acconsenti.
Inizio a sentire i tuoi colpi rabbiosi, mi tieni le braccia bloccate per i polsi, sento tutta la tua potenza che si impadronisce del mio corpo.
Il tuo cazzo duro si muove su e giù mi fa quasi male, ma non mi dai tregua, i tuoi colpi sono sempre più profondi.
Inizi a dirmi che sono una puttana, che non mi merito niente se non il tuo cazzo.
Mi dici che non dovrò mai più provare a fare una cosa del genere perchè la prossima volta non sarai così clemente...
Io sento crescere in me un'eccitazione indescrivibile, un senso di calore pervade le mie parti intime, sento il tuo cazzo e il tuo pube che si sfregano su di me con decisione, desidero godere a tutti i costi, ma devo aiutarmi con la mano che è bloccata. Allora te lo chiedo con un filo di voce  " posso godere?" e tu " No! puttana oggi tu non godrai! Godrò solo io"
Io non ce la faccio , sono impaziente di esplodere, tento di liberare la mano dalla tua presa, impossibile!
Te lo richiedo" ti prego voglio godere  adesso posso toccarmi?"  " NOOO!" la tua risposta è sempre quella.
Allora io non ce la faccio più e ti dico " se mi permetti di godere, mi puoi venire dentro, puoi schizzare il tuo sperma dentro di me!" nessuna risposta, sento che la tua mano allenta la presa, la mia mano sinistra è libera, la metto subito sul clitoride sento che sono vicinissima, inizio a sentire il tuo cazzo molto più duro mentre mi insulti e sfoghi la tua rabbia, io ti guardo negli occhi e mi lascio andare, urlo di piacere mentre i nostri gemiti si uniscono e si perdono nella stanza e il nostro piacere si sfoga in tutta la sua intensità e tu ti svuoti dentro di me.
Poi ci giriamo da un lato a cucchiaio e rimaniamo abbracciati per lungo tempo,  e' in questo modo che  tu mi fai capire di avermi perdonato, e io che non lo rifarò, e che sarò solo tua.

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