Pausa caffè

Scritto da , il 2013-09-06, genere bisex

Ciao, mi chiamo Paolo… ho trentadue anni e sono un giornalista sportivo. Svolgo bene il mio lavoro in quanto vado orgoglioso quello che faccio, anche se nei primi tempi feci molta gavetta in cronaca, e poi ahimè dovetti traslocare a quello sportivo, ero un po’ perplesso a cambiare genere, ma dovetti accettare per esigenza finanziaria sennò venivo tagliato fuori dal badge. La mia prima volta come inviato sportivo non ero un gran che..., anzi non mi sentivo a mio agio, non per il lavoro, ma nel momento in cui intervistavo i giocatori che si spogliavano tranquillamente senza badare a chi stava davanti, e poi anche quelle chiacchiere su di loro che amoreggiano nudi sotto le docce, ed io... certamente evitavo di entrare li dentro da intervistarli nel corridoio.

Come ammetto che inizialmente ero imbarazzato a vederli nudi, in quanto moralmente vengo da una famiglia religiosa, ma con il passare del tempo e diventato una routine da non badarci più della loro nudità, anche se ammetto che quel vizietto lo conoscono molto bene certi miei colleghi del giornale che facevano sesso fra di loro nella pausa caffè. Il locale in questione della pausa caffè era predisposta vicino ai bagni e lontano ad occhi indiscreti, c'era un lasso di tempo in modo che nessuno della redazione ti veniva a disturbarti, in quando sono tutti complici meno le vittime che dovevano subire e stare a loro gioco, sennò venivano licenziati o licenziarsi, oppure trasferiti ad altra sede. Era quasi un anno che ero nella redazione sportiva che ingenuamente non pensavo di cadere anche io, in quel tranello della pausa caffè. Quel giorno come sempre ero in pausa caffè con Luca un mio collega anziano di lavoro ed età, entrambi stiamo nella stessa redazione tutto il giorno ha controllare gli eventi sportivi e ogni tanto facciamo una pausa caffè sempre insieme. Mi trovo abbastanza bene con lui: è un po' burbero, non parla tantissimo, ma abbiamo molto cose in comune, anche se lui ha 10 anni più di me. Invece non immaginavo che era tutta una tattica per farsi benvolere da me, in quando io non solo ero la sua preda, ma un pivello pronto per svezzare e farsi svezzare da altri nella redazione. Il porco si vantava di essere magna_gnocca dove le ragazze della redazione gli sbatteva la gnocca in faccia. Generalmente io a fisico non sono niente male, e non sapevo di attirare l’attenzione di qualche maschio, invece quella di una femmina, anche se nella redazione ero il più socievole e facile alla chiacchiera da capire fischi per fiaschi. Chissà forse in ufficio mancava la presenza di un pivello da prendere in giro, in quando li hanno quasi tutti bruciati, e in mancanza di altro qualcuno a pensato di rifarsi con me, oppure hanno pensato male su dei miei atteggiamenti nei loro confronti un po’ ambigui che verso quello femminile, chissà forse il mio atteggiamento morboso su Luca che a loro sembra “culo e camicia”, anzi più “culo che camicia”, ma in effetti quelle malelingue avevano ragione in parte, in quando quel giorno nella pausa caffè mi cambio molte cose sul sesso.

Come dicevo: nella solita pausa caffè non so come successo, io e Luca facemmo i soliti discorsi da maschi adulti tutti legati al sesso: quanto mi piace toccare le tettone di Marta la giornalista di moda, oppure farsi fare i pompini dalla nuova arrivata, e così via. Quel giorno per mia sfortuna nella redazione non c'era molto lavoro tanto da continuare a parlare senza senso sul sesso in modo piuttosto volgare e a bassa voce, facendo commenti su alcune ragazze che lui e altri colleghi se le sono fatte. Ancora oggi non so chi ha cominciato, anche se in quei minuti sentivo i suoi occhi fissare senza dirmi niente e senza lasciarmi il tempo di reagire mi prende la mano e se la posa sul suo pacco completamente duro, anzi durissimo. La sorpresa di sentire quella massa di carne reagire nella mia mano è tale che rimango impietrito dalla situazione, e senza mai lasciare la presa lui mi dice: "Dopo un buon caffè! Sarebbe il momento che tu mi facessi una bella pompa! Come Giulia me la fatto proprio qui ieri alla pausa caffè!!" Non credo alle mie orecchie! Non pensavo a questa eventualità, sono stato colto di sprovvista, non so cosa rispondere, ero così stupefatto da non accorgermi che tenevo ancora per le mani la sua durezza, anche se per lui era il segnale che poteva procedere. In un minuto… forse dei secondi mi leva la mano e si abbassa i pantaloni sotto le chiappe e mostrare a me il suo bel giocattolo che aveva in mezzo alle gambe, non capisco subito cosa stia facendo o fare, ma mi ritrovo in pochi secondi di nuovo e questa volta con suo randello di carne viva in mano, e che mi incita di prenderlo anche in bocca da bravo frocio che sono. Non so come mai e successo il fattaccio, forse il modo così rozzo buttato lì… oppure la sorpresa, ma in tutti i due casi mi fece diventare il mio cazzo completamente duro dentro ai slip che non riusciva a tenerlo a malapena, oppure avevano ragione loro che mi sentivo frocio e non lo sapevo di esserlo, anche se in quel momento non reagisco e non prendo nessuna iniziativa, sento solo la mano di Luca dietro alla nuca che spingeva giù la mia testa verso il suo basso ventre che cedo immediatamente, senza capire quello che stavo facendo tanto da ritrovarmi il suo cazzone duro davanti ai miei occhi e fra le mie mani ingorde.

Non capisco più niente, non mi è mai capitata una cosa del genere neanche al liceo, adesso invece a 32 anni scopro che mi piace il cazzo, ahimè purtroppo a quella vista di un bel cazzo duro che troneggia davanti ai miei occhi, mi eccita al punto che non resisto più e glielo prendo in bocca come una troia navigata, e incomincio a pompare e leccare come fosse abituato da sempre a prendere cazzi in bocca. Mentre sono incastrato con la testa tra le sue pelose gambe di lui, e il suo culo che si reggeva a malapena al muro, sento che lui armeggiava sui miei pantaloni da calarli leggermente giù e far spazio la sua mano che fruga lentamente e farsi strada fra le mie chiappe, sento delle dita intrufolarsi nella bocca rettale, non faccio in tempo a godere di questo contatto che infila violentemente il dito nel buco del mio culo. Non ho mai ricevuto nulla nel mio povero culo, è la prima volta che qualcuno lo viola, non sono gay, non disdegno una bella gnocca, eppure mi è successo, e la cosa in parte mi fa vergognare di me stesso, anche se fin ora non sapevo che si potesse godere tra maschi e provocare un piacere così intenso da farmi godere come una troia. Il fellazio era così intenso che praticamente riempio immediatamente i slip di sborra calda, mentre ho ancora il cazzo di Luca tra le labbra, il porco si accorge che sono venuto così presto da prendermi per i capelli tirandomeli forte, e non mi dà il tempo di respirare tanto che incomincia a scoparmi in bocca con molta violenza, infilandomi con duri colpi tutta la mazza in bocca, e non contento della mia bocca mi spacca letteralmente il buco del culo infilandoci prima due, e poi tre, e infine quattro dita contemporaneamente dentro lo sfintere. Non riesco nemmeno a urlare dal troppo dolore per quanto ho la bocca piena della sua ciccia dura, anche se in quel momento mi sento del tutto eccitato come non lo sono mai stato con una donna, e quando finalmente arriva i primi getti di sborra calda sul mio palato da sentirmi una troia e goderne, cazzo sborrai un'altra volta inondando di nuovo i miei slip. Restiamo ansanti e fermi per qualche minuto, entrambi ci guardammo, rimasi stupefatto di quello che successo. Non può essere realmente accaduto! Basta poco per capire che invece è tutto vero; ero imbrattato e riempito della sua sborra, mentre io continuavo a sparare sperma nei miei slip che incomincia ad evidenziare una macchia nei miei pantaloni, ed io... persi il controllo e bestemmiai, ma nel farlo dalla bocca riverso sborra sul pavimento sporcando, non faccio il tempo di muovermi che lui se ne accorge. "Lurida troia, oltre che frocio sei pure indecente e schifoso, ai sporcato il pavimento!!", e detto questo mi obbliga a pulire tutta la sborra con la lingua, fino a berla tutta. Mi fa schifo, ma non riesco più a dire di no a Luca, potrebbe ordinarmi qualunque cosa e non saprei resistergli.

Appena finito di pulire mi alzo per darmi una sistemata, e senza nessun preavviso mi spinge nel bagno facendomi cadere sul water a carponi, mentre lui da dietro mi sfila i pantaloni e mutande, ridendo e chiamandomi frocetto di merda, e senza il mio consenso punta il suo cazzo al mio buchetto stretto e lo sfonda con un colpo secco, violento e preciso. Il dolore che provai è lancinante, mi sento invaso nelle viscere, mentre la sensazione che sentivo è incredibile, non capisco più niente, Luca invece incomincia con una cavalcata da bastardo, ed io da bravo frocetto sborro copiosamente sul pavimento senza che lui interrompe la fottuta che è una libidine mai provato da allora, il suo cazzo entra e esce dal mio culo del tutto spanato. Sbattuto e strapazzato come una frittata tanto da non capire la dimensione del suo cazzo che usciva ed entrava nelle mie viscere, ovviamente mai stanco mi mette supino con le gambe alzate tanto da trovarmelo davanti mentre allegramente mi incula e torna a riempire il culo col suo tarello mai sgonfio. Questa nuova posizione e molto penetrante da provocarmi un orgasmo immediato tanto da avvinghiare le mie gambe attorno alle sue anche e premere fino in fondo da sentirlo tutto il suo duro dentro al budello, anche se quella mossa da lui inaspettata tanto che sborrai nuovamente e sporcare la mia pancia e il suo petto. A quel punto ricaccia fuori la minghia semi-rigida tutta impiastrata di sborra, mi ordina di pulirlo tutto con la lingua. Non mi da un minuto di ripresa che già spinge la mia testa verso il suo petto, io invece incomincio a leccargli prima la pancia poi salgo su fino al petto dove la sborra si è mischiata alla sua folta peluria, e con fatica lo pulisco completamente, e poi passo a leccare e succhiare i suoi capezzoli che ancora non avevo avuto il coraggio di toccare, e per ultimo riempio la bocca di ciccia. In quel momento lui mi stacca dal suo cazzo che ritorna vigoroso da mettermi a smorza candela sul suo cazzo e mi ordina di andare su e giù come una vera troia. I fianchi cominciava a traballare, anzi sculettavo, mentre lui allunga le mani sul petto per strizzarmi i miei capezzoli come fossero quelle di una donna e facendomi un male incredibile. Sentirmi donna in quel momento mi eccitava un casino tanto che i miei movimenti si fanno più accentuati, finché non sento ancora il cazzone di Luca eruttarmi nelle mie viscere ancora tanta calda sborra. Dal troppo godimento cado sul pavimento del cesso che entrambi accasciati ed esausti, mentre lui si riprende e mi lascia come una vera troia appagata a terra e allagata di sperma. Rimasi solo in quel bagno con il culo slabbrato e la bocca indolenzita da provocare un forte dolore, anche se la schiena e le gambe non è da meno. Non credo però che sia tutto finito qui...!!! Ed infatti senza aspettarmelo, uno alla volta mi fotterò il mio povero culo e risparmiando la bocca che dopo lo usarono i giorni successivi, in quando le carogne si erano organizzati molto bene con un calendario, in modo da soddisfare tre cazzi al giorno x 15 alla settimana. Per fortuna nella redazione c'era più donne che uomini, sennò erano cazzi amari, anche se per mesi dovetti soddisfare 15 cazzi duri aspettando un nuovo pivello che mi rimpiazzasse.





By Mimi

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