A carnevale ogni cazzo vale

Scritto da , il 2013-08-31, genere gay

Manca poche settimane per il carnevale, Antonio, Fabio e Luigi sono tre amici di lunga data, un giorno si riuniscono per decidere assieme come vestirsi a
carnevale in modo diverso dagli altri anni.

Erano a casa di Fabio tutti tre in sala seduti intorno al tavolo, a spremersi le meningi. "Cazzo che ideata!", esalta Luigi guardando verso Fabio il più
giovane e carino del gruppo. "Che c'é Luigi, perché mi guardi?" "Tu saresti disposto a vestirti da puttana! E noi come papponi?" Entrambi, si guardano con
un lungo silenzio e poi scoppia una grassa risata. "Mica e niente male, l'idea!?", rispose soddisfatto Antonio e poi guarda verso Fabio. "Spero che tu, ci
stai?" Fabio confuso da quei discorsi, anzi era turbato, imbarazzato: lo lascia un po' eccitato dalla proposta, che non se lo fece dire due volte, ed era
felice di fare questa cosa. "Si, ok? Ci sto. Però chi mi fornisce; la parrucca, reggiseno, vestiti, scarpe con tacchi e il trucco! E la bigiotteria, perizoma
e calze?", disse deluso. "Ma sentilo, come sei informato sugli abiti femminili!! Per caso fossi frocio?" Ribatte con sospetto Luigi. "Non fare lo stronzo!
Oggi volente o nolente, anche contro la tua volontà te lo sbattono sui giornali e riviste, spot e programmi televisivi!!" "Bha, se lo dici tu?", chiude
Luigi. "Cazzo, perché non ciò pensato prima?" Urla Antonio. "Cosa!", risponde Luigi. "A Carla! Chi sennò, mia sorella che lavora come estetista!? Truccarti
per lei sarà uno scherzo!", disse ridendo Antonio. "Si cazzo e vero, Carla che ficata!" Esclama contento Fabio. "Non vedi l'ora, vero?? Brutto finocchio!!" A
quella battuta di Luigi, ridono contenti.

Era l'ultima settimana a carnevale, incominciano i preparativi con la collaborazione di Carla che riesce a organizzare il tutto, senza far sapere niente alle
loro ragazze. Un giorno prima di Carnevale, i ragazzi approfittando che i genitori di Luigi stavano fuori per una settimana, e con la complicità di Carla che
portano gli abiti di nascosto ai suoi. Carla nell'appartamento dava delle dritte a fabio riguardando alla depilazione! Come muoversi e stare in piedi con i
tacchi, ancheggiare con i fianchi senza cadere a terra, erano consigli utili per diventare la più grande zoccola di tutti i tempi!, anche se mancava solo
il trucco. Antonio con accordi stabiliti con la sorella Carla che abitano non molto lontano, tornano con la borsa del trucco prestato da dove lavorava.
"Caro Fabio, dopo il trucco che ti farò? Vedrai che sarai irriconoscibile!!", dice soddisfatta Carla che non perse tempo da cominciare subito a lavorarlo.
Sotto ai loro occhi Carla lo trucca con molta lena per più di una mezzora, e cerca con la sua abilità a trasformarlo in una bella ficona! Che nessuno poteva
riconoscere in Fabio! In meno di 40 minuti, Carla aveva trasformato Fabio in una gran fica, insomma era un bel Trans! Gli stessi amici stentano di poterlo
riconoscerlo, e lui guardandosi allo specchio seriamente disse: che si sarebbe scopato da solo!, senza preservativo. Era truccato da 10 e lode; con lenti a
contatto color blu e una parrucca bionda, perizoma, reggiseno, calze autoreggenti, scarpe a spillo e un vestitino niente male, attillato e scollato nei punti
giusti, con visione di un bel seno, e un bel culo, tutto di colore rosso e con una piccola aggiunta di un buon profumo da gran mignotta. Gli amici sorridendo
risposero: che invece loro lo avrebbero scopato, più tardi!? Ma col il preservativo. Tutti e quattro ridono come matti. Antonio e Luigi poi si vestono anche
loro, ma da papponi. Dopo aver finito i tre uscirono per strada, anzi Fabio era eccitato al massimo dall'abbigliamento da puttana tanto che si alza sempre la
sottana e mostra le sue chiappette ricoperto con una striscia di perizoma che spacca a meta il culo tutto bianco. Era diventato spregiudicato, ogni volta che
incontrava dei bei giovanotti lui si strusciava addosso toccandoli sulle parte basse con delle provocazioni e all'allusione da starci, facendo delle proposte oscene per andare con loro a letto. Qualcuno capiva che era un maschio e scherzava facendo finta di starci, altri invece cascavano come dei imbecilli, in
questi casi intervenivano Antonio e Luigi che da bravi magnaccia metteva tutto a posto. La parte più forte era quanto i tre si presentano alle loro fidanzate
al centro del paese, vedendoli le ragazze non resse dallo stupore che per poco invidiarono Fabio truccato in quel modo, non diedero molta importanza tanto
era carnevale, anche se la serata andava a buon fine tra le risate dei amici e loro fidanzate decidono di passare la notte in discoteca a ballare. Quella
notte partirono due macchine in direzione ad una discoteca nell'entroterra della Toscana, una alla quale c'erano le ragazze, e nell'altra c'erano i ragazzi.

Arrivari la discoteca era già piena di maschere, per fortuna che Antonio conosceva uno all'ingresso da farli entrare senza fargli pagare il biglietto. Nel
corso del ballo Fabio ballava con la sua fidanzata e poi ogni tanto per fare ridere la compagnia ballava con dei sconosciuti per farli arrapare, e quanto la
cosa era diventata seria gli amici gli leva le castagne dal fuoco facendo fesso i malcapitati. Quella notte brava, Fabio era un po' brillo con tutta la birra
che a bevuto la sua vescica era piena da scoppiare, e guardando verso i suoi amici disse: "Ehi papponi, perché non accompagnate sta mignotta a pisciare!!!" A
quella battuta tutti risero a crepapelle. I due amici approvarono, avendo anche loro bisogno e cosi tutti e tre andarono a pisciare frasanto un proverbio:
chi non piscia in compagnia e un ladro o la spia, e ridono fino ai bagni. "Cazzo ragazzi chiudete la porta, sennò se mi vedono a pisciare dritto pensano a
male!!" I tre vanno verso i sei pisciatoi sbottando in una risata grassa. Fabio stava in mezzo ai due amici, alla sua sinistra Luigi, e Antonio alla sua
destra che entrambi sfoderano due belle minchie semi_dure, invece lui ebbe il problema con la gonna e appena lo alza caccia un discreto cazzo e in piedi i
tre iniziano a pisciare. "AAAAAAHHHHH! Cazzo che pisciata ragazzi, ci voleva proprio!?", disse Antonio con molto sollievo. Non passa che pochi minuti alla
fine di pisciare, Fabio come al suo solito invece di rimetterlo nelle mutandine fa il gradasso facendo vedere il suo cazzo molle ai due amici che in
quel attimo se lo stavano scrollando. "Ehi ragazzi, non avete mai visto una donna cazzuta!?", dice soddisfatto e mostrando con orgoglio il suo cazzo da 15.
"Ma va pistola, quella cosa molla non serve proprio neanche alla tua ragazza? Invece brutta troia guarda i nostri che bei cazzoni dritti e duri da sfondare
anche il muro del bagno!!!", dicono loro mostrando con molto orgoglio due cazzi da 20.. dritti e duri da far paura. OOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHHH!?!? Dio mio
ragazzi, che sberle di cazzi duri che avete!!!, ma che volete fare con quelle mazze cosi grosse maschiacci, mi volete forse violentare il mio bel culetto!!",
dice con voce sessuale da troia. E pensando che i ragazzi scherzassero con lui, continua a stare al gioco senza pudore si alza la gonna mostrando il suo bel
culetto tondo ai suoi amici, e chinandosi comincia a ridere e sculettare incitandoli a fotterlo. "Dai bei cazzoni duri, non fate aspettare invano una signora
bisognosa di due belle mazze da monta!!!!" Antonio e Luigi con lo sguardo fisso su quel bel culetto tutto depilato si sentivano già arrapati, che i loro
cazzi erano del tutto duri, anzi durissimi a non starci più nella loro mano, e sbalorditi di tutto si guardano entrambi con dei sorrisi di complicità.
Adesso entrambi non ridono più, i loro cazzi dritti sventolano sotto ai suoi occhi e si guardano increduli da tenere in pugno le loro mazze dure, anche se la
colpa era del troppo alcol si sentivano strani e con la voglia di fotterlo in bocca e culo. Antonio e Luigi lo tengono fermo per la testa puntano i loro
cazzi duri verso la sua bocca, ed Fabio non capendo ancora il pericolo che stava correndo continuava a scherzare, ma loro no, erano arrapati e volevano a
tutti costi sfogarsi su di lui. I due persi nel vortice del sesso agitavano le loro minghie tese sbattendogli sul volto e guance. "Ehi ragazzi che fate con
sti bei cazzoni duri, eh!! Maschioni, che volete la mia bocca porcelloni!? NOOOOO!!! NOOOOOOOO!!! I pompini non li faccio a nessuno, sono pura e casta?",
disse con un tono scherzoso. "Stai zitto frocione, e ciuccia sti due cazzoni duri!!", disse entrambi che erano molto arrapati da prenderlo con forza la sua
testa, e poi spingerlo verso i loro cazzi. "Ma? Ragazzi che volete fare! MMMMMMMMHHH!!!! OOOOOOOHHHHH!!! Dio che belloooo!!!!" Fabio stordito anch'egli
dall'alcol apri la bocca che subito fu riempito dal cazzo di Antonio, e poi prese in bocca anche quello di Luigi, era eccitato sempre più e guarda i loro
volti che sorridono. Aveva due bei cazzi duri in bocca, che leccava, ciucciava e succhiava a ritmo imposto da loro che veniva sbattuto con la testa qua e la,
cambiando cazzo prima con l'uno e poi con l'altro continuando a quel ritmo senza mai lasciarlo respirare. "Dai zoccola continua a pompare! Ho che bello
siiiiiii!!!!!, MMMMMMMHHHHH!!!!!, non ti fermare frocio!!!!", disse Luigi. "SIIIIIIII!!!, non ti fermare continua troiona che stai andando bene, siiiiiii!!!!
MMMMMMMHHHHH!!! OOOOOOOOOOOOOHHHH!!!!, continua frocio!", controbatteva Antonio.

In quella notte folle di pompa i due amici vengono soddisfatti, uno dopo l'altro se ne vennero con tanti schizzi di sperma che lo spruzzarono tutto in bocca
che lui golosamente ingoia tutto la loro sborra e continua a leccare i loro cazzi, e le palle dure e sudaticce. Fabio senza mai lasciare i loro cazzi, e
tenendoli sempre in mano continua a smanettarli entrambi dove li sente ancora duri e vogliosi. "Porca!! Puttana ragazzi, come ce l'avete ancora duro, ma che
avete mangiato stasera mandrilloni!!??", fece uscire un sospiro da vera vacca che stupii i due. "Questo finocchio comincia già a prenderci gusto nella parte
della puttana: è una vera troia da monta?", dicendo cosi Antonio lo posiziona inclinandolo in avanti e struscia il suo cazzo duro sul suo culetto. "Ma? Che
fai Anto???, mi vuoi fottermi il culo?", dice Fabio con voce tremante, anche se non si sposta, anzi lo incoraggia a continuare. Antonio era troppo arrapato
ed infila il suo cazzo tra le pieghe delle sue chiappe, che cerca di ficcarlo dentro al suo ano da non togliere il perizoma, ma lo sposta di lato. Essendo
entrambi arrapati lui cerca di attirarlo verso il suo cazzo, ma facendo quella manovra di spostarlo, Fabio inciampa con i tacchi perdendo l'equilibrio e
cadendo indietro trascina Antonio a terra dove lui contemporaneamente viene trascinato giù e si ficca bruscamente sui quei 20 e passa centimetri di cazzo,
prima la cappella, poi, velocemente tutta la lunga asta! In maniera da riceverlo tutto e subito in un colpo solo quel pezzo di cazzo turgido e duro, anzi per
tutta la risposta Fabio lancia un breve urlo di dolore: "AAAAAAAAOOOOOOOOOOOOUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUUUUUUHHHHHHHHH!!!!!!
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!" Era tutto dentro di se dove le sue urla si fanno sempre più insistenti, e mentre va più giù. "AAAOOOUUUUUU!?
Cazzo che male Ando?, Me l'hai sfasciato tutta la mia povera fichetta!" Luigi lestamente approfitta della situazione gli da il suo cazzo da ciucciare.
"Cazzo, lo sospettavo che eri del tutto frocio da prenderlo anche in culo. Zitto checca di merda, e ciuccia sto cazzo!", disse con molta propotenza. Ma Fabio
si lascia fare e lo riprende in bocca leccando, ciucciando, succhiando! Sussultando a piccoli urletti. Godeva! Godeva! Godeva!, da vera troia che si lasciava
fare dai suoi amici dove lo riempivano entrambi i buchi vogliosi. Tanto che lui si ritrova con il buco slargato e seduto completamente su quel bel totem di
carne dura, dove Antonio per goderselo tutto gli alza le chiappette dando ritmo al sale e scendi, facendo sbattere giù verso le sue palle dure e pelose.
"SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIISSSSSSSSSS!!!!! OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHH!!!! SSSSSSSSIIIIIIIIIISSSSSSSSSSSSSSS!!!!!, che bel culetto stretto che hai
frocetto!, ho Dio che ficata e meglio di una fica? Dai culorotto muovi bene le chiappe!!!!" Fabio alza le chiappe senza mai lasciare il cazzo di Luigi, e poi
da solo con sali e scendi arriva a prenderlo tutto in culo. Abbassandosi Fabio sentiva le sue chiappe appoggiare sulle cosce del suo amico, e facendo questa
operazione veniva punto dai suoi peli. La cosa lo fece estasiare molto in quanto sentiva Antonio ansimare dietro a lui che dava certi rinculi piacevoli,
tanto da goderne da vera troia che ogni volta con sali e scendi gli piaceva sentire le sue palle dure sbattere sul suo culo. All'inizio Fabio provava dolore,
ma poi lui incominciava a provare una sensazione piacevole e i suoi urli divennero presto mugolii di piacere: "MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHH!!! Cazzo ragazzi
come godo a prenderlo nel culo. OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHH!!!! SIIIIIIIIIIIIIII!! Che bello godooooooo!!!!" Quando Fabio sentiva Antonio ansimare molto
forte, lui aumentava la velocità e subito dopo sentiva riversare dei schizzi di sperma nel suo buco del culo, con entrambi terribili grugniti ed animaleschi.
Inizialmente Fabio prova una profonda umiliazione e sottomissione verso l'amico che lo aveva posseduto il suo culo vergine, ma poi prova piacere nel saper
che aveva fatto godere un maschio fino a farlo sborrare nel culo, ma ancor più piacere prova pensando a quel cazzo era di Antonio un suo carissimo amico.

Anche se dopo Luigi lo incula pure lui, mentre Fabio spompina Antonio, e nuovamente il suo culo fu riempito di tanta sborra, tanto che le sue cosce e i suoi
polpacci ne erano ricoperti. E contemporaneamente anche Antonio gli sborra dappertutto e Fabio avidamente lecca la sua sborra. Poi dopo finito i tre amici si
ricomposero, erano molto stanchi e soddisfatti. Antonio lo guarda incerto e dice: "Allora frocione? Ti è piaciuto?" "SIIIIIII!!! Maschioni tantissimo, che
esperienza mai preso due bei cazzoni con una serata!?", e aggiunse: "Questa fottuta ragazzi e appena iniziata, e ci riserva diverse sorprese!!!" "Ma, cosa
dici frocio! Vai affarinculo recchione, ci hai preso gusto a prenderlo nel culo? Su dai andiamo dalle nostre ragazze che ci aspettano in sala, sennò pensano
a male, AAAAAAAHHHHH!! AAAAAAAHHHHH!! AAAAAAAHHHHH!!" Entrambi ridono ed escono dal bagno e si dirigono verso i tavolini, per fortuna il caos della discoteca
le ragazze non notarono la loro assenza, e per tutta la serata si divertivano fino a l'una di notte, poi dopo le ragazze dovettero lasciarli per rientrare
a casa sennò i loro genitori non li fanno più uscire. Con tacito accordo delle ragazze loro potevano restare, in quanto era carnevale. Appena le ragazze se
ne andarono dalla discoteca, Antonio e Luigi persero di vista Fabio, ma lo trovano subito che faceva il cretino con un gruppetto di sei maschi ubriachi
vicino al bar della discoteca, certo che era del tutto carburato senza pensare al rischio che correva, i due amici volevano intervenire ma due belle fiche
bisognose di cazzo si frapporre a lui che loro lo snobbano perché se la cercato, da andare con le ficone a scopare in macchina. Fabio era circondato da quei maschioni mascherati che purtroppo gli toccava di passare la serata a bere, senza pensare al pericolo che stava correndo. La musica della sala e il bevere lo stordiva, era del tutto fuso che rideva e ancheggiava come una troia, anche se quei maschi non perde l'occasione di toccargli il culo in modo volgare e rozzo. "Ehi! Troia vieni qui e fatti toccare il culo, cazzo! Come sei arrapante! Dai puttana facci vedere come pelosa la fica!" Era talmente fuori di testa che si sfila il tanga davanti al gruppo dei ragazzi, non si accorse che mostra involontariamente un piccolo cazzetto, non so cosa è scattato nella loro testa, ma vedere spuntare un cazzetto sotto la gonna, uno di loro in particolare un tipo nerboruto e poco raccomandabile, che gli grida facendo un casino della madonna: "Tu figlio di una puttana? Sei un maschio, altro che donna!" Impazzito di essere preso in giro, - anche se (AL CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE) a lui non gli entra di sicuro nella testa - lo prende con forza per un braccio e lo trascina verso i bagni. Fabio intontito di alcol non fece nessuna resistenza da seguirlo insieme a quel gruppo arrabbiato, che urlavano con parole ingiuriose e dando calci al culo fin dentro ai cessi della discoteca. Il poveretto riesce solo a fare una ventina di passi, ma senza aspettarselo gli arriva un pugno sullo stomaco che lo fece rimanere senza fiato, a gambe tremanti si affloscia di colpo giù lungo sul pavimento puzzolente di piscio e sborra. Il più cattivo di tutti a gambe allargate si impone in posizione frontale, lo tira su per la testa, Fabio non prova nemmeno a oppormi perché lo stomaco gli fa troppo male per reagire. Non fa molto scrupolo di tira giù i pantaloni, glielo sventola davanti al suo naso quel cazzone nodoso già duro gridando: "Adesso da bravo pompinaro, succhia sta minchia!" Non dice niente, era completamente ubriaco guarda verso l’alto che intravede quella verga intostata verso la bocca, e deglutisce. Tenne ancora la testa tra le sue mani e senza tanti complimenti glielo caccia in bocca, quel cazzo era diventato molto grosso tra quelle labbra che la lingua non riesce a sguazzare come vuole. Era del tutto ficcato in gola dove il maschione ha fatto tutto lui scopandogli la gola, lo usa solo come sfogo sessuale da sbatterlo dentro senza farlo respirare, oppure aspettare solo che lui respira quando glielo sfilava mentre a stento cerca di riempirlo di sborra. "Dai, fai il pieno di sborra a sta checca!" Gridavano gli altri mentre lui era all'apice del godimento.

Cerca di capire perché quelle urla, anche se improvvisamente sente un grugnito da riempirli la bocca: "GROAN! GROAN! GROAN! UUUUUUUUUUUUOOOOOOOOOOOOHHHHHHH!!
Godo troiaaaaa!!!" Quella sborrata del maledetto lo colse di sorpresa, riempiendolo in gola un litro di sperma e comincia a tossire e allora lui, ululando di
piacere, gli venne in faccia, sulla maglietta, sul collo, da sporcarlo tutto. Finito sgrulla il cazzo sulla faccia le ultime gocce, altri zip da lampo che si
abbassano, già pronti per l'uso. Fabio trasalii. Il porco invece ride. Dopo aver messo la minchia nelle mutande si tira su i pantaloni, ed esce soddisfatto
lasciando in balia con altri cazzi a fare pompini. Il povero Fabio alla fine succhiava il cazzo che aveva in bocca da vera puttana e quello infatti veniva
subito praticamente uno per uno ha dovuto spompinare anche i loro cazzi fino all'ultima goccia. Non poteva fare altro che aprire la bocca ben spalancata, e
aspettando immobile un altro maschio che si avvicina col bigolo di carne dura fuori e in mano pronto da succhiare. E così venne fottuto in quella bocca
finché è venuto, anche se altri arrivano da tappare quella bocca golosa. In quella latrina puzzolente erano tutti infoiati, avevano solo voglia di scaricare
i coglioni che venivano quasi subito dopo che li aveva ciucciati per un paio di minuti. Non sapeva più dove si trova e cosa stava facendo, Fabio doveva solo
succhiare tutti i cazzi che uno dopo l'altro glielo mettevano davanti tutti quei ragazzi eccitati come lupi in calore. Ha perso i conti per quante volte a
dovuto succhiare il medesimo cazzo, anche se ha preso in bocca sei cazzi di ogni tipo, di ogni dimensione, venosi o lisci, duri e dritti o storti, dai gusti
più sparati, anzi ha bevuto tutta la sborra che gli potevano svuotare in gola, non ne potevo più a furia di succhiare divenne un spompinatore esperto di
cazzi. Quanto finalmente ebbe finito si ritrova sbattuto fuori dalla discoteca a calci in culo sul selciato, e lì incontra Antonio e Luigi che soddisfatti
dalla scopata con le due troione avvolgono nella stoffa le loro nerchie molle. Fabio sconsolato di tutto cio si rialza massaggiando il fondo schiena.

Entrambi si guardano e scoppiano a ridere. Era molto tardi da andarsene tutti e tre a casa. Erano soli nel buio della notte, che percorrono con l'auto sulla
strada verso casa. "Allora ragazzi, che fate? Io torno a casa sono stanco morto!" "Stai zitto frocione, io e Antonio ce l'abbiamo ancora duro, a casa mia non
c'e nessuno? Tra poco ti rifacciamo la festa al tuo culorotto!" "Ma dai ragazzi! Sapete quante seghe abbiamo fatto insieme, e mica siamo diventati froci, no?
E successo, e basta!" "Si!!! Hai ragione, ora sei vestito da donna, domani no? Poi stronzo i tuoi vestiti sono a casa mia, e non credo che ti presenterai
cosi ai tuoi genitori. Adesso smettila di frignare come una checca e telefona ai tuoi che stai da me, e poi non sei niente male vestito da donna ti dona
molto quel vestito. E dopodomani rendiamo tutto alle ragazze!" Tutte e tre si guardano imbarazzati incrociando i loro occhi, sentivano i loro corpi fremere
inverosimile. I tre amici si allontanano ridendo e Antonio/Luigi gli danno delle affettuose strizzate sulle sue chiappette morbite in segno della loro grande
amicizia.




By Mimi

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